Rubano alimenti e cosmetici, manette per tre donne

Siderno - Tre donne di nazionalità romena, di 37, 34 e 21 anni sono state arrestate dai carabinieri con l’accusa di furto aggravato in concorso.

Gli arresti sono avvenuti a Siderno (Rc), dopo che i titolari di due negozi di Gioiosa Jonica avevano segnalato ai militari di aver subito un furto.

Avviate le indagini, gli uomini dell’Arma hanno rintracciato le presunte responsabili a bordo di un’Opel Astra nel cui bagagliaio è stata rinvenuta la refurtiva, ovvero: generi alimentari e cosmetici, per un valore di circa tremila euro.

Le tre donne, una volta arrestate, sono state poste ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

La merce rinvenuta è stata, invece, restituita ai legittimi proprietari.

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Rinvenuta piantagione di marijuana, due persone in manette

Due persone, Rocco Lorenzo Ursini e Salvatore Jacopetta, di 42 e 62 anni, sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Gioiosa Jonica e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria, con l’accusa di produzione di sostanza stupefacente in concorso.

In particolare, gli arrestati sono stati sorpresi a prendersi cura di una piantagione di canapa indiana realizzata in un terreno demaniale, in contrada “Piombo” di Gioiosa Jonica (Rc).

Durante l’operazione, gli uomini dell’Arma, oltre a sequestrare 211 piane di canapa, hanno rinvenuto, occultati tra la fitta vegetazione, anche due sacchi in plastica con 4 chili di marijuana.

Terminate le formalità di rito, Ursini e Jacopetta sono stati posti ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

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Risolto il giallo del cadavere rinvenuto in Calabria

 È stato risolto il giallo della morte di Pasquale Schirripa, il sessantunenne, il cui cadavere è stato trovato il 17 marzo scorso nelle campagne di contrada Furro, a Gioiosa Jonica (Rc) (Per leggere la notizia clicca qui).

Ad uccidere l'uomo sarebbe stato, per errore, S.R., sessantaquattrenne, di Marina di Gioiosa Jonica che, dopo aver nascosto a tutti la pesante verità, ha deciso di presentarsi in caserma insieme al suo difensore, per raccontare la dinamica dell'accaduto..

Alle prime luci dell’alba del 17 marzo, S.R. avrebbe raggiunto il cugino Pasquale in contrada Furro di Gioiosa Jonica per uccidere un cinghiale che durante la notte era entrato in una porcilaia di proprietà della vittima.

Mentre Schirripa avrebbe cercato di attirare il cinghiale verso la rete metallica al di là della quale si sarebbe trovato S.R., sarebbero partiti due colpi di fucile calibro 12 che avrebbero causato il ferimento dell’animale e l’uccisione di Schirripa.

I militari della Sezione operativa di Roccella Jonica e dei Cacciatori di Calabria, sulla base delle indicazioni fornite dal reo confesso, hanno rinvenuto, occultata tra la fitta vegetazione, una doppietta calibro 12 con matricola abrasa.

S. R. è stato pertanto deferito in stato di libertà per omicidio colposo e porto illegale di arma clandestina.

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Droga, tre persone finiscono in manette

I carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa il 18 gennaio scorso dal Gip del Tribunale di Locri nei confronti di Vincenzo Sainato, 37enne di Gioiosa, Giorgio Violi, 41enne domiciliato a Gioiosa e Diego Orfeo, 20enne di Sinopoli, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di produzione di stupefacenti.

L'indagine, denominata "Santu Roccu", condotta dai militari della Stazione di Caulonia Marina e coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri, è stata avviata a giugno del 2017 quando, nel corso di un servizIo di controllo del territorio, gli uomini dell'Arma di Caulonia, assieme ai Cacciatori di Vibo, in un terreno demaniale di contrada Cola, a Gioiosa Jonica, hanno rinvenuto circa mille piante di cannabis indica.

I militari hanno, quindi, attivato una serie di servizi di osservazione, nel corso dei quali avrebbero documentato la responsabilità degli indagati che sarebbero stati ripetutamente ripresi e filmati mentre concimavano, annaffiavano e potavano le piante di canapa.

 

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