Marco Minniti presenta in Calabria "Sicurezza e libertà"

Domani alle ore 18,00 nella Sala Specchi della Provincia di Cosenza, Marco Minniti presenterà il suo libro "Sicurezza è libertà". All'iniziativa prenderanno parte: Mons. Nunnari, Mario Oliverio e Franco Iacucci.

  • Published in Politica

Calabria, Marziale: "Ringrazio il ministro Minniti per quello che ha fatto per il piccolo Alfie Evans"

“Avverto il preciso dovere di ringraziare pubblicamente il ministro Marco Minniti, il calabrese Marco Minniti, per avere contribuito a smarcare il piccolo Alfie Evans, deceduto stamane, da un diritto che lo ha tenuto prigioniero fino alla morte impedendo ai genitori di tentare l’impossibile per, quantomeno, alleviare le sofferenze del trapasso. Concedendogli la cittadinanza italiana, Minniti ha messo a disposizione della famiglia Evans uno strumento, un appiglio, per continuare a sperare e a disperatamente lottare”: è quanto dichiara Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria.

“Un invito alla vergogna indirizzo, invece, a quegli editorialisti che hanno letto nel gesto del ministro Minniti un improprio ‘giochino all’italiana’ volto ad ottenere chissà quale beneficio - continua Marziale - nel tentativo malriuscito di svuotare l’anima del provvedimento, che conferma le radici cristiane del nostro Paese, piantate su una cultura della vita e non già della morte”.

“La cittadinanza ad Alfie - sottolinea il Garante - non era volta a guarire miracolosamente il piccolino, ma ad imporre la cultura della vita a quella della morte in un continente geopolitico ancora tutto da costruire, l’Europa, e soprattutto a garantire il primato della libertà personale su un diritto dispotico e indegno di essere considerato civile. Un padre ed una madre, nel pieno delle loro facoltà mentali, hanno il diritto di custodire il proprio figlio come meglio ritengono e a nessuno è concesso di impedirne la libertà di azione”.

“Grazie ministro Minniti, grazie Marco - conclude Antonio Marziale - per quanto hai fatto, perché il tuo gesto inorgoglisce il popolo italiano e conferisce dignità e onore alla gente di Calabria”.

Sprar, domani l'adesione di 140 Comuni calabresi alla presenza del ministro Minniti

Sarà il ministro dell’Interno Marco Minniti a presiedere l’incontro nel corso del quale circa 140 Comuni calabresi sottoscriveranno il protocollo d’intesa per la loro adesione allo Sprar, il sistema nazionale di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Il documento sarà siglato domani, sabato 21 ottobre (ore 10.30), a Taverna, presso il Centro Natura in Località Monaco (Villaggio Mancuso), alla presenza del ministro e dei prefetti calabresi.

L’accordo, frutto di un lungo lavoro preparatorio condotto da Anci Calabria in sinergia con il prefetto di Catanzaro, Lusia Latella, in rappresentanza di tutte le prefetture della regione, rappresenta un’evoluzione dell’intesa nazionale siglata a suo tempo da Anci e Governo. L’adesione al protocollo consente alle Amministrazioni coinvolte di coniugare le ineludibili finalità umanitarie con una gestione sostenibile dei flussi migratori, garantendo ai singoli territori una soglia invalicabile di rifugiati da ospitare in relazione al numero di abitanti.

«L’incontro di sabato - ha sottolineato il presidente protempore di Anci Calabria, Gianluca Callipo - conclude un importante percorso ispirato alla massima collaborazione tra Ministero, Prefetture e l’associazione dei Comuni. Un così alto numero di adesioni dimostra che i sindaci calabresi hanno compreso sia l’importanza di assicurare un’accoglienza dignitosa ai rifugiati, sia i vantaggi che questo sistema assicura in termini di capacità decisionale degli Enti locali. Aderire allo Sprar, che per il 95 per cento è finanziato dallo Stato, significa mettersi al sicuro da invii indiscriminati e non sempre sostenibili per i territori, potendo contare su qualificati servizi di accompagnamento all’autonomia degli immigrati, in un quadro di trasparenza amministrativa e monitoraggio degli interventi. Ma soprattutto - ha concluso Callipo - la sigla del protocollo d’intesa aiuta a contrastare quei fenomeni di intolleranza che sono spesso innescati proprio dalla presenza massiccia e incontrollata dei migranti». 

 

  • Published in Politica

L'Italia, i migranti ed un piano per l'Africa

Iuventa è variante rara di Iuventus. Nulla di sportivo, vuol dire gioventù in latino. È una nave tedesca che, impipandosene delle leggi italiane, va a prendere “migranti” e li scarica in Italia; e per far ciò è palesemente d’accordo con gli scafisti. Chiaro? Non li “salva” da morte; li trasporta. Ma l’aria è cambiata, e la nave è sotto sequestro, e speriamo ci resti.

 Il governo, e in esso quello che è il vero ministro degli Esteri, cioè quello degli Interni, Minniti, mostra una strana e improvvisa decisione, e impone un codice di condotta molto logico; e chi non firma, è fuori. Vorrei fosse vero. Intanto pare che il numero dei “migranti” sia in calo. Qualcuno si stupisce che io approvi Minniti: ma i fatti sono fatti. E anche la lotta per i cantieri non mi dispiace.

 Un corollario: se Minniti fa anche il ministro degli Esteri, perché non risparmiamo lo stipendio di Alfano che sta lì a scaldare la sedia?

 Navi italiane operano in acque libiche: è la prima volta dal 1942. Il generale che controlla Tobruk, Haftar, minaccia di bombardarle. Sarà una rodomontata, sarà quello che volete, però vorrei informare il lettore che, ove mai ciò avvenisse, il dovere del comandante della missione non è di fare politica estera o stare a sentire il parere dei giornali, ma difendere le navi con uso di tutte le armi. E siccome non bastano, ci vorrebbe subito un sostegno da nostri aerei e altre navi.

 Insomma, le cose si sono messe in movimento, e non si sa dove possono finire. L’aria è cambiata, e nemmeno i più fanatici immigrazionisti continuano a sostenere la follia di “accogliamo tutti” e comunque.

 Ora è il tempo di un piano per l’Africa. Ma questo è un altro discorso.

Ferrara (M5s): “Quello che è accaduto all’Unical durante la visita del ministro Minniti è inaccettabile"

“Quello che è accaduto all’Unical durante la visita del ministro Minniti è inaccettabile e doveva essere evitato"

A sostenerlo, l'eurodeputata del M5s, Laura Ferrara.

"La presenza del Ministro - aggiunge  l'esponente pentastellata- non consente di giustificare la repressione del dissenso manifestato pacificamente e nella propria casa dagli studenti universitari. La violenza usata contro giovani che protestavano e che volevano esporre un simbolico 'foglio di via', perché il Ministro potesse leggerlo all’uscita dall’aula magna, non è un’offesa solo nei confronti dei manifestanti, ma al pensiero e alla libertà di espressione che è la linfa di cui dovrebbe nutrirsi una comunità universitaria. Quando c’erano i governi del centrodestra, i compagni di partito del Ministro si affrettavano a condannare i manganelli usati contro gli studenti in protesta. Un chiaro esempio di doppia morale con la quale per anni - conclude Laura Ferrara- hanno preso in giro i cittadini”

Calabria, intelligence: domani arriva il ministro Minniti

Il ministro dell'Interno Marco Minniti interverrà domani, alla giornata di studi "Intelligence: a dieci anni dalla riforma. Risultati, questione aperte, prospettive”.

L'iniziativa si svolgerà, dalle 9,30 alle 17,30, presso l'aula magna "Beniamino Andreatta" dell'Università della Calabria.

 L’evento è stato promosso dal Centro di documentazione scientifica sull’Intelligence dell’Unical, in collaborazione con il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Repubblica, il Laboratorio nazionale Cini di cybersecurity e la rivista di geopolitica Limes.

La giornata si aprirà con i saluti del rettore dell'Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci e del Direttore del Dipartimento di lingue e scienze dell'educazione Roberto Guarasci.

Seguiranno, quindi, le introduzioni del direttore del Master in intelligence Mario Caligiuri e del prefetto Marco Valentini.

È quindi previsto l'intervento del ministro dell'Interno Marco Minniti che, nel novembre del 2016, aveva inaugurato con una lezione l'ultima edizione del Master in intelligence promosso dall'ateneo calabrese.

Dopo le relazioni del vice presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica Giuseppe Esposito e del Direttore della Scuola del dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Presidenza del consiglio Paolo Scotto di Castelbianco, in rappresentanza del direttore del Dis Alessandro Pansa, si aprirà la prima sessione del convegno dal titolo: “I 10 anni trascorsi: quello che è stato”.

La prima relazione sarà svolta dal prefetto e Consigliere di Stato Carlo Mosca che esporrà: “Il percorso legislativo delle riforme del sistema d’intelligence”.

Sarà poi la volta del direttore del Laboratorio nazionale Cini di cybersecurity Roberto Baldoni, il quale relazionerà sul tema: “Cybersecurity e Big Data per l’interesse nazionale”.

Alle 15 riprenderanno le attività con la seconda sessione dal titolo “I prossimi 10 anni: quello che potrà essere” con le relazioni del professore della George Washington University Lorenzo Vidino: “La radicalizzazione in Italia e in Europa”; del generale Carlo Jean dell'Università Luiss "Guido Carli" di Roma: "Intelligence e geopolitica: l'interesse nazionale" e del professore dell’Università "Gabriele D'Annunzio" di Pescara Antonio Maria Rinaldi: “Le guerre economiche: il ruolo dell'intelligence”.

I lavori saranno seguiti da Radio Radicale e in diretta streeming nella pagina Facebook "intelligence lab".

Le relazioni verranno inserite in un volume che verrà pubblicato nella collana editoriale del Centro di documentazione scientifica sull’intelligence dell’Università della Calabria.

Intelligenge, anche il ministro dell'Interno Minniti al convegno organizzato dall'Unical

“Intelligence: a dieci anni dalla riforma. Risultati, questione aperte, prospettive”. E’’ questo il titolo della giornata di studi che si svolgerà all’Università della Calabria di Rende lunedì 19 giugno 2017, dalle ore 9.30 alle 17.30 presso l’Aula magna "Beniamino Andreatta".
 
L’evento è stato promosso dal Centro di documentazione scientifica sull’Intelligence dell’Università della Calabria, in collaborazione con il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Repubblica, il Laboratorio nazionale CINI di cybersecurity e la rivista di geopolitica Limes.
 
Dopo i saluti del rettore Università della Calabria Gino Mirocle Crisci e del direttore Dipartimento lingue e scienze dell'educazione Roberto Guarasci, ci saranno le introduzioni del direttore master in Intelligence dell’Università della Calabria Mario Caligiuri e del docente e componente del comitato scientifico del master in Intelligence Università della Calabria Marco Valentini.
 
Dopo le relazioni del direttore del Dipartimento delle Informazioni per la sicurezza della Presidenza del consiglio Alessandro Pansa e del vice presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica Giuseppe Esposito si aprirà la prima sessione del convegno dal titolo: “I 10 anni trascorsi: quello che è stato”.
 
La prima relazione sarà svolta dal prefetto e Consigliere di Stato Carlo Mosca: “Il percorso legislativo delle riforme del sistema d’intelligence” alla quale seguirà quella del Direttore di “Limes” Lucio Caracciolo: “Geopolitica e intelligence”.
 
Alle 15 riprenderanno i lavori con la seconda sessione dal titolo “I prossimi 10 anni: quello che potrà essere” con le relazioni del professore della George Washington University Lorenzo Vidino: “La radicalizzazione in Italia e in Europa”; del direttore del Laboratorio nazionale CINI di cybersecurity Roberto Baldoni: “Cybersecurity e Big Data per l’interesse nazionale” e del professore dell’Università "Gabriele D'Annunzio" di Pescara Antonio Maria Rinaldi: “Le guerre economiche: il ruolo dell'intelligence”.
 
Le conclusioni verranno svolte dal ministro dell’Interno Marco Minniti. I lavori saranno seguiti da Radio Radicale mentre le relazioni verranno pubblicate nella collana editoriale del Centro di documentazione scientifica sull’intelligence dell’’Università della Calabria.

 

  • Published in Cultura

Operazione Jonny, commissione d'accesso al Comune di Isola Capo Rizzuto

Su richiesta del prefetto di Crotone, il ministro dell'Interno Marco Minniti ha disposto l’accesso al Comune di Isola Capo Rizzuto per verificare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata.

La decisione arriva dopo l’inchiesta della Dda di Catanzaro che ha fatto emergere il coinvolgimento delle cosche della 'ndrangheta nella gestione del Cara. 

  • Published in Cronaca
Subscribe to this RSS feed