Serra: Il Pd perde voti ma rimane il primo partito. Crolla la Lega, cresce FI

Il nuovo governatore della Calabria trionfa  anche a Serra San Bruno,  dove conquista 1.363 preferenze e stacca di oltre 300 voti  la candidata del centrosinistra Amalia Bruni (1.039). Terza piazza per l’ex governatore Mario Oliverio che, trascinato dalla presenza in lista dell’ex parlamentare serrese Bruno Censore, raccoglie 412 consensi. Solo le briciole, invece, per la coalizione guidata da Luigi de Magistris, ferma a quota 240.

Per quanto riguarda i partiti, il più votato è il Pd che, con in lista il consigliere regionale serrese Luigi Tassone, conquista 819 preferenze a fronte delle 1096 della volta scorsa. Alle spalle dei Dem, Forza Italia che passa dai 202 voti del 2020 ai 511 di oggi. A seguire Oliverio Presidente per la Calabria( 412). Buona la performance di Coraggio Italia (305).

Deludente, invece, il risultato della Lega che dopo l’exploit del 2020 - quando aveva sfiorato le 700 preferenze - si ferma a quota 256.  

Tonfo anche per Fratelli d’Italia che, a fonte degli oltre 400 elettori conquistati nella precedente tornata - quando aveva in  lista l’ex sindaco serrese Bruno Rosi - questa volta non supera la soglia delle  cento preferenze.

Stabile il consenso del M5s che passa dai 112 voti della volta scorsa ai 106 di oggi.

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Asp di Vibo, “la vergogna di ambulanze ed ecografi a noleggio”. La denuncia di D’Alessandro (Lega)

Parla di "emergenza-urgenza" Elio D’Alessandro che, in qualità di referente del Dipartimento sanità della Lega, ieri mattina ha fatto visita, insieme ad alcuni consiglieri comunali di Vibo Valentia, al commissario straordinario dell’Asp vibonese Maria Bernardi.

“Abbiamo appurato una situazione vergognosa”, afferma D’Alessandro. “Abbiamo apprezzato la chiarezza e la trasparenza del commissario Bernardi che, informalmente, ha fatto una disamina allarmante della situazione attuale dell’Asp. Ambulanze ormai vetuste, con oltre 250mila chilometri percorsi in barba alla materia di regolamentazione contenuti nei decreti ministeriali. La bizzarria è che mentre le casse sono chiuse per l’acquisto, una sola ambulanza può variare dai 60 ai 75 euro, viene permesso il noleggio che fa lievitare il servizio per poche postazioni e per un periodo di mesi anche fino al milione di euro. Follia e spreco del denaro pubblico”, per D’Alessandro. Stesso refrain per “ecografi non funzionanti o dove la manutenzione diventa troppo onerosa. Acquisto no, noleggio si triplicando in certi casi la spesa corrente. Al di là del mancato risparmio per le casse pubbliche, sorprendono – spiega D’Alessandro in una nota stampa – le mancate risposte da parte del Governo centrale e di chi è chiamato a compiti di responsabilità. Lo ribadiamo fino alla nausea: il sistema è marcio; per cambiarlo o modificarlo occorre una cambio radicale di scelte, anche politiche e non solo amministrative, che vadano oltre gli steccati delle appartenenze e delle logiche perpetuate finora”.

Altro capitolo affrontato dal referente del settore Sanità della Lega con i consiglieri comunali di Vibo Valentia ed il commissario è stato quello dei fitti passivi che l’Asp continua a pagare “senza cognizione di causa”. “Siamo al fianco del commissario e di chi si impegna, giorno e notte, ad apportare qualità e competenze nel mondo sanitario calabrese. Ma non tollereremo ulteriormente ritardi e negligenze a spese del cittadino/paziente. Si punti sulle eccellenze e su ciò che effettivamente funziona”.

Sanità in calabria, Saccomanno (Lega, ): "Governi e commissariamenti hanno fallito"

"La Lega ripetutamente ha chiesto l’eliminazione degli inutili commissariamenti e la restituzione della sanità ai calabresi. Dopo oltre dieci anni vi è, ancora una volta, la certificazione di un fallimento annunciato che ha prodotto ingentissimi danni a carico dei calabresi. Un deficit che non è stato eliminato e dei servizi sanitari che latitano, tanto da costringere il popolo calabrese a rivolgersi a strutture di altre regioni, aumentando, così, i costi e impoverendo il sistema sanitario. Non vi è un solo motivo per proseguire in tale direzione, se non la coltivazione di un sistema clientelare che ha devastato la nostra regione. Si afferma di una riduzione del deficit nell’ultimo periodo, ma questo è un dato falso per la semplice ragione che negli ultimi tempi a causa del Covid le persone hanno rinunciato a servirsi del sistema sanitario e, comunque, vi è stata una pesante riduzione dei servizi in danno del popolo. Basti pensare che in Calabria la prevenzione è solo un fantasma e risulta quasi totalmente assente dalla programmazione ed attività sanitaria. E su tale annunciato disastro si è pronunciata, proprio ieri, la Corte costituzionale che ha dichiarato la incostituzionalità dell’articolo 1, comma 2, e l’articolo 6, comma2, del decreto-legge n. 150/2020, convertito con modificazioni nella legge 181/2020. In sostanza, la decisione ha accertato che lo Stato non ha supportato l’azione del commissario impedendo conseguentemente un vero risanamento e progetto virtuoso, non evitando, tra l’altro, quella commistione con gli uffici regionali che hanno indotto il Governo ad applicare i poteri sostitutivi. In sostanza, un vero fallimento che ha ulteriormente distrutto il già precario sistema sanità calabrese e che sta contribuendo a negare ai cittadini la possibilità di curarsi. È fondamentale, pertanto che si metta fine a questo sistema di provato tracollo e che non solo non ha portato nulla di buono ai calabresi, ma, da una parte, ha aumentato il deficit complessivo, e, dall’altra, ha distrutto quello funzionale esistente. Se il Governo non dovesse prendere atto di tali evidenti e comprovate deficienze strutturali, appare più che evidente che i calabresi dovranno assumere una posizione forte e definitiva per stroncare un sistema che appare, allo stato, solo clientelare e con nomine sempre degli stessi soggetti che hanno ridotto la sanità calabrese peggio di quella dei paesi del terzo mondo. Una reazione che sarà sostenuta dalla Lega in ogni luogo, in ogni tavolo, in ogni piazza, pur di riportare la normalità in una terra che è stata fortemente devastata dalla ‘ndrangheta e da un forte e profondo sistema clientelare e di malaffare, spesso sostenuto anche dalle istituzioni per le evidenti omissioni e mancati controlli".  

E' quanto scrive in una nota il commissario Regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno.

 

Verso le Regionali, Occhiuto vuole liste pulite: il plauso di Saccomanno (Lega)

"Grande soddisfazione della Lega per l’iniziativa dell’On. Roberto Occhiuto, candidato alla presidenza della Giunta Regionale per il centrodestra, tendente a garantire un serio controllo sulle liste elettorali, voluto fortemente dal partito di Salvini e sollecitato ripetutamente dal commissario regionale Saccomanno. La previsione del controllo preventivo delle liste da parte della Commissione parlamentare Antimafia consente la costruzione di un nuovo percorso che potrebbe rendere più libera la politica e la Calabria dalle lobby di potere e da quelle criminali. E’ noto a tutti che la ‘ndrangheta negli ultimi anni è riuscita ad inserirsi in tutti i gangli della società civile al fine di poter portare avanti i propri progetti di evidente malaffare. Quindi, una inclusione devastante nel tessuto sociale ed anche istituzionale che la politica finora non è riuscita a frenare. La battaglia portata avanti dal Commissario Saccomanno sin dal suo insediamento su tale problema fondamentale e per una nuova politica è stato accolto da tutta la coalizione del centrodestra ed è stato finalizzato con la proposta dell’On. Occhiuto e con quella avanzata anche dall’On. Ferro. Liste pulite che consentiranno una partecipazione massiccia delle persone per bene e che andrà a premiare sicuramente la meritocrazia e non più esponenti vicini alla ‘ndrangheta. Un vero sostanziale cambiamento che non solo potrà portare una ventata di novità, ma consentirà anche di cominciare ad affrontare i tantissimi problemi esistenti senza alcun condizionamento derivante da possibili appoggi al recepimento del consenso. Un centrodestra finalmente concreto e unito per una battaglia epocale".     

Così in una nota, il commissario regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno.

 

Calabria, la Lega esulta per "l'eccezionale successo della raccolta delle firme per i referendum"

"La campagna referendaria ha dimostrato sia la già radicata presenza della Lega sui territorio calabresi e sia l’interesse dei cittadini alla sottoscrizione dei referendum. In Calabria vi è stato, pur nelle difficoltà organizzative derivanti dall’arrivo ritardato dei moduli e dalla problematicità delle vidimazioni, un enorme successo con la sottoscrizione di oltre 2.000 cittadini! Tenendo presente che il badget complessivo delle firme per la Calabria è di 15.000 sottoscrizioni si comprende l’evidente successo se nei primi due giorni è stata già coperta una quota superiore al 10% ed essendoci ancora quasi tre mesi di tempo. Nell’intera regione sono stati allocati oltre 50 gazebo che hanno coperto l’intero territorio e che hanno comprovato come il problema della giustizia sia profondamente sentito dai cittadini. Un grande ringraziamento, quindi, al popolo calabrese ed a tutti i volontari e, in particolare, all’organizzazione della Lega guidata, in questo settore, dall’avv. Renato Bellofiore, con i referenti provinciali e con il gruppo di lavoro composto da Antonio Recupero per la provincia di Reggio Calabria, Roberto La Gamba per la provincia di Vibo valentia, Giuseppe Folino per la provincia di Catanzaro, Teresa Leone per la provincia di Crotone e Rosa Argia D’Elia per la provincia di Cosenza. Una squadra unita che è riuscita ad ottenere risultati eccezionali e che ha dimostrato, ancora una volta, che quando si lavora assieme con umiltà, lealtà e impegno si raggiungono sempre gli scopi prefissati".

Così il cordinatore regionale della Lega, Francesco Saccomanno. 

Lega: "Il dossier Mare Nostrum 2021 di Legambiente deve far riflettere!"

"Ancora una volta la Calabria esce distrutta e mortificata dal dossier annuale di Legambiente! Nessun miglioramento nel tempo e sempre negli ultimi posti nelle classifiche nazionali sia per i reati ambientali e per le denunce (quinto posto, dopo Campania, Sicilia, Puglia e Lazio), che per l’inquinamento marino e la pesca illegale (quarto posto). Ma, quello che fa maggiormente paura è il continuo abusivismo edilizio e l’inerzia delle amministrazioni che dovrebbero procedere alle relative demolizioni! Le ordinanze di demolizione, infatti, nei comuni costieri sono state eseguite solo nel 24,3%. Un'assoluta mancanza di azioni che, naturalmente, non solo lascia in piedi oltre il 75% dei manufatti abusivi, ma stimola ad eseguirne altri, visto che le sanzioni non si attuano. Una pagina ancora più pesante per l’inquinamento legato a depuratori inesistenti o mal funzionati o, comunque, agli scarichi fognari abusivi, sversamenti illegali di liquami e rifiuti. In sostanza, una situazione di estrema e profonda illegalità che regna sovrana da moltissimi anni e mai nessuno delle autorità competenti è riuscito ad intervenire per cercare di mettere fine ai tantissimi reati e per tentare di migliorare una condizione con rilevanti danni per la Calabria. L’ambiente ha necessità della dovuta attenzione che, però, nella nostra regione manca e tutti quelli preposti ai controlli spesso preferiscono voltarsi dall’altra parte ritenendo che non sia un campo d’interesse. Si tratta, invece, di una risorsa fondamentale per la crescita della Calabria che deve assolutamente cambiare pagina e passo. La politica deve fare il proprio dovere fino in fondo con la individuazione di persone competenti, capaci e oneste culturalmente e mentalmente. Chi non comprende che l’ambiente è una risorsa rilevantissima e preziosa per la nostra terra non può,certamente, rivestire collocazioni di rilievo. La Calabria non ha un piano regionale organico per la tutela ambientale e per lo sviluppo turistico: una miopia che è la conseguenza di una mancanza di sensibilità e di competenza. Dall’altra parte, le Forze dell’Ordine e la Magistratura, che tanto hanno fatto per reprimere i reati ambientali, devono attrezzarsi con reparti speciali e con un pool di magistrati che possano affrontare decisamente e autorevolmente questo settore che fino ad oggi non ha avuto la giusta e dovuta considerazione. La Lega, sarà sempre più incisiva e farà di tutto per ripristinare una legalità pesantemente calpestata da anni di incuria, omissioni e incapacità politica e gestionale. Le risorse finora spese senza alcun risultato dovranno essere addebitate agli amministratori leggeri e forse facenti parte del sistema delle lobby di potere che hanno e continuano a rubare in danno di tutti i calabresi. Anche su questo si chiede una maggiore attenzione da parte degli organi di controllo ed in particolare delle Procure della Repubblica e della Corte dei Conti. Un’azione unitaria e straordinaria che dovrà ripristinare quella legalità concreta che finora è mancata".

E' quanto scrive in una nota il commissario regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno.

 

Sant’Anna Hospital, la Lega chiede la sospensione della triade commissariale dell’Asp di Catanzaro

“La Lega ha inoltrato una ulteriore denuncia alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti di Catanzaro per l’assunzione di tutti i provvedimenti ritenuti necessari per ripristinare la legalità calpestata, compresa la sospensione o l’interdizione dal servizio per la triade commissariale dell’Asp di Catanzaro in conseguenza della volontaria non sottoscrizione del contratto già deliberato da tempo con il S. Anna Hospital. Una condotta inverosimile ed incomprensibile! Dinnanzi ad una precisa deliberazione la triade ha omesso di sottoscrivere il dovuto contratto rischiando di far fallire la struttura sanitaria di eccellenza e far perdere oltre 300 posti di lavoro, oltre che costringere centinaia di calabresi a rivolgersi a strutture fuori regione, Danni irreparabili che devono essere, comunque, risarciti da chi l’ha commessi. Proseguire in questa anomala strada dei rinvii e delle non decisioni, significherebbe danneggiare ulteriormente il popolo calabrese e non garantire quella regolarità degli atti che si predica da tutte le parti e poi, invece, non si attua seriamente. E che questo accada per dei funzionari e vertici del Ministro degli Interni è ancor più grave. Anzi gravissimo: invero, costoro dovrebbero garantire il rispetto della legge nei propri territori e invece, incomprensibilmente, la calpestano continuamente con condotte al limite del lecito. La Calabria è una terra difficile ove il bianco e il nero si confondono facilmente realizzando quel grigio che contiene di tutto, ma in particolare il malaffare. E non intervenire, da parte delle istituzioni, prontamente e decisamente, contribuisce ad aumentare le zone grigie che sono il vero male della nostra regione, con gravissime responsabilità sia morali che giuridiche. La Lega, pertanto ha chiesto e si batterà affinché si faccia chiarezza e si evitino ulteriori condotte che apparentemente sembrano veramente inverosimili e consentono di intravedere dei lati oscuri e non accettabili. Ecco, quindi, la necessità che si intervenga immediatamente e con la dovuta determinazione.

Lo scrive in una nota, il commissario regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno.

 

Viabilità, la Lega denuncia "l’abbandono delle strade"

Riceviamo e pubblichiamo

"La Calabria dovrebbe ottenere un forte contributo economico e di crescita dalle attività turistiche, specialmente dopo quasi due anni di sofferenze e di chiusure conseguenti al Covid. Da tutte le parti si elogiano le caratteristiche della regione, le bellezze naturali, lo splendore del mare, l’eccezionalità della nostra gastronomia, oltre alla rilevanza della storia e dei beni archeologici. Chi viene in Calabria rimane abbagliato da tante bellezze e dall’accoglienza che il popolo calabrese riesce a trasferire ai tanti turisti. Una miscela esplosiva per una crescita complessiva che, però, viene minata dall’evidente stato di abbandono delle vie d’accesso principali verso le più importanti località turistiche. Strade piene di buche e con le erbe che invadono spesso le carreggiate. Cartelli quasi non più visibili e corsie sempre più ristrette. Certamente, un brutto biglietto da visita per questa meravigliosa, ma abbandonata regione. Oggi ci saremmo aspettati un intervento straordinario da parte delle Province e dell’Anas per rendere i percorsi accessibili e, comunque, decenti e non pericolosi. Ma, invece, regna l’assoluto silenzio e la mancanza di un pur minimo interesse. Perché? Non ci interessa il partito che governa questa o quella provincia, ma le ragioni di tale mancanza di attenzione verso un territorio già debole economicamente e socialmente e che potrebbe, grazie all’azione turistica, fornire occupazione e sviluppo. Probabilmente si tratta di miopia di una classe dirigente non all’altezza del compito e di funzionari Anas che non hanno alcun interesse verso la Calabria. Forse qualcuno dovrebbe intervenire per indicare il corretto percorso che una regione deve seguire per valorizzare i propri beni e le proprie risorse. La Lega, comunque, non può che segnalare questa abnorme situazione e fare un appello a tutti coloro che hanno in mano il potere e la possibilità di intervenire e, quindi, di assumere tutte quelle iniziative di competenza, anche sotto l’aspetto sociale e di sostegno a chi ha sofferto e continua a soffrire per il COVID. Voltarsi dall’altra parte o non assumere quegli interventi necessari dimostra la mancanza di responsabilità, con violazione dei propri doveri d’ufficio, oltre a dimostrare di come sia mediocre una classe di burocrati che non hanno a cuore il proprio territorio e le proprie comunità".

 

Giacomo Francesco Saccomanno - Commissario regionale Lega​​​​​ - Calabria

 

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