Chiaravalle Centrale. Arriva il commissariamento per il circolo PD

A chiusura della querelle esplosa nelle scorse settimane all'interno del circolo del Partito Democratico di Chiaravalle Centrale è arrivata la decisione del commissario regionale. Attraverso un comunicato diramato a tutti gli organi di stampa, Stefano Graziano, ha disposto il commissariamento del circolo "con l'obiettivo di salvaguardare l'unità del partito in vista dell'importante appuntamento amministrativo dell'anno prossimo". Sentito il segretario provinciale di Catanzaro Gianluca Cuda e i rappresentanti istituzionali del territorio, il commissario dem ha nominato Libero Notarangelo, consigliere regionale, con l'intento di "riportare serenità nell'intera comunità democratica e rasserenare il clima politico organizzativo in vista delle prossime elezioni amministrative. Il gruppo dirigente del Pd deve guardare con responsabilità a questa scadenza. Diventa, quindi, fondamentale - conclude Graziano - evitare spaccature e divisioni per mettere in campo una proposta politica unitaria che guardi alla risoluzione dei problemi e ai bisogni dei cittadini e non all'interesse del singolo o di gruppi". il segretario dimissionario Emanuela Neri era stata sfiduciata dalla maggioranza del direttivo e aveva deciso di rimettere il proprio mandato nelle mani del segretario provinciale. In seguito, erano arrivati nei suoi confronti numerosi attestati di stima da parte di rappresentanti politici del PD a livello provinciale, regionale e nazionale. Il commissario Graziano, quindi, per evitare ulteriori divisioni ed evitare la nascita di correnti distinte all'interno di un circolo importante come quello di Chiaravalle Centrale ha deciso di affidare il circolo ad una persona esterna che dovrà lavorare nel tessere le trame che porteranno alla presentazione delle candidature alle prossime elezioni comunali del 2021.

PD CHIARAVALLE CENTRALE. IL PARTITO SI STRINGE AL FIANCO DI EMANUELA NERI

Riceviamo e pubblichiamo:

Si è tenuta mercoledì 23 u.s. a Chiaravalle la Segreteria provinciale del Pd di Catanzaro. Convocata d’urgenza dal Segretario provinciale Gianluca Cuda, a poche ore dalla consultazione referendaria nazionale sul taglio dei parlamentari e da importanti elezioni amministrative locali, che hanno visto il Pd ritornare ad essere riferimento certo per  un’alternativa alla destra populista e sovranista. L’incontro si è reso necessario affinché l’esecutivo provinciale potesse valutare e determinarsi sulle vicende che hanno interessato la dirigente locale e provinciale Emanuela Neri.

Emanuela Neri professionista riconosciuta a Chiaravalle, è stata oggetto nei giorni scorsi, di un attacco politico pubblico da parte di alcuni iscritti al direttivo del Pd Chiaravallese, con l’evidente intento di indurla a farle fare un passo indietro nel suo ben conosciuto impegno politico, per mezzo di un improbabile “provvedimento di sfiducia e revoca di segretario cittadino, e la richiesta perentoria di un provvedimento disciplinare in violazione del codice etico e dello statuto del Pd”.

La segreteria provinciale riunitasi alla presenza del consigliere regionale Libero Notarangelo, della responsabile regionale della conferenza delle donne Pd, Teresa Esposito, e previa informazione telefonica al deputato Antonio Viscomi, impegnato a Roma, ha ritenuto tale modalità di azione non conforme alle regole statutarie e soprattutto incompatibile con lo spirito che anima la comunità politica democratica.

Pertanto, la segreteria provinciale con la presenza fisica e straordinaria a Chiaravalle ha inteso respingere con forza il tentativo di un processo pubblico messo in piedi contro la segretaria Neri e ribadire che nessuna discriminazione può albergare nella comunità democratica, rinnovando in tale occasione l’invito a tutti i consiglieri regionali a riprendere la battaglia della legge sulla parità di genere.

Quanto è accaduto a Chiaravalle per l’esecutivo provinciale deve riportare alla attenzione di tutti la necessità di dare avvio ad una nuova fase politica volta al allargare il consenso verso il partito è ciò si può ottenere soltanto rimuovendo non utili incrostazioni.

L’esecutivo del Pd provinciale e le figure istituzionali sul territorio, chiedono con fermezza a tutti, di ricondurre le vicende nei contesti e nei luoghi della politica e del partito, con il ripristino immediato della necessaria agibilità democratica. Il Pd tutto, sia di chi è impegnato nel partito che di chi è impegnato nelle istituzioni, esprime solidarietà ad Emanuela Neri, rivolgendole l’invito fraterno a non desistere dal suo appassionato impegno politico accanto alla sua gente, continuando a svolgere il suo ruolo di dirigente locale e provinciale.        

La segreteria provinciale Pd di Catanzaro  

Gianluca Cuda, segretario provinciale Pd Catanzaro

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Pazienti post-Covid trasferiti a Serra, Tassone e Notarangelo controreplicano a Zuccatelli: “Conferma la nostra versione, inusuale la sua risposta alla nostra interrogazione”

“Stupisce e non poco che ad una interrogazione consiliare presentata da rappresentanti del popolo, eletti grazie al democratico consenso di migliaia di cittadini, risponda con inusuale solerzia il commissario del policlinico Mater Domini che si rende protagonista di strane ingerenze politiche. Solerzia che non abbiamo invece riscontrato nell’individuare una soluzione quando è scoppiato il caso della ‘Domus Aurea’: tutti ricorderanno la lunga attesa dei pazienti ed il sit-in dei sindaci della zona, poi addirittura multati. Una presa in carico doverosa e non una gentile concessione di chi oggi pretende di silenziarci”.
 
I consiglieri regionali Luigi Tassone e Libero Notarangelo controreplicano al commissario Giuseppe Zuccatelli in merito alla vicenda dei pazienti post-Covid considerati guariti e trasferiti all’ospedale di Serra San Bruno e ripropongono gli interrogativi sollevati in precedenza.
 
“Zuccatelli – spiegano Tassone e Notarangelo – sostiene che questi pazienti siano guariti e non abbiamo bisogno di cure, cosa che noi ci auguriamo, ma nello stesso tempo li trasferisce nel Reparto di Medicina e nel Reparto di Lungodegenza di un ospedale di montagna. Una contraddizione inequivocabile che testimonia quanto fondata sia la nostra interrogazione, a cui deve rispondere la presidente della Regione e non il commissario del policlinico. Interrogazione che abbiamo presentato dopo esserci accuratamente documentati, per come siamo abituati a fare, e non certo, per come vorrebbe sospettosamente far credere Zuccatelli, in maniera estemporanea”.
 
I due esponenti del Pd ribadiscono “il massimo rispetto per gli anziani che hanno dovuto sopportare una lunga sofferenza” e “per medici e operatori sanitari che dimostrano sempre costante e generoso impegno” e ripropongono i dubbi sulla gestione del caso.
 
“Vogliamo sapere – proseguono – se sono stati fatti i test sierologici e quanti tamponi di controllo sono stati effettuati, vogliamo semplicemente sapere senza giri di parole perché si parla di guarigione e poi i pazienti vengono mandati nell’ospedale di Serra e non nella Rsa di Soriano, riconosciuta dal Dg del Dipartimento Tutela della Salute Antonio Belcastro nell’interlocuzione con il commissario dell’Asp di Vibo Valentia Giuseppe Giuliano come l’unica Rsa pubblica nella regione a diretta gestione dell’Asp per la quale sono stati appositamente resi disponibili alcuni Oss e, dunque, destinataria di questi pazienti. Vogliamo sapere perché, con altre parole, il commissario del policlinico dice le stesse cose che diciamo noi ma si pone in tono polemico. Vogliamo sapere – concludono – di chi è stata la regia di questo dirottamento e se tale regia sia di carattere politico o tecnico”.

Altri pazienti ex-Covid verso Serra, Tassone e Notarangelo presentano un’interrogazione:

I consiglieri regionali Luigi Tassone e Libero Notarangelo hanno presentato un’interrogazione al fine di avere lumi sul trasferimento di pazienti post-Covid, ex ospiti della Rsa di Chiaravalle Centrale, all’ospedale di Serra San Bruno.

I due esponenti del Pd premettono che “il Dg del Dipartimento Tutela della Salute Antonio Belcastro aveva individuato la Rsa di Soriano Calabro come unica Rsa pubblica presente nella regione a diretta gestione dell’Asp” aggiungendo che “5 Oss, già selezionati dal Dipartimento Protezione civile, erano stati assegnati all’ex presidio ospedaliero di Soriano”.

“Appaiono gravi – sottolineano Tassone e Notarangelo – una serie di fatti dai quali emerge una gestione dell’emergenza approssimativa se non addirittura alla giornata. Innanzitutto – specificano – è evidente la contraddizione per la quale sia stato individuato l’ospedale di Tropea come centro di gestione, ma poi venga completamente ignorato scaricando ogni peso sull’ospedale di Serra senza preventivamente dotarlo di adeguati strumenti per affrontare la particolarità della situazione. Altrettanto ingiustificabile è poi che il dg Belcastro si sia accordato per le vie brevi con il commissario straordinario dell’Asp Giuseppe Giuliano per effettuare trasferimenti di pazienti post-Covid ulteriori rispetto ai 3 già trasferiti senza provvedere, come consentito dalla normativa vigente, ad individuare strutture idonee nell’area centrale della Calabria anche attraverso provvedimenti di requisizione”.

Tassone e Notarangelo puntualizzano che, “secondo quanto appreso, per quasi tutti gli ex pazienti considerati guariti, ex ospiti della Rsa di Chiaravalle, è previsto lo spostamento a Serra e ciò sta generando serie perplessità nella popolazione locale in quanto questi pazienti potrebbero rappresentare, almeno teoricamente, motivo di avvio di un nuovo focolaio. Non è infatti noto a quanti tamponi di controllo siano stati sottoposti e sembrerebbe che in un caso sia ancora richiesta la sottoposizione a Tac. Questi pazienti sarebbero, peraltro, da ripartire fra il Reparto di Medicina e quello di Lungodegenza, dove già ci sono pazienti che combattono con patologie in atto e con patologie pregresse”.

“Chiediamo pertanto – concludono Tassone e Notarangelo – alla presidente Santelli di porre fine a questo modo superficiale di far fronte all’emergenza e di bloccare immediatamente questi trasferimenti adottando invece tutte le misure previste dai protocolli. Non si tratta di questioni territoriali, ma di avere visione e lungimiranza nella gestione di un’emergenza, finora affrontata con un approccio assolutamente inadeguato”.

Casa di cura di Chiaravalle, Tassone e Notarangelo: “Santelli trovi una soluzione definitiva immediatamente”

“È passata un’altra giornata, ma rispetto alle rassicurazioni che abbiamo ricevuto ieri, nulla o quasi è cambiato per gli anziani della casa di cura Domus Aurea di Chiaravalle Centrale. Solo pochi pazienti sono stati trasferiti, gli altri rimangono in una estenuante attesa”.

I consiglieri regionali Luigi Tassone e Libero Notarangelo esprimono vicinanza per i pazienti ed i loro familiari, oltre che ai sindaci del comprensorio e chiamano in causa la presidente della Regione Jole Santelli che “deve dare risposte concrete immediate e non trincerarsi dietro silenzi o rinvii”.

Per i due esponenti del Pd “quello che sta accadendo non è degno di un paese civile” e conferma che “la task force istituita dalla Regione non funziona o manca di un coordinamento. In ogni caso – sostengono – non si può continuare a tergiversare, ma occorre intervenire rapidamente
per trovare una soluzione definitiva”.

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