Coronavirus: nuova ordinanza in Calabria, chiuse discoteche e sale da ballo

In accordo con il governo nazionale e dopo aver interloquito con i ministri della salute e degli affari regionali, Francesco Boccia e Roberto Speranza, il presidente della Regione Jole Santelli ha firmato oggi l’ordinanza n. 61 che di fatto, ai fini del contenimento della diffusione del coronavirus, sospende tutte le attività che hanno attinenza con il ballo, quindi sale da ballo, discoteche e locali assimilati come i lidi balneari, all’aperto o al chiuso.

Il divieto decorre dalla data di pubblicazione del provvedimento e sarà in vigore fino al 7 settembre 2020, "ovvero a data antecedente qualora la curva dei contagi dovesse ritornare ad un livello compatibile con un rischio basso di trasmissibilità del contagio".

Rimangono in vigore tutte le misure statali e regionali di contenimento del rischio di diffusione del virus già vigenti, nel territorio regionale.

Inoltre, con lo stesso atto è stato dato mandato ai Dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali per l’esecuzione delle misure previste e per le relative attività di controllo e verifica del rispetto dei provvedimenti regionali adottati per l’emergenza, anche in coordinamento con le altre istituzioni competenti per materia, con particolare riferimento agli stabilimenti delle aree turistico-ricettive, agli esercizi pubblici e alle aree pubbliche.

Infine, dalla Regione fanno sapere che "in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico, ovvero a provvedimenti emanati a livello nazionale, le misure indicate potranno essere rimodulate".

Coronavirus, nuova ordinanza della Santelli: mascherine obbligatorie e tamponi per chi arriva da alcuni Paesi

Una nuova ordinanza per cercare di limitare la diffusione del Covid è stata emanata ieri dal presidente della Calabria, Jole Santelli.

Il provvedimento, nel recipre quanto stabilito in sede di Conferenza Stato/Regioni, prevede anche nuove restrizioni.

In particolare, l’ordinanza n° 60 del 12 agosto dispone che: «ai fini del contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19, alle persone che intendono fare ingresso o rientro nel territorio regionale – con tratte dirette o attraverso scali o soste intermedie – avendo soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti in Croazia, Grecia, Repubblica di Malta o Spagna si applicano le seguenti misure di prevenzione, alternative tra loro:
a) presentazione dell’attestazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio regionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone con risultato negativo;
b) obbligo di sottoporsi ad un test mediante tampone rino-faringeo entro 48 ore dall’ingresso nel territorio regionale presso l’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente».

Inoltre, «è disposto l’obbligo dell’uso delle mascherine o altre protezioni idonee a proteggere le vie respiratorie, in tutti i luoghi chiusi e all’aperto accessibili al pubblico, nelle circostanze in cui la distanza interpersonale non possa essere rispettata, fermo restando in ogni caso il divieto di assembramento», mentre «restano altresì efficaci e vigenti le disposizioni relative al censimento obbligatorio di tutte le persone fisiche che entrano nel territorio regionale, provenendo da fuori regione o Stato estero, e sono integrate da quanto fissato nel presente provvedimento».

Infine viene «dato mandato ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Provinciali per l’esecuzione delle predette misure, nonché per le relative attività di controllo e verifica del rispetto dei provvedimenti regionali adottati per l’emergenza, anche in coordinamento con le altre Istituzioni competenti per materia, con particolare riferimento agli stabilimenti delle aree turistico-ricettive, agli esercizi pubblici e alle aree pubbliche»

Nave migranti in Calabria, Santelli: "Il nostro grido d'allarme ha trovato risposta"

La conferma è arrivata via Pec dal Capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dall'Interno, Michele di Bari: “l’impresa Grandi Navi Veloci si è aggiudicata il servizio di noleggio di unità navali per l’assistenza alloggiativa logistica e la sorveglianza sanitaria dei migranti soccorsi in mare o giunti sul territorio nazionale in modo autonomo e, entro 24 ore da ieri, dovrà condurre la motonave “GNV Aurelia” nel porto di Gioia Tauro".

Il presidente Santelli, dopo i primi migranti sbarcati in Calabria, aveva richiesto con determinazione al Governo una nave per la quarantena dei soggetti positivi al Covid-19.

“Il nostro grido d'allarme ha trovato risposta positiva nel Governo - evidenzia il presidente Santelli - pur se l’emergenza ancora grave e preoccupante richiede il massimo della vigilanza da parte degli organi preposti. Questa è l’unica soluzione che consentirà di evitare gravi pericoli per la salute della popolazione calabrese”.

Nuovo presidente Sacal, Santelli: "De Metrio saprà rilanciare gli aeroporti calabresi"

“Quello di Giulio De Metrio è un nome estremamente prestigioso, con un curriculum di livello internazionale. Il nome giusto, che saprà contribuire al rilancio degli aeroporti calabresi. Sono lieta che il dott. De Metrio abbia accettato di guidare la Sacal, un settore capace di segnare il cambiamento e per noi calabresi una sfida oggi più che mai determinante”.

È quanto dichiara il presidente della Regione Jole Santelli in merito della nomina di Giulio De Metrio alla presidenza della Sacal, avvenuta oggi nel corso dell’assemblea dei soci della società che gestisce gli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone

Migranti, coronavirus: Santelli chiede al governo di monitorare le coste calabresi ed evitare gli sbarchi

"Apprezzo il gesto del Viminale sulla vicenda di Amantea ma come sa perfettamente il ministro Lamorgese il problema rimane.

Per contrastare il pericolo di diffusione del Covid-19, occorrono unità navali destinate all’assistenza e alla sicurezza sanitaria dei migranti.

Pertanto, in una fase emergenziale come quella attuale, è necessario monitorare le coste calabresi ed evitare gli sbarchi".

Così Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Migranti affetti da coronavirus sbarcati in Calabria, Santelli:"Situazione esplosiva, il governo deve intervenire"

"I 28 migranti positivi al Covid-19 arrivati ieri a Roccella Jonica confermano gli enormi rischi connessi agli sbarchi di persone che arrivano da Paesi in cui l'epidemia è ancora fuori controllo. Siamo stati facili profeti quando abbiamo avvertito il governo circa i pericoli relativi a un'immigrazione fuori controllo. Purtroppo, però, non abbiamo avuto ascolto e ora ci troviamo tutti a dover far fronte alle conseguenze di queste non scelte”.

A dirlo è il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli.

“Per mesi – continua – abbiamo combattuto il Coronavirus, al costo di grandissimi sacrifici esistenziali, sociali ed economici. Ma ora, a causa di questa incomprensibile indifferenza nei confronti della minaccia rappresentata dagli sbarchi incontrollati, tutti gli sforzi compiuti dai calabresi e dagli italiani rischiano di essere vanificati. Non possiamo consentirlo. Lo Stato, il Governo, devono essere presenti e affrontare una situazione che, da qui in avanti, potrebbe diventare ancora più esplosiva. Peraltro, gli sbarchi incontrollati mettono in evidenza tutte le contraddizioni di un esecutivo che, giustamente, blocca tutti gli ingressi da 13 Paesi a rischio, ma poi rimane incomprensibilmente inerte rispetto ai barconi che arrivano dall'Africa, che oggi è uno dei mega focolai più preoccupanti del mondo”.

“Non serve un mago specializzato nelle previsioni del futuro per capire che gli sbarchi continueranno anche nei prossimi giorni e per tutta la durata del periodo estivo; e di certo non possiamo approcciare il problema facendo finta che non esista o, peggio, per mezzo di pregiudizi ideologici che non cambiano di una virgola la difficile situazione in cui si trovano regioni mete di sbarchi come la Calabria. Serve, dunque – conclude Santelli – una risposta immediata al fine di non vanificare i tanti sacrifici fatti finora e di garantire il diritto alla salute dei cittadini italiani e della Calabria, una regione in cui l'epidemia è stata contenuta meglio che in tante altre realtà. Noi Calabresi abbiamo fatto il nostro dovere, ora è lo Stato che deve difenderci".

“Italia Veloce” taglia fuori la Calabria. Santelli e Catalfamo” Non c’è traccia d’interventi che dovrebbero risolvere l’isolamento della regione”

Il Presidente della giunta regionale Jole Santelli e l’assessore ai Lavori pubblici Domenica Catalfamo passano all’esame i contenuti del programma “Italia Veloce” illustrati dal ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli nella conferenza stampa di martedì che è seguita al Consiglio dei ministri sul DL Semplificazioni.

"Il documento strategico per le infrastrutture del Paese", oltre 130 opere “che hanno un obiettivo fondamentale, ridurre le disuguaglianze tra nord e sud e tra est e ovest che in questo paese passano dalle infrastrutture e arrivano alla vita delle persone, e rendere più competitivo il nostro paese e le nostre imprese”.

Il Presidente Santelli e l’Assessore Catalfamo esaminando il documento ufficiale rilevano che “lo stesso si propone di realizzare un Paese più equo e veloce in termini di raggiungibilità rispetto ai tempi di viaggio, un Paese nel quale l’80% della popolazione vive a meno di 1 ora da una stazione dell’alta velocità. I buoni propositi vengono tuttavia disattesi quando si arriva alla lettura dell’elenco opere previste e ritenute prioritarie da distinguere, peraltro, tra quelle effettivamente finanziabili e quelle ancora da progettare. Se il fine era quello di eliminare il gap storico infrastrutturale tra nord e sud si scopre invece che per la Calabria ad esempio si continuerà a percorrere 30 km in un’ora, dato che di interventi che dovrebbero risolvere l’isolamento della regione non se ne vede traccia, nemmeno per i progetti in attesa di completamento da decenni".

"Restano fuori - proseguono - la linea ferroviaria ionica con i ben noti interminabili viaggi nelle tratte Reggio-Catanzaro e Catanzaro-Lamezia, per non parlare dell’alta velocità sulla direttrice tirrenica, della SS 106 nell’area meridionale della regione a forte rischio isolamento e priva di alternative, della trasversale delle Serre eterna incompleta e dell’area metropolitana di Reggio Calabria. Né si parla delle disastrate reti stradali secondarie che collegano il territorio interno alle reti primarie e alle ferrovie. I pochi interventi del piano effettivamente dedicati per la Calabria sono puntuali e non incidono sul grave deficit infrastrutturale. La gran parte degli investimenti continua ad essere prevista nelle regioni del centro-nord del paese e in parte nelle restanti regioni meridionali”.

Il Presidente Santelli e l’Assessore Catalfamo concludono evidenziando che “la Calabria non può più essere lasciata nel suo atavico isolamento, mentre il Paese aspira a diventare più “veloce” e più “connesso” secondo i “buoni” propositi del Governo. La Calabria affronterà le sue sfide e farà valere tutte le proprie evidenti ragioni”.

EasyJet lancia una campagna per promuovere la Calabria

"Apprendo con piacere che, per come comunicatomi da Lorenzo Lagorio (Country Manager Italy di EasyJet Airline Company Ltd), a partire da domani la compagnia di bandiera britannica lancerà una campagna per la promozione delle bellezze calabresi, che vedrà la redazione di una nuova guida on-line realizzata a più mani da travel blogger, influencer locali e semplici cittadini; una campagna social di promozione della nostra regione, in Italia e all’estero, attraverso “post” e “stories” e soprattutto una promozione con una scontistica del 30% su oltre 6000 posti sui voli da e per Lamezia, da metà luglio a fine ottobre, tesa alla calmierazione dei prezzi, tema sul quale mi auguro che anche altre compagnie vorranno intervenire.

Un risultato che racconta di come, le negatività possono trasformarsi in positività, quando si coniugano dialogo e volontà".

Lo comunica Jole Santelli, presidente della Regione Calabria

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