Mongiana, Francesco Angilletta è il nuovo sindaco

Vittoria facile per Fancesco Angiletta, che con 363 voti diventa il nuovo sindaco di Mongiana.

Il neo primo cittadino ha portato alla vittoria la lista "Mongiana cangiante", contro la compagine "Mongiana resiste" guidata da Pompeo Condina, che ha ottenuto appena 45 preferenze.

Ad agevolare il cammino di Angilletta, la mancata costituzione della lista del sindaco uscente Bruno Iorfida.

 

Mongiana, Angilletta replica a Iorfida:"Attacca la minoranza per nascondere gli scricchiolii della sua maggioranza"

Riceviamo e pubblichiamo

"È vero, e di questo gliene abbiamo sempre dato atto, che Bruno Iorfida sulla storia di Mongiana abbia investito tanto tempo in studio e approfondimenti. Ben 12 anni, questo non lo sapevo, complimenti. Peccato però che il suo pensiero si sia fermato nell'epoca che ha studiato. Si è fermato al punto in cui Achille Fazzari vendette Mongiana, come lui oggi sta facendo con i mongianesi. È vero che la proprietà materiale rimane a Mongiana, ma quando ti svendi i contenuti immateriali stai regalando tutto ciò che doveva rappresentare quella fiammella di speranza, già ridotta al lumicino, per le nostre giovani generazioni. In pratica gli stai togliendo la speranza. Perché dare la gestione ad un'altro ente, garantendogli l'80% degli introiti significa regalare le nostre risorse principali, significa ammettere la propria inadeguatezza in merito alla gestione del bene. Questo non rispecchia l'atteggiamento presuntuoso di cinque anni fa del “Ve l'avevo detto”, del “Da domani inizia una nuova era”. Ma andiamo con ordine. Con piacere ho letto il comunicato di ieri del sindaco uscente di Mongiana Bruno Iorfida. Un comunicato (Per leggere il comunicato clicca qui)pieno di inesattezze e farneticazioni. Voglio subito sgombrare il campo da discussioni sul comportamento della minoranza per poter affrontare in maniera più chiara la realtà dei fatti. In qualità di capogruppo e quindi primo rappresentante del gruppo di minoranza “Mongiana Cangiante” mi assumo tutte le responsabilità del comportamento della mia compagine. Dovevamo andare a vedere le carte? Vero. Dovevamo fare opposizione in consiglio? Verissimo. Certo che detto così potrebbe quasi sembrare che l'approvazione del deliberato sia da attribuire a noi. Ma la verità che Bruno Iorfida vuole nascondere è che il deliberato è stato e sarebbe comunque stato approvato dalla maggioranza, con o senza la nostra presenza e la nostra opposizione. E niente e nessuno avrebbe potuto far cambiare questa decisione, perché così è sempre stato. In realtà il sindaco uscente vuole distogliere l'attenzione della gente dal vero dato politico. Quindi andiamo a parlare di questa unanimità. Vorrei ricordare a tutti i lettori che ogni punto all'ordine del giorno del consiglio comunale del 15 aprile 2019, e quindi sia bilancio di previsione e convenzione con il Parco delle Serre, sono stati approvati in seconda convocazione con il voto favorevole di quattro consiglieri più quello del sindaco uscente. Quindi, in considerazione del fatto che il consiglio comunale di Mongiana è composto da dieci consiglieri più il sindaco, il deliberato è stato approvato da cinque consiglieri su undici. E quindi invece di lasciarsi andare a giudizi pretestuosi nei confronti dei consiglieri di minoranza, dovrebbe piuttosto interrogarsi sull'assenza di tre consiglieri di maggioranza. Ancor più grave perchè questo significa non poter garantire il numero legale in consiglio. Io mi prendo serenamente la responsabilità delle azioni del mio gruppo, il sindaco Iorfida riesce a prendersi le sue di responsabilità? Ovviamente no. Perciò cerca di spostare l'attenzione su di noi, per non far trapelare gli scricchiolii che da tempo ormai attanagliano la sua compagine amministrativa. Inoltre quando contesta a noi un atteggiamento poco responsabile vorrei chiedergli se ricorda le volte in cui noi “irresponsabilmente” con la nostra presenza abbiamo garantito il numero legale per lo svolgimento dei consigli che lui non era riuscito a garantire? Però vorrei chiarire meglio i motivi della nostra assenza all'ultimo consiglio comunale. Motivi che ovviamente sono di natura assolutamente politica e nulla c'entrano negligenze o disinteresse. Visto le succitate difficoltà della maggioranza di garantire il numero legale, la nostra presenza, se pur con voto contrario, avrebbe semplicemente significato l'approvazione di tutti i punti all'ordine del giorno. Quindi anche votando contro, il nostro voto sarebbe risultato favorevole. E posso affermare che chiunque nella nostra posizione avrebbe fatto la stessa scelta. Persino il “responsabilissimo” Sindaco uscente. Ma il mio stupore è stato ancora maggiore quando Iorfida afferma con assoluta certezza che noi non abbiamo letto le carte inerenti il bilancio. Come fa ad affermarlo con tale sicurezza? La documentazione relativa alla questione bilancio, prima di essere approvata in consiglio, deve essere approvata in Giunta. Le delibere di Giunta devono essere pubblicate sull'albo pretorio online comprensive di tutti gli allegati. Quindi, sapendo che tutti abbiamo un collegamento a Internet e tutti siamo in condizione di consultare l'albo pretorio online, la certezza del sindaco può derivare solo dalla certezza di non aver pubblicato la documentazione nella sua interezza. Qui naturalmente si parla anche di trasparenza, e su questo inviteremo gli organi preposti al controllo, di verificare lo stato delle cose. Quindi Sindaco come puoi avere la certezza che la minoranza non abbia controllato da casa gli atti, rilevando tra l'altro dalla documentazione incompleta, che l'attuale amministrazione abbia utilizzato l'anticipazione di cassa del 2019 per restituire quella del 2018, e che quindi per l'anno corrente non potrà più farci affidamento? Come si può capire, altro fumo negli occhi. Bruno Iorfida dice che mai nessun gruppo abbia avuto un atteggiamento simile. Magari sarà così, non lo sappiamo ed è quindi un'affermazione pretestuosa senza fondamento. Verifichi invece se nella storia del consiglio comunale di Mongiana sia mai stato necessario convocare in seconda seduta per approvare un bilancio? Veniamo ora però al vero oggetto della contestazione sia nostra che della cittadinanza, ovvero la convenzione con il Parco delle Serre. L'affermazione che non si tratta di svendita ma di “gestione” vorrebbe diminuire la gravità dell'atto. L'azione di spogliare l'amministrazione comunale di Mongiana delle sue funzioni di gestione relative i beni in proprio possesso, certifica l'incapacità degli attuali amministratori di programmare. Se ricordiamo che il MuFar, insieme a tutte le strutture facenti parte dell'antico insediamento industriale di Mongiana, ha sempre rappresentato il cuore dell'azione amministrativa di Iorfida, questo documento sancisce definitivamente il suo fallimento. La convenzione noi l'abbiamo letta e di certo non siamo noi a dover rispondere ai nostri cittadini per questo scippo assurdo. L'abbiamo letta e l'abbiamo capita tranquillo, ma non la condividiamo per niente. Risponda lui ad alcune domande. Perché lasciare l'80% al Parco? Non si poteva pensare ad altre cifre assumendoci noi qualche responsabilità in più? Perché dare al Parco la competenza di determinare il personale da inserire all'interno della gestione di beni mongianesi? Questa competenza doveva rimanere nelle mani dell'amministrazione di Mongiana. Perché la durata della convenzione è di cinque anni? Si poteva pensare ad una fase sperimentale di uno o due anni. Oppure se si era certi della bontà del progetto anche di dieci anni, per dare più sostanza all'accordo. Invece si è scelto cinque anni, giusto il periodo di una legislatura. Perché inserire una clausola di 50 mila euro, in caso di revoca anticipata della convenzione? Viste le pessime condizioni economiche in cui versa il comune di Mongiana, questo impedirebbe a chiunque di annullare l'atto prima della sua scadenza naturale. Ma la domanda che attira maggiormente la nostra attenzione è, Perchè ora?A poche settimane dalla tornata elettorale che potrebbe magari determinare un cambio di gestione politico amministrativa. Oppure il sindaco uscente sa già che non sarà lui a guidare ancora l'ente comunale. O perché sa già che non sarà lui candidato a sindaco? Qual'era l'urgenza? Ovviamente nessuna, non c'era alcuna urgenza. E questo, dulcis in fundo, ci porta a poter affermare che quest'atto è stato approvato in palese violazione della normativa vigente. L'articolo 38 del Testo Unico per gli enti locali al comma 5 stabilisce: “ I consigli durano in carica sino all'elezione dei nuovi, limitandosi, dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, ad adottare gli atti urgenti e improrogabili.” Il manifesto per la convocazione dei comizi elettorali è stato pubblicato sull'Albo Pretorio Online l'11 aprile 2019. La seduta del Consiglio comunale si è tenuta il 14 aprile 2019, rientrando così nella competenza della normativa su citata. Quindi ci spieghi il sindaco uscente dov'era l'urgenza o l'improrogabilità di questa convenzione. Il nostro pensiero è che questo sia un maldestro colpo di coda di un'amministrazione che ha sempre temuto il cambiamento. Questo è il tentativo di limitare il campo d'azione di eventuali future compagini amministrative diverse dalla loro. Concludo questo comunicato invitando Bruno Iorfida nuovamente a preoccuparsi della sua squadra. Io ho piena fiducia dei miei consiglieri e so con assoluta certezza che tutto quello che abbiamo fatto, sia in politica che nel volontariato, ha sempre avuto come principale obbiettivo il bene comune. E stia tranquillo che noi non siamo distratti dalla campagna elettorale, bensì siamo concentratissimi per dare ai nostri cittadini una possibile alternativa per uscire dal buio in cui lui e la sua amministrazione ci hanno gettati. I mongianesi piuttosto dovrebbero chiedersi come mai questo suo improvviso risveglio dal letargo? Non è un segreto che a Mongiana negli ultimi anni era più facile vincere al Superenalotto che trovare il sindaco in Comune. Questa improvvisa frenesia a cosa è dovuta? Un'ultima domanda gliela voglio rivolgere. Visto la sua affermazione che sia lui che la sua amministrazione hanno sempre agito nell'interesse del paese e per il paese, dov'era quando, per l'iniziativa proposta dal sindaco di Nardodipace in merito a lavoro nelle aree interne, si svolgevano le riunioni preparatorie insieme all'amministrazione di Fabrizia e le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil? Dove erano lui e la sua amministrazione quando a questi tavoli si cercavano soluzioni per combattere quella piaga che attanaglia la nostra terra che è lo spopolamento? Salvo poi presentarsi all'ultimo incontro perché c'erano le telecamere e bisognava fare la passerella? Vedi caro sindaco uscente, è inutile che ti arrampichi sugli specchi. I nodi vengono tutti al pettine. È inutile gettare fumo negli occhi ai mongianesi, sviando la responsabilità sulla minoranza. Anche perché io non ho difficoltà ad ammettere i miei errori. Ma la verità è che voi avete approvato i provvedimenti, voi e solo voi. Sindaco e quattro consiglieri. Prima di chiederci di prenderci le nostre responsabilità prenditi le tue. Quest'ultimo atto ha certificato l'abbandono verso Mongiana e i mongianesi. Noi faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per rimediare alle vostre trascuranze. Lo faremo perché amiamo Mongiana e teniamo alla nostra comunità. E stai tranquillo, i nostri cittadini sanno dare le giuste valutazioni alle cose. Non potete sfuggire alle vostre responsabilità. Come dice un proverbio latino “Veritas filia temporis” - la verità è figlia del tempo".

Francesco Angilletta - Consigliere comunale Mongiana cangiante

Mongiana: Angilletta (Mongiana Cangiante) ed il sindaco Iorfida insieme in un dibattito pubblico su "Villa Vittoria"

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa da parte del gruppo "Mongiana Cangiante" riguardante gli accessi al parco botanico "Villa Vittoria" di Mongiana.

Esprimiamo piena soddisfazione per la prima assemblea organizzata dal movimento politico “Mongiana Cangiante” in merito alla vertenza che si è creata per il cambio di gestione degli accessi a Villa Vittoria.

Alle 17.00 di domenica 18 marzo 2018 ha avuto luogo nella sala consiliare del Comune di Mongiana, un dibattito al quale hanno partecipato cittadini, attività commerciali e rappresentanti popolari. Il capogruppo di opposizione e rappresentante di “Mongiana Cangiante” Francesco Angilletta, insieme al Sindaco Bruno Iorfida, hanno esposto di fronte alla popolazione i propri pensieri e le azioni intraprese relativamente alla controversia creatasi nel piccolo borgo delle Serre Calabre.

Da parte della comunità è emersa una forte preoccupazione sulle ripercussioni che la scelta adottata da parte dell’Arma dei Carabinieri Forestali possa avere sul tessuto socio-economico mongianese già fragile. Nonostante le contestazioni e le critiche espresse persiste la volontà, da parte della cittadinanza, di trovare una soluzione condivisa con i dirigenti militari e quindi nel rispetto delle posizioni degli amministratori di Villa Vittoria.

Diversi interventi da parte dei cittadini hanno comunque sottolineato l’esigenza di ricevere maggiore considerazione, ricordando che la struttura, che deve continuare a mantenere un carattere di pubblica fruibilità, è stata costruita anche dai tanti Mongianesi che lì hanno prestato la propria opera. A termine della seduta è stata presa la decisione collegiale di formare un comitato composto da rappresentanti di maggioranza e opposizione, delle attività commerciali e della cittadinanza, per elaborare proposte da sottoporre all’attenzione della comunità e della direzione di Villa Vittoria. Si prevedono future sedute dell’assemblea popolare.

Mongiana Cangiante denuncia il malfunzionamento del depuratore

"La cittadinanza di Mongiana vive da alcuni mesi una grave situazione di disagio, dovuta al malfunzionamento del depuratore".

È quanto denuncia in una nota il movimento Mongiana Cangiante.

"Le famiglie che vivono nei pressi della struttura - continua il comunicato - subiscono le conseguenze peggiori, in quanto sono quasi a diretto contatto con il problema. Ci sono momenti però, in cui i cattivi odori causati dal guasto coprono l’intero territorio comunale. L’area interessata riguarda la cosiddetta 'parte bassa' del paese che include anche gli scavi delle Reali Ferriere. L’amministrazione comunale spiegava in seduta consiliare che questo malfunzionamento è causato dall’afflusso di sostanze chimiche nocive, che danneggiano fortemente la fauna batterica delle vasche e provocano di fatto l’interruzione dell’azione depurativa dei fanghi. La nostra critica oggi riguarda il fatto che l’azione dell’amministrazione si sia semplicemente limitata alla denuncia fatta presso gli organi competenti. Sia chiaro che condividiamo in pieno la decisione di fare l’esposto alle Forze dell’Ordine, ma pensiamo che non sia sufficiente a dare sollievo alla comunità che chiede interventi immediati da mesi ormai. Per evidenziare la gravità della situazione riferiamo di testimonianze di alcuni cittadini che vivono segregati in casa oppure preferiscono dormire nelle loro automobili.

Non vogliamo limitarci alla mera contestazione - aggiungono gli esponenti di Mongiana Cangiante - ma dare il nostro contributo per trovare una celere soluzione al disagio creato. Siamo certi che sia dovere di chi amministra tutelare la salute, ma anche la serenità dei propri cittadini tutti. Famiglie che hanno fatto sacrifici per acquistare o costruirsi delle case nel nostro bellissimo Comune non possono essere abbandonate. Dobbiamo tutti assumerci le nostre responsabilità. Proponiamo che si dia inizio ad uno studio che elimini il problema alla base. Un’attenta valutazione delle condizioni dell’impianto stesso e l’eventuale necessità di interventi strutturali. Immaginiamo che un eventuale ampliamento con elementi che riescano a dividere le sostanze prima dell’immissione nelle vasche principali, possa aiutare a proteggere la fauna batterica e garantire il continuo funzionamento dell’impianto. Rimandiamo ovviamente le dovute conclusioni a tecnici del campo che sicuramente possono dare suggerimenti validi.

Contestiamo inoltre lo stato in cui versa l’isola ecologica 'provvisoria' al centro di Mongiana, vicino al centro sociale e ai campetti sportivi. Una situazione di degrado che vede montagne di buste esposte alle intemperie e alla mercé di animali che vanno alla ricerca di cibo.

Chiediamo con forza che, per la tutela del benessere di tutta la cittadinanza, si intervenga immediatamente per eliminare questi disagi. Lo esigiamo con la stessa fermezza con la quale abbiamo insistito per l’intervento su Corso Vittorio Emanuele III. Intervento che in seguito alla nostra protesta è stato realizzato in poco tempo. Ci interroghiamo però, a parte la soddisfazione per questo risultato, come mai non ci sia stata cosi celere risposta alle nostre richieste fatte nelle varie sedute di consiglio comunale, mentre è bastato un breve comunicato pubblico per spingere ad agire l’amministrazione.

Ci auguriamo - conclude la nota - che in merito alle condizioni precarie createsi oggi per il malfunzionamento del depuratore, ci sia una reazione altrettanto immediata.

Vogliamo prenderci cura del nostro paese, perché è l’unico posto dove vogliamo vivere".

 

Viabilità, "Mongiana Cangiante" chiede la mobilizzazione di sindaco e cittadini

Le condizioni attuali delle principale strade del nostro territorio sono oramai allarmanti e preoccupanti per la sicurezza del cittadino. Viviamo da anni una situazione non accettabile che produce quotidianamente in tutti noi rabbia e rassegnazione. Le principali arterie in entrata e in uscita da Mongiana sono a tratti impraticabili. A questo si aggiunge la condizione non ottimale del Corso Vittorio Emanuele III, unico tratto di strada provinciale sul territorio comunale in buone condizioni fino a poco tempo fa, tratto fortemente danneggiato per una scelta, a nostro avviso sbagliata da parte dell’attuale amministrazione comunale, nel progettare “pseudo cunette”. Lavori eseguiti circa tre anni fa.

Come movimento politico di opposizione abbiamo in diverse sedute di consiglio comunale chiesto che venga posto rimedio a questa situazione degenerante, richieste che ad oggi non hanno avuto nessuna risposta. Con questo comunicato vogliamo anche porre l’attenzione dei cittadini di Mongiana e di tutto il comprensorio sulla situazione critica in cui versano le principali vie di comunicazione ma anche sull’immobilismo politico che coinvolge alcuni comuni. Ricordiamo che il 9 marzo scorso a Mongiana si è tenuto un consiglio congiunto tra i comuni di Fabrizia, Nardodipace e Mongiana. In questa occasione diversi amministratori e componenti del Comitato Trasversale delle Serre hanno fatto diversi interventi interessanti. E’ stata avanzata la proposta di produrre un documento unitario da consegnare al Prefetto di Vibo Valentia, al Presidente del Consiglio Regionale e all’Anas, per denunciare lo stato di fatto e chiedere urgenti misure di intervento.

Ricordiamo nel discorso di Bruno Iorfida un passaggio dove veniva sottolineato che qualora questo documento non fosse stato preso in considerazione (dandone il tempo massimo di 10 giorni) e quindi non fossero arrivate risposte operative in tempi rapidi si sarebbe proceduto mettendo in campo “azioni eclatanti” (Queste le parole del Sindaco Iorfida). Ebbene oggi ai primi giorni del mese di giugno, sia come consiglieri di opposizione che come cittadini, non abbiamo notizie circa la stesura e invio del “documento unitario”.

Quindi chiediamo pubblicamente al Sindaco di avere una risposta in merito. Preso atto che le condizioni delle nostre strade non sono di certo migliorate in questi mesi chiediamo, affinché la manifestazione del 9 marzo non rimanga una semplice passerella, che si prendano iniziative importanti, ricordando al Sindaco Iorfida che noi come movimento politico “Mongiana Cangiante” ci mettiamo a completa disposizione sua e della popolazione, pronti a seguire ogni azione incisiva, forte e risolutiva. Se c’è bisogno di scendere in piazza, manifestare a Catanzaro in Regione, bloccare strade in modo simbolico, noi ci siamo, perché come movimento lottiamo da sempre per l’uguaglianza dei diritti e per pari opportunità ai cittadini. Oggi dobbiamo avere il coraggio di dire che in Calabria ci sono, per gli organi di Governo, cittadini di seria A e di serie B. Chi vive nel territorio delle Serre non ha la stessa sicurezza e le stesse possibilità di chi vive ad esempio nelle zone costiere o vicino le principali arterie di collegamento regionale (A3, trasversale ionico tirrena, 106 Catanzaro – Lamezia etc).

La nostra politica tende a discutere e trovare risoluzione ai tanti problemi dei cittadini. Un “giusto” politico non può non intervenire incisivamente per tentare di risolvere le varie problematiche che quotidianamente la popolazione subisce. Nel nostro caso e dell’intera zona delle Serre ci riferiamo alla situazione sanitaria, educativa-formativa, culturale sociale e occupazionale. Mongiana Cangiante vuole coinvolgere sempre più la popolazione, far prender coscienza della realtà dei fatti perché questo è il primo passo verso il cambiamento e l’unico modo per avere forza. Vogliamo che la nostra gente sia sempre più vicina ai principali centri della Calabria, dell’Italia, del mondo e che Mongiana possa essere visitata dai tanti turisti in sicurezza e comodità. Per questo motivo aspettiamo e chiediamo pubblicamente al Sindaco Iorfida di dare seguito all’iniziativa partita il 9 marzo a Mongiana.

"Mongiana Cangiante" replica duramente al sindaco Iorfida (allegati foto e d impegno di spesa)

 

Non accenna a placarsi la polemica fatta di botta e risposta a mezzo stampa tra il gruppo di minoranza al comune di Mongiana, "Mongiana Cangiante", ed il sindaco Bruno Iorfida. 

Dopo la replica del sindaco Iorfida (che trovate qui) alle accuse sollevate dal gruppo d'opposizione (qui riportate), arriva la contro-replica di quest'ultimi, pubblicata tra l'altro anche sulla pagina web del gruppo che accusano il sindaco di continuare a mentire.

…”non si è fatta attendere la replica del sindaco”… Vero, anche se leggendo le deliranti dichiarazioni del primo cittadino avremmo consigliato di valutare con più attenzione ed equilibrio la propria reazione e soprattutto certe espressioni offensive. “Avete toccato il fondo…” - così si rivolge a noi. Siamo convinti che il sindaco non abbia la più pallida idea di cosa significhi “toccare il fondo”, altrimenti non si sarebbe mai prestato a questa bassezza così poco rispettosa. La nostra correttezza nei confronti degli amministratori non può essere messa in discussione, e Bruno Iorfida questo lo sa. Abbiamo evitato per anni interventi sulla stampa, perché non volevamo in alcun modo danneggiare l’immagine del nostro bellissimo paese. Non stavamo sicuramente dormendo e lo dimostreremo nelle prossime settimane.

Il sindaco, nel preciso istante in cui dichiara, che i documenti del consuntivo siano stati messi a disposizione e consegnati “nei termini, nei modi e nelle forme previste dalla legge”, sta deliberatamente e spudoratamente tentando di ingannare l’opinione pubblica. E’ stato affermato e confermato in seno alla seduta consiliare del 17 maggio 2017, che la relazione al rendiconto di bilancio è stata consegnata all’opposizione il 10 maggio 2017, e cioè sette giorni prima della data della seduta di consiglio comunale, e non venti come previsto dalla legge. Il sindaco sa pure che come opposizione abbiamo sorvolato, per non creare situazioni sgradevoli. In cambio ci è stata negata la copia del documento in forma analitica per capitoli. Addirittura ora afferma che non sia un’atto ufficiale. Una cosa strana c’è. Se il bilancio non viene redatto per capitoli, come mai si leggono riferimenti a capitoli di spesa specifici nei vari impegni di spesa e nelle liquidazioni? Forse nemmeno questi atti sono ufficiali? Ma visto che sono pubblici vi alleghiamo l’immagine di un documento recente, per chiarezza (Allegato presente in fondo all'articolo). Visto che parla tanto di collaborazione non riusciamo ancora a capire quali siano le motivazioni per non trasmettere all’opposizione la documentazione richiesta. O si tratta di arroganza, o di timore; di certo non è un’atteggiamento collaborativo.

Il sindaco ricorda la nostra assenza, poche e giustificate. Non ricorda però quando, in una delle ultime sedute si è potuto approvare il PSC intercomunale, grazie alla presenza dell’opposizione, dato che la maggioranza da sola non avrebbe raggiunto il numero legale. Dimentica anche, dichiarando la mancanza di proposte da parte nostra, che qualche critica costruttiva l’avevamo espressa. Per esempio relativamente all’ubicazione dell’isola ecologica. Premettiamo che da alcune sedute consiliari chiediamo quando sarà spostato l’impianto di raccolta rifiuti differenziata dall’attuale posizione al nuovo sito. La risposta è sempre la stessa. Fra 2-3 mesi. Sono passati 2-3 anni. Ma era proprio in merito alla scelta del sito che avevamo avanzato una proposta di certo migliorativa. Se il sindaco ricorda avevamo suggerito di utilizzare, per l’investimento di € 60.000, un appezzamento di terreno di proprietà comunale adiacente la provinciale che collega Mongiana a Fabrizia, esattamente di fronte all’entrata di contrada Santa Maria di Cropani. Una scelta che avrebbe consentito un notevole risparmio per l’allacciamento di tutti i servizi necessari e non avrebbe avuto bisogno di ulteriori interventi infrastrutturali. L’amministrazione con a capo Bruno Iorfida non ha preso minimamente in considerazione tale proposta. Ha invece scelto di destinare tale somma ad un progetto che insiste su una proprietà privata. Un terreno che ad oggi risulta raggiungibile solo con trattori, fuoristrada o a piedi e rimane quindi inutilizzabile fino a quando non sarà presa la decisione di investire altri fondi per costruire una strada carrabile. (Alleghiamo delle foto recenti sullo stato di degrado in cui oggi versa il sito e le condizioni stradali).

  

Il sindaco dice che l’opposizione era in letargo. In realtà preferirebbe che non ci fosse per niente. Ebbene sindaco non eravamo in letargo. In questi anni abbiamo fatto la nostra parte, a modo nostro, forse sbagliando o forse no, ma sempre nel massimo rispetto dei ruoli che ognuno ricopre. In merito alla passione, al legame e all’amore per Mongiana non accettiamo lezioni né da lui né da nessuno. La nostra azione sociale e politica è sempre a servizio della comunità, non chiedendo altro che un saluto, un sorriso. Non chiediamo di essere proclamati i migliori, i più grandi, perché sappiamo di non esserlo. Siamo umili cittadini di Mongiana, che hanno scelto di lottare per il cambiamento. Per poter dare a coloro che decidono di vivere a Mongiana una visione del futuro migliore e incentivare coloro che vogliono farvi crescere i propri figli. Non abbiamo bisogno di costruirci un curriculum attraverso azioni propagandistiche. Oggi abbiamo scelto di portare il dibattito sui mezzi di stampa perché costretti dall’atteggiamento prepotente e autoritario dell’amministrazione in carica, e pensiamo inoltre che sia l’unica alternativa per coinvolgere la popolazione e metterla al corrente di tutto quello che accade.

Questo è solo l’inizio, abbiamo tanto da comunicare alla nostra gente.

 

Piccata replica del sindaco Iorfida all'opposizione di "Mongiana Cangiante"

Non si è fatta attendere la replica del sindaco si Mongiana Bruno Iorfida, accusato dal sodalizio civico “Mongiana Cangiante” di poca trasparenza negli atti amministrativi, con la quale passa al contrattacco e chiama in causa la minoranza. «L'opposizione finalmente si è svegliata dal lungo letargo – replica Iorfida - forse perché i risultati raggiunti erano inaspettati, anche da noi, o forse perché un po' hanno capito che veramente teniamo al paese molto più di qualcuno che usa i comunicati stampa per diffondere notizie infondate e carenti». Poi l’accusa: «Le discussioni, le contestazioni e le critiche devono essere fatte in aula consiliare, è vero, ma il gruppo di minoranza nel corso dei tre anni di legislatura, quando presente in aula, si è limitato puntualmente a votare contro i vari piani triennale delle opere pubbliche, i bilanci nonché su relativi rendiconti; un semplice voto contrario senza mai aver proposto niente di costruttivo, giusto per farci capire quale fossero le loro idee programmatiche. Addirittura completamente assenti alla discussione del punto più importante, il Bilancio di Previsione 2017».

https://www.ilredattore.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=15569:mongiana-opposizione-attacca-il-sindaco-iorfida-trasparenza-solo-all-apparenza&Itemid=938 

Ma veniamo al motivo del contendere. «I documenti del consuntivo sono stati messi a disposizione e consegnati nei termini, nei modi e nelle forme previste dalla legge, tanto è vero che lo stesso consigliere dichiara di aver ricevuto tutti gli atti. Quindi mi chiedo, dove sta la mancanza di trasparenza? o meglio dove sta la voglia di non confrontarsi? Vorrei ben sottolineare che il consuntivo redatto nei modi di legge è stato discusso in aula ampiamente, sottolineo che il consuntivo redatto per capitoli non è previsto dall'ordinamento e quindi non si tratta di atti ufficiali del comune». Leggendo la nota apparsa sui mezzi di informazione, a firma del gruppo di minoranza «solo una cosa mi è chiara, la voglia di denigrare l'operato di un'amministrazione che si sta spendendo per risollevare le sorti di un Comune e la visibilità a livello nazionale. Inoltre, emergono continue contraddizioni che da sempre li caratterizzano e si denota ancor di più il fatto che non siano stati capaci, nonostante fossero in possesso di tutti gli atti necessari previsti dal D.lgs 118/2011, che c’entra eccome, in quanto ha sostituito e integrato il D. Lgs. 267/2000, di leggere e comprendere i contenuti, con i quali avrebbero potuto chiarirsi tutti i dubbi, ancor di più quelli maligni e tendenziosi con i quali vorrebbero far capire chissà quali artefici ci fossero in atto. Qualsiasi atto amministrativo fatto è reso pubblico mediante pubblicazione all’albo pretorio on line».

Riguardo alle opere pubbliche il primo cittadino non vuole commentare: «Lo lascio fare ai nostri concittadini e alle persone che vengono a Mongiana». Poi un messaggio all’opposizione: «Più in basso di così non potevate scendere, avete toccato il fondo, in ogni caso vorremmo ricordarvi che le porte del Comune sono sempre aperte, e per ogni atto i vari Responsabili a disposizione vostra e sopratutto dei cittadini, i quali possono valutare come vengono utilizzate le risorse pubbliche e il nostro impegno quotidiano. L'opposizione da i suoi frutti se fatta in maniera costruttiva e propositiva e non denigratoria. Invece di fare questo tipo di opposizione avrei gradito più partecipazione, più proposte ma sopratutto più chiarezza e meno parole e sopratutto più unità. La differenza è nei fatti».

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