Giannetta ribadisce la sua appartenenza a Forza Italia

“Il mio partito è Forza Italia e mi fanno abbastanza sorridere alcune ricostruzioni che mi collocano in quota Lega”.

Ad affermarlo, il Consigliere regionale Domenico Giannetta.

"Sono un componente storico di Forza Italia - ribadisce Giannetta - partito che ho scelto di rappresentare anche in Consiglio regionale e in Parlamento, prima di optare per la Regione Calabria. Si tratta di tentativi maldestri di disorientare la stampa e l’elettorato, la mia appartenenza politica non è in discussione. D’altronde - conclude - succede che chi teme l’avversario tenda a sparigliare le carte e metta in giro voci insussistenti. Sperando, poveri illusi, di indebolirlo”.

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Serra, Ciconte: "Zaffino e Ferragina sono gli unici candidati di Forza Italia" 

"In vista delle elezioni amministrative in programma il 20 e 21 settembre a Serra San Bruno, abbiamo deciso di investire sul futuro e, per farlo, abbiamo individuato Domenico Zaffino e Giuseppe Ferragina, uomini che incarnano quegli ideali e quei sentimenti che da sempre ci contraddistinguono. Persone qualificate, appassionante, limpide e cristalline, da sempre vicine al territorio e alla gente. Siamo fiduciosi che entrambi possano rappresentare quel cambiamento da sempre agognato dalla nostra comunità". 

È quanto scrive in una nota il vicecoordinatore provinciale di Forza Italia, Michele Ciconte.

"Forza Italia - prosegue il comunucato - ha investito su di loro e sul nostro futuro. Il nostro partito, radicato sul territorio, continuerà ad esserci e ad essere vicino alla gente. A scanso di equivoci, l'unica espressione sul territorio di Forza Italia - concordata e condivisa con il coordinatore provinciale, senatore Giuseppe Mangialavori - è rappresentata dalla candidatura di Domenico Zaffino e Giuseppe Ferragina alla carica di consigliere comunale nella lista “per Serra insieme”, con Biagio Figliucci candidato a sindaco".

"Biagio Figliucci - aggiunge Zaffino - oggi è la persona che meglio sintetizza il nostro modo di essere e fare politica, un professionista serio e capace. Non ci siamo svestiti della politica per abbracciare il mero civismo, abbiamo indossato l’abito delle idee e di un programma serio e fattibile per la nostra comunità". 

Serra: riapertura pronto soccorso, la soddisfazione di Forza Italia

“Quando la comunità si unisce (ed i rappresentanti istituzionali fanno sentire la loro voce nel silenzio e senza propaganda), chi è preposto a prendere le decisioni riflette e si apre ad ‘un ampio confronto’ facendo prevalere il buon senso e le necessità di recepire le istanze di un intero territorio”.

E’ quanto scrivono in una nota i componenti del circolo di Forza Italia di Serra San Bruno.

“Prendiamo atto- aggiungono gli azzurri -con viva soddisfazione, della nuova decisione dei dirigenti dell’Asp in merito al trasferimento degli anestesisti e la conseguente riapertura del Pronto soccorso dell’ospedale di Serra San Bruno. Ribadiamo una volta ancora, che questo è il momento della responsabilità e dell’unità, ed a questo ci limitiamo, rimanendo comunque vigili affinché i diritti della comunità in cui viviamo siano rispettati e garantiti”.

I forzisti serresi ringraziano: “il personale sanitario del ‘San Bruno’ che tra mille difficoltà e paure sta continuando a lavorare ed ai medici rianimatori che hanno dato la disponibilità ‘ad implementare la continuità assistenziale con ulteriori prestazioni e ore di straordinario’ pur di garantire il Pronto Soccorso a Serra San Bruno”.

Riconoscenza viene espressa, inoltre, all’indirizzo dei “commissari straordinari che amministrano il Comune ed a tutti gli attori politici che si sono esposti per questa causa, in particolare il senatore Mangialavori che, da noi interpellato nell’immediatezza della notizia, si è immediatamente attivato per una pronta soluzione”.

Serra, il circolo di Forza Italia si schiera a difesa dell'ospedale

“L’Asp ritiri immediatamente il provvedimento che dispone il trasferimento degli unici anestesisti presenti nel nosocomio serrese. Non è assolutamente accettabile un provvedimento di tale portata che, seppur in emergenza, di fatto decreta una sostanziale chiusura dell’ospedale di Serra San Bruno e lascia l’intero territorio montano privo di una postazione strategica ed irrinunciabile”.

E’ quanto scrivono in un comunicato i componenti del circolo serrese di Forza Italia.

"Occorre tener presente – aggiungono i forzisti -  che non esiste solo il Covid-19 e che qualora si dovesse verificare qualche altra urgenza (che pure si è verificata nei giorni scorsi e in cui l’anestesista presente ha letteralmente salvato il paziente) gli eventuali malcapitati sarebbero esposti ad un grave rischio di vita e ciò non è assolutamente accettabile. La memoria non deve andare lontano – prosegue la nota – basti pensare a ieri sera quando una significativa scossa ha interessato questo lembo di terra, si provi a immaginare cosa sarebbe potuto accadere se avesse procurato danni seri ed il pronto soccorso fosse praticamente ‘chiuso’”.

In conclusione, gli azzurri “invitano” i vertici Asp  “a rivedere immediatamente tale impostazione ed a garantire il funzionamento del pronto soccorso di Serra San Bruno senza se e senza ma. Questo è il momento in cui tutti dobbiamo essere responsabili ma è anche il momento in cui chi ha il potere decisionale deve garantire gli stessi diritti a tutta la popolazione. Ci aspettiamo che chiunque riveste un ruolo istituzionale faccia sentire la sua voce a difesa di questo territorio in questa fase difficilissima”.

Reggio C., Imbalzano (FI): “sul bando regionale della logistica urbana, l'ennesimo disastro dell'amministrazione Falconatà"

“Desideriamo conoscere dall’assessore competente per quale motivo l’amministrazione comunale non è riuscita a mettere in piedi uno straccio di progetto per essere ammessi al bando regionale che avrebbe consentito alla città di Reggio la possibilità di migliorare il proprio sistema di logistica urbana, provocando la conseguente perdita secca di 1 milione e mezzo di euro, i preziosi per elevare la qualità della vita della nostra città, ormai ridotta - statistiche nazionali alla mano - ad un colabrodo in tutti i settori, grazie all’inefficienza di una Amministrazione ormai al capolinea”.

È quanto afferma il consigliere comunale di Forza Italia Pasquale Imbalzano, che interviene per "sottolineare l’incapacità propositiva di un esecutivo buono soltanto per fare qualche annuncio, puntualmente smentito dai fatti".

“Già la Regione - commenta l'esponente di FI - ha ampiamente dimostrato in questi anni la propria drammatica difficoltà a spendere – anche qui dati alla mano - la quasi totalità della montagna di risorse comunitarie che avrebbero dovuto cambiare in questi 4 anni il volto della Calabria, con bandi farraginosi suscettibili di continui ricorsi da parte dei soggetti partecipanti, tant’è che i dati più recenti resi disponibili dai dipartimenti competenti regionali evidenziano un misero 7,7% di risorse comunitarie spese. Se a ciò si aggiunge la fumosità dei progetti prodotti dall’Amministrazione Falcomatà quando si accorge di poter partecipare a qualche bando con inevitabile esclusione dallo stesso, la frittata è completa”.

“Ma come si fa, come in questo caso, a far mancare la firma del soggetto legittimato a farlo digitalmente per conto del Comune – si ritiene il Sindaco – e come si fa a non allegare le autorizzazioni più elementari del ministero competente, espressamente previste e rispetto alle quali si è addirittura concessa una congrua proroga, proprio per dare la possibilità di accedere a questi importanti finanziamenti? Disinteresse, Incapacità o altro?”, continua Pasquale Imbalzano.

“ E già che ci siamo, chiediamo all’assessore ai Fondi europei l’entità delle risorse assegnate al Comune di Reggio Calabria per la programmazione 2014 – 2020, i progetti proposti e i relativi criteri, lo stato di attuazione degli stessi, la spesa fin qui rendicontata, stante la prossima scadenza della programmazione in corso salvo brevi proroghe, a quali bandi ha partecipato il Comune in questi 4 anni, a quali è stato ammesso e le eventuali esclusioni con relativa indicazione delle cifre, vista anche la permanente ed ormai stucchevole lamentazione della mancanza di risorse, per arginare l’ormai inaccettabile degrado della città”, aggiunge ancora Pasquale Imbalzano.

"Riteniamo sia venuto il momento di sfatare definitivamente questa favola evocata ad ogni piè sospinto sia pure senza convinzione e per giustificare la drammatica condizione in cui versano centro e periferia della città, ormai rassegnate a sopportare questi ultimi mesi che mancano alla fine di questa consiliatura”, conclude il Consigliere di Forza Italia.

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Comunali Tropea, la soddisfazione di Jole Santelli (FI) per l'elezione di Nino Marcì

"Una bella affermazione quella di Giovanni Macrì, per noi Nino, da oggi nuovo Sindaco di Tropea.
Il coordinatore cittadino di Forza Italia, a capo della lista Forza Tropea, si è imposto con il 40% dei consensi sugli altri candidati certificando il forte apprezzamento alla sua persona ed alla sua squadra da parte della comunità.
Un risultato importante, in uno dei centri che rappresenta il simbolo della Calabria bella, della Calabria che vogliamo, le cui caratteristiche potenziali verranno messe al centro dell'operato del nuovo sindaco.
Un ringraziamento particolare al senatore Peppe Mangialavori, che ha dato un forte contributo al progetto ed alla vittoria, sempre attento alle dinamiche dei territori ed alle esigenze dei cittadini.
Buon lavoro a Nino, che potrà contare sul nostro supporto nella sua azione politica e amministrativa: Forza Tropea".
 
E' quanto scrive in una nota, il coordinatore regionale di Forza Italia Calabria, Jole Santelli.

 

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Scardinare i trasversalismi per rivoluzionare la Calabria

 Quella tra Berlusconi e il Pd è una storia ormai consolidata. Benissimo, ognuno faccia quello che meglio crede. Così vale per la Lega, la quale ha tutte le buone ragioni, ora, per mandare al diavolo Forza Italia.

 Vedremo cosa accadrà a livello nazionale, e in diverse realtà locali. Io qui voglio riflettere sulla Calabria, che tra pochi mesi è in campagna elettorale, salvo incidenti.

 Salvo incidenti, perché la maggioranza di Oliverio è debolissima, e, con l’uscita di Guccione e quell’altro, è quasi venuta meno. Ma poniamo si salvi in qualche modo, Oliverio arriva alla primavera del 2019 e non oltre. Certo, lo voteranno gli intellettuali di Africo, ma non erano tantissimi; anzi, quattro gatti. “Portentosi”, secondo l’articolista, però quattro gatti.

 Quanto alla minoranza… stavo per scrivere opposizione ma mi è venuto da ridere; è palese che la minoranza fa parte della maggioranza, ne è la ruota di scorta. La minoranza di scorta è formata dal centro(destra), sia pure frantumato in gruppi, e da Fratelli d’Italia.

 Se questi hanno il fegato, rompano con Forza Italia. Come possono dimostrare di avere fegato? Facendo, almeno una volta nella vita, l’opposizione sul serio.

 Intanto, la Lega calabrese, che è consistente e in crescita, deve decidere cosa fare, cominciando con chiudere i rapporti con FI.

 Deve svolgere nelle piazze quel ruolo di opposizione che FI e annessi non svolgono in Consiglio. Deve rivolgersi ai Calabresi onesti e audaci, che ne abbiamo le tasche piene di una Regione ultima d’Europa, e che ha fatto e fa pena dal 1970 a oggi; con presidenti di sinistra e centrosinistra, e ancora di più e peggio con quelli di centro(destra), tali Pino Nisticò, Peppino Chiaravalloti e Pino Scopelliti.

 La Lega farebbe bene ad evitare contaminazioni con questo centro(destra), erede della Democrazia cristiana e niente altro. Sarebbe l’ideale, nel 2019, una lista che rispecchi l’attuale compagine governativa.

 Non è solo e nemmeno soprattutto questione di nomi e di liste; è che la Calabria dev’essere profondamente rivoluzionata nella mentalità e nella prassi. Non ci servono assessori accomodanti e complici dei burocrati; e allevati nelle stesse logge e cene e amicizie palesemente trasversali, e non solo trasversali di partito!!!

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Villa San Giovanni, reintegrato il sindaco Siclari. La soddisfazione di Jole Santelli

"Sono contenta che Giovanni possa ritornare a ricoprire il ruolo per cui i cittadini di Villa San Giovanni lo ha hanno votato e che giustizia sia stata fatta".
 
Siclari, che era stato sospeso per effetto della norma Severino il 13 giugno 2017, quando il Prefetto di Reggio Calabria aveva dichiarato la sussistenza della causa di sospensione prevista dall’art. 11, commi 1, lett. a) e 5 del D. Lgs. 31 dicembre 2012 n. 235, potrà infatti adesso ritornare a fare il Sindaco della sua città. 
 
Alla scadenza del termine di sospensione, da cui scaturisce il provvedimento di reintegro, è subentrata poi l'assoluzione.
 
I giudici della Corte d’Appello hanno emesso la sentenza ed hanno assolto da tre capi d’imputazione il sindaco, con la formula “perché il fatto non costituisce reato".
 
"Noi di Forza Italia ci impegneremo a presentare a stretto giro una proposta di legge in Parlamento che possa regolamentare casi come questo ed impedire che condanne in primo grado possano distorcere e mortificare la democrazia rappresentativa."
 

 

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