Nascondevano sotto terra fucili e munizioni, arrestati

I carabinieri di Sant’Eufemia d’Aspromonte e Sinopoli ed i Cacciatori di “Calabria” hanno arrestato tre persone accusate di detenzione di armi clandestine.

I militari hanno colto in flagranza di reato Domenico Leonello di 39 anni, nonchè Francesco e Domenico Luppino, rispettivamente di 29 anni e 59 anni, mentre si trovavano in un terreno all’interno del quale, nel corso di una perquisizione, sono stati trovati cinque fucili con matricola abrasa e più di quattrocento munizioni di vario calibro.

Le armi erano state abilmente occultate all’interno di tubi, poi completamente interrati, al fine di renderne difficile il ritrovamento.

Le munizioni ed i fucili sono stati sequestrati per essere inviati al Ris di Messina per le analisi balistiche.

Completate le formalità di rito, gli arrestati sono stati trasferiti nlla casa circondariale di Palmi.

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Fucili e munizioni sotto al materasso, arrestato 33enne

I carabinieri della Stazione di Molochio, hanno arrestato il 33enne Giuseppe Scarcella.

Il bracciante agricolo di Rosarno, già noto alle forze dell'ordine, è accusato di detenzione illegale di armi clandestine e ricettazione.

Nello specifico, i militari hanno dato esecuzione ad una ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale di Palmi, in seguito agli accertamenti nel corso dei quali, nel gennaio scorso, a Terranova Sappo Minulio (RC), vennero rinvenuti un fucile calibro 12 con matricola abrasa e numerose cartucce, occultati sotto un materasso in un casolare di proprietà della famiglia dell’arrestato.

Al momento del rinvenimento, il 33enne ha negato la proprietà delle armi e la frequentazione del casolare, adibito a magazzino per attrezzi di lavoro, incolpando ignoti di averlo scelto come nascondiglio.

Nel verificare la versione fornita dall'uomo, i militari hanno svolto accertamenti, che hanno consentito di ricostruire un grave e concordante quadro indiziario a carico di Scarcella, in ordine alla disponibilità delle armi rinvenute.

L’arrestato è stato, quindi, condotto presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari.

 

 

 

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Fucili e munizioni sotto al materasso, arrestato 33enne

I carabinieri della Stazione di Molochio, hanno arrestato il 33enne Giuseppe Scarcella.

Il bracciante agricolo di Rosarno, già noto alle forze dell'ordine, è accusato di detenzione illegale di armi clandestine e ricettazione.

Nello specifico, i militari hanno dato esecuzione ad una ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale di Palmi, in seguito agli accertamenti nel corso dei quali, nel gennaio scorso, a Terranova Sappo Minulio (RC), vennero rinvenuti un fucile calibro 12 con matricola abrasa e numerose cartucce, occultati sotto un materasso in un casolare di proprietà della famiglia dell’arrestato.

Al momento del rinvenimento, il 33enne ha negato la proprietà delle armi e la frequentazione del casolare, adibito a magazzino per attrezzi di lavoro, incolpando ignoti di averlo scelto come nascondiglio.

Nel verificare la versione fornita dall'uomo, i militari hanno svolto accertamenti, che hanno consentito di ricostruire un grave e concordante quadro indiziario a carico di Scarcella, in ordine alla disponibilità delle armi rinvenute.

L’arrestato è stato, quindi, condotto presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari.

 

 

 

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Custodivano un arsenale in cantina, due persone in manette

Un vero e proprio arsenale è  stato rinvenuto a Reggio Calabria dai carabinieri dell’Aliquota radiomobile del Norm, diretto dal tenente Alessandro Bui.

Nel corso di una perquisizione domiciliare, estesa anche ad una cantina di pertinenza dell’abitazione, i militari hanno rinvenuto e sequestrato:

  • 22 proiettili calibro 7.62 Nato;
  • 19 proiettili calibro 9x21;
  • 1 fucile mitragliatore Stg57 calibro 7,5x55 con matricola abrasa;
  • 1 caricatore per fucile mitragliatore;
  • 1 mitraglietta Sten Mk2 calibro 9x21
  • 2 caricatori per mitraglietta;
  • 1 carabina Beretta calibro 22 matricola;
  • 1 caricatore per carabina;
  • 1 carabina Bolt Actiona calibro 300.

Le armi sono state trovate nella cantina le cui chiavi erano nella disponibilità di M.L. ed F.T., rispettivamente di 41 e 38 anni.

Una volta arrestati, in flagranza di reato, entrambi sono stati tradotti presso la casa  circondariale di Reggio Calabria Arghillà.

Armi di fabbricazione jugoslava trovate in un sacco

Nei giorni scorsi, nei pressi del ponte Calopinace di Reggio Calabria, personale della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico ha rinvenuto e sequestrato un sacco con all’interno un fucile Kalashnikov con due caricatori in cattivo stato di conservazione, un fucile a canne mozze e nove granate di fabbricazione jugoslava.

L’intervento è avvenuto a seguito di una segnalazione giunta al numero di emergenza 113.

Gli agenti delle Volanti hanno provveduto immediatamente a delimitare l’area del ritrovamento unitamente al personale dei vigili del fuoco, consentendo all’artificiere del XII° Reparto mobile della Polizia di Stato di Reggio Calabria di intervenire e mettere in sicurezza le armi ritrovate.

Rastrellamenti dei carabinieri, trovate armi e munizioni

Controlli straordinari da parte dei carabinieri del Gruppo di Locri che hanno battuto il territorio alla ricerca di armi.

Nel corso delle operazioni, condotte con l’impiego di oltre 50 militari, sono state passate al setaccio zone impervie ed isolate.

Le aree in sui sono stati compiuti i rastrellamenti ricadono, prevalentemente, nel versante aspromontano dei comuni di Ciminà, Sant’Agata del Bianco e Caulonia.

Il massiccio impiego di personale delle Compagnie di Locri, Bianco e Roccella Jonica, coadiuvato dai carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, ha consentito di trarre in arresto un 60enne di Mammola colto nella flagranza di detenzione illegale di armi clandestine e munizioni. Nel corso di una perquisizione in un garage in uso all’uomo, i militari hanno trovato: una pistola revolver calibro 32 con matricola abrasa, una carabina ad aria compressa modificata priva di contrassegni matricolari, una canna per fucile senza matricola ed oltre 30 cartucce di vario calibro. Il materiale, in ottimo stato di conservazione, è stato sottoposto a sequestro per i successivi accertamenti, mentre l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Particolarmente proficua, anche, l’attività condotta dai carabinieri della Stazione di Sant'Ilario dello Jonio che, in località “Pianto Moleti” del comune di Ciminà, hanno rinventuo due fucili monocanna marca flobert calibro 10 con matricola punzonata e due carabine automatiche calibro 22. Le armi, in ottimo stato di conservazione, sono state sequestrate.

Infine, oltre 70 cartucce per pistola di vario calibro sono state scoperte dai militari della Stazione di Caraffa del Bianco. Le munizioni erano state occultate in un anfratto nel terreno, in un’area boschiva demaniale ubicata in località “Campolico”.

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Fucili e munizioni in un deposito per gli attrezzi, due persone in manette

Nel corso di una perquisizione domiciliare, nel deposito per attrezzi del giardino di un’abitazione di Gallico superiore, agenti della squadra mobile di Reggio Calabria hanno rinvenuto due fucili, una cinquantina  di munizioni e parti d’arma.

In particolare, i poliziotti hanno trovato: un silenziatore artigianale, un cilindro in metallo parzialmente lavorato, un fucile monocanna marca Beretta, modello A301, calibro 12, con matricola punzonata e canna tagliata, dodici cartucce calibro 12, una doppietta a canne mozze calibro 12, marca Bernardelli, con calcio in legno parzialmente tagliato e matricola abrasa, 18 cartucce calibro 12 e 23 bossoli per arma da guerra.

In manette, con l’accusa di violazione di diverse disposizioni in materia di armi, sono finiti G. A.. M., di 46 anni e A. M., di 80 anni. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari, mentre un’altra persona è stata deferita in stato libertà.

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Focus 'ndrangheta: tre fucili nascosti tra le sterpi rinvenuti a Villa San Giovanni

In prossimità delle festività natalizie sono stati ulteriormente intensificati i servizi di controllo straordinario del territorio ad opera della Polizia di Stato di Reggio Calabria. Particolare attenzione è stata rivolta ai popolosi quartieri di Arghillà e Ciccarello, all'interno dei quali sono stati eseguiti numerosi controlli anche alla circolazione stradale. 

Continuano, dunque, senza soluzione di continuità, le operazioni predisposte nell’ambito del Piano di azione nazionale e transnazionale Focus ‘ndrangheta, elaborato in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che hanno visto una sinergica attività operativa del personale della Polizia di Stato, in servizio presso l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, la Squadra mobile, il Reparto prevenzione crimine “Calabria Meridionale” di Siderno, il Gabinetto regionale di polizia scientifica, nonché il V Reparto volo della Polizia di Stato.  

Questo il consuntivo dell’attività operativa svolta:

  • sono state sottoposte a controllo 117 veicoli e 207 persone, di cui 52 con precedenti di polizi;
  • Sono stati predisposti quattro posti di controllo lungo  le principali strade di accesso ai quartieri Arghillà e Ciccarello;
  • Sono state, inoltre, effettuate 21 perquisizioni domiciliari e cinque perquisizioni personali, tutte finalizzate alla ricerca di armi;
  • È stato, quindi, arrestato un quarantenne per evasione.

Infine, durante un servizio specifico di controllo del territorio extraurbano in località Commenda di Villa San Giovanni, gli agenti del locale Commissariato di P.S. hanno rinvenuto, ben nascosti tra le sterpaglie, tre fucili da caccia marca “Beretta”, di cui era stato denunciato il furto a novembre scorso.

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