Picchia la fidanzata minorenne, 28enne finisce nei guai

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro ed i poliziotti del locale   Commissariato, hanno eseguito un fermo d’indiziato di delitto nei confronti di F. E., di 28 anni.

Il giovane, domiciliato a Corigliano, è accusato di atti persecutori e lesioni personali aggravate.

In particolare,  il 28enne avrebbe ripetutamente molestato e picchiato una minorenne, rea di  non attenersi ai suoi ordini.

Gli atti persecutori, iniziati a maggio 2017, avrebbero trovato conferma nei risultati delle indagini condotte dai poliziotti in servizio presso il Commissariato di Corigliano-Rossano.

Il giovane è stato, quindi, individuato e fermato dai carabinieri della Compagnia di Corigliano che lo hanno condotto in caserma, prima di procedere al fermo insieme agli uomini della Polizia giudiziaria del locale Commissariato.

Al termine delle formalità di rito, F.E. è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari.

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Maltrattamenti e violenze, 34enne raggiunto da un provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex-moglie

Gli agenti in servizio al Commissariato di Palmi hanno notificato la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, emessa dalla locale Autorità giudiziaria nei confronti di un 34enne del luogo.

 L’uomo, più volte, avrebbe aggredito verbalmente e fisicamente la propria moglie, una donna di 31 anni, colpendola con schiaffi, spintonandola e maltrattandola.

Le aggressioni, sia fisiche che psicologiche, sarebbero state compite, anche, durante le gravidanze della donna e successivamente, anche in presenza dei tre figli ancora minori.

Tra le condotte vessatorie compiute, l’uomo per un lunghissimo periodo di tempo avrebbe vietato alla donna di frequentare la madre e addirittura, di uscire di casa.

L’attività degli investigatori della Polizia di Stato ha consentito di ottenere gli indizi sufficienti affinché l’Autorità giudiziaria potesse emettere la misura che, di fatto, vieta all’uomo di avvicinarsi ai luoghi solitamente frequentati dalla ex-moglie, pena l’immediato arresto.

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Maltratta e umilia la compagna 15enne, arrestato

Gli agenti della Squadra Mobile di Cosenza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di F.V.S., di 22 anni, cittadino romeno residente a Cosenza, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, percosse, ingiuria, soppressione di stato civile e sottrazione di persona incapace.

In particolare, il ragazzo è accusato di aver sottoposto la compagna 15enne, ad un’interminabile sequela di angherie, violenze gratuite, insulti e umiliazioni.

Oltre a sottostare alle percosse e ad una serie di maltrattamenti, anche di carattere psicologico, la giovane avrebbe dovuto subire, anche, la sottrazione della figlia neonata, che non sarebbe stata neppure registrata all’anagrafe.

Per sfuggire ai continui tormenti, la 15enne aveva cercato rifugio in una casa famiglia, ma era stata costretta a ritornare sui propri passi, perché ricattata attraverso la figlia.

A porre fine all’incubo della malcapitata, sono stati gli agenti della Questura di Cosenza che hanno arrestato il 22enne, per il quale, al termine delle formalità di rito, si sono aperte le porte del carcere di Cosenza.

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Bambina comprata e maltrattata, arrestata una donna

Una donna di 57 anni, M.R.I., medico in servizio all'Asp di Reggio Calabria, è stata arrestata e posta ai domiciliari con l'accusa di maltrattamenti ed abbandono di minore.

Il provvedimento è la conseguenza di un indagine avviata nel febbraio del 2017, che ha permesso di scoprire, la presenza in casa della donna, di una bambina di 4 anni, nata in Bulgaria ed introdotta illegalmente in Italia poco dopo la nascita e costretta a vivere in condizioni igieniche precarie, malnutrita e sporca.

A compiere l'arresto sono stati gli uomini della sezione di Pg della Polizia di Stato, in servizio presso la Procura della Repubblica di Palmi, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, su richiesta del Pm.

Indagato anche il marito di M.R.I., un bulgara allo stato irreperibile.

Secondo la polizia, la bambina sarebbe arrivata in Italia come figlia dell'uomo.

In realtà, la piccola sarebbe stata oggetto di una compravendita. La bambina, nel corso delle indagini, é stata affidata ai servizi sociali.

Badante arrestata per lesioni, percosse e minacce nei confronti dell'anziana assistita (VIDEO - IMMAGINI FORTI)

Nella nottata di ieri, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno rintracciato e tratto in arresto M. V., 60enne, rumena, irreperibile dal luglio 2017, ritenuta responsabile di maltrattamenti, lesioni, percosse e minacce.

Il provvedimento scaturisce dagli esiti di un’attività d’indagine svolta dai Carabinieri della Compagnia del capoluogo reggino, sotto il coordinamento del settore ordinario della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, volta a documentare i maltrattamenti e le reiterate condotte violente, commessi da gennaio 2017 al luglio 2017, nei confronti di un’anziana 84enne reggina che veniva assistita per motivi di salute.

In particolare, all’inizio dello scorso anno la donna è stata assunta come collaboratrice domestica con il compito di prendersi cura dell’anziana signora con la possibilità di occupare una stanza dell’abitazione e trasferirvi il proprio domicilio.

La figlia, che ha continuato comunque ad occuparsi della madre, si è accorta della presenza di alcuni lividi sul corpo del genitore e alla richiesta di spiegazioni, la badante avrebbe attribuito gli ematomi a cadute accidentali. La risposta fornita non ha convinto la figlia che ha iniziato a sospettare che i segni sul corpo della madre fossero causati da percosse ricevute.

Le successive indagini svolte dai militari dell’Arma hanno consentito di verificare come la badante abbia più volte percosso e minacciato la donna, che per tutto il periodo, ha subito senza alcuna possibilità di reagire.

Gli approfondimenti investigativi, documentati attraverso le immagini riprese da una telecamera installata all’interno dell’abitazione, hanno acclarato la crudeltà delle azioni poste in essere dalla donna, insieme a ulteriori comportamenti di disprezzo significativamente lesivi della dignità umana.

Alla luce della irreperibilità dell’indagata dalla data del provvedimento a quella dell’arresto, la Procura della Repubblica ha richiesto e ottenuto l’aggravamento della misura e la badante, al termine delle formalità di rito, è stata associata alla casa circondariale “G. Panzera” di Reggio Calabria, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. 

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Maltrattamenti in famiglia, arrestato 28enne

Marian Preda, 28enne di nazionalità romena, è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Reggio Calabria - Gallico. L'arresto è la conseguenza di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Reggio Calabria Sezione Gip-Gup.

I militari, in seguito alla presentazione, da parte dell'ex moglie, di una querela per maltrattamenti in famiglia hanno riscontrato "reiterate condotte violente poste in essere dall’uomo nei confronti della denunciante".

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria – Arghillà così come disposto dalla competente Autorità giudiziaria.

 

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Maltrattamenti, estorsione e rapina ai danni dei genitori, in manette 39enne

I Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, tramite gli uomini della Stazione di Catona, hanno tratto in arresto, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, M. G. di 39 anni.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è accusato di maltrattamenti in famiglia, estorsione e rapina, poiché, a partire dal 2010, avrebbe iniziato ad aggredire fisicamente e verbalmente i genitori ai quali, in diverse occasioni, avrebbe sottratto denaro.

Le attività d'indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno preso l’abbrivio in seguito alla denuncia dei due genitori che, esasperati dalle continue richieste e violenze, hanno chiesto l’aiuto dei carabinieri della Stazione di Reggio Calabria - Catona.

Ricostruiti i vari episodi di aggressione consumati nel corso degli anni, M.G. è stato ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, estorsione e rapina; reati per i quali è stato destinatario di un ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Una volta rintracciato dai militari, l’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Reggio Calabria - Arghillà.

Tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia, in manette 80enne

I carabinieri della Stazione di Oppido Mamertina (Rc), hanno tratto in arresto Domenico Lanzo, 80enne del luogo.

L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato in ottemperanza di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Milano – Ufficio esecuzioni penali, poichè deve espiare una pena a quattro anni di reclusione per i reati di tentato omicidio e maltrattamenti contro familiari o conviventi, commessi a Corsico (Mi), nel periodo compreso tra il 2007 ed il 2014.

Al termine delle formalità di rito, il pensionato è stato tradotto presso la casa circondariale di Palmi (Rc).

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