Busta con proiettili spedita al sindaco Falcomatà

"L’intimidazione al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, è l’ennesimo atto di stillicidio posto in essere da quelle forze criminali contrarie allo sviluppo ordinato e civile  della Calabria. E’ significativo, inoltre, che la busta con i proiettili giunga puntuale nella giornata in cui nella Prefettura di Reggio Calabria il sindaco Falcomatà, si appresta a sottoscrivere e varare con il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, con il sottosegretario di Stato Marco Minniti e con la prefettura di Reggio Calabria, un protocollo nazionale di intesa con l’obiettivo di prevenire i comitati d’affare che hanno affossato l’ente".  

Lo afferma in una dichiarazione il presidente della Commissione regionale antindrangheta, Arturo Bova.

"Lo straordinario lavoro della Giunta comunale di Reggio Calabria per rilanciare la città comincia a dare buoni frutti e, tutto questo, alla luce dei frequenti atti di aggressione subiti da strutture civili, come gli asili e le scuole materne, non è gradito da coloro i quali preferirebbero continuare a vivere nell’ombra e nell’illegalità per condizionare le scelte di interesse generale. A Giuseppe Falcomatà ed all’Esecutivo che presiede, a tutto il Consiglio comunale di Reggio Calabria – conclude Arturo Bova – va non solo la solidarietà piena e convinta dell’organo che presiedo, ma quella di tutti i calabresi perbene che non intendono rassegnarsi a vivere sotto la coltre di violenza alimentata dal crimine organizzato".  

 

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Rapina, spaccio ed intimidazioni: 5 persone arrestate a Crotone

Cinque persone in manette e un cittadino marocchino sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora. Questo il bilancio di un’operazione anticrimine condotta dai Carabinieri di Crotone, su ordine della Procura della Repubblica.

I sei sono accusati di concorso in rapina a mano armata, danneggiamento aggravato e spaccio di sostanze stupefacenti. Tre degli arrestati sono ritenuti, dagli investigatori, esponenti di spicco della ‘ndrangheta di Cutro.

Secondo l'accusa, il gruppo criminale, composto da giovanissimi, autofinanziava le proprie attività di spaccio mediante rapine ed atti intimidatori compiuti ai danni di imprenditori locali.

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Ancora intimidazioni in Calabria: bruciati i container affidati alla Caritas

Sono state arse da fuoco di origine dolosa i cinque container che la Diocesi di Lamezia Terme ha donato alla Caritas al fine di consentire l’accoglienza e di essere adibiti a depositi di generi alimentari. All’interno di un container è stata infatti trovata una bottiglia con del liquido infiammabile. Nello specifico, i container erano destinati ad essere posti nel “Villaggio della carità”, che la Diocesi, una volta ultimato, avrebbe affidato in gestione alla Caritas. Sul luogo, sono giunti, oltre ai vigili del fuoco, anche i carabinieri che hanno avviato le indagini per individuare i responsabili.

Colpi di pistola contro un bar del Vibonese: indagini dei carabinieri

Non si placano le intimidazioni ai danni di imprenditori nel Vibonese. Si tratta di situazione che scoraggiano le attività commerciali e frenano lo sviluppo. L’ultimo episodio si è verificato ieri mattina quando, intorno alle 8, i militari del Comando Stazione di Dinami, agli ordini del maresciallo Gianluca Perrotta, sono intervenuti nella frazione Melicuccà, presso il “Wine Bar Tuticus” di proprietà di un giovane commerciante, incensurato, dove, ignoti, nel corso della precedente nottata, nella fascia oraria 01: 30 – 06:30, hanno esploso, verso la serranda a chiusura dei locali dell’attività, 7 colpi pistola calibro 9. Fortunatamente non ci sono state persone coinvolte ed il danno è stato irrisorio. La zona è priva sistemi videosorveglianza. Interpellato in merito, il titolare ha riferito ai carabinieri di non aver mai ricevuto minacce o richieste estorsive. Le ogive sono state tutte rinvenute e sottoposte a sequestro. Il movente, allo stato, non è accertato, ma sono in corso le indagini.

Intimidazione nel Vibonese: testa mozzata di capretto davanti studio di vice sindaco

Una testa mozzata di capretto è stata lasciata all'esterno davanti all'ingresso dello studio di geometra di un amministratore pubblico del Vibonese. Destinatario del macabro avvertimento, oggetto di formale denuncia da parte della stessa vittima, il 39enne Domenico Muggeri,vice sindaco di Zambrone. I Carabinieri della Compagnia di Tropea stanno indagando sulla vicenda. "Sconcerto per quanto accaduto" è stato espresso dal sindaco della cittadina turistica, Corrado L'Andolina. "È un segnale preoccupante, ma che va contrastato con i mezzi che la legalità ci mette a disposizione. A Domenico Muggeri e alla sua famiglia - è l'assicurazione del Primo Cittadino - la massima vicinanza del Comune, a tutti i livelli".

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Colpi di pistola contro una ditta di carpenteria

Due colpi di pistola sono stati esplosi, nel corso della notte fa domenica e lunedì, contro il locale che ospita una'azienda di carpenteria. L'episodio si è verificato in località "Aeroporto", a Vibo Valentia. A denunciarlo è stato il proprietario della ditta, che si è rivolto ai Carabinieri. I militari dell'Arma hanno dato avvio all'attività d'indagine acquisendo anche le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza che si trovano nei paraggi.

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Intimidazioni in Calabria. Esplodono due bombe carta: danni all'auto della moglie di un sindaco

Due automobili sono state danneggiate dall'esplosione di altrettante bombe carta. L'episodio è accaduto nella notte a cavallo fra sabato e domenica. Una delle vetture appartiene alla moglie del sindaco di Rende, Marcello Manna. Il secondo veicolo, oggetto degli effetti della deflagrazione verificatasi nella città a ridosso di Cosenza, è di proprietà di un imprenditore che gestisce una concessionaria di automobili. Lo scoppio è stato talmente violento da essere udito anche nel capoluogo bruzio. Sulla base dei rilievi eseguiti sul posto, i congegni esplosivi realizzati artigianalmente sono stati collocati sui rispettivi cofani. Pesanti le conseguenze per le due Smart. Gli agenti della Squadra Mobile che hanno avviato le indagini ritengono che obiettivo dell'atto intimidatorio fosse il proprietario della concessionaria. Informazioni sul caso sono state trasmesse ai Carabinieri della locale Compagnia, proprio in virtù del fatto che ad essere coinvolta è stata anche l'autovettura del Primo Cittadino. 

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Ancora una volta un sindaco calabrese è oggetto di atti criminali

"L'attenzione alle persone che rivestono ruoli pubblici è legittima. L'attenzione alla sfera personale, privata, di contro, rappresenta una grave degenerazione in chi la pratica". Sono queste le prime parole di una nota diffusa da Erminio Fiumanò, presidente del Consiglio Comunale di Palizzi, in relazione all'intimidazione di cui è stato fatto oggetto, per l'ennesima volta, il sindaco Walter Scerbo. "La ricerca morbosa di eventi, di fatti, può esasperare le menti di alcuni - è il commento dell'amministratore del centro in provincia di Reggio Calabria, e si può tradurre in atti gravi, come quello subito nella tarda mattinata di venerdì scorso dal Sindaco, Walter Scerbo, con l'incendio a casa sua, che solo grazie al tempestivo intervento di volontari, Vigili del fuoco e Carabinieri non ha avuto gravi conseguenze".  Queste azioni si subiscono, ma non sviliscono e non diminuiscono la determinazione del Sindaco e di questa Amministrazione a portare avanti l'azione politica ed amministrativa, per dare compiuto sviluppo alla nostra cittadina. La nostra condanna è atto dovuto". "La nostra vicinanza - conclude il massimo rappresentante del Consiglio Comunale di Palizzi - è atto di rafforzata ed incondizionata Amicizia all’Uomo ed al Sindaco".

 

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