Un arbitro calabrese alla Coppa del Mondo di karate

Grande soddisfazione per il maestro Vincenzo Ursino per la convocazione alla Coppa del Mondo 2018 di karate. La notizia ha suscitato l’entusiasmo di tutto l’entourage del Centro studi karate che, ancora una volta, ha visto premiare la serietà ed il lavoro svolto dal suo presidente.

Ursino è stato confermato “arbitro” dell'evento, che si svolgerà dal 2 al 4 novembre, presso il Cottonera sport complex di Malta.

La spedizione del Centro studi karate sarà composta, anche, dagli atleti della Nazionale azzurra Federico Polito, Andrea Parrelli, Simone Sanci, Noemi e Jennifer Ursino, vincitori nel 2018 del Campionato nazionale.


Tantissimi saranno gli atleti presenti all'edizione 2018 della Coppa del mondo, alla quale prenderanno parte anche importati ospiti, quali: il Presidente della Wmkf David Wong (attore di cinema e televisione), Zara Phythian (attrice protagonista in Lady Dragon) e Lee Charles (stuntman di Hollywood).



Nardodipace: che fine hanno fatto i megaliti?

 Il prof. Giuseppe Roma dell’UNICAL riserva la sua attenzione a delle emergenze di granito in territorio di Catroregio, nel Cosentino, che ha scoperto essere avvolte da una certa sacralità tradizionale. Inquadra la problematica in una dotta storia del culto delle pietre dalla preistoria al Medioevo. Ottimo.

 Eh, come non ricordare la vicenda di Nardodipace? Come aggettivare? Buffa vicenda, direi; e finita come meritava, nel nulla eterno.

 Ormai molti anni fa, nei dintorni di Nardodipace, vennero “scoperti” dei megaliti… cioè per la prima volta si prestò loro attenzione. Gli inizi furono seri e promettenti, con il coinvolgimento della scienza geologica, la quale rispose che occorrevano dei sondaggi al fine di appurare se si trattasse di un fatto meramente naturale o un fatto in tutto o almeno in parte antropico.

 Chiamato a dire la sua, il modesto sottoscritto fece rilevare intanto il culto delle pietre, ricordando Malta, le mura megalitiche eccetera; e, con particolare riguardo, le molte pietre sacre (sacro è una parola ambivalente!) dell’area ionica: Pietra del diavolo a Badolato, Pietra di Sant’Antonino a Satriano, Pietra di Sant’Agnese a Chiaravalle, Madonna della pietra… Chiese che gli fornissero due preziose informazioni: la toponomastica e qualche genuina leggenda locale.

 Insomma, sembrava che iniziasse uno studio dignitoso. Non solo, ma la curiosità spinse a ciò che mai era accaduto nella storia di Nardodipace: il turismo culturale.

 E invece… e invece finì tutto in pesce, quando della cosa s’impadronirono due distinti signori che qui definisco davvero squisitamente calabresi, cioè dotati di fantasia sbrigliata e desolante carenza di metodo filologico; e che, proprio per questo, ottennero un immenso successo in Nardodipace e altrove. Uno spiegò che si trattava dei Pelasgi, e pubblicò dei dottissimi vocabolari italiano – pelasgico / pelasgico – italiano, leggendo dei ghirigori come fossero l’elenco telefonico; l’altro… - e poteva mancare? - tirò fuori Ulisse, e proclamò che quelle pietre erano i Lestrigoni. Come non bastassero bufale immani di sbarchi a Sant' Eufemia, Copanello, Crotone… e reimbarchi da Catanzaro! Mi stupisco solo che non abbiano parlato dei Templari!

 Giù libri, giù convegni, giù cene… e, ovviamente, tutto venne sepolto dal e nel ridicolo; e indagini geologiche, zero; e figuratevi se fornirono la toponomastica. Oggi tutto passò nel dimenticatoio non c’è un randagio che, passando, getti un’occhiata sui megaliti di Nardodipace.

 Si può fare ancora qualcosa, anche alla luce delle ricerche del Roma? Boh: certo, dati i precedenti, solo se si vieta l’ingresso a Nardodipace a tutti i pastori di bufale e venditori di fumo, e si lascia fare a chi è del mestiere.

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Polonia: ha fatto a pezzi la professoressa d'italiano con una spada, arrestato a Malta

Kajetan Poznanski, il ventisettenne polacco accusato di aver ucciso e smembrato il corpo della sua insegnante d’italiano è stato arrestato a Malta, da dove sarà estradato entro i prossimi dieci giorni. La caccia all’uomo in tutta Europa era scattata il 3 febbraio scorso dopo che nell’appartamento di Poznanski, a Varsavia, era stato fatta una macabra scoperta. In un borsone da viaggio erano stati ritrovati i resti carbonizzati della professoressa, la cui testa è stata ritrovata in uno zaino. Per gli organi d’informazione polacchi, l’uomo era un ammiratore dal personaggio cinematografico di Hannibal Lecter e per tale ragione avrebbe ucciso la sua insegnante con una katana da samurai. Dopo l’omicidio l’assassino ha dato fuoco alla casa ed fuggito dalla Polonia. Attraversata la Germania e l’Italia, l’uomo è approdato a Malta, dove è stato arrestato dalla polizia.

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