Immigrazione clandestina: sulle coste reggine 8 sbarchi in 3 giorni

Continuano incessanti le attività di soccorso, assistenza e vigilanza alle centinaia di extracomunitari che giungono sulle coste reggine. In totale, in sole 36 ore, sono sbarcati tra Roccella Jonica, Bova Marina e Bagnara, 782 migranti.

L’emergenza è stata fronteggiata dal punto di vista assistenziale e sanitario da tutte le forze di polizia presenti nel territorio, dalla Croce rossa, dalla Protezione civile, dall’Usca di Caulonia e dell'Usmaf. Di fondamentale importanza è risultata l’apertura all’ospitalità da parte dei sindaci che hanno messo a disposizione strutture comunali per assicurare le operazioni di accoglienza - assistenza e le attività di polizia.

 Il primo arrivo è avvenuto alle sette del mattino dello scorso 19 ottobre presso il Porto delle Grazie di Roccella Jonica, dopo che una motovedetta della Capitaneria di porto aveva intercettato, a diverse miglia dalla costa, un’imbarcazione con a bordo 298 migranti, tutti di sesso maschile e di nazionalità egiziana, tra cui 70 minori non accompagnati. Per tutti sono stati attivati immediatamente i controlli sanitari e, in base ai riscontri, sono risultate  28 le persone affette da Covid-19. Al termine delle attività di identificazione e foto-segnalamento, 100 migranti, maggiorenni e negativi al tampone faringeo per Covid-19, sono stati trasferiti presso il C.A.R.A. di Crotone e i restanti 198 sono stati ospitati presso la struttura “Ex Ospedaletto”, messa a disposizione dal Comune di Roccella Jonica.

Il secondo sbarco è avvenuto nella mattinata del 20 ottobre scorso, sempre presso il porto di Roccella Jonica, dove una motovedetta della Guardia costiera ha scortato un’imbarcazione con a bordo 98 persone di sesso maschile, tra cui 27 minori non accompagnati, provenienti dal Bangladesh, dall’Afghanistan e dallo Sri Lanka. Anche in questo caso, i migranti sono stati accolti presso la struttura messa a disposizione dal Comune di Roccella Jonica.

Il terzo sbarco è avvenuto la sera del 20 ottobre sulle coste di Bova Marina, dove 81 migranti sono arrivati a bordo di un veliero battente bandiera greca. Tra gli extracomunitari sbarcati, 62 uomini, 17 donne e 6 minorenni di nazionalità iraniana e irachena. I migranti, terminate le operazioni di soccorso, sono stati trasferiti in una struttura individuata dal Comune di Bova Marina.

Lo scorso 21 ottobre, invece, sono stati addirittura 5 gli sbarchi avvenuti  sulle coste reggine: 4 nell’area di Roccella Jonica ed uno a Bagnara Calabra. In totale le persone che giunte a Roccella Jonica sono 243, per lo più di nazionalità egiziana, iraniana, irachena e siriana. Una parte di loro è stata trasferita presso la locale struttura d'accoglienza, mentre i rimanenti sono stati temporaneamente accolti all’interno di una tensostruttura allestita nell’area portuale. Sono, invece, 56 i migranti soccorsi presso il porto di Bagnara Calabra, tempestivamente collocati in una struttura coperta vicino al locale stadio comunale.          

Contestualmente alle attività di soccorso e assistenza, sono state avviate  le indagini  finalizzate a  individuare  gli scafisti.

Il lavoro svolto dagli uomini della Squadra mobile di Reggio Calabria, del Commissariato di Siderno e della Sezione operativa navale della Guardia di finanza, ha permesso d’individuare e sottoporre a fermo d’indiziato di delitto un cittadino egiziano e due cittadini libanesi, ritenuti responsabili degli sbarchi avvenuti il 19 e 20 ottobre. Altri due cittadini egiziani  sono stati, invece, arrestati perché colpiti, rispettivamente, da un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Milano e da un decreto d’ espulsione emesso dal prefetto di Terni.

Tre sbarchi di migranti sulle coste calabresi

Continuano senza sosta gli arrivi sulle coste calabresi di imbarcazioni con a bordo centinaia di extracomunitari da porre in quarantena.

Gli ultimi, in ordine di tempo, si sono registrati ieri nel Crotonese quando, con tre diversi sbarchi, sono arrivate 208 persone di nazionalità: egiziana, afgana, iraniana, siriana e irachena.

Diversi uomini, donne e anche minori - tra cui un russo e un uzbeko - sono stati trattenuti dalla Guardia di finanza per ulteriori accertamenti.

Al termine delle operazioni di prima identificazione, con foto e screening sanitario da parte del personale medico del 118, i migranti sono stati tutti accompagnati presso il locale Regional Hub per la collocazione nei padiglioni di accoglienza.

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Nuovo sbarco di migranti in Calabria

Altri 67 migranti sono arrivati questa mattina nel porto di Crotone. Come già accaduto nei giorni scorsi, anche lo sbarco di stamane è stato preceduto dall’abbordaggio eseguito dai militari della Guardia di finanza sull’imbarcazione sulla quale viaggiavano gli extracomunitari.

Una volta giunti nel porto del capoluogo pitagorico, i cittadini stranieri appartenenti a differenti etnie e nazionalità, sono stati identificati e sottoposti a screening sanitario, prima di essere condotti dalla polizia nel Regional Hub “S. Anna” di Isola Capo Rizzuto.

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Ennesimo sbarco di migranti in Calabria, fermati i presunti scafisti

Ennesimo sbarco di migranti in Calabria. Intorno alle 3 della notte scorsa è, infatti, giunta nel porto di Crotone un’imbarcazione, scortata da Guardia di finanza e Capitaneria di porto, con a bordo 73 extracomunitari provenienti prevalentemente da Egitto, Iraq e Iran.

Una volta completate le operazioni del caso, le forze dell’ordine hanno trattenuto due cittadini ucraini - ritenuti gli scafisti – e alcuni egiziani la cui posizione  è al vaglio  della Polizia di Stato.

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Sbarco di migranti in Calabria, fermati due scafisti

Cariati - Due cittadini di nazionalità russa, D.A. e V.V., di 36 e 47 anni, sono stati fermati in Calabria con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Da quanto ricostruito dagli inquirenti, i due sarebbero stati gli skipper della barca a vela di circa quindici metri spiaggiatasi ieri mattina a Cariati (Cs) e dalla quale sono sbarcati oltre cinquanta immigrati provenienti da Iraq e Iran.

Sul posto, in seguito ad alcune segnalazione, sono intervenuti Carabinieri e Polizia di Stato che hanno bloccato i migranti prima che si disperdessero.

Contestualmente sono state avviate le indagini per individuare i responsabili dello sbarco. Nel corso di poche ore, grazie agli accertamenti condotti dagli uomini della Squadra mobile di Cosenza, è stato, quindi, possibile rintracciare i presunti scafisti nei due cittadini russi i quali, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti nella casa circondariale di Castrovillari.

Porta migranti in Calabria e cerca di darsi alla fuga, fermato peschereccio con 8 trafficanti a bordo

Un peschereccio, con a bordo 8 persone di origine africana, è stato bloccato da alcune unità navali della Guardia di finanza nel tratto calabrese del mar Jonio.

L’imbarcazione è stata fermata, dopo essere stata sorpresa a rimorchiare un barchino sul quale sarebbero stati trasbordati 37 migranti diretti verso la costa italiana.

In particolare, l’operazione ha avuto inizio nella mattinata di giovedì scorso, quando un velivolo Atr 42 del Comando operativo aeronavale della Guardia di finanza di Pomezia in missione Frontex, ha individuato il peschereccio. L’imbarcazione, presumibilmente partita dalla Libia, con un battello al rimorchio, una volta giunta a 80 miglia dalla costa calabrese avrebbe trasbordato i migranti.

Il peschereccio avrebbe, quindi, invertito la rotta per rientrare nel porto di provenienza. A questo punto, però, sono entrati in azione i finanzieri che hanno attivato un elicottero e 5 unità navali, tre delle quali impiegate per intercettare il natante con i migranti, diretto verso il tratto di costa compreso fra Roccella Jonica (Rc) e Siderno.

Nel frattempo, le altre due imbarcazioni hanno inseguito e bloccato il peschereccio in fuga, sul quale sono state individuate otto persone.

L’operazione si è, infine, conclusa nel porto di Roccella Jonica dove sono approdate sia l’imbarcazione con i migranti che quella con a bordo i presunti scafisti.

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Calabria: intercettate due imbarcazioni cariche di migranti, fermati i presunti scafisti

Due imbarcazioni a vela cariche di migranti sono state intercettate dalle unità navali della Guardia di finanza, mentre si stavano avvicinando alle coste calabresi

Il primo episodio si è verificato nel tardo pomeriggio di ieri, vicino a Capo Colonna, nel crotonese, dove una barca a vela di 12 metri, presumibilmente partita dalla Turchia, battente bandiera francese, con 29 persone a bordo, di provenienza mediorientale (prevalentemente curdi iracheni e iraniani), fra cui almeno uno scafista, è stata affiancata e abbordata da una vedetta della Guardia di finanza della Sezione operativa navale di Crotone.

I finanzieri, dopo aver preso il controllo del natante, lo hanno condotto a Crotone, dove il presunto scafista – un uomo di nazionalità turca- è stato sottoposto a fermo.

Il secondo episodio è accaduto attorno alla mezzanotte di ieri, quando un pattugliatore del Gruppo aeronavale di Taranto, ha fermato nei pressi di Punta Alice una barca a vela, battente bandiera turca che stava avvicinandosi alla costa calabra.

L’imbarcazione, presumibilmente partita dalla Turchia, aveva a bordo 35 persone.

I finanzieri hanno individuato, il presunto scafista, ovvero un cittadino ucraino trovato al timone della barca.

Immigrazione, Wanda Ferro (FdI) chiede di "Destinare mezzi e personale per tutelare cittadini e forze dell'ordine"

“Il governo si impegni a destinare adeguate risorse, sia in termini di mezzi che di personale, garantendo l’adozione di idonei protocolli di intervento che tengano al riparo dai rischi altissimi la cittadinanza e gli operatori delle forze dell’ordine impiegati per fronteggiare l’emergenza sbarchi”.

E’ quanto chiede il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, con un ordine del giorno presentato nell’ambito dell’esame in aula del decreto immigrazione e sicurezza.

Secondo Wanda Ferro, infatti, “la complessa gestione dei flussi migratori non può non tenere conto, ad oggi, dell’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha sovvertito ogni ordine delle cose, in primis, la restrizione delle libertà fondamentali dei cittadini, costretti a rimanere in casa, spesso senza nemmeno poter raggiungere i propri cari che vivono in Regioni o, magari, comuni diversi. Nonostante ciò, e in spregio al decreto che ha dichiarato l'Italia un porto non più sicuro per tutta la durata dell'emergenza Covid, in Italia continuano ad arrivare, indisturbati, migliaia di migranti. La Regione Calabria sta vivendo da mesi una doppia grave emergenza: quella sanitaria, appunto, acuita dai ritardi nella nomina del commissario straordinario e dalla mancata attuazione di un Programma Operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19, e quella migratoria. Solo pochi giorni fa sono risultati positivi ben 93 dei 177 migranti di nazionalità afgana, irachena e iraniana sbarcati a bordo di un motopeschereccio nel porto di Roccella Jonica. Dall'inizio dell'anno ci sono stati 34 sbarchi, con più di 2.100 persone, rispetto alle 1.400 di tutto il 2019: solo da ottobre ad oggi gli sbarchi sono stati 15 con più di mille immigrati. La gestione dell’emergenza immigrazione, peraltro, è stata lasciata alla sola responsabilità dei sindaci e delle forze di polizia, come denunciato dal segretario generale del sindacato di Polizia FSP, che ha ricordato come la «non gestione del fenomeno migratorio da parte delle Istituzioni politiche che dovrebbero provvedervi finisce per far sì che, anche in fase di emergenza da Covid19, i migranti diventino un problema di polizia, con tutto ciò che ne consegue»”. 

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