Serra, Federico replica al Pd:"Aumenti dell'indennità di carica calcolati sulla base della fascia di popolazione"

“Proprio da parte di chi ha fatto (e pensava di poter continuare a fare) della politica il proprio “mestiere”, assistiamo, ancora una volta, ad una becera mistificazione della realtà.

Qualcuno che, meschinamente, ritaglia uno stralcio della determina del Responsabile dell'Ufficio affari generali, per far passare gli adeguamenti delle indennità di carica, introdotti a livello governativo per tutti gli amministratori locali, come scelte e deliberazioni attribuibili a questa Giunta”.

Arriva a stretto giro di posta la replica del vice sindaco di Serra San Bruno, Rosanna Federico, alla nota con la quale i consiglieri comunali del Pd, Antonio Procopio e Luigi Tassone, avevano stigmatizzato gli aumenti dell’indennità di carica di sindaco e assessori.

“Importi – aggiunge Federico - determinati dall'Ufficio senza che vi sia, alla base, nessun atto discrezionale da parte dell'amministrazione, ma che vengono calcolati sulla base della fascia di popolazione in cui rientra l'Ente e che sono interamente coperti con fondi statali vincolati a questo utilizzo che non gravano assolutamente sul bilancio comunale. Un attacco che mi consente però di fare una riflessione su quanto “ costi” essere un "serio" amministratore. Costa in termini di lavoro, di impegno, di responsabilità, di rischi quotidiani, di tempo e di vita sottratti alla propria famiglia ed a se stessi.  A me, l'onore di poterlo fare, costa anche sotto il profilo economico. Perché – prosegue il vice sindaco - per adempiere fino in fondo al mio dovere, da marzo e fino a quando ve ne sarà la necessità, ho deciso di mettermi a tempo pieno al servizio della mia comunità, rinunciando totalmente allo stipendio che, per legge, avrei potuto tranquillamente cumulare al 50% dell'indennità di carica. Emolumento questo, che "per intero", nei Comuni come il nostro, per la carica di vice sindaco, lo Stato aveva finora quantificato in circa 800 euro netti mensili ed ha deciso di rivedere (se non erro nei calcoli) in circa 1.100 euro "netti". Sono tanti? Sono pochi?  Sicuramente non sono quelli che ripagano chi affronta seriamente il proprio ruolo, ma danno la possibilità di farlo. Ciò che invece ripaga chi, come me, ricopre col cuore e con senso del dovere  cariche istituzionali è la consapevolezza di dare il massimo e di portare  giorno per giorno, piccoli e grandi risultati per la propria comunità.  Quanti oggi strumentalizzano e, pur avendo ricoperto cariche pubbliche anche di rilievo, risultati non ne hanno portati, quelli sì – conclude Federico - che ben farebbero a restituire i soldi pubblici immeritatamente ricevuti. In questo caso il capitolo di bilancio appositamente creato sarebbe  sicuramente destinato a rimpinguarsi con bei soldoni”.

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Serra, Procopio e Tassone: "Amministrazione incapace di dare indirizzi e affrontare i problemi"

I consiglieri comunali di minoranza Antonio Procopio e Luigi Tassone criticano l’amministrazione comunale ritenendola “incapace di impartire degli indirizzi strategici” e di “affrontare con efficacia le molteplici problematiche che affliggono la comunità e il territorio”.
 
“Appare sempre più evidente - sostengono gli esponenti del Pd - il disorientamento politico-amministrativo e si conferma la grave confusione regnante in municipio, con una maggioranza che è costretta ad aggrapparsi disperatamente alla burocrazia e ai dirigenti per porre parziale rimedio alle esigenze più immediate. Addirittura sembrerebbe che siano burocrati e dirigenti a prendere iniziative e a dare indirizzi, di competenza politica, che l’amministrazione si limita a ratificare quasi acriticamente. Non c’è una visione d’insieme nè un’impostazione organizzativa per guidare i processi, che anzi vengono subiti passivamente”.
 
“Rispetto alle pesanti denunce prodotte nei mesi scorsi da alcuni dirigenti - aggiungono - non è stata fatta chiarezza nè di fronte all’opinione pubblica nè di fronte alla minoranza. Non si conoscono eventuali provvedimenti adottati, non si sa se siano state avviate misure correttive. C’è solo un generale e misterioso silenzio, sintomo di paura e sbandamento”.
 
Secondo i due consiglieri di opposizione, “l’amministrazione riesce a stento a far fronte all’ordinario, navigando a vista e senza riuscire a produrre una programmazione credibile. Ciò è dimostrato anche dal fatto che in relazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza, con l’esclusione di quello concernente l’asfalto delle strade, non è stato presentato alcun progetto. Ciò è sintomatico di un lassismo a cui non è stato posto argine”.
 
Procopio e Tassone insistono sulla “mancanza di risultati” e sostengono che “non è accettabile che un Comune importante come Serra San Bruno sia, nei fatti, senza una guida politica certa e con una maggioranza imbambolata”.
“È dunque indifferibile - concludono - che l’amministrazione si svegli e si ravveda, perché continuando di questo passo ci ritroveremo in una situazione difficilmente recuperabile”.
 

 

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Elezioni regionali, Luigi Tassone chiuderà la campagna elettorale a Serra San Bruno

Il consigliere regionale Luigi Tassone concluderà la sua campagna elettorale domani a Serra San Bruno, in piazza Azaria Tedeschi, dove, a partire dalle 18, avrà luogo una pubblica manifestazione nella quale saranno sviluppate le proposte politiche per il rilancio della Calabria e le idee per il superamento delle criticità che attanagliano la regione.

L’iniziativa sarà caratterizzata dalla partecipazione del componente della Segreteria nazionale del Partito democratico Nicola Oddati, che formulerà le sue riflessioni conclusive.

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Mancato finanziamento del Festival Leggere & Scrivere, Tassone: “Basta umiliazioni per il Vibonese, Spirlì trovi una soluzione immediatamente”

“La maggioranza di centrodestra che governa la Regione dimostra, ancora una volta, di essere pronta solo ad azioni di facciata, mentre quando è il momento di valorizzare le migliori esperienze culturali, si volta dall’altra parte, forse per la vergogna determinata dall’incapacità di programmare correttamente”.

Il consigliere regionale Luigi Tassone non manda giù il mancato finanziamento del Festival Leggere & Scrivere e chiama alle proprie responsabilità “quanti a parole sbandierano l’interesse per la crescita culturale, ma con i fatti producono una vistosa regressione”.

“Proprio quando, dopo anni difficoltà – sostiene Tassone – Vibo Valentia stava riuscendo ad emergere, diventando la Capitale italiana del libro, ecco che l’insipienza politica e amministrativa interviene in maniera devastante provocando un paradosso incomprensibile. Quello che oggi viene fuori è che Vibo Valentia è considerata dalla Regione come una Cenerentola da non calcolare, forse per potersi meglio concentrare su ciò che più aggrada. A poco valgono i commenti postumi: qui servono azioni concrete e immediate perché c’è anche un danno d’immagine non indifferente”.

Alla luce di questa situazione, Tassone invita “la Giunta Spirlì a svegliarsi e a trovare una soluzione adeguata, perché la comunità vibonese è stanca di subire umiliazioni”. “Speriamo – conclude Tassone – che questi mesi che ci separano dalle elezioni passino in fretta, perché la Calabria non può più permettersi beffe e autogol”

Tirocinanti in servizio negli enti, Tassone: “Bene l’impegno del ministro Orlando, ora la Regione agisca senza ritardi”

“Grazie alla ferma determinazione ed all’impegno del ministro del Lavoro Andrea Orlando che ha preso a cuore la questione dei tirocinanti calabresi, si può dare, sempre che la Regione Calabria si decida a darne attuazione, una importante risposta a lavoratori che, prima di tutto, sono dei padri e madri di famiglia”.

Il consigliere regionale Luigi Tassone saluta con soddisfazione l’emendamento firmato dai deputati Enza Bruno Bossio, Francesco Cannizzaro, Maria Tripodi, Sergio Torromino, Roberto Occhiuto e Carmelo Massimo Misiti ma, allo stesso tempo, invita il livello regionale a “procedere concretamente per permettere l’impiego negli Enti di questi lavoratori”.

“L’emendamento – sostiene Tassone – prevede l’assegnazione alla Regione Calabria di un contributo di 25 milioni di euro per l’anno 2021, finalizzato all’integrazione dell’indennità, al fine di favorire percorsi di politiche attive per la realizzazione di tirocini di inclusione sociale rivolti a disoccupati già percettori di trattamenti di mobilità in deroga prorogati dalla stessa Regione. Quest’ultima, però, deve agire tempestivamente per consentire, come negli anni passati, l’utilizzo dei tirocinanti negli Enti. Invito, pertanto, il presidente facente funzioni Nino Spirlì ad attivarsi senza ritardi per far sì che i lavoratori possano svolgere le loro attività”.

Passo indietro di Irto, la delusione di Tassone: "Non si consideri la Calabria merce di scambio"

"L'esito dell'incontro con il segretario Letta, che Nicola Irto ci ha comunicato, lascia sinceramente perplessi".

Così, in una nota, il consigliere regionale Luigi Tassone che aggiunge: "Grande è la delusione nell'apprendere che la unanime decisione, registrata da Francesco Boccia, di chiedere ad Irto di rappresentare il Pd e la coalizione al tavolo con il presidente Conte sia stata completamente disattesa".

Per l'esponente dem, "Bene ha fatto Irto, nel rispetto del mandato ricevuto, a non prestarsi ad una operazione di svendita totale della Calabria, dei calabresi e delle loro ragioni".

Per Tassone, infatti, "Non si tratta di mettere in discussione il dialogo ed il confronto con i 5 stelle, ma di rispettare una proposta forte e di rinnovamento che, come partito calabrese, abbiamo avanzato".

In conclusione, il consigliere regionale auspica "che non si prosegua in avventure" e "non si consideri la Calabria merce di scambio", tanto più che il "processo di rinnovamento del Pd" in Calabria "andrebbe rispettato e sostenuto, non ignorato".

"A Nicola Irto - chiosa Tassone - ribadisco fiducia e stima".

Tassone spinge per la realizzazione dei Distretti del Cibo: “Accorciare i tempi, le eccellenze vanno valorizzate”

“L’Istituzione dei Distretti del Cibo può rappresentare una valida opportunità per il nostro territorio, ma è necessario dare seguito al più presto a quanto deliberato con la predisposizione delle apposite procedure di evidenza pubblica di selezione e valutazione che sono indispensabili per poter procedere con il riconoscimento degli stessi Distretti”.

Il consigliere regionale Luigi Tassone chiede l’accelerazione delle attività propedeutiche alla concretizzazione dei Distretti del Cibo che “possono rappresentare un momento di crescita attraverso il potenziamento della filiera agroalimentare e la valorizzazione delle specificità locali”.

“Il Ministero delle Politiche agricole – afferma Tassone – dovrebbe provvedere alla pubblicazione del secondo bando nazionale riguardante i Distretti del Cibo, ma il rischio è quello di non poter partecipare perché nella nostra regione, allo stato, i Distretti non risultano costituiti. Non ha senso, dunque, temporeggiare - sostiene ancora – anche perché con la realizzazione di progetti che guardano al futuro è possibile creare nuovi posti di lavoro promuovendo l’inclusione sociale ed allo stesso tempo agevolare la tutela delle aree rurali”.

“Quello alimentare – aggiunge – è certamente un settore su cui la Calabria può scommettere per disegnare un futuro di sviluppo sostenibile e per promuovere un’immagine positiva. Le realtà calabresi hanno la forza e la qualità per porsi come partner competitive ed affidabili, ma per fare questo devono puntare sulle proprie eccellenze. Ecco perché - conclude – bisogna accorciare i tempi e mettersi subito in carreggiata per fare rete e sostenere una filiera agroalimentare viva ed originale”.

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Nomina del capo dell’Avvocatura regionale, Tassone e Pitaro invitano Santelli a "rivedere la decisione"

"Prevalga il rispetto delle regole basilari della democrazia, senza cui il dibattito politico e qualsivoglia progettualità di sviluppo della Calabria rischiano di appesantirsi di elementi che nocciono alla stessa reputazione della Regione”.

E’ quanto sostengono i consiglieri regionali Francesco Pitaro (G.Misto) e Luigi Tassone (Pd) a proposito della nomina del capo dell’Avvocatura regionale da parte della Presidente della Regione.

 “Sull’argomento, per il quale il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro ha proposto un ricorso al Giudice del lavoro, abbiamo già segnalato il 30 maggio scorso - aggiungono Pitaro e Tassone - l’enormità della decisione assunta e chiesto alla Presidente di rivederla. Lo faccia adesso, evitando ulteriori perdite di tempo prezioso. Palesemente, si è trattato di una nomina diretta, intuitu personae, che però non rientra nelle facoltà della Presidente che, in tal modo, disattende il diritto degli avvocati interni, una notevole risorsa dell’apparato della Regione, di partecipare ad una regolare selezione di cui non c’è traccia. Inoltre, cosi facendo - aggiungono Pitaro e Tassone - la Presidente non considera  la peculiarità della funzione legale all’interno di un Ente pubblico, di chi la interpreta e di chi la coordina. Nell’espletamento corretto ed obiettivo delle loro delicatissime funzioni non solo gli avvocati, ma in particolare la figura del Coordinatore deve assolutamente usufruire della più ampia autonomia decisionale. Tutto ciò, però, non sarebbe possibile,  se il Capo dell’Avvocatura regionale, anziché essere al servizio della Regione fosse persona di fiducia del suo Presidente”.

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