Violenza sessuale su una minorenne, marocchino di 27 anni finisce in manette

È accusato di aver violentato una sedicenne di Villa San Giovanni (Rc), il marocchino, A.A., di 27 anni arrestato dai carabinieri della locale Compagnia.

L'episodio risale a sabato sera, quando, secondo la ricostruzione fatta degli investigatori, la ragazza, dopo aver trascorso la serata con un gruppo di amici in piazza Valsesia a Villa San Giovanni, ha deciso d'incamminarsi da sola, a piedi, in direzione di un ristornate poco distante, dove doveva incontrare un’amica.

Nel percorrere via Torino la giovane avrebbe udito dei passi dietro di lei ed avrebbe notato un’ombra avvicinarsi.

All’improvviso la ragazza sarebbe stata afferrata per i capelli e trascinata a terra da un uomo, che avrebbe cercato d'impedirle d'urlare mettendole una mano sul collo ed una sulla bocca.

Nonostante la violenza subita la ragazza è riuscita a chiedere aiuto, con una telefonata fatta al fidanzato.

Molto probabilmente ad impedire alla vicenda un epilogo ancor più grave, è stato l’intervento di due passanti, i quali, sentite le grida d'aiuto della ragazza, si sono prodigati per prestarle soccorso, facendo desistere dal suo intento l’aggressore, che si è dato alla fuga.

Informati dai familiari della ragazza, i carabinieri hanno immediatamente avviato le ricerche, conclusesi dopo pochi minuti con l'individuazione del presunto responsabile, arrestato con l'accusa di violenza sessuale.

Al termine delle formalità di rito, l'uomo è stato associato allla casa circondariale di Reggio Calabria–Arghillà, in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida.

Violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, 20enne finisce in manette

Danneggiamento aggravato, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Questi i reati per i quali un cittadino marocchino di 20 anni è stato tratto in arresto, a Reggio Calabria.

A stringere le manette attorno ai polsi del magrebino, sono stati i poliziotti delle volanti, intervenuti in un locale pubblico nel quale era stata segnalata la presenza di una persona che disturbava la clientela.

Giunti sul posto, gli agenti hanno cercato d'identificare il giovane, il quale, dopo aver opposto ferma resistenza al controllo, ha assunto un atteggiamento minaccioso, culminato infine nel danneggiamento dell'auto della Polizia.

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Minaccia e accoltella un connazionale, in manette marocchino 41enne

Un 41enne, Abdelouahed Naser, di nazionalità marocchina è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentata estorsione, lesioni personali e tentata violenza privata.

L’uomo avrebbe, prima minacciato e poi colpito con un mattone al volto e con un coltello alla mano ed al braccio un suo connazionale.

In particolare, l’arrestato avrebbe intimato alla vittima di consegnargli del denaro, mentre si trovava in un bar di Gizzeria, nel Lametino.

Una volta incassato il rifiuto, l’aggressore avrebbe atteso il malcapitato all’uscita dal locale, dove lo avrebbe ferito gridando: "dammi il denaro che ti sto ammazzando".

Una volta rintracciato, ai militari dell’Arma che lo stavano identificando, il 41enne avrebbe detto: “Se non mi togliete le mani di dosso brucio tutta Gizzeria”.

Infine, Naser avrebbe raggiunto la vittima e l’avrebbe minacciata di morte se non avesse ritirato la denuncia.

Il Tribunale di Lamezia Terme ha, quindi, emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentata estorsione, lesioni personali e tentata violenza privata.

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Crede di essere tradito, colpisce la moglie e minaccia un uomo con la pistola. Arrestato marocchino 42enne

Un cittadino marocchino di 42 anni,  Issam Lagzouli, è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato di Reggio Calabria.

L'uomo, già noto alle forze dell'ordine per reati in materia di stupefacenti, è accusato di porto abusivo d'arma da fuoco, ricettazione, minacce gravi e lesioni personali.

L'arresto è scaturito in seguito ad una chiamara al 113, con la quale è stata segnalata la presenza di una persona armata di pistola, nel rione G della città dello Stretto..

Gli agenti, quindi, si sono messi alla ricerca dell'uomo che, intanto, si era dato alla fuga a bordo di un’autovettura.

Rintracciato nelle vicinanze della sua abitazione in compagnia di un connazionale, il  42enne è stato sottoposto a perquisizione. Durante l'ispezione del veicolo, i poliziotti hanno rinvenuto un revolver a tamburo, risultato rubato.

Secondo la ricostruzione fatta dai poliziotti, il cittadino marocchino, probabilmente per motivi di gelosia, avrebbe ferito alla testa, con un oggetto contundente, la moglie, costringendola a ricorrerre alle cure  mediche presso gli Ospedali Riuniti.

 Dopo aver colpito la donna, Lagzouli avrebbe estratto una pistola per minacciare C.V., 45enne reggino, ritenuto dall’arrestato l’amante della moglie.

Al termine dell’attività il cittadino marocchino, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, è stato tradotto presso la casa fircondariale di Arghillà.

Il connazionale fermato in compagnia dell’arrestato è stato deferito, in quanto irregolare sul territorio nazionale.

 

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Compie una rapina con un pezzo di vetro, poi finge di essere la vittima. Arrestato

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Corigliano Calabro hanno arrestato un marocchino responsabile di rapina aggravata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

L’arresto è scattato in seguito ad una chiamata al 112, con la quale un ragazzo ha denunciato di essere stato rapinato sul lungomare di Schiavonea, da uno sconosciuto armato con un rottame di bottiglia.

 La descrizione dettagliata del rapinatore fornita dalla vittima e le immediate ricerche attivate dai militari hanno permesso d' individuare il rapinatore che cercava di nascondersi in una stradina buia.

 Una volta scoperto, l’uomo ha cercato di sottrarsi alla cattura, colpendo ripetutamente uno dei due carabinieri che, grazie all’ausilio del collega, è riuscito ad immobilizzarlo. Durante la successiva perquisizione, nei vestiti indossati dal malvivente sono stati trovati i documenti d’identità del ragazzo rapinato poco prima.

A questo punto, il marocchino si sarebbe giustificato sostenendo di essere la vittima della rapina.

Una volta portato in caserma, dopo gli accertamenti effettuati nelle banche dati in uso alle forze di polizia, è stato identificato in K. H.,  con precedenti di polizia.

Sulla base delle risultanze e dei reati di cui si è reso responsabile, l’uomo è stato arrestato in flagranza per rapina aggravata dall’uso di un’arma, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari.

Sorpreso a rubare in un bar, arrestoto 19enne

Gli agenti della Polizia di Stato di Reggio Calabria hanno tratto in arresto, in flagranza di reato di furto aggravato, un cittadino marocchino incensurato di 19 anni. 

Contestualmente è stato denunciato un minorenne algerino, già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio.

In particolare, i poliziotti sono intervenuti in seguito ad una segnalazione pervenuta al 113 con l'entrata in funzione di un dispositivo d'allarme installato in un bar ubicato all'interno della Villa comunale di Reggio Calabria.

Giunti su posto, gli agenti hanno sorpreso i due giovani magrebini intenti a derubare l'esercizio commerciale.

 Recuperata la refurtiva, ovvero alcune bottiglie di liquori e del denaro rimasto nella cassa dopo la chiusura giornaliera, sono state acquisite le immagini di videosorveglianza a circuito chiuso che hanno confermato che i due si erano, prima, introdotti nella Villa comunale scavalcando il cancello d'ingresso e successivamente nel locale, dopo aver forzato una finestra.

Al termine delle formalità difito, il cittadino marocchino è stato posto ai domiciliari, in attesa dell'udienza di convalida.

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Maltrattamenti in famiglia, cittadino marocchino finisce in manette

Gli agenti in forza alla Questura di Reggio Calabria hanno tratto in arresto un cittadino di origini marocchine. L’uomo è accusato dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate, compiuti alla presenza di minori, ai danni della moglie.

L’arresto è stato effettuato in seguito ad un richiesta d’aiuto lanciata dalla vittima. Giunti nell'abitazione della coppia, i poliziotti hanno constatato la violenza ed i maltrattamenti perpetrati dall’uomo nei confronti della moglie.

La donna, che era stata aggredita e picchiata alla presenza dei quattro figli minori, è stata soccorsa e sottoposta alle cure mediche da parte del personale sanitario intervenuto sul posto.

Gli agenti hanno, quindi, bloccato il cittadino extracomunitario che, in evidente stato di alterazione alcoolica, stava cercando di allontanarsi.

Nel corso del sopralluogo i poliziotti hanno rilevato, inoltre, la presenza nell’abitazione di numerose suppellettili rotte, parti di mobilio danneggiate e ambienti completamente a soqquadro. Sull’uomo, nelle stanze e nelle scale sono state rinvenute, infine,  diverse tracce di sangue.

Pertanto, il presunto responsabile delle violenze è stato arrestato. Nel convalidare la misura, l’Autorità giudiziaria ha disposto a carico dell'uomo l’obbligo di firma due volte a settimana.

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Ruba borsa da un'auto parcheggiata all'aeroporto di Lamezia Terme, arrestato

I carabinieri di Lamezia Terme hanno tratto in arresto, per il reato di furto aggravato, un 25enne di origine marocchine.

Il giovane è accusato di aver sfondato il finestrino di un’auto in sosta presso il parcheggio dell’aeroporto lametino e di aver portato via una borsa trovata all’interno dell’abitacolo.

Notata la scena, alcuni passanti hanno allertato i militari. Il tempestivo intervento degli uomini dell’Arma ha permesso di rintracciare il magrebino, che è stato bloccato perché trovato in possesso della borsa e con le mani, ancora, sporche di sangue a causa delle ferite riportate nell’atto d’infrangere il finestrino del veicolo.

Arrestato con l’accusa di furto aggravato, in seguito all’udienza di convalida, al 25enne è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora.

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