Scoperto lido abusivo, scatta il sequestro

Durante uno dei servizi di controllo predisposti nell’ambito del progetto “il blu…nell’Estate”,  gli uomini del Commissariato di Corigliano Rossano e della locale Capitaneria di Porto - Guardia Costiera hanno sequestrato una struttura balneare gestita da C.R.A., di 63anni.

Il provvedimento è stato assunto poiché, per gli investigatori, la struttura sarebbe stata allestita su un’area demaniale marittima, occupata abusivamente.

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Lavori per la realizzazione di uno stabilimento balneare senza il parere paesaggistico ambientale, sequestrata area di oltre mille metri quadrati

Un'area di circa mille metri quadrati, sulla quale erano in corso lavori finalizzati alla realizzazione di uno stabilimento balneare, è stata sequestrata in contrada "La Foggia" di Corigliano Calabro,  dai carabinieri forestali della locale Stazione.

In particolare, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, i militari si sono imbattuti in un'attività finalizzata a livellare le dune presenti all’interno della zona a speciale conservazione “Foce del Fiume Crati”.

I lavori, che avrebbero provocato l’alterazione permanente del territorio e la distruzione di un habitat protetto, erano stati avviati in seguito al rilascio dell'apposita concessione demaniale, ma in assenza della preventiva acquisizione del parere paesaggistico ambientale.

I militari hanno, pertanto, proceduto al sequestro del sito ed alla denuncia del proprietario.

 

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Sequestrata cava abusiva, denunciato il proprietario

Durante un controllo del territorio eseguito in contrada "Castello", i carabinieri forestali della Stazione di Corigliano Calabro, hanno posto sotto sequestro una cava sulla quale era stata avviata una coltivazione d’inerti, in assenza delle previste autorizzazioni.

Inoltre, nell’area era presente, anche, un impianto, in piena attività, di cernita, vagliatura, frantumazione e lavaggio degli inerti estratti, privo di autorizzazione allo scarico dei reflui industriali ed alle emissioni di polveri in atmosfera.

Il controllo, che ha portato alla denuncia del proprietario della struttura, si è quindi concluso, con il sequestro della cava, dell’impianto di lavorazione e di una pala meccanica.

 

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I finanzieri sequestrano nuovamente una struttura balneare abusiva

I finanzieri della tenenza di Corigliano Calabro hanno rinnovato il sequestro su un'area demaniale sulla quale, a fronte di un precedente analogo provvedimento per mancanza di concessione, era stato allestito un lido balneare.

Il titolare della struttura è stato nuovamente denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari per occupazione abusiva di demanio.

Nel corso dell'operazione, oltre all’area di circa 3 mila metri quadrati occupata illecitamente, le fiamme gialle hanno sequestrato anche le attrezzature presenti, ovvero circa 80 ombrelloni, 155 lettini/sdraio e 4 strutture di servizio.

La prosecuzione dell’attività illecita ha inoltre determinato la violazione dei sigilli precedentemente apposti, per tale motivo il titolare è stato ulteriormente denunciato all’Autorità giudiziaria. L’area sottoposta a sequestro sarà oggetto di costante monitoraggio al fine di evitare la reiterazione di tali reati.

 

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Sequestrata struttura balneare ricavata nell'alveo di un torrente

I finanzieri della Compagnia di Rossano hanno scoperto e posto sotto sequestro un’area ampia circa 3 mila metri quadrati insistente nell’alveo del torrente Coserie, nel territorio di Cropalati (Cs), sulla quale era stato realizzato il Cubano Vurga.

La struttura abusiva, un vero e proprio lideo balneare attrezzato, era stata realizzata in località “Vurga”, nella natura pressocchè incontaminata della pre-Sila jonica.

Per realizzare una piscina era stato modificato, anche, il letto del torrente Coserie.

Nei pressi del corso d’acqua era stato allestito un bar con tanto di barbecue e servizi, mentre i massi naturalmente collocati nel torrente erano stati utilizzati come punto d’appoggio per scivoli e altre attrezzature ludiche.

Alla vista delle fiamme gialle, il gestore della struttura, identificato in A.F., 39 anni, inizialmente si è dato alla fuga per poi essere raggiunto poco dopo, quando ha confermato di non essere in possesso di alcuna autorizzazione per l’occupazione del suolo demaniale, o della documentazione per l’esercizio di attività di ristorazione o somministrazione bevande. Tutti i manufatti sull’area, dalla struttura del bar, dagli ombrelloni, ai servizi igienici, ai tavoli per il ristoro, erano stati quindi piazzati sul posto abusivamente e senza autorizzazione. Il titolare è risultato anche sprovvisto di partita Iva.

I finanzieri hanno, pertanto, accertato anche lo svolgimento di lavori non autorizzati nell’alveo del torrente, operando degli scavi, creando un terrapieno e rendendolo impermeabile con l’apposizione di teli in plastica al fine di allestire una vera e propria piscina per il relax dei bagnanti, modificando così il corso naturale del torrente Coserie e creando un bacino artificiale estraneo all’ecosistema e potenzialmente pericoloso in caso di forti precipitazioni, aggravando, di fatto, il rischio idrogeologico in un’area geografica già duramente colpita da fenomeni alluvionali. Appurata l’inesistenza di alcuna autorizzazione e la totale abusività delle opere collocate sull’area, i finanzieri, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno sottoposto a sequestro l’intera zona sapponendo sigilli alle infrastrutture e recintandola.

Il gestore dell’attività abusiva è stato denunciato all’Autorità giudiziaria e dovrà rispondere dei reati di deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi, di invasione dei terreni e di abusiva occupazione di spazio demaniale

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