Malore in mare, muore un bagnante

Un uomo di 59 anni è morto mentre stava facendo il bagno nelle acque del mar Tirreno. La tragedia è accaduta nei pressi dello scoglio della Regina, a Guardia Piemontese, in provincia di Cosenza

A scoprire il cadavere sono stati alcuni bagnanti che hanno, immediatamente, lanciato l'allarme.

Purtroppo, però, per lo sfortunato 59enne non c'è stato nulla da fare.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e l'elisoccorso il cui personale non ha potuto fare altro che constatare il decesso.

 

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Si ribalta la barca sulla quale sta pescando, muore 60enne

Battuta di pesca fatale per un 60enne reggino. L'uomo ha perso la vita in seguito al ribaltamento della barca con la quale era andato a pescare.

Il cadavere dello sfortunato pescatore, di cui allo stato non è stata resa nota l'identità, è stato trasportato dalla corrente sulla spiaggia di Pellaro, dove è stato ritrovato

Questa mattina a Reggio Calabria il mare era molto mosso a causa dell’ondata di maltempo che ha interessato la zona.

Sul posto sono intervenute squadre della guardia costiera e dei carabinieri.

 

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Calabria, mare sporco: "Colpa delle politiche fallimentari per il sistema depurativo”

"Va avanti da circa tre anni la battaglia del MoVimento 5 stelle sulle critiche condizioni del mare in Calabria. Tocca ricordarlo a tutti coloro che puntualmente nel mese di luglio suonano al campanello d'allarme della stagione balneare a rischio".

Lo afferma l'eurodeputata Laura Ferrara.

"È importante tenere sempre i riflettori accesi sul problema del mare sporco in Calabria, una risorsa importantissima, per una terra che non riesce a decollare nel settore turistico. Un settore che potrebbe rappresentare, insieme all'agricoltura, volano di sviluppo ed occupazione e così non è.
Le chiazze marroni costretti a veder galleggiare nei pressi delle rive lungo le coste calabresi, quelle che l'Arpacal continua a chiamare mucillagini ed alghe, sono strettamente connesse alle forti criticità del sistema depurativo. Un comparto che negli anni ha mangiato oltre 200 milioni di euro, senza però dare un'efficace risposta al problema che si ripresenta sotto gli occhi dei bagnanti e soprattutto sulla pelle dei cittadini calabresi che pagano in termini di salute l'assoluta mancanza di progettualità e competenza dei vari governi regionali, di centro destra e centro sinistra. Da parte della Regione sono arrivati solo timidi segnali, inutili risorse stanziate come sempre in piena emergenza e nel clou della stagione estiva. Rispetto a queste inadempienze l'unica voce  contraria che si è sentita tuonare forte è stata quella del MoVimento 5 Stelle. Non si è registrato dagli scranni regionali della minoranza alcuna rimostranza rispetto ai milioni di euro finanziati nel 2015 e 2016 ai Comuni costieri per opere di riefficientamento dei propri depuratori.
Impianti che continuano ad essere obsoleti e mal funzionanti. Le carenze del sistema depurativo in Calabria sono da imputare a tutta la classe politica che ha governato la Regione negli ultimi vent'anni. Un'alternanza amministrativa fra destra e sinistra incapace di presentare una proposta concreta per cercare una soluzione. Come Movimento abbiamo invece proposto di far rientrare i singoli interventi in un quadro organico e trasversale che abbracci i comuni montani e costieri. Abbiamo registrato la necessità di una mappatura completa delle reti fognarie così da individuare le condotte improprie. Soprattutto – conclude l’eurodeputata – da tempo ci siamo fatti promotori di una gestione pubblica del sistema depurativo regionale".

Crucoli, il mare ritorna balneabile

"Rientrata la criticità che ha interessato il mare del comune di Crucoli, in provincia di Crotone. Venerdì mattina, infatti, i tecnici del Servizio Acque del Dipartimento di Crotone dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria), dopo aver comunicato l’esito sfavorevole delle analisi eseguite il 3 luglio scorso al Sindaco, al Ministero della Salute e alla Regione Calabria, individuando un superamento degli Enterococchi intestinali pari a 262 UFC/100 ml  (valore limite 200), hanno prontamente eseguito le analisi suppletive che hanno certificato il rientro nei valori previsti dalla normativa. Dopo la comunicazione inviata al Sindaco questa mattina, l’ordinanza sindacale di divieto temporaneo di balneazione, quindi, è stata subito revocata cittadino perché il tratto di mare è tornato balneabile".

E' quanto riporta una nota dell'Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria.

 

 

"La depurazione in Calabria è ferma all'anno zero”

"Nonostante i tanti proclami ed i tanti slogan dell'amministrazione regionale targata Oliverio, il sistema depurativo calabrese resta fermo all'anno zero".

Così Laura Ferrara, europarlamentare calabrese del MoVimento 5 Stelle, commenta lo stato di criticità in cui versa, oramai da anni, il sistema di trattamento delle acque reflue in Calabria.

"La predisposizione e l'attuazione di interventi di risanamento per gli impianti depurativi  procede a passo di lumaca nonostante la procedura d'infrazione europea (cfr.n.2014/2059) in corso oramai da oltre tre anni. Ricordo che la Calabria è seconda solo alla Sicilia per numero di agglomerati che non si sono ancora allineati alle normative europee, ben 129.

Solo un anno fa Matteo Renzi firmava in pompa magna il 'Patto per la Calabria' con Oliverio – continua la Ferrara – ma assolutamente nulla è stato fatto. Neanche un euro dei 150 milioni previsti dalla Delibera Cipe 26/2016 è stato ancora investito per risanare le criticità depurative che interessano i 129 agglomerati calabresi.

Nel frattempo però continuano a prendere in giro i calabresi con l'annuncio di un censimento dello stato dell'arte di tutti gli impianti depurativi regionali. Tutto ciò avviene, ovviamente, in piena estate.

Il Movimento 5 Stelle propose questa stessa iniziativa tempo fa attraverso il “Decalogo sulla buona depurazione”, un manuale d'istruzione per ogni processo di riefficientamento del sistema depurativo. Nessuno ci ascoltò o prese i giusti provvedimenti in tempi non sospetti".

L' europarlamentare pentastellata, nelle scorse settimane, aveva interessato del problema direttamente l'Ue.

"Vista l'inerzia ed il fallimento delle varie politiche regionali nella gestione del sistema depurativo, nelle scorse settimane abbiamo presentato una petizione al Parlamento europeo con l'obiettivo di sollecitare valide e urgenti misure per eliminare le criticità che riguardano il sistema depurativo in Calabria. Per dare forza all'iniziativa, a breve organizzeremo banchetti su tutto il territorio regionale per la raccolta firme da presentare a Bruxelles".

Di tale tematica e delle connesse problematiche ambientali si parlerà a Scalea (da alcuni giorni interessata dalla “presenza” di sospette schiume multicolori in mare) domenica 2 luglio, a partire dalle 10.30, all'interno del gazebo allestito sul lungomare Ruggero di Lauria a Scalea.

Oltre a Laura Ferrara interverranno il portavoce M5S alla Camera dei deputati Paolo Parentela, il portavoce al Consiglio comunale di Scalea Renato Bruno e Ferdinando Laghi Vicepresidente Nazionale di I.S.D.E. Medici per l'ambiente.

Nicotera: le alghe all'origine della colorazione gialla delle acque del mare

Il Dipartimento provinciale Arpacal di Vibo Valentia comunica che “nelle acque di balneazione del comune rivierasco di Nicotera è stato osservato e confermato all'analisi (primo prelievo del 31 maggio scorso) uno sviluppo microalgale che ha conferito alle acque una colorazione giallastra con intense striature di colore marrone. Non è stato riscontrato invece fino ad ora, inquinamento di tipo fecale (escherichia coli; Enterococchi intestinali). Considerate le previsioni meteo-marine dei prossimi giorni, il fenomeno potrebbe perdurare o la fioritura microalgale potrebbe addensare fino al termine del ciclo vitale. Prosegue l'indagine analitica”.

È quanto si legge in un comunicato diffuso dall'ufficio stampa di Arpacal

Salvaguardia del mare, il Comune di Briatico richiama gli operatori turistici alle loro responsabilità

"La tutela e la preservazione dell’ambiente. I corretti allacci alla rete idrica e fognaria. La depurazione e la salvaguardia della qualità delle acque marine. La diffusione della cultura dell’accoglienza e della promozione turistica, rappresentano i capisaldi della nostra azione amministrativa, improntata sull’efficienza e sulla trasparenza. Ecco perché, in coerenza con i nostri programmi e in sintonia con le attività di stretta pertinenza comunale, abbiamo avviato delle verifiche a riguardo, chiamando ad un’assunzione di responsabilità anche le strutture turistiche operanti sul nostro territorio".

Questo quanto affermato dal sindaco di Briatico, Andrea Niglia, in seguito ad un apposito provvedimento comunale, attraverso il quale sono stati notificati a tutti i complessi turistico-ricettivi una serie di adempimenti da compiere, ai sensi delle normative vigenti nel settore.

Il primo cittadino del Comune di Briatico, con una comunicazione avente i caratteri dell’estrema urgenza, ha dunque richiesto agli operatori turistici le seguenti documentazioni: attestazione ed autorizzazione dell’allaccio alla rete idrica e fognaria comunale; consegna degli elaborati grafici di indicazione dei pozzetti comunali di allaccio alla rete idrica e fognaria pubblica; autorizzazione provinciale e regionale ed atti relativi ad eventuali pozzi di emungimento acqua per qualsiasi uso; indicazione della presenza di contatori di misura inerenti i consumi idrici dei pozzi o di scarichi verso la rete fognaria comunale; segnalazione della presenza di sistemi di depurazione e smaltimento di scarichi speciali.

Ai fini di un’azione amministrativa «improntata sulla trasparenza e sull’efficienza», il Comune di Briatico, in sintonia con le linee guida emanate dalla Prefettura a tutela dell’interesse pubblico, ha quindi richiesto agli operatori turistici tutto il necessario ad accertare anche le eccessive anomalie, riscontrate dall’impresa servizio di depurazione, relative all’immissione nella rete fognaria pubblica di sostanze anomale, nonché i relativi riscontri di natura tributaria per il pagamento del servizio di depurazione e consumo idrico.   

 

La microalga nocticula scintillans arriva nel mare calabrese

 

Le microalghe che la scorsa settimana hanno illuminato di blu alcuni tratti di mare del Salento sono arrivate anche sulla costa jonica calabrese, e più precisamente in località Palmeto di Corigliano. 

La scoperta in Calabria di questa microalga bioluminescente, il cui nome scientifico è Noctiluca scintillans, è stata effettuata da personale della Capitaneria di Porto di Corigliano che, di fronte ad una massiccia fioritura - che solitamente determina un colorazione anomala del mare, rossastra o blu - ha chiesto il supporto scientifico dei tecnici del Laboratorio bionaturalistico del Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal per le analisi di rito e, quindi, per l’individuazione della tipologia di alga.

Il laboratorio bionaturalistico, diretto da Giuseppa Fiumanò, ha quindi rilevato la presenza di una grande quantità di Noctiluca scintillans, microalga appartenente ai dinoflagellati e responsabile del colore rossastro dello specchio d'acqua dove è stato effettuato il campionamento.

“Tale alga la cui proliferazione è favorita da fenomeni di eutrofizzazione -  ha spiegato Fiumanò -  non produce tossine e non è pericolosa per l’uomo; tuttavia, per la sua capacità di accumulare grandi quantità di ammoniaca, che poi rilascia nell'ambiente circostante, rappresenta un potenziale fattore di rischio per i pesci e altri tipi di fauna marina”.

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