Serra, FdI attacca l'amministrazione Tassone: tredici mesi d' inerzia

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del coordinamento cittano di Fratelli d'Italia che attacca l'amministrazione Tassone e difende l'operato della vecchia amministrazione Rosi.

Sono passati 400 (quattrocento) giorni dalla data di insediamento dell'attuale amministrazione comunale ed ancora stiamo aspettando che la stessa ponga in essere il primo atto concreto del suo programma. Normalmente quando s'insedia una nuova amministrazione (comunale, regionale o governativa) la stessa nei fatidici primi 100 (cento) giorni mette in atto la propria strategia per la realizzazione del programma in base al quale è riuscita ad ottenere il voto e, quindi, la fiducia dei cittadini. Di tutto questo, nonostante siano trascorsi non 100 ma 400 giorni dal suo insediamento, con l'amministrazione monocolore del Partito Democratico guidata dal Sindaco Tassone non c'è stata la minima traccia. Hanno trascorso tredici mesi recitando, un giorno si e l'altro pure, il solito ritornello "Noi siamo belli, casti ed immacolati, non sbagliamo mai e ci prendiamo la paternità solo delle cose che ci possono portare consenso, se qualcosa non và per il verso giusto (piove o il cielo è nuvoloso, fa caldo o tira vento) la colpa è esclusivamente dell'amministrazione Rosi".

Tanto, avranno pensato fino ad oggi, nessuno ci risponderà, basta calcare la mano demonizzando l'operato della precedente amministrazione e raggiungeremo l'obiettivo di prendere per i fondelli la cittadinanza facendo si che nessuno possa rendersi conto che il programma in base al quale sono riusciti a vincere le elezioni era solo ed esclusivamente fumo negli occhi perchè, in realtà, l'obiettivo era solo ed esclusivamente quello di arrivare a vincere le elezioni e dare corso alla realizzazione (non tutto in una volta, ma diluito piano piano nel tempo) l'enorme patrimonio di finanziamenti e di progetti pronti per essere realizzati che la tanto vituperata precedente amministrazione ha lasciato.

Ormai è evidente a tutti che l'attuale amministrazione comunale vive solo ed esclusivamente di rendita. Non c'è un atto concreto che possa essere classificato come farina del proprio sacco, persino l'organizzazione del personale si è trovata servita su un piatto d'argento dal Commissario Prefettizio.

Hanno trascorso tredici mesi per scartare l'involucro del primo regalo ereditato dalla precedente amministrazione. Infatti è proprio di qualche giorno fa il trionfale annuncio che, finalmente, sono stati consegnati i lavori per il potenziamento del sistema idrico comunale. Notizia certamente positiva, ma è evidente a tutti che si tratta di un maldestro tentativo di allontanare l'attenzione dell'opinione pubblica dalla realtà inconfutabile che è stato letteralmente perso un anno di tempo in quanto tutto l'iter procedurale (gara d'appalto con aggiudicazione lavori, soldi in cassa con mutuo di euro 246.124 stipulato con cassa deposito e prestiti il 22/10/2015) era già stato concluso nel mese di febbraio 2016 e che, quindi, la consegna dei lavori sarebbe pututa e dovuta  avvenire al momento dell'insediamento dell'amministrazione comunale (giugno 2016). Quindi il sindaco e la sua amministrazione comunale, con i soldi del mutuo in cassa (la prima rata è scaduta il 30/6/2016), anzichè adoperarsi immediatamente per la consegna dei lavori hanno perso, forse volutamente, un anno di tempo nel goffo tentativo di dimostrare che il finanziamento era merito loro, salvo poi smentirsi clamorosamente da soli quando nel Documento Unico di Programmazione (DUP) approvato nel 2017 è stata indicata (non a caratteri cubitali per evitare che fosse di facile lettura, ma, purtroppo per loro, carta canta), e non poteva essere altrimenti,  la data di emissione risalente all'anno 2012 del decreto di concessione del finanziamento il quale, piaccia o non piaccia, ha un solo padre, Nazzareno Salerno. Durante questo anno trascorso, ultimati i lavori ed espletate le analisi previste dalla legge, si sarebbero potuti immettere nella rete idrica i litri di acqua previsti dal progetto, che corrispondono a quasi il 50% dell'acqua che il comune acquista da SORICAL, si sarebbero risparmiati circa 150.000 (centocinquantamila) euro che magari si sarebbero potuti anche reinvestire per implementare il progetto stesso con nuove captazioni.

Sono trascorsi tredici mesi nel corso dei quali non solo non riusciti a dare inizio all'utilizzazione dell'ex carcere (lavori ultimati nella primavera del 2016), ma non si sono nemmeno degnati di far aprire le finestre per evitare che l'umidità rovini una struttura che da oltre 50 anni versava in condizioni fatiscenti e che oggi dovrebbe rappresentare il biglietto da visita per Serra San Bruno. Speriamo che, nelle more che venga tagliato il nastro, qualcuno quantomeno provveda ad aprire gli infissi per far si che i raggi del sole evitino che la muffa e l'umidità denneggino una struttura per la quale sono stati spesi fondi europei per oltre 800.000 euro.

Sono trascorsi tredici mesi ed ancora stiamo aspettando il famoso progetto per la raccolta differenziata (visto il periodo di gestazione, che ancora pare non intravedere la luce in fondo al tunnel) si tratterà di un qualcosa di straordinario che molto probabilmente il mondo intero ci invidierà e ci copierà; speriamo che almeno vengano posti in essere tutti gli atti necessari per depositare il brevetto così con i diritti di autore verranno risanate le casse comunali. L'unica cosa che è stata immediatamente fatta (perchè per il resto il problema lo aveva risolto il commissario prefettizio) è stata quella di cedere gratuitamente (se uno fosse maligno verrebbe da pensare che magari è stato fatto un regalo a qualcuno??) le deleghe per i rifiuti differenziati di cui il comune è titolare. Certo se lo avesse fatto l'amministrazione precedente a quest'ora forse gli autori sarebbero stati costretti a salire più di una volta i gradini del palazzo della Prefettura e, magari, del Tribunale.

Sarebbe interessante conoscere i dati della raccolta differenziata per l'anno 2016, naturalmente al netto del conferimento straordinario della massa di rifiuti differenziati risalenti all'anno 2015 e smaltiti nel mese di maggio 2016.

Intanto si pagano bollette salate anche se sarebbe bastato avviare dal mese di giugno 2016 una raccolta differenziata spinta per riportare le tariffe a quelle dell'anno 2015; ma tanto a novembre faranno recapitare ai cittadini un'altra letterina dove spiegheranno loro non c'entrano nulla e che la colpa è dell'amministrazione precedente.

Sono trascorsi tredici mesi ed ancora non hanno finito di scartare gli involucri relativi alla realizzazione, la cui scadenza era fissata al 31 dicembre 2016, dei progetti (finanziati dalla Regione Calabria nel 2015) relativi al parco giochi di fronte alla caserma dei carabinieri (160.000 euro) ed alla nuova sede dei vigili urbani e dei servizi sociali (360.000 euro), per la realizzazione della tensostruttura (palestra) al servizio della scuola media (soldi in cassa sin dall'inizio dell'anno 2016 grazie al mutuo di 150.000 euro concesso dal credito sportivo il 16/11/2015), per la realizzazione del progetto di ristrutturazione della scuola elementare di terravecchia (finanziamento per l'anno 2017 di euro 700.000). A breve verrà finanziato il progetto di 6.500.000 euro relativo al dissesto idrogeologico. Ma bisogna andare piano, bisognerà inventarsi qualche scusa per addebitare colpe alla precedente amministrazione, perchè altrimenti non si potranno attribuire i meriti e prepararsi alle future varie campagne elettorali.

Per quanto riguarda i debiti nel corso della precedente legislatura sono stati riconosciuto e pagato debiti fuori bilancio delle precedenti amministrazioni per oltre duemilioni di euro senza che nessuno si piangesse addosso, sono state pagate somme per debiti alla Proserpina, all'Enel, alla Sorical, alla regione per il conferimento dei rifiuti, ad officine, a ditte per forniture di servizi vari, per espropi, per l'alluvione del 2006, sono state pagate persino somme per feste varie organizzate in occasione del concerto dei Nomadi e di Amedeo Minghi, sono stati pagati debiti per viaggi in Canada. La precedente amministrazione non si è mai persa d'animo, non ha mai attribuito colpe a nessuno ed è andata avanti con l'unico intento di mettere in sicurezza i conti del Comune; certo qualche rinuncia è stata fatta, nessuno è andato in Canada a spese della collettività oppure nessuno si è fatto rimborsare somme per qualche pranzo prelibato in ristoranti rinomati (nessuno della precedente amministrazione si è fatto rimborsare un centesimo). Per quanto riguarda le famose transazioni con Sorical, regione ecc., sarebbe bene che qualcuno si andasse a guardare tutte le transazioni fatte in precedenza o forse farebbe prima a chiedere magari a qualche parente che lo ha preceduto (c'è chi si può rivolgere al padre, chi al marito, chi al parente e che al rispettivo sponsor elettorale).

Per quanto riguarda il famigerato disavanzo tecnico, a qualcuno non farebbe male ad andare a leggersi i principi previsti dalle nuove norme e, magari, anche la delibera del 2015 relativa al riaccertamento straordinario di tutti i residui attivi di dubbia esigibilità per un importo complessivo di circa 4.500.000 (quattromilionicinquecentomila) di euro diliuito in 30 anni. Si tratta di residui che partivano dagli anni ottanta fino ai giorni nostri non imputabili certamente alla precedente amministrazione, la quale si è adoperata per mettere in ordine i conti del comune.

Ci troviamo di fronte ad un'amministrazione comunale che non è nemmeno riuscita ad avviare i parcheggi a Santa Maria, ma questo probabilmente sarà dovuto al fatto che molto probabilmente nel bando, forse, erano stati indovinati altezza e peso del gestore, ma era stato sbagliato l'indicazione del colore degli occhi ??

Quest'anno forse hanno studiato meglio e forse risolveranno il problema.

Ci troviamo di fronte ad un'amministrazione comunale che non è riuscita nemmeno ad avviare i vigili stagionali. A dire il vero c'era già una graduatoria alla quale attingere, ma forse non sarebbe stato corretto perchè l'aveva fatta la precedente amministrazione. Fortunatamente per quei ragazzi inseriti in quella graduatoria si sono aperte le porte del Comune di Reggio Calabria il quale ha attinto a piene mani assumendo per tre mesi tutti quelli risultati idonei che hanno risposto positivamente all'invito; ma anche questo è colpa dell'amministrazione precedente.

Tra non molto ci sarà una scadenza elettorale molto impegnativa ed importante e se le cose a Serra non andranno nel modo auspicato, probabilmente non per colpa del diretto interessato, ma per l'oramai evidente inerzia di un'amministrazione comunale la quale pensa di nascondere l'inefficienza del proprio operato ripetendo come un disco rotto "è colpa dell'amministrazione precedente" (cosa alla quale, peraltro, non credono più nemmeno i più agguerriti sostenitori), allora si che ne vedremo delle belle.

Il fatto di non aver risposto per oltre un anno a qualcuno avrà dato l'impressione di avere a che fare con degli sprovveduti privi di argomentazioni valide.

Certo che nei mesi a venire avremo parecchia carne al fuoco di cui disquisire, basta vedere le graduatorie relative ai bandi relativi all'adeguamento sismico degli edifici strategici ed a quello relativo all'annualità 2016 del PSR e pubblicate dalla Regione Calabria dove vengono indicati i comuni beneficiari di finanziamenti per milioni di euro e, purtroppo, il Comune di Serra San Bruno è inserito sempre nell'elenco di quelli esclusi perchè la progettazione non è ricevibile o non ammissibile. Forse qualcuno pensava che per l'approvazione di tali progetti era sufficiente il rapporto diretto magari con il presidente della Regione Calabria e, quindi, era sufficiente pubblicizzare con qualche conferenza stampa e con annunci trionfalistici sui social; cari amministratori cercate di stare con i piedi per terra e non gridate gatto se non c'è l'avete nel sacco perchè ogni errore marchiano come quelli che state commettendo, uno dietro l'altro, costa caro allo sviluppo di Serra San Bruno.

Vibo: Rosario Losiggio è il nuovo presidente provinciale di Gioventù nazionale

È stato celebrato oggi (21 giugno) a Vibo Valentia il primo congresso provinciale di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia-An.

L’assemblea ha eletto all'unanimità il nuovo presidente provinciale, il santonofrese Rosario Losiggio.

Il ruolo di vice coordinatore è stato, invece, attribuito alla giovanissima Serena Fusca.

Il nuovo direttivo provinciale sarà, quindi, composto da: Paolo Defina, Fortunato Stramandinoli, Salvatore Serra, Matteo Borello e Simone Benedetto Ciulla.

La nuova dirigenza raccoglie il testimone trasmesso da Anthony Lo Bianco che, negli ultimi tre anni, ha guidato nel vibonese il movimento giovanile di Fratelli d’Italia.

 

"Reggio e il dolce sonno di Falcomatà", la denuncia di Fratelli d'Italia

 Riceviamo e pubblichiamo

"Che ci aspettasse una stagione estiva dal clima più torrido del solito era stato annunciato dagli esperti di metereologia, ma quello in cui sta vivendo la cittadina tutta è un clima che dal torrido sta diventando orrido, nefasto e violento come da anni non si assisteva nella città dello stretto.

Ho già più volte evidenziato come la sicurezza, nella nostra città, stia sempre più regredendo ai minimi storici; un tessuto sociale ormai smarrito che rischia di doversi abituare ad una situazione che diventa sempre più inaccettabile.

Abbiamo assistito all’omicidio del tabaccaio di Gallico, già reso bersaglio, alcuni mesi fa, di un grave atto intimidatorio all’interno del suo negozio. Già quel primo episodio mise in serio pericolo la sua vita, viene poi trucidato con un agguato che non può che richiamare alla mente, situazioni che la nostra città ha già vissuto in passato, che forse ha dimenticato o voluto dimenticare, che segnano un drammatico abbassamento della guardia, che in un territorio “sensibile” come il nostro non possiamo affatto permetterci.

E’ chiaro che un plauso enorme va fatto alle forze dell’ordine che proprio pochi giorni fa hanno sgominato una banda di ROM che operava attività illecite dedite al furto, alla ricettazione, alla tentata estorsione, utilizzando la solita dinamica del “cavallo di ritorno”, prassi tanto vecchia quanto mai passata di moda. Le vittime, tutte pazienti e parenti di quest’ultimi si sono visti derubare della propria auto mentre erano intenti a sottoporsi a visite mediche in una nota struttura ospedaliera, come a dire, oltre il danno, cioè la spiacevole situazione di doversi recare presso una clinica per curare una determinata patologia, la beffa: il furto della propria autovettura.

Insomma, se a Reggio Calabria non stanno girando la nuova serie di Gomorra, poco ci mancaSi palesa chiaramente che sono numerose le criticità che sta affrontando la città di Reggio Calabria. Emergenza idrica di molte zone che si ritrovano ad avere i rubinetti delle proprie abitazioni a secco; superfici stradali  simili a quelle della città di Aleppo in Siria, (con la differenza che da noi non sono ridotte così a causa di bombardamenti o guerre, ma per l’incuria della nostra Amministrazione Comunale); senza dimenticare le “voragini umane” in cui versano le vie centralissime invase da prostitute ed extracomunitari che hanno reso, ad esempio, il km più bello d’Italia, una sorta di vetrina della compravendita del sesso, di spaccio di droghe e di venditori ambulanti improvvisati, dediti alla vendita di oggetti. Tutto questo risulta essere in assoluto contrasto con comportamenti di legalità.

Alla luce di tutto ciò mi chiedo: sono io, unitamente alla stragrande maggioranza del popolo reggino ad accorgermi di quanto avviene sotto i nostri occhi, o anche l’Amministrazione Comunale ne è al corrente? E se così fosse, quali misure ha deciso di porre in essere per coadiuvare e supportare le forze dell’ordine attraverso interventi decisi, fermi e  che siano di reale supporto al contrasto della microcriminalità, che sempre più si sta espandendo in un tessuto sociale delicatissimo?

Ove prima l’unica necessità cogente era quella di salvaguardare i giovani dalla possibilità di diventare manovalanza della ‘Ndrangheta, oggi emerge chiaramente l’assoluto bisogno di salvaguardarli anche da quel microcrimine che inizialmente può sembrare appunto piccolo, di minore entità e pericolosità, ma che alla lunga fa sentire i propri effetti e ad oggi sono sotto gli occhi di tutti!

Se poi, a differenza di chi scrive e di tutti quelli che hanno avuto modo di constatare la situazione drammatica in cui ormai versa la nostra città in tema di sicurezza e legalità, l’Amministrazione Comunale non sembri accorgersi di  tutto ciò….beh…..mi auguro che continuino serenamente il loro dolce sonno, consapevoli della loro inadeguatezza al ruolo che ad oggi ricoprono fra i banchi di Palazzo San Giorgio, e magari, tra una dormita e l’altra, si ricordino che il Corpo di polizia Municipale ancora è sprovvisto di un Comandate.

Chissà, forse il nostro Sindaco, cullandosi in questo assopimento istituzionale, attende che si palesi nel suo inconscio una soluzione degna di tale incarico. Nel frattempo, tutta la comunità reggina attende….e la sua “bella Reggio” sprofonda sempre di più".

Antonino Carlo Fazio - Dipartimento legalità e sicurezza - Fratelli d'Italia Reggio Calabria

 

Vibo, Triparni: ancora irrisolto il problema della perdita alla rete idrica

Ancora irrisolto il problema della perdita alla rete idrica di Triparni.
 
A ritornare sull'argomento è il direttivo provinciale di Gioventù nazionale, l'organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia - An.
 
Rispetto al problema "che si protrae ormai da mesi" sembrano essere del tutto inutili gli appelli, le segnalazioni e le denunce prodotte da "Anthony Lo Bianco, coordinatore cittadino" del movimento di Giorgia Meloni.
 
"Arrivati a questo punto - scrivono in un comunicato gli esponenti di Gn -  bisogna proprio dirlo: Triparni è ormai un centro abbandonato a se stesso, completamente lasciato tra le mani del proprio destino. Per le due perdite alla rete idrica, infatti, non è stato adottato nessun tipo di provvedimento; da ciò ne consegue un enorme spreco di un bene tanto prezioso qual è l'acqua".
 
"La perdita alla rete idrica", denunciano, inoltre, i militanti di Gioventù nazionale, ha "comportato la quasi completa distruzione della già penosa rete stradale".
 
"Gli abitanti - conclude la nota - gradirebbero un semplice segno di vita da parte dell'amministrazione comunale. In fin dei conti, basterebbe un po' di impegno e buona volontà: non si tratta certo di un problema irrisolvibile. Eppure, nessuna risposta. La popolazione è esasperata e continua a rivolgersi a chiedere aiuto a noi, poiché sempre più disillusa dall'attuale classe politica".
 
 

 

Vibo, pericolo frana a Triparni: la denuncia di Gioventù nazionale

Riceviamo e pubblichiamo
 
"Ancora una volta è il Comune di Vibo Valentia a farsi notare. Questa volta si distingue per la frazione Triparni.
Anche in questo caso non è certo per sani e gratificanti motivi, ma problemi, problemi, solo e sempre problemi.
Inutili le diverse segnalazioni; tutto tace e il povero centro del vibonese continua a ristagnare tristemente nelle sue condizioni penose. 
Fratelli d'Italia con il coordinatore cittadino Anthony Lo Bianco e poi Gioventù nazionale con l'intero coordinamento provinciale hanno tentato di evidenziare, ancora una volta nei giorni scorsi, un guasto alla rete idrica, che sta distruggendo una strada secondaria del paese.
Situazione il cui mancato intervento, a distanza di mesi, continua a destare perplessità tra la popolazione locale.
Ma chi di dovere perché continua a lavarsene le mani?
A quanto pare, un gruppo di cittadini, qualche giorno fa, ha provato a dare un segnale sostituendosi alla attuale classe dirigente, rappezzando qualche "Cratere" proprio lungo la Sp11. 
E come se non bastasse, a tutto questo si aggiunge la terribile condizione della strada principale che collega Triparni a Portosalvo, condizione che potrebbe degenerare da un momento all'altro in una pericolosissima frana.
A quel punto un centro già completamente Lasciato al proprio destino rischia, in un futuro prossimo, di perdere anche la principale via di comunicazione stradale.
La questione è molto grave. Ma, a quanto pare, interessa solo ai residenti e pochissimi gruppi politici, se non un unico gruppo, chiamato Fratelli d'Italia".
 
 
Gioventù nazionale - Fratelli d'Italia - Vibo Valentia

 

Reggio: Annamaria Curia delegata al Dipartimento giuridico di Fratelli d'Italia

Riceviamo e pubblichiamo

" Fratelli d’Italia AN - Reggio Calabria allarga la sua squadra e lo fa puntando su giovani professionisti freschi e dinamici, seguendo le orme della sua leader nazionale Giorgia Meloni. È su tali premesse che il coordinatore cittadino, Andrea Guarna, ha provveduto ad assegnare la delega al Dipartimento “Giuridico” ad Annamaria Curia, avvocato e consulente per le Imprese di Federimprese Calabria.

'Sono orgoglioso di affidare questo incarico ad Annamaria, una professionista attiva il cui contributo, nelle materie di continua e perenne evoluzione come quelle giuridiche, sarà fondamentale per la crescita e la formazione di tutti i componenti del gruppo. Vorrei ricordare, infatti, che lo sviluppo della società si basa anche sull’attenzione dedicata alla tutela dei diritti dei suoi cittadini, una particolare sensibilità che trova l’applicazione più pratica nei provvedimenti legislativi.” Queste le parole del coordinatore Andrea Guarna che si unisce a tutti i componenti di FDI nell’augurio di un sereno e proficuo lavoro'".

Andrea Guarna - Coordinatore cittadino Fratelli d'Italia - RC

 

Vibo: ancora irrisolto il problema alla rete idrica di Triparni, la denuncia di Gioventù nazionale

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E questa vicenda, che si protrae ormai da mesi, sembra non esser affatto ben accetta, dall'intera popolazione, oramai allo stremo delle forze, per vie delle battaglia quotidiane per lo stato a dir poco penoso della frazione. Inutili le diverse segnalazioni al Comune di Vibo Valentia e le denunce fatte nei giorni scorsi dal coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, Anthony Lo Bianco".

È quanto si legge in una nota  del direttivo provinciale di Gioventù nazionale.

"Arrivati a questo punto - proseguono gli esponenti del movimento giovanile di Fratelli d'Italia -  bisogna proprio dirlo: Triparni è ormai un centro abbandonato a se stesso, completamente lasciato al proprio destino. Per le due perdite alla rete idrica, infatti, non è stato adottato nessun tipo di provvedimento; da ciò ne consegue un enorme spreco di un bene tanto prezioso qual è l'acqua. Il problema è aggravato dal dissesto idrogeologico che interessa la zona e da un'eventuale presenza (mai chiarita a pieno) di fonti inquinanti, le quali conferirebbero all'acqua un elevato rischio tumorale. Gli abitanti - conclude la nota  gradirebbero particolarmente un semplice segno di vita da parte dell'amministrazione comunale. In fin dei conti, basterebbe un po' di impegno e buona volontà: non si tratta certo di un problema irrisolvibile". 

 

Vibo: ancora irrisolto il problema alla rete idrica di Triparni, la denuncia di Gioventù nazionale

"Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E questa vicenda, che si protrae ormai da mesi, sembra non esser affatto ben accetta, dall'intera popolazione, oramai allo stremo delle forze, per vie delle battaglia quotidiane per lo stato a dir poco penoso della frazione. Inutili le diverse segnalazioni al Comune di Vibo Valentia e le denunce fatte nei giorni scorsi dal coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, Anthony Lo Bianco".

È quanto si legge in una nota  del direttivo provinciale di Gioventù nazionale.

"Arrivati a questo punto proseguono gli esponenti del movimento giovanile di Fratelli d'Italia -  bisogna proprio dirlo: Triparni è ormai un centro abbandonato a se stesso, completamente lasciato al proprio destino. Per le due perdite alla rete idrica, infatti, non è stato adottato nessun tipo di provvedimento; da ciò ne consegue un enorme spreco di un bene tanto prezioso qual è l'acqua. Il problema è aggravato dal dissesto idrogeologico che interessa la zona e da un'eventuale presenza (mai chiarita a pieno) di fonti inquinanti, le quali conferirebbero all'acqua un elevato rischio tumorale. Gli abitanti - conclude la nota  gradirebbero particolarmente un semplice segno di vita da parte dell'amministrazione comunale. In fin dei conti, basterebbe un po' di impegno e buona volontà: non si tratta certo di un problema irrisolvibile". 

 

 

 

 

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