Caulonia, estemporanea di pittura e fotografia dedicata alla Settimana Santa

Il Comune di Caulonia ha indetto un concorso di pittura e fotografia con l’obiettivo di far conoscere e raccontare, attraverso fotografie e dipinti, il borgo e le sue tradizioni religiose.

In particolare, il concorso di estemporanea d’arte e fotografia “Il borgo e la sua Settimana Santa, l’arte che anima il centro storico” nasce con l’intento di dare risalto alla spiritualità dei riti religiosi legati alla Settimana Santa cauloniese e di promuovere maggiormente l'aspetto culturale, religioso e turistico del periodo pasquale. La pittura e la fotografia racconteranno la solennità delle antiche tradizioni del nostro borgo, tramandate dalle due Arciconfraternite dell’Immacolata e delle Anime del Purgatorio e del SS Rosario. 

«Il concorso – spiega il consigliere comunale delegato al turismo religioso Elisa Cannizzaro - viene inserito nell’ambito del turismo religioso, incentivando l’attività turistica fuori stagione. Esso si pone all’interno del progetto avviato dall’amministrazione, che tende a promuovere l’intero borgo e le sue tradizioni, ritraendone i momenti suggestivi legati alla tradizione religiosa in modo creativo e personale. In tal senso verrà valorizzata non solo la Settimana Santa e i suoi momenti salienti, ma tutto il paese con i suoi tesori. L iniziativa si rivolge  a artisti professionisti e dilettanti».

I pittori e i fotografi che parteciperanno al concorso dovranno ritrarre solo soggetti ed opere del paese. I concorrenti dovranno essere muniti (a propria cura) di tutti i mezzi per l’esecuzione dell’opera. Non sono ammesse opere interamente realizzate al computer. Le fotografie ed i quadri dovranno essere inediti e realizzati durante il concorso. Le opere verranno esposte presso il Mercato Vecchio. Tutti i dettagli sul sito: www.comune.caulonia.rc.it

"Life": le istantanee di Raffaele Montepaone portano in Toscana l’essenza della Calabria

Life sono emozioni, un progetto, una mostra di fotografie artistiche, un libro, un modo di catturare per sempre l’essenza della parte più vera della Calabria. Il lavoro di Raffaele Montepaone è partito dalla ricerca sul territorio delle donne centenarie, capaci di rappresentare l’anima di una terra, quasi “oggetti archeologici”, come le ha definite il maestro Scianna. 

“Life” approda in Toscana, a Rocca Manenti (Sarteano, Siena), a seguito del premio ricevuto a marzo da Raffale Montepaone durante l’esposizione al MIA PhotoFair2017, la più grande fiera di fotografia italiana, diretta da Fabio Castelli, che si propone di far emergere e supportare nuove proposte artistiche capaci di contribuire “ allo sviluppo dell’Arte Contemporanea del nostro Paese”.

Un premio che parla doppiamente calabrese: calabrese è l'autore degli scatti e calabresi sono i volti, le mani, le rughe, la fatica e il movimento del progetto Life, capaci di racchiudere in ogni fermo immagine (perché le singole foto sono narrazioni in continuo movimento) la storia, la tradizione, la cultura e l’amore per la Calabria.

L'inaugurazione della mostra è in programma per domani, sabato 15 luglio.

Fino al 30 settembre, il percorso permetterà ai visitatori di ammirare le vegliarde calabresi, simbolo di bellezza e resilienza, i volti, le mani, le rughe, la fatica. Nelle immagini immortalate dal fotografo vibonese sono racchiuse: la storia, la tradizione, la cultura e l’amore per la Calabria.

Domani, Raffaele Montepaone presenterà, anche, il suo volume "Life - istantanee di Calabria",  con la prefazione di Ferdinando Scianna.

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Tutto pronto per la mostra fotografica Vedi Catanzaro e poi "Scatti"

Da domenica 26 Febbraio a Domenica 5 Marzo sarà aperta al pubblico la mostra fotografica Vedi Catanzaro e poi “scatti”, rassegna di immagini realizzate dai cittadini per sottolineare le bellezze della città capoluogo e dare spazio alla storia, ai monumenti, alla natura ed ai quartieri di Catanzaro.

Organizzata dall’Associazione Catanzaro è la mia città, con il patrocinio del Comune ed il sostegno e di alcuni sponsor, la mostra sarà realizzata nei locali ex-stac di piazza Matteotti.

Tutto è mirato alla valorizzazione dell’eccellenze della città capoluogo sempre più spesso trascurate dai cittadini. Si tratta di una sorta di alfabetizzazione visiva nata dal desiderio, sorto con il gruppo Facebook Catanzaro è la mia città, di creare e comunicare attraverso le immagini le bellezze cittadine.

L’ingresso alla mostra è gratuito e tutti i visitatori potranno contribuire alla scelta della migliore foto, esprimendo la loro preferenza al termine della visita.

La mostra sarà aperta tutti i giorni: da lunedì a venerdì dalle 17,00 alle 20,00; domenica 26 febbraio, sabato 4  e domenica 5 marzo dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00.

A conclusione dell’evento, oltre a premiare la più votata dal pubblico, una giuria qualificata premierà le migliori foto per categoria espositiva.  ​

Verso il Mediterraneo, la Salerno-Reggio Calabria raccontata in cento foto

Dal 15 dicembre 2016 al 14 febbraio 2017, l’Istituto centrale per la grafica ospita la mostra "Verso il Mediterraneo. Sezioni del paesaggio da Salerno a Reggio Calabria", a cura di Emilia Giorgi e Antonio Ottomanelli, con oltre 100 lavori realizzati da alcuni dei maggiori fotografi italiani contemporanei che hanno documentato il paesaggio attraversato dall’A3 Salerno - Reggio Calabria.

Il sottotitolo della mostra prende ispirazione dalla celebre ricerca di Gabriele Basilico e Stefano Boeri Sezioni del paesaggio italiano, pubblicata nel 1997 per un atlante eclettico sui mutamenti del territorio nazionale.

La mostra è promossa da Anas in collaborazione con l’Istituto centrale per la grafica, il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e realizzata con il supporto di Contship Italia Group, Willis Towers Watson e Planar, nell'ambito del progetto OIGO Osservatorio Internazionale sulle Grandi Opere.

Undici gli autori coinvolti, Andrea Botto, Gaia Cambiaggi, Martin Errichiello e Filippo Menichetti, Marco Introini, Allegra Martin, Maurizio Montagna, Armando Perna, Filippo Romano, Marcello Ruvidotti, Francesco Stelitano, Giulia Ticozzi, che hanno esplorato tre regioni – Campania, Basilicata e Calabria – e rintracciato un patrimonio culturale materiale e immateriale visibile in mostra come un “viaggio nel viaggio” che inizia a Salerno e termina a Reggio Calabria.

Sono narrate realtà diverse, attraverso i focus che ogni autore ha individuato con singoli percorsi, visitando le infrastrutture, osservando il paesaggio, facendo emergere attraverso l’ascolto dei linguaggi delle tre regioni, i conflitti e le contraddizioni del territorio indagato.

La documentazione va dalla dismissione delle vecchie infrastrutture alla naturalizzazione e il ripristino ambientale; dalle storie di vita di uomini e donne coinvolti direttamente o indirettamente dai lavori dell’infrastruttura alla presentazione di opere collegate all’autostrada, come il Porto di Gioia Tauro; fino alle immagini di paesaggio fisico e culturale alla scoperta di un Meridione inedito, a volte intrinsecamente legato alle origini dei singoli autori.

Ne emerge un racconto antropologico in cui la monumentalità delle grandi opere diviene veicolo per sondare da una parte la trasformazione e l’emancipazione del panorama culturale delle regioni che attraversa, dall’altra l’integrazione e la valorizzazione dell’architettura paesaggistica.

A fare da contrappunto a questo racconto sul presente è una sezione dedicata a tre maestri della fotografia italiana con opere provenienti dalla Collezione di Fotografia del MAXXI Architettura e in particolare dal progetto di committenza Atlante Italiano 03. Sono gli scatti di Gabriele Basilico e Olivo Barbieri che descrivono lo stretto di Messina, ancora oggi di estrema attualità, e quelle di Mario Cresci che centra il suo lavoro sulla SS 106 Jonica, importante collegamento tra Reggio Calabria a Taranto, illustrata anni dopo anche dal fotografo Filippo Romano.

Sono parte integrante del percorso espositivo i disegni e le immagini provenienti dall’archivio Anas, esposto per la prima volta al pubblico: progetti, planimetrie e soprattutto fotografie degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta, alcune realizzate dallo Studio Fotografico Vasari, che testimoniano i lavori infrastrutturali di un’epoca e del periodo che precede la costruzione dell’A3.

La mostra "Verso il Mediterraneo. Sezioni del paesaggio da Salerno a Reggio Calabria" è accompagnata da una pubblicazione edita da Planar Books con i testi dei curatori e di Stefano Boeri e Joseph Grima.

IL PROGETTO

Partendo da un lavoro fotografico sulla regione Calabria a cura di Antonio Ottomanelli – presentato per la prima volta all’interno della sezione Monditalia della XIV Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano – la mostra è il risultato di una nuova campagna fotografica, che include anche un’attenta ricerca visiva sulla Campania e la Basilicata realizzata nel 2016, voluta dall’Osservatorio Internazionale sulle Grandi Opere, per restituire un ritratto ignoto e sensibile su una parte dell’Italia che l’immaginario corrente della cronaca giornalistica non racconta.

“La Salerno - Reggio Calabria - scrive Gianni Vittorio Armani - è un progetto unico nel suo genere, perché attraversa gli Appennini lucani e calabresi per oltre il 50% dell’intero percorso. La prevalenza lungo il tracciato di rilievi montuosi segnati dalle capillari fiumare e dalla forte instabilità idrogeologica dei suoli, che hanno sempre rappresentato un ostacolo all’infrastrutturazione, diventano un terreno di sfida per coniugare alta ingegneria e architettura al servizio del territorio. La scelta di Anas di promuovere il progetto della mostra nasce da una forte volontà di raccontare la complessa vicenda di questa Autostrada, attraverso lo sguardo di importanti fotografi che hanno restituito liberamente una visione nuova, e lontana dagli stereotipi, di questa grande opera e dei territori che attraversa”.

L’esposizione rientra nel programma delle attività legate all’apertura al traffico, da parte di Anas, dell’ultimo cantiere dell’autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria prevista per dicembre 2016.

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Il belga Oliver Rocq conquista Grand Prix of Photography – Città del Codex

È Oliver Rocq il vincitore della prima edizione dell’International Grand Prix of Photography – Città del Codex. Lo scatto, in bianco e nero, del fotografo belga, che raffigura la prospettiva di una scala elicoidale adornata di ombre, ha suscitato “le emozioni più forti e suggestive alla giuria internazionale, che gli ha attribuito il primo premio: un’opera unica del maestro orafo Domenico Tordo raffigurante la Tavola dei Canoni del Codex”. La manifestazione, inserita nell’ambito delle programmazione estiva della città di Rossano, ha avuto un grande successo, come dimostrato dalla partecipazione di tanti appassionati e curiosi che, dal lunedì 1 a sabato 6 agosto, hanno visitato la meravigliosa collettiva fotografica, allestita a palazzo San Bernardino. Ventiquattro, nel totale, le opere finaliste esposte.  Nel corso della cerimonia di chiusura svoltasi nella Sala rossa di palazzo San Bernardino, oltre primo premio, sono state assegnate tre menzioni speciali ad Elle Lin (Hong Kong), Giovanni Cassarà (Italia) e Allan Carandang (Filippine). Soddisfatti, dall’esito dell’iniziativa, gli ideatori del GPP Città del Codex, Nilo Domanico Luigi Graziano, responsabili del gruppo fotografico Rainbow, nato nel giugno del 2014, nonché co-fondatori dell’associazione fotografica Luce. Questa la motivazione con la quale gli organizzatori hanno conferito a Rocq il prestigioso riconoscimento:  “Lo scatto di Rocq è tra i tanti che hanno suscitato grandi emozioni e spiccate sensazioni a chi ha avuto modo di osservarli. C’è però un elemento distintivo che ha reso ancora più particolare e unica l’istantanea del fotografo belga, tanto da attribuirgli il primo premio. Il significato letterale di Fotografia è ‘scrivere con la luce ’. Una foto deve essere capace di raccontare una storia attraverso simboli e nella bellissima foto di Oliver Rocq ce ne sono molti. Per citarne alcuni. La scala, che simboleggia l’ascesa spirituale dell’Uomo verso il Cielo. La “Sezione Aurea”, fondamento matematico dell’Universo, magnificamente rappresentata dalla forma della scala a spirale e l’Essere Umano ‘scritto con la luce’ attraverso l’ombra della donna che sale su, ‘catturata’ in uno ‘specchio di luce  riflesso nel muro, mirabilmente ripreso dall’artista. ‘Carpe Diem’. Questa e’ la Fotografia. Che emoziona attimo dopo attimo”.

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A Mongiana il reportage organizzato dall'associazione Momò

Grazie a Welcome to Calabria ed all’associazione culturale “MoMò”, domani Mongiana sarà protagonista di un reportage fotografico nel corso del quale professionisti ed appassionati cercheranno di focalizzare attraverso i loro obiettivi gli scorci più suggestivi del paese. La manifestazione, alla quale prenderà parte, anche, il fotografo Luigi Curti, cui il prossimo 23 Maggio il Congressi nazionale Uif conferirà l’attestato M.F.O. (meriti fotografici e organizzativi), ha offerto al borgo delle Ferriere l’opportunità di far parte del gruppo di 40 comuni che rientrano nel progetto “Centri storici di Calabria”. L’iniziativa entrerà nel vivo con “l’escursione fotografica” e la visita guidata alle aree antiche e monumentali del piccolo centro cui prenderanno  parte “appassionati, professionisti e amatori della fotografia”. Per ricevere ulteriori dettagli inerenti lo svolgimento della manifestazione è possibile contattare il 3473143815.

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