"Robin Hood", la Cassazione conferma il sequestro di 237 mila euro a Nazzareno Salerno

E’ stato confermato dalla Cassazione, il sequestro in via preventiva della somma di oltre 237 mila euro all'ex assessore regionale al Lavoro, Nazzareno Salerno.

Il politico serrese, che attualmente ricopre il ruolo di consigliere regionale di Forza Italia, nel febbraio dell'anno scorso è finito in carcere nell'ambito dell’inchiesta "Robin Hood".

In particolare, l'inchiesta avrebbe permesso di documentare l’illecita gestione dei fondi europei destinati al sostegno economico delle famiglie in difficoltà.

Secondo l’accusa, Salerno avrebbe favorito la nomina dei cinque componenti del Comitato di gestione del Credito sociale "esclusivamente per motivi personali e privati”.

Lo scorso 10 gennaio Salerno e gli altri indagati sono stati rinviati a giudizio dal gup di Catanzaro Claudio Paris. Il processo inizierà il prossimo 5 aprile.

Inchiesta Robin Hood, Nazzareno Salerno lascia i domiciliari

Nazzareno Salerno ha lasciato gli arresti domiciliari ed è stato rimesso in libertà. Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Catanzaro che ha accolto l'istanza presentata dagli avvocati Vincenzo Gennaro e Domenico Naccari. Ex assessore al Lavoro nella passata Giunta regionale di centrodestra, il politico di Serra San Bruno era stato arrestato il 2 febbraio scorso nell'ambito dell'inchiesta "Robin Hood" coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

Dal 20 giugno era sottoposto al regime della detenzione domiciliare.

Salerno è accusato di una presunta truffa nella gestione di fondi destinati dall'Unione europea al sostegno del reddito di nuclei familiari indigenti ed in particolare di aver intascato una tangente di oltre 200 mila euro.

I reati ipotizzati, a vario titolo, nei confronti dei nove indagati coinvolti nell'inchiesta vanno dall'abuso d'ufficio alla corruzione, dall'estorsione aggravata dal metodo mafioso alla minaccia, dal peculato alla turbativa d'asta. 

  • Published in Cronaca
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