Pensionato cammina sui binari della ferrovia, messo in salvo dai vigili del fuoco

Un anziano signore di 86 anni è stato fermato mentre camminava pericolosamente sui binari, in prossimità dell'imbocco di una galleria, sulla linea ferrata Reggio Calabria-Salerno. 

È successo ieri a Francica, nel Vibonese, dove alcuni passanti hanno notato l'insolita scena ed hanno allertato i vigili del fuoco. 

Giunti sul posto, gli uomini del Comando provinciale di Vibo Valentia hanno avvicinato il pensionato, convincendolo a seguirli.

Una volta messo al sicuro, l'anziano è stato affidato ai carabinieri che lo hanno accompagnamento a casa.

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Ritrovato vicino alla ferrovia il cadavere del pensionato scomparso ieri

E’ stato ritrovato lungo la ferrovia, nei pressi di Cirella di Diamante, il corpo senza vita del pensionato scomparso ieri mattina.

L’uomo si era allontanato dalla sua casa di Diamante, all’alba di ieri.

Il cadavere è stato rinvenuto ad alcuni metri di distanza dalla strada ferrata.

La dinamica sembra far ipotizzare che il pensionato non sia stato colpito in pieno dal treno, ma urtato da una delle carrozze.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia ferroviaria di Paola ed i carabinieri di Diamante e Scalea, che hanno avviato le indagini per cercare di chiarire la dinamica dell'accaduto.

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Teatro, a Chiaravalle va in scena “Nu trenu chijnu ‘e ricuordi. ‘A littorina Vuci… Suoni… e sapuri ‘e ‘na vota”

Andrà in scena sabato 5 maggio alle ore 21, presso il teatro "Impero" di Chiaravalle centrale, lo spettacolo del Gruppo folcloristico musico teatrale per ricordare la ferrovia Soverato- Chiaravalle.

“Nu  trenu chijnu  ‘e ricuordi. ‘A littorina Vuci… Suoni… e sapuri ‘e ‘na vota”, questo il titolo, di un’opera che ripercorre con la memoria la storia, le vicissitudini di uomini e di luoghi legati alla tratta ferrovia a scartamento ridotto, in servizio dal 1923 al 1969.

Un trenino, che dapprima solo  a vapore, s’intrecciò con il destino di un territorio, ampliando confini e orizzonti e ne cambiò il corso  portando genti, occasioni di lavoro e opportunità di sviluppo  agricolo,  commerciale e sociale. 

Dalla marina, quel trenino, risaliva verso la frescura delle Preserre  per poi  riscendere verso la costa. 

Nelle intenzioni originarie la tratta ferroviaria  avrebbe dovuto congiungere lo Ionio e il Tirreno, ma così non fu. La ferrovia e i mezzi rotabili che la percorrevano  rappresentarono comunque una rivoluzione per la popolazione del territorio dell’epoca, un bacino di circa 40 mila abitanti.

In scena un racconto corale che lega storia, immagini d’epoca, verve comica e poesia. La scenografia riproduce la stazione di Chiaravalle e la sagoma di una vaporiera sbuffante.

Il rumore e il fischio di un treno introducono  in palcoscenico i tanti personaggi, immersi nella loro quotidianità: le comari, i bambini, il ciabattino, un barone, gli avventori di un’osteria, l’emigrante e  lo zio d’America.

Il trenino era anche il primo mezzo che accompagnava nel tortuoso viaggio verso terre lontane. Tema dello spettacolo è ancora la prima grande ondata migratoria che  interessò la nostra Penisola, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento.  A partire furono contadini, artigiani, i più umili.

Lo spettacolo ritorna, a grande richiesta, dopo il successo del debutto della scorsa estate. La rappresentazione di sabato sera sarà  aperta alla cittadinanza e a tutti gli spettatori che verranno assistervi. Verrà preceduta da giovedì 3 maggio dagli spettacoli rivolti agli studenti di Chiaravalle e del comprensorio, perseguendo la finalità di custodire la memoria della propria storia e di trasmetterla alle nuove generazioni.

Salvatore Russo e Fabio Iozzo curano la regia dello spettacolo realizzato dal Gruppo folcloristico musico teatrale "Città di Chiaravalle", con la collaborazione delle giornaliste: Maria Patrizia Sanzo per la ricostruzione storico-sociale e Vittoria Camobreco per la realizzazione dei docufilm.

Da oltre quaranta anni il Gfmt  calca numerosi palcoscenici e piazze in tutta la Calabria e oltre i suoi confini,  riscuotendo ovunque consensi e applausi.  Le opere teatrali sono frutto di un lavoro di capillare e costante ricerca, di raccolta del patrimonio culturale locale. Il lavoro di riproduzione teatrale si prefigge  da sempre di salvaguardare, tutelare e tramandare quell’insieme di valori,  ricordi, aneddoti, usanze, costumi,  colori,  suoni, sapori e sensazioni e che costituiscono l’anima di ogni piccola o grande comunità.

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Sorpresi a rubare materiale ferroviario, arrestati

I militari della Tenenza di Cassano all’Ionio hanno tratto in arresto quattro pregiudicati accusati di furto aggravato in concorso.

I militari sono entrati in azione dopo aver notato movimenti sospetti nella stazione ferroviaria di Sibari.

In particolare, gli uomini dell’Arma hanno sorpreso quattro persone intente a caricare bulloni ed altro materiale ferroso su un furgone

Una volta fermati ed identificati, i quatto hanno dichiarato di essere stati autorizzati a prelevare il materiale dal responsabile dello scalo ferroviario di Sibari.

In seguito a verifica, i carabinieri hanno, quindi, acclarato l’assenza di qualunque autorizzazione da parte dei responsabili di Reti ferroviaria italiana.

Gli arrestati, di età compresa tra i 54 ed i 27 anni, sono stati tratti in arresto, in flagranza di reato e dovranno comparire davanti l’Autorità giudiziaria di Castrovillari per rispondere di furto aggravato in concorso.

Il materiale rinvenuto è stato restituito al personale di Rfi.

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Scalzo (Pd) su tratta ferroviaria Lamezia-Reggio Calabria

“Moltissimi lavoratori e studenti che quotidianamente viaggiano sulla tratta ferroviaria Lamezia-Reggio Calabria lamentano in questi giorni l’aggravarsi della situazione dei collegamenti nella fascia oraria mattutina, strategica soprattutto per i pendolari. A causa di lavori sulla linea tirrenica, infatti, l’unico convoglio utile per centinaia di impiegati, professionisti e universitari, quello proveniente da Cosenza, impiega quasi due ore e 10 minuti per coprire i poco più di cento chilometri che separano la stazione di Sant'Eufemia dalla città dello Stretto”.

E’ quanto dichiara il consigliere regionale Antonio Scalzo (Pd) per il quale “in questo modo, viene causato, com'è di ogni evidenza, un grave danno ai numerosi passeggeri, con una inaccettabile compressione del diritto alla mobilità dei cittadini. Il risultato di tale situazione è che oggi, in Calabria, per spostarsi in treno dal capoluogo di Regione alla città metropolitana, nella fascia oraria mattutina occorrono tre ore di viaggio. Non possiamo consentire – aggiunge Scalzo- che ciò avvenga e per questo, interpretando un’esigenza fortemente avvertita dai cittadini, ci rivolgiamo direttamente a Trenitalia per chiedere l’assunzione di immediati provvedimenti. È di fondamentale importanza attenuare i disagi e garantire a tutti il diritto di spostarsi in tempi ragionevoli all’interno del territorio calabrese”.

Prosegue il consigliere regionale: “La Regione, d’intesa con il governo e con Rfi, sta compiendo sforzi per migliorare la qualità delle ferrovie, come dimostra l’ingente investimento avviato per la modernizzazione della linea jonica. A fronte di tali progetti di carattere strategico, però, si registrano anche scelte irrazionali come quella della dilatazione dei tempi del regionale Lamezia - Reggio. I tempi e i costi di collegamento si riducono sempre più nel mondo, mentre sulla più importante linea ferroviaria calabrese si va in una direzione opposta che, purtroppo, rischia di rendere ancora più difficile il superamento degli ostacoli che si frappongono allo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio. Della questione, a mio avviso – conclude Scalzo- è necessario si occupi anche il Consiglio regionale, ferma restando la necessità di un intervento risolutivo e immediato da parte di Trenitalia”.

 

Quasi cento morti in un disastro ferroviario in India

Sono quasi cento le persone morte e 150 quelle ferite in seguito ad un incidente ferroviario accaduto alle prime ore di questa mattina in India.

Il treno, che si trovava nello stato settentrionale dell'Uttar Pradesh, in un'area compresa tra Indore e Patna, è deragliato in prossimità di Kampur, una popolosa città di due milioni di abitanti.

Non sono ancora chiare le cause dell'accaduto, tuttavia stando alle prime informazioni pare che a determinare la sciagura sia stato il deragliamento di quattordici vagoni che componevano il convoglio.

I soccorritori stanno, ancora, lavorando per estrarre i corpi dalle lamiere e per cercare di salvare qualche sopravvissuto.

Quasi sicuramente il bilancio della tragedia è, però, destinato ad aggravarsi. Nei vagoni deformati a causa dell'impatto con il terreno sono, infatti, rimaste intrappolate centinaia di persone.

Secondo la testimonianza di un passeggero, riportata dall'agenzia statunitense  Associated Press, al momento dell'incidente il treno stava viaggiando ad una velocità normale e poco prima di deragliare si è "improvvisamente fermato".

Su Twitter, il primo ministro indiano Narendra Modi ha scritto di "essere sofferente più di quanto le parole possano spiegare" e  che il ministro delle Ferrovie, Suresh Prabhu "sta seguendo la situazione personalmente e da vicino".

Dal canto suo, il ministro ha twittato che contro i responsabili "saranno prese le misure più severe possibili".

In India incidenti del genere sono tutt'altro che infrequenti. Quella indiana è, infatti, la quarta rete ferroviaria più estesa al mondo sulla quale ogni giorno viaggiano oltre venti milioni di persone.

La vetustà della rete e l'obsoloscenza del sistema hanno provocato negli ultimi anni diversi disastri, l'ultimo dei quali risale al marzo scorso quando sempre nell’Uttar Pradesh, 39 persone persero la vita e 150 rimasero ferite.

In giappone una "ferrovia" per le tartarughe

Una "ferrovia" per le tartarughe. E' quanto è stato realizzato in Giappone per garantire la sicurezza delle tartarughe marine che, in passato, sono più volte rimaste incastrate tra i binari. L'idea è stata messa in pratica dalla West Japan Railway Company che ha installato dei "tunnel" attraverso i quali le testuggini possono attraversare in sicurezza le rotaie. Ogni anno, infatti, molti di questi rettili, data la vicinanza con il mare, morivano dopo essere rimasti bloccati fra i binari. Gli incidenti causavano, inoltre, ritardi e malfunzionamenti sulla tratta ferroviaria, in quanto, nel tentativo di attraversare la ferrovia, le tartarughe rimanevano intrappolate fra le due rotaie impedendo al meccanismo di scambio di funzionare con conseguenti problemi per i treni. A quanto pare la soluzione è piaciuta ai destinatari dell'opera che hanno iniziato a percorre il tunnel in tutta tranquillità.

 

 

 

Fiamme sul treno diretto a Catanzaro

Paura sul treno delle ferrovie della Calabria che collega Soveria Mannelli a Catanzaro a causa di un incendio sviluppatosi su uno dei vagoni. Le fiamme sono divampate, stamane, in un momento in cui il treno era particolarmente affololato per la presenza a bordo di numerosi viaggiatori, tra cui molti studenti, che non hanno riportato ferite. A causa dell'incendio il treno si è fermato nei pressi della stazione di San Pietro Apostolo dove il personale delle Ferrovie della Calabria ha domato le fiamme, consentendo al convoglio di ripartire ed arrivare a destinazione nella stazione di Catanzaro.

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