Chiaravalle Centrale, la controreplica di Foti: Tino? La sua parola vale zero

“Incapace, come sempre, di rispondere sul piano politico, l'ex sindaco Gregorio Tino spara con la pistolina ad acqua senza, peraltro, colpire nessuno”. E' l'incipit della nuova controreplica dell'assessore comunale al Bilancio di Chiaravalle Centrale, Claudio Foti, nei confronti dell'appena nominato capogruppo consiliare di Forza Italia.

“Gregorio Tino - argomenta Foti - conosce bene i suoi limiti, l'impotenza a tirarsi fuori dai disastri che ha causato all'intero paese, e si tiene prudentemente lontano dai temi del dissesto, dei debiti e delle tasse. Tenta, furbescamente, di mischiare le carte in tavola, da consumato Pinocchio della politica qual è, pensando che i suoi concittadini siano allocchi o smemorati. Ma così, purtroppo per lui, non è. Parla di me, mastica la solita, consumata chiacchiera che non cambia mai da vent'anni, e tira in ballo, non si capisce bene perché, il consigliere regionale Mirabello!Ma che c'azzecca? Un giorno, forse, me lo spiegherà da vicino, quando accetterà quel confronto pubblico che gli chiedo da anni e che lui, puntualmente, rifiuta e nega, per paura e per mancanza di argomenti.

Parla di botole e di fogne, argomenti che dimostra di conoscere molto bene. Parla dell'attuale sindaco e gli contesta, come fosse un difetto, una capacità di dialogo e una autorevolezza che portano Mimmo Donato a poter dialogare, per il bene di Chiaravalle, a 360 gradi con parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e sindaci di tutti di schieramenti. Solo nell'universo parallelo in cui vive Tino questa qualità e un problema. Del resto, lo si capisce bene guardando al passato: quando amministrava lui, vigeva la consegna del silenzio. Mutismo e isolamento! Così governava il neo berlusconiano, ex Socialista, ex Laburista, ex Democratico di Sinistra, ex amico di Nazzareno Salerno, poi abbandonato alla prima curva.

Oggi, proprio lui, il querelatore seriale, contesta a me di volerlo zittire e nel frattempo, però, continua a mettere paletti contro l'ingresso di altri politici chiaravallesi in Forza Italia. Quasi fosse una sua proprietà privata. Addirittura tenta di far capire che io stesso volevo entrare in quel partito e lui me lo avrebbe impedito. Che ridere”.

“Ebbene - conclude Claudio Foti - per dimostrare che la sua parola vale zero e la sua autorità è pari a niente, nel suo stesso partito, sono disposto a sfidarlo sul suo stesso terreno. Vedremo...”.  

Chiaravalle Centrale, Foti interviene sulla nomina di Tino: "Sarà la rovina di Forza Italia"

“L'incauto Mimmo Tallini scoprirà tra poco, suo malgrado, in che mani ha consegnato il partito di Forza Italia a Chiaravalle Centrale”.
 
Lo dichiara, in una nota a sua firma, Claudio Foti, assessore comunale di Chiaravalle Centrale.
 
Nel mirino di Foti, la fresca nomina a capogruppo consiliare azzurro dell'ex sindaco Gregorio Tino.
“Parliamo del peggior sindaco che si sia mai visto nella lunga storia di questa nostra città - attacca Foti. - Un personaggio ben noto ai suoi concittadini che, come ci racconta la sua storia personale, brama solo posizioni di potere, incurante dei danni e dei disastri prodotti, a discapito della sua stessa comunità. Un politicante di quelli veri, a dir poco disinvolto nelle alleanze, tanto da passare continuamente, negli ultimi venticinque anni, da destra a sinistra,  assecondando l'onda del momento. E' lo stesso soggetto, tanto per capirci, che solo pochi mesi fa lasciava Forza Italia e, con fare irriconoscente, abbandonava la stella in declino del suo ex referente regionale, Nazzareno Salerno, strizzando l'occhiolino addirittura a Flora Sculco, di tutt'altro schieramento. Lo stesso soggetto, insomma, che si ricandidava a sindaco con una lista civica, gridando a tutti che era arrivato il momento di abbandonare la zavorra dei partiti (parole sue). Sarà stata la pesate sconfitta subìta, ma c'è voluto davvero poco per fargli cambiare idea”.
 
L'assessore Claudio Foti prosegue nel suo affondo: “Gregorio Tino, non si sa in base a quale diritto, oggi prova a sbarrare la strada all'ingresso in Forza Italia di altri politici chiaravallesi che, sicuramente, hanno più meriti e titoli di lui. Sono quei politici con la P maiuscola che hanno salvato la nostra città dalla sua sciagurata amministrazione, firmando la sua cacciata anticipata dalla sede comunale. Vogliamo, infatti, ricordare i risultati della vergognosa gestione Tino al Comune di Chiaravalle? 1) Ha portato il dissesto finanziario, generando conseguenze che i cittadini ancora pagano di tasca, con tasse alle stelle e tributi che si accavallano e si sommano ai tanti balzelli omessi e non inviati durante la sua gestione. 2) Ha condotto un'azione amministrativa in costante violazione di regole e norme, in totale disarmonia con le regole della democrazia. Era il sindaco che toglieva la parola in consiglio comunale, calcolando il tempo degli interventi con la clessidra in mano. Era il sindaco che negava i documenti ai consiglieri di minoranza. Era il sindaco che governava a colpi di querele. Era il sindaco che metteva le transenne davanti alle porte degli uffici per non fare entrare i cittadini. 3) Ha firmato contratti per pubblici servizi senza averne le competenze e senza i pareri degli uffici, arrecando danni economici che inficiano e condizionano ancora oggi la gestione dei bilanci post dissesto, con piani di rientri in corso da 700mila euro, sol perché non si era accorto che pagava il 30 per cento in più di energia elettrica. Lo stesso  sindaco che pagava il servizio scuolabus 11mila euro al mese... praticamente l'affitto di una limousine. Lo stesso sindaco che, per inciso, contro i pareri ministeriali, affidava incarichi di ausiliari del traffico. Colui che ha lasciato danni permanenti e irrimediabili nella gestione del centro sportivo Foresta, con circa 100mila euro di risarcimento, oggi sulle spalle del Comune. 4) Ha spinto per un folle progetto di privatizzazione dell'acqua pubblica, fortunatamente bloccato da una ondata di sdegno popolare. 5) Ha creato il caos nella gestione dei rifiuti, trasformando il paese in un ricettacolo di discariche e con pesanti ricadute per tutti i contribuenti. 6) Dulcis in fundo, non dimentichiamolo, ha fatto sborsare 60mila euro alle casse del nostro Comune per difendere la sua poltrona di sindaco dal ricorso presentato contro la sua elezione da Pino Maida”. “Questo è Gregorio Tino: un saltimbanco della politica, non certo un esempio da seguire, non certo il leader di cui i giovani berlusconiani possono avere bisogno. Lui chiama a raccolta cittadini, imprese e associazioni? Lui che ordinava e realizzava opere pubbliche senza pagarle? Un soggetto con queste credenziali - conclude l'assessore Foti - è stato la rovina di Chiaravalle e sarà la rovina di Forza Italia e, se avesse un briciolo residuo di onestà intellettuale, starebbe zitto invece di sproloquiare e fare valutazioni sugli atti dell'attuale amministrazione Donato, impegnata a risolvere i mille disastri che lui ha provocato e che ci ha lasciato in eredità”.
 

 

Chiaravalle, FI attacca l'Amministrazione: "politica superba e mancanza di confronto democratico"

 

Riunione del coordinamento cittadino di Forza Italia a Chiaravalle Centrale. Due gli argomenti affrontati: le iniziative finalizzate a rafforzare la presenza e l'azione del partito in città e le imminenti elezioni Politiche di marzo.

“Il rilancio del partito a Chiaravalle - è scritto in un nota - rappresenta un elemento determinante per il radicamento territoriale nel comprensorio, nel quadro della più ampia strategia provinciale”. “Da qui - prosegue il documento - la necessità e l'urgenza di procedere celermente accanto al coordinatore Mimmo Tallini ed offrire il contributo più convinto e qualificato alla affermazione di Forza Italia e del centrodestra alle prossime elezioni parlamentari. A tal fine si ritiene utile e opportuni organizzare un incontro pubblico con i cittadini per accogliere le proposte, recepire le istanze del territorio e confrontarsi sulle idee e sui programmi del presidente Berlusconi”.

Nel riaffermare la linea di “intransigente opposizione all'attuale amministrazione comunale, si dà mandato al coordinatore del comprensorio, Gregorio Tino, di costituire il gruppo consiliare di Forza Italia in seno al consiglio comunale di Chiaravalle e di proseguire nelle azioni di vigilanza, di sollecitazione e di proposta fin qui portate avanti”.

Forza Italia rivolge, infine, un appello “ai soggetti politici, alle associazioni e a tutti coloro che non si riconoscono nei metodi di condotta” dell'amministrazione comunale di Chiaravalle Centrale affinché “insieme alle forze di opposizione presenti e attive in consiglio comunale, ci si determini a fermare la allarmante deriva gestionale e per ripristinare condizioni di agibilità democratica fortemente compromesse dalla protervia politica, dalla irrazionale chiusura al confronto democratico e dalla soppressione dei diritti fondamentali di partecipazione e controllo previsti dalla legge”.

Chiaravalle Centrale, Sestito e Garieri seguono Gentile e Forza Italia si sdoppia

A Chiaravalle Centrale, Forza Italia si sdoppia. Conseguenza periferica dell'effetto “Gentile”, il terremoto politico causato dal passaggio dell'omonimo parlamentare (ex alfaniano) cosentino tra le fila degli azzurri.

Su base locale, infatti, si accingono a passare, armi e bagagli, sotto le insegne berlusconiane, tutti gli ex Ap-Ncd. A cominciare dall'ex sindaco Santo Sestito, leader del gruppo. Insieme a lui anche l'assessore comunale in carica Sergio Garieri. Il che lascia aperto un sostanziale equivoco di fondo, al momento irrisolto.

Garieri è, chiaramente, organico alla maggioranza: ha vinto le elezioni e occupa un ruolo in giunta. Ma Forza Italia, a Chiaravalle, questa maggioranza l'ha sempre osteggiata. Dapprima in campagna elettorale, con la candidatura della coordinatrice cittadina, Maria Teresa Sanzo, nella lista arrivata ultima in termini di consensi e capeggiata dal candidato a sindaco Francesco Maltese. Una contrapposizione che si è fatta ancora più netta qualche settimana fa, con la nomina a coordinatore comprensoriale forzista dell'ex sindaco Gregorio Tino, attuale consigliere comunale di minoranza nonché acerrimo e irriducibile rivale del primo cittadino Mimmo Donato e della sua compagine politico-amministrativa.

Non solo. Tra Tino e gli ex Ap-Ncd Garieri e Sestito non corre di certo buon sangue. E' ancora freschissima, del resto, la ferita causata dal clamoroso ribaltone di tre anni fa che portò Gregorio Tino a chiudere in malo modo la sua consiliatura. Garieri e Sestito firmarono quella sfiducia e, anzi, si rivelarono decisivi nel determinare la fine di quella esperienza amministrativa. Entrambi si schierarono, poi, alle successive Comunali al fianco di Mimmo Donato e contro Gregorio Tino. Adesso, cosa accadrà? Torneranno tutti, giocoforza, a sedersi attorno allo stesso tavolo, come se nulla fosse? O Forza Italia esprimerà, da qui in avanti, due anime nella città delle Preserre?

Vibo, Forza Italia discute di "Immigrazione: tra Europa, diritti umani e accoglienza"

"Immigrazione: tra Europa, diritti umani e accoglienza".

È questo il titolo dell’incontro che si terrà lunedì 11 dicembre alle ore 17,30 presso la Biblioteca comunale di Vibo Valentia, organizzato da Forza Italia giovani ed il Dipartimento provinciale diritti umani e libertà civili della Calabria.

Un incontro al quale, dopo i saluti degli organizzatori, rispettivamente, Francesco Pontoriero e Anna Maria Giofrè interverrà Claudia Sarlo, Responsabile comunale del dipartimento, Fabio Signoretta, coordinamento Forza Italia Giovani, Maria Josè Caligiuri, responsabile regionale del Dipartimento, e Corrado L’Andolina, sindaco di Zambrone.

Concluderà i lavori, moderati dal giornalista Antonio Ricottilli, Giuseppe Mangialavori, coordinatore per la provincia di Vibo Valentia di Forza Italia. Durante la manifestazione saranno proiettate alcune foto concesse dal fotografo Francesco Mazzitello

Un incontro voluto per trattare un tema attuale per il territorio ed in cui si cercherà di valutare le problematiche che ruotano attorno al fenomeno dei flussi migratori e che coinvolgono da vicino cittadini ed amministratori.

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Ospedale Vibo, Mangialavori: "Irrealistico il cronoprogramma della Regione"

"Le elezioni un tempo facevano miracoli, moltiplicando ad arte i cantieri e i finanziamenti. Oggi, invece, quei miracoli interessati sono stati sostituiti da semplici promesse, veicolate da comunicati stampa molto dettagliati ma del tutto privi di contatto con la realtà". Lo sostiene il coordinatore provinciale di Forza Italia a Vibo, Giuseppe Mangialavori.

"E così - continua -, pochi giorni fa la Regione Calabria ha comunicato l’inizio dei lavori per la costruzione del nuovo ospedale vibonese. È quindi più che mai opportuno ricordare alcuni passaggi burocratici obbligatori. Per procedere all’esecuzione dei lavori sarà necessario convocare la Conferenza dei servizi, già fissata per il prossimo 30 novembre. Da quella data decorreranno i 90 giorni per il rilascio, da parte degli enti interessati, dei prescritti pareri. Già questo dato diffuso dalla Regione sconfessa in modo plateale il delegato alla Sanità del governatore, Franco Pacenza, secondo cui l’inizio dei lavori avverrà entro il 31 gennaio 2018". 

"Una previsione - aggiunge il coordinatore azzurro - del tutto irrealistica, dal momento che la Conferenza dei servizi potrebbe esprimersi non prima del 28 febbraio del prossimo anno. Anche in caso di pronuncia positiva, comunque, ci sarebbero altri adempimenti da assolvere. Il verbale della Conferenza, infatti, deve essere trasmesso alla società concessionaria per recepire le prescrizioni nel progetto esecutivo, secondo un termine di almeno 90 giorni o di quanto previsto dal relativo contratto. Dopodiché andranno assolti gli oneri relativi allo spostamento del tubo ad alta pressione del gas che attraversa il lotto in questione. Un'operazione che, a parere di esperti progettisti, non potrà avvenire in un termine inferiore a 60 giorni. Il progetto, inoltre, prima di essere definitivamente approvato, andrà validato da una specifica commissione. E, vista la complessità della vicenda, serviranno almeno altri 60 giorni di tempo. Seguirà poi il decreto di approvazione del dirigente e, infine, la consegna lavori. Insomma, a volere essere realistici, l’inizio dei lavori, ben che vada, non vedrà la luce prima di 300 giorni. Ogni consegna che dovesse essere effettuata prima di questi passaggi obbligatori andrà considerata per quello che è: una manovra elettoralistica di bassa lega". "L’auspicio - conclude Mangialavori - è che, nei termini appena realisticamente delineati, la costruzione dell’ospedale diventi realtà. Il Vibonese ha bisogno solo ed esclusivamente di rigorose, puntuali e coerenti risposte alle legittime istanze della sua comunità. Dell’ennesimo inutile taglio di nastro o di una nuova posa di prima e ultima pietra se ne può fare tranquillamente a meno".

 

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Cosenza, Forza Italia ripristina il cordinamento a tre

"La coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli, d'intesa con il vice Roberto Occhiuto, ha provveduto a ripristinare il coordinamento a tre per la provincia di Cosenza.

In un'ottica di riorganizzazione territoriale del partito, oltre a Luigi De Rose, coordinatore regionale dei giovani di Forza Italia, confermato visto l'importante lavoro sin qui svolto, si aggiungono Antonio De Caprio, sindaco di Orsomarso e Carmelo Salerno, consigliere comunale di Cosenza oltre che coordinatore  cittadino.

"Esprimiamo viva soddisfazione e grande senso di responsabilità - affermano i componenti del coordinamento - e lavoreremo nella prospettiva, già delineata dal coordinamento regionale, del pieno coinvolgimento del territorio al fine di recepire ed interpretare le reali aspettative ed esigenze".

 

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Reggio, avvisi di garanzia per la Giunta comunale. Forza Italia: "La città è allo stremo"

“Il sindaco Falcomatà, sin dal suo insediamento a Palazzo San Giorgio, ha sempre sfoggiato il vessillo della legalità ponendolo come principio basilare della sua azione politica, anche se nei fatti, al di la di qualche targa contro la malavita organizzata affissa nella facciata di qualche scuola cittadina, non ha mai affermato, su questo fronte, un impegno politico organico, costante e coerente”.

Ad affermarlo sono i Consiglieri Comunali di Forza Italia, Antonio Pizzimenti, Mary Caracciolo, Luigi Dattola e Giuseppe Dascoli.

“L’avviso di garanzia che la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha emesso nei confronti del Sindaco Falcomatà, rispetto ad una questione già sollevata sin da principio dall’opposizione e che portò alla revoca dell’affidamento – continuano i Consiglieri Comunali forzisti - mette in evidenza un modo del tutto bizzarro e particolare di fare politica e di rispettare le regole da parte del primo cittadino. La città è oramai allo stremo, mentre i reggini, sempre più indignati verso un’Amministrazione Comunale che si è caratterizzata per inefficienza e impreparazione, vivono in modo rassegnato il trascorrere inutile e dannoso di questo ulteriore scorcio di Consiliatura. 

Senza entrare nel merito della vicenda giudiziaria che è di competenza esclusiva della magistratura, - continuano Pizzimenti Caracciolo, Dattola e Dascoli - l’aspetto che invece desideriamo mettere in evidenza è quello prettamente politico, unitamente alla conseguente azione politica che tale avviso di garanzia avrebbe dovuto determinare nella coscienza del Sindaco.

Ricordiamo tutti che per presentare alla città la prima Giunta municipale, il sindaco Falcomatà, attraverso una sceneggiata di commedia napoletana, aveva scelto il borgo di S. Venere promettendo, agli abitanti di questo quartiere preaspromontano, che per protesta avevano consegnato alla Prefettura i certificati elettorali in quanto delusi dall’abbandono da parte delle istituzioni, che avrebbe integralmente sistemato la strada di collegamento con la città, e se uno studio di fattibilità avesse messo in evidenza costi più contenuti, ne avrebbe realizzato una nuova di strada. Il Sindaco, non solo non ha mantenuto questa promessa, ma ha anche beffato persino i reggini ai quali aveva promesso la realizzazione di un agire politico-amministrativo nuovo e rivoluzionario rispetto al passato unitamente alla nascita di una nuova “primavera” che in città non ha fatto la sua comparsa nemmeno all’orizzonte. Il primo cittadino invece continua a rimanere arroccato dentro Palazzo San Giorgio a seguire i consigli del suo talentuoso e prestigioso staff pensando che attraverso la compagnia e i “virtuosismi politici” dei suoi boy scout la città possa, magicamente, trarre vantaggi e risultati promettenti e salutari per il suo futuro.

Il sindaco Falcomatà non solo non è riuscito a realizzare quel programma spumeggiante, radioso e articolato per la città che aveva pronunciato in Consiglio comunale con le sue dichiarazioni programmatiche, ma quello che adesso inquieta e indigna di più riguarda l’attenzione che la Procura della Repubblica reggina ha concentrato verso un’Amministrazione Comunale e un sindaco che della legalità e del rispetto delle regole si sono sempre dichiarati ferventi paladini e sostenitori.

Nel corso di questi tre anni di Consiliatura - continuano i Consiglieri comunali di Forza Italia - abbiamo criticato ma anche suggerito e spronato l’Amministrazione comunale ad affrontare e risolvere problemi importanti e strategici per il futuro della città come il rilancio del settore turistico, con l’obiettivo di valorizzare la naturale vocazione della città, unitamente al rilancio del porto e dell’aeroporto “Tito Minniti”. Questa amministrazione non solo non è riuscita a smuovere le leve del cambiamento, ma non è stata capace di affermare e stabilire una valida interlocuzione con il contesto sociale necessaria a inaugurare una nuova stagione politica e amministrativa. Il nuovo, Sig. sindaco, non può essere edificato con promesse, argomentazioni ammalianti e voli pindarici, ma si costruisce individuando percorsi e soluzioni politiche intelligenti, concrete e lungimiranti sostenute dal coinvolgimento di corpi sociali, culturali e imprenditoriali di spessore. Ecco, Sig. sindaco, come si diventa costruttori di speranza. Invece, dobbiamo riconoscere che a distanza di tre anni dal suo insediamento a Palazzo San Giorgio un traguardo e un obiettivo il sindaco Falcomatà l'ha brillantemente raggiunto e centrato in pieno: quello di avere fatto diventare 'la selva sempre più fitta e oscura', concludono i Consiglieri comunali di Forza Italia".

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