Sorpresi a coltivare droga, due fratelli finiscono in manette

I carabinieri della Stazione di San Giorgio Albanese (CS), coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Corigliano Calabro, hanno tratto in arresto due fratelli,  M. C. ed M. C. di 39 e 27 anni.

Entrambi residenti a San Giorgio Albanese, sono accusati di coltivazione illecita di sostanza stupefacente.

I  militari li hanno sorpresi all’interno di un locale, adiacente alla loro abitazione, adibito a laboratorio artigianale per la coltivazione della canapa indiana.

 Nel corso della perquisizione domiciliare, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto numerosi vasi in plastica, lampade alogene, un sistema di irrigazione, 4 piantine dell’altezza media di circa 20 centimetri, 220 grammi di marijuana già essiccata, nonché due bilancini elettronici di precisione.

Dopo aver sequestrato il materiale, i carabinieri hanno proceduto all’arresto dei due fratelli, successivamente, rimessi in libertà dall’autorità giudiziaria.

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Rinvenuta una piantagione marjiuana di oltre 15 mila piante, un arresto. (VIDEO)

Nella giornata di lunedì 29 maggio u.s., a Gioia Tauro (RC), in località Bosco Sovereto, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa – N.O.R. della Compagnia di Gioia Tauro, unitamente a quelli della Stazione di Rizziconi, hanno tratto in arresto in flagranza di reato A. G. (di 38 anni), incensurato di Rosarno (RC), per il reato di produzione e coltivazione di un ingente quantitativo di Marijuana.

In particolare, all’alba di lunedì, i militari della Compagnia di Gioia Tauro, insospettiti da giorni dal forte odore di marjiuana proveniente da quell’area rurale, soprattutto durante le ore mattutine e serali, hanno deciso di intraprendere un servizio di osservazione finalizzato all’individuazione di un ipotetico sito di produzione dell’illecita sostanza.

Dopo circa due ore di appostamento, i militari hanno notato un uomo corpulento, in quel momento non ancora identificato, che, a bordo di un furgone bianco, accedeva ad un podere di proprietà comunale all’interno del quale vi erano circa 6 serre. Così i Carabinieri, allarmati dall’insolita ed ingiustificata presenza di quell’uomo nel terreno, hanno deciso di accedere al podere per ispezionarlo e, una volta giunti, hanno sorpreso l’uomo intento ad irrigare ben 3 serre di circa 1000 mq ognuna, contenenti un enorme quantitativo di piante di canapa del tipo olandese nana (oltre 15000 piante per altrettanti kilogrammi), alte circa 1 metro ed in pieno stato vegetativo, in grado di fruttare illeciti profitti sino ad un importo superiore ad 1,5 milioni di euro.

Al momento dell’intervento dei militari, all’interno delle serre, completamente coperte e quindi non visibili né dall’alto né dall’esterno, è stato rinvenuto un sofisticato impianto di irrigazione, perfettamente funzionante e ad attivazione manuale. Nelle immediate vicinanze, invece, all’interno di un casolare, è stato recuperato del materiale per l’essiccamento e per il taglio delle piante, che è stato chiaramente repertato e sottoposto a sequestro probatorio. Pertanto, data la flagranza, l’ uomo è stato tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Palmi in attesa della convalida a disposizione dell’A.G.

Le piante, invece, previa campionatura, sono state distrutte sul posto mentre i campioni prelevati saranno trasmessi al RIS di Messina per le analisi tossicologiche.

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Reggio Calabria, i carabinieri trovano armi e droga in un appartamento

I carabinieri dell’Aliquota operativa della Compagnia di Reggio Calabria, unitamente a personale della Stazione di Reggio - Catona e della Compagnia d’ intervento operativo del 14° Battaglione carabinieri “Calabria” hanno rinvenuto, occultate all’interno di un appartamento ubicato nel Comparto 2 di Arghillà Nord, armi e droga.

In particolare, nel corso dell’attività i carabinieri hanno trovato:  

  • 1 pistola semiautomatica marca Bruni con matricola abrasa provvista di caricatore senza cartucce;
  • 1 fucile doppietta cal. 12 a canne mozze senza matricola;
  • 3 flaconi da 1 litro contenenti polvere pirica;
  • 280 cartucce per fucile di vario calibro;
  • 375 grammi di marijuana;
  • 136,5 grammi di cocaina,

Le armi ed il munizionamento, che previa autorizzazione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria verranno inviate al R.I.S. di Messina per gli accertamenti tecnici del caso, erano perfettamente conservate e pronte all’uso.

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Rinvenuta piantagione di Marijuana di oltre 4500 piante oltre a numerose armi da fuoco (VIDEO)

 

Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio disposti dal Comando Gruppo Carabinieri di Locri, effettuati attraverso le compagnie di Bianco, Locri e Roccella Jonica, finalizzati alla repressione dei reati attinenti le armi e gli stupefacenti.

In tale ambito i Carabinieri hanno eseguito controlli, perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di pregiudicati, alcuni anche inseriti nelle locali cosche di ‘ndrangheta, nonché rastrellamenti, eseguiti pure in orari serali e alle prime luci del giorno. Le zone maggiormente attenzionate, in questo caso, sono state quelle aspromontane e pre-aspromontane dei comuni ricadenti nella c.d. Vallata del Bonamico.

Nell’ambito di tali attività, tra i comuni di San Luca e Bovalino, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bianco e della Stazione di Bovalino, unitamente ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro una vasta piantagione costituita da oltre 4.500 piante di cannabis indica, dall’altezza variabile tra un metro ad un metro e mezzo.

La piantagione - ben occultata all’interno della fitta vegetazione in Località Mortella di Bovalino e a ridosso del centro abitato – era dotata di un impianto di irrigazione “a goccia”, che consentiva il costante apporto di acqua alle piante, ormai rigogliose e pronte per essere tagliate, per poi essere essiccate per la produzione di marijuana.

Nella circostanza, i militari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, hanno provveduto all’estirpazione e alla distruzione della coltivazione, non prima di aver proceduto alla campionatura di alcuni arbusti per le successive analisi di laboratorio, che permetteranno di stabilire con maggior certezza la qualità del prodotto, che, da una prima stima, avrebbe fruttato, una volta immessa sul mercato, oltre 500.000 €uro.

Nell’ambito della stessa attività di rastrellamento e controllo, tra alcuni rovi posti al confine del campo, i Carabinieri hanno rivenuto altresì sei fucili da caccia, di cui tre di fabbricazione artigianale, tutti con matricola punzonata, in ottimo stato di conservazione e perfettamente funzionanti, che sono stati sottoposti a sequestro in attesa dei successivi accertamenti che saranno disposti dalla Procura della Repubblica di Locri.

 

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Coltivavano droga, arrestati

Tre persone sono state arrestate a Cetraro (CS) dalla guardia di finanza del Comando provinciale di Cosenza, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Paola (CS).

A settembre 2016, in un’area impervia del Comune di Cetraro, i militari hanno scoperto una piantagione composta da oltre 200 piante di “canapa indiana”.

Al termine delle indagini, effettuate sotto la direzione della Procura di Paola, sono stati ricostruiti i fatti ed individuati tre coltivatori responsabili della custodia della sostanza stupefacente. Altre due persone sono state accusate, inoltre, in concorso per detenzione di “marijuana” ai fini di spaccio. Tutti e cinque gli indagati sono di Cetraro.

Le perquisizioni effettuate dai finanzieri nel corso delle investigazioni hanno consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro: circa 600 grammi di “marijuana”, una pistola “Colt” con matricola abrasa, una Bmw serie 1, due cellulari e un'agenda manoscritta. Le piante di “canapa indiana” sul mercato avrebbero prodotto

Coltivavano droga, arrestati

Tre persone sono state arrestate a Cetraro (CS) dalla guardia di finanza del Comando provinciale di Cosenza, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Paola (CS).

A settembre 2016, in un’area impervia del Comune di Cetraro, i militari hanno scoperto una piantagione composta da oltre 200 piante di “canapa indiana”.

Al termine delle indagini, effettuate sotto la direzione della Procura di Paola, sono stati ricostruiti i fatti ed individuati tre coltivatori responsabili della custodia della sostanza stupefacente. Altre due persone sono state accusate, inoltre, in concorso per detenzione di “marijuana” ai fini di spaccio. Tutti e cinque gli indagati sono di Cetraro.

Le perquisizioni effettuate dai finanzieri nel corso delle investigazioni hanno consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro: circa 600 grammi di “marijuana”, una pistola “Colt” con matricola abrasa, una Bmw serie 1, due cellulari e un'agenda manoscritta. Le piante di “canapa indiana” sul mercato avrebbero prodotto un profitto illecito pari ad oltre 500 mila euro.

Trovato in possesso di 13 dosi di marijuana, arrestato

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia carabinieri di Corigliano Calabro, hanno tratto in arresto per il reato di illecita detenzione di sostanza stupefacente il 53enne M.A. di Corigliano Calabro.

L’uomo è stato arrestato al termine di una perquisizione domiciliare nel corso della quale i militari hanno rinvenuto un involucro in cellophane contenente 13 dosi di marijuana del peso complessivo di 8 grammi, un bilancino di precisione e 80 euro.

Dopo l’arresto, il 53enne è stato rimesso in libertà su disposizione dell’ Autorità giudiziaria.

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Costruiscono una serra per produrre droga, tre giovani in manette

Gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Rossano hanno tratto in arresto A. D. S., A. O., e G. A., rispettivamente di 23, 30 e 23 anni.  

I tre sono ritenuti responsabili, in concorso, del reato di detenzione e coltivazione di marijuana.

 Secondo l’accusa, i tre giovani avrebbero allestito una struttura destinata alla produzione di droga.

In particolare, all’interno di un ripostiglio ubicato in un box trasformato in “serra” per la coltivazione dello stupefacente, i poliziotti hanno rinvenuto sei piante di marijuana e 48 grammi di semi della stessa sostanza.

Nella struttura sono stati rinvenuti, inoltre, oggetti ed attrezzature, considerati, funzionali alla coltivazione e lavorazione della droga.

Per i tre presunti responsabili sono stati disposti gli arresti domicialiari.

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