Maltempo nel Vibonese, riunita l'unità di crisi

"Il Prefetto di Vibo Valentia coordina, dalla tarda mattinata di oggi, un'unità di crisi per monitorare gli effetti del maltempo in atto nel territorio provinciale di Vibo Valentia.
Particolarmente attenzionati i comuni di Spilinga, Ricadi, Joppolo, Drapia, Nicotera, Limbadi, San Calogero".

È quanto si apprende da una nota stampa diramata dalla Prefettura di Vibo Valentia.

Oltre 260 bombole Gpl sequestrate nel Vibonese

I finanzieri della Tenenza di Tropea hanno sottoposto a sequestro 261 bombole di gas Gpl, stoccate in un deposIto di Limbadi (Vv)

Il provvedimento è stato assunto, in considerazione del rilevante numero, superiore alle autorizzazioni in possesso, di bombole custodite nel magazzino.

Una volta riscontrata la pericolosità della situazione, le fiamme gialle hanno predisposto il trasferimento delle bombole in un luogo idoneo sotto il profilo della sicurezza.

Il titolare dell'impresa è stato denunciato per violazione delle norme antincendio e delle disposizioni previste in materia di sicurezza e incolumità pubblica.
   

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Deposito incontrollato di rifiuti, due fratelli denunciati nel Vibonese

I militari della Stazione di Limbadi, del Nas di Catanzaro e del Comando Gruppo carabinieri forestali di Vibo Valentia, hanno sottoposto a controllo due aziende agricole di Caroni di Limbadi, di proprietà di due fratelli di 53 e 52 anni.

Nel corso della loro attività, gli uomini dell'Arma hanno riscontrato che, in un’area di loro proprietà, entrambi i fratelli avrebbero scaricato illegalmente 60 metri cubi di rifiuti zootecnici posti direttamente a contatto con il suolo.

Per tale ragione, i due imprenditori sono stati deferiti all'autorità giudiziaria. Contestualmente, i militari hanno posto sotto sequestro il terreno sul quale sono stati individuati i rifiuti.

Infine, dal controllo ai capi di bestiame di proprietà dei due fratelli, sarebbe emerso che molti degli ovini, anche di età superiore ai 6 mesi, non avevano i boli ruminali, necessari al “censimento” dell’animale e per testarne la sicura provenienza.

Pertanto, oltre ad elevare una sanzione di 3 mila euro, i carabinieri hanno effettuato il sequestro di 223 ovini.

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Viola i domiciliari, manette per Domenico Mancuso

Un quarantatreenne, Domenico Mancuso, pluripregiudicato di Nicotera, è stato arrestato dai carabinieri delle Stazioni di Nicotera e Nicotera Marina, perchè, pur essendo agli arresti domiciliari, è stato sorpreso fuori dal luogo dove avrebbe dovuto scontare la pena.

Dopo l'arresto, Mancuso è stato posto nuovamente ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

Figlio del boss Giuseppe Mancuso, il quarantatreenne, detto "Micu u 'ninja", è stato fermato nell'ambito delle attività svolte, negli ultimi giorni, dai militari della Compagnia di Tropea.

In tale contesto, è stato deferito anche, S.L., cinquantatreenne di Limbadi, nella cui auto gli uomini dell'Arma hanno trovato un coltello a serramanico di genere vietato.

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Omicidio di Matteo Vinci, i nomi degli arrestati

I carabinieri del Reparto operativo – Nucleo investigativo di Vibo Valentia e della Compagnia di Tropea hanno eseguito 6 fermi d'indiziato di delitto emessi d’urgenza dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, nei confronti di altrettane persone di Limbadi (VV).

I fermi sono scaturiti nell'ambito delle indagini avviate in seguito dell’omicidio, avvenuto il 9 aprile scorso, di Matteo Vinci e del grave ferimento del padre, Francesco Antonio. 

L’attività investigativa ha consentito d'individuare ed identificare: Salvatore Mancuso, di 46 anni; Rosaria Mancuso, di 63 anni ed il marito Domenico Di Grillo, di 71 anni; nonchè le due figlie della coppia, Lucia di 29 anni e Rosina di 37 anni ed il genero Vito Barbara di 28 anni.

Per gli investigatori, i destinatari del provvedimento sarebbero coinvolti, a vario titolo, nell'omicidio consumato il 9 aprile scorso e nel tentato omicidio compiuto ai danni di Francesco Antonio Vinci, il 30 ottobre 2017.

Le indagini avrebbero permesso di fare luce su un piano estorsivo, posto alla base dei violenti fatti criminali compiuti dagli indagati, al fine di mettere le mani sulla vasta proprietà terriera dei Vinci, confinante con quella dei Mancuso.

 

 

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Operazione anti 'ndrangheta nel Vibonese, sei persone in manette

È scattata alle prime luci dell’alba di oggi, a Limbadi, un’operazione antimafia dei carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo Valentia e del Ros che hanno eseguito sei provvedimenti di fermo a carico di altrettanti esponenti della famiglia Mancuso.

I fermi sono scaturiti dalle indagini condotte dai militari dell'Arma e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Catanzaro, in seguito all’omicidio di Matteo Vinci, avvenuto il 9 aprile scorso a Limbadi, mediante la deflagrazione di un ordigno esplosivo dell’auto sulla quale viaggiava insieme al padre rimasto gravemente ferito.

I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia alla presenza del Procuratore capo della Dda Nicola Gratteri.

 

Viola la sorveglianza speciale, 41enne arrestato nel Vibonsese

Nel corso di controlli a carico di persone gravate da misure di prevenzione, i carabinieri della Stazione di Limbadi hanno arrestato Giuseppe Pantaleone Mancuso, di 41 anni.

L’uomo è stato sorpreso mentre, in violazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza cui è sottoposto, s’intratteneva con pregiudicato.

I militari, hanno quindi arrestato il 41enne che, al termine delle formalità di rito è stato posto ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

Sparatorie nel Vibonese, Francesco Olivieri si è costituito

La fuga di Francesco Olivieri è finita.

Il 32enne di Nicotera che venerdì scorso ha ucciso due persone, ferendone altre tre, si è costituito ieri sera, all'istituto penitenziario di Vibo Valentia.

Nella tarda mattinata di oggi, nei suoi confronti è stato emesso il provvedimento di fermo.

L'uomo è stato preso in consegna dai carabinieri, che lo hanno portato presso il comando provinciale dell'Arma.

Nel pomeriggio di ieri, a Spilinga, i carabinieri avevano trovata la sua auto bruciata.

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