Nardodipace: giovane incensurato arrestato per droga

I carabinieri della locale Stazione, unitamente ai colleghi della Stazione di Dinami e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Serra San Bruno, hanno eseguito una serie di perquisizioni domiciliari nella frazione Cassari di Nardodipace.

Nel corso di un controllo in un casolare, i militari hanno rinvenuto 450 grammi di marijuana già essiccata, occultata in alcuni barattoli avvolti in un sacco di plastica.

Il proprietario del casolare, Antony Martino di 25 anni, è stato dichiarato in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Il giovane è stato posto ai domiciliari, in attesa dell’udienza che si svolgerà con rito direttissimo.                       

La droga, che sul mercato illegale avrebbe fruttato circa 4500 euro, è stata sequestrata in attesa delle disposizioni dell’Autorità giudiziaria.

 

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Serre: controlli dei Carabinieri nel settore alimentare e boschivo, elevate varie sanzioni amministrative

Nel corso delle ultime settimane, i carabinieri della compagnia di Serra San Bruno unitamente ai militari dei reparti specializzati del Nas, del Nil e dei carabinieri forestali del Gruppo di Mongiana, hanno sottoposto a controllo una serie di aziende boschive, nonchè esercizi pubblici, quali pescherie e bar.

Durante i controlli, i militari hanno riscontrato alcune irregolarità amministrative.

In particolare, in un’attività commerciale adibita alla vendita di prodotti ittici, gli uomini dell'Arma hanno accertato la mancanza di alcune informazioni commerciali obbligatorie sui prodotti venduti e per tale motivo è stata elevata una multa da 500 euro

In un bar controllato nel territorio di Nardodipace, invece, è stata elevata una contravvenzione pari a circa 2 mila euro per la mancanza del piano di autocontrollo - Haccp.

Infine, i carabinieri hanno accertato l'abbattimento, da parte di un'azienda boschiva, di alberi, in particolare pini ontani, con un’autorizzazione priva di validità.

Per questo motivo è stata elevata una contravvenzione pari a circa 600 euro.

 

Controlli dei carabinieri nelle Serre, denunciate 4 persone

Proseguono i controlli effettuati dagli uomini dell'Arma nell’area montana delle Serre.

In particolare, nei territori di Serra San Bruno e Nardodipace, i carabinieri hanno effettuato una serie di controlli “su strada”.

Nel corso delle attività, durante le quali sono stati sottoposti a verifica 35 autoveicoli, 4 persone sono state deferite in stato di libertà.

Nel dettaglio, le persone raggiunte dal provvedimento sono:

- C.G. ed S.L.B, rispettivamente di 45 e 41 anni, entrambi di Serra San Bruno, trovati in possesso di un coltellino di genere vietato;

- P.G., originario di Caulonia, di 31 anni, fermato alla guida di un veicolo sottoposto a fermo amministrativo;

- T.B., originario di Simbario, di 69 anni,  trovato alla guida della propria auto in stato d’ebbrezza.

Inoltre, durante i controlli i militari hanno sequestravano un veicolo per la successiva confisca ed elevavano 5 sanzioni amministrative per un valore complessivo di 2 mila euro.

 

Nardodipace, elezioni: tutti i dubbi di Romano Loielo

Riceviamo e pubblichiamo

"A campagna elettorale conclusa e ad elezioni fatte, reputo opportuno porre una pertinente domanda all'attenzione del sig. Ministro dell'interno, del sig. Prefetto di Vibo Valentia, delle Forze di Polizia della provincia di Vibo Valentia e di ogni ulteriore soggetto interessato alla questione, ivi compresa la Procura della Repubblica competente. Come è oramai arcinoto, l'Amministrazione Comunale di Nardodipace da me guidata è stata perseguitata per dieci anni, sin dal 2007, da commissioni d'accesso e poi scioglimenti per infiltrazioni mafiose, basando tale attività  sostanzialmente sulla teoria che la frazione Cassari di Nardodipace sarebbe sede della locale di ndrangheta capeggiata dal padre del mio ex vice sindaco, Romolo Tassone, e che quindi l'azione delle mie Amministrazioni, elette proprio grazie a quel supporto, era volta a favorire gli interessi  delle organizzazioni criminali. 

Inutile ogni dimostrazione in senso contrario documentalmente attestata da parte nostra in ogni sede: il consiglio comunale di Nardodipace per ben due volte è stato implacabilmente sciolto!

Abbiamo gridato ai quattro venti e vanamente che mai alcun atto è stato posto in essere su spinte esterne e per motivi illeciti, nonché che mai alcun aiuto della criminalità c'è stato per far vincere per ben due volte la nostra squadra. Che solo l'attività politica da ognuno di noi condotta giorno per giorno da sempre tra la gente ha portato quei risultati, ma nessuno ci ha mai creduto. Compresa la stampa! Anzi, tutti hanno fatto a gara per colpirci più duramente possibile, con un'azione unilaterale senza possibilità di difesa alcuna da parte nostra, né un minimo margine per eventuali chiarimenti! Siamo stati subito etichettati ed additati come i peggiori delinquenti.

Ora però credo siamo arrivati finalmente alla resa dei conti.

La recente elezione comunale di Nardodipace del 5 novembre scorso è stata attenzionata anche dalla Commissione Nazionale Antimafia che ha passato in rassegna le tre liste presentate per verificare eventuali aderenze con ambienti controindicati.

Immagino quindi che a questo punto non sia sfuggita la composizione delle tre liste, i loro sostenitori e gli ambiti in cui ognuna di esse è nata.

Ancor di più, non sarà sfuggito il risultato finale che ognuna ha riportato.

Noi, infatti, da buoni "mafiosi" sinora sempre sostenuti dalle cosche, determinanti per ottenere la vittoria (secondo quanto sin qui affermato da chi ci ha sempre accusato), abbiamo clamorosamente perso le elezioni!

E con quale risultato?

118 voti in più da parte del vincitore, Antonio Demasi! Ma il dato più interessante degno di massima attenzione è quello della frazione Cassari: 207 voti ottenuti dalla lista di Antonio Demasi e 82 dalla nostra! 125 voti in più, quindi, per Antonio Demasi solo a Cassari!!! Mentre, seppur di poco, la nostra lista ha vinto nel seggio 1 Ciano e nel seggio 2 San Todaro. Praticamente, Antonio Demasi ha vinto solo nella frazione Cassari ed il risultato di quel seggio è stato determinante per la sua vittoria. In sostanza, i voti che la lista di Antonio Demasi ha preso a Cassari in più superano lo scarto complessivo pari a 118 voti con cui egli ha vinto le elezioni!

Ed ecco la domanda allora:

Ecc.me Autorità, come si spiega il fatto che proprio nella frazione Cassari, in cui la mia lista asseritamente vinceva prima perché ritenuta sede della locale di 'ndrangheta da sempre nostra sostenitrice, oggi vince la lista di Antonio Demasi? Perché oggi la nostra lista ha perso le elezioni a Nardodipace e le ha perso praticamente proprio per il risultato di Cassari? Ecc.me Autorità, se era davvero la 'ndrangheta a gestire le elezioni in quella frazione, cosa sarà mai successo stavolta? Se quella teoria valeva quando vincevamo Noi, vale anche ora che vince Antonio Demasi?

Perché vedete, Ecc.me Autorità, noi siamo stati massacrati politicamente e umanamente da Voi proprio per tali ragioni, ed oggi pretendiamo una risposta chiara ed esaustiva sulla questione! Oggi vogliamo sapere se quella teoria è sempre valida, in quanto la questione è semplice da risolvere: se vale sempre tale assunto, e se cioè a Cassari esisterebbe davvero una locale di 'ndrangheta che avrebbe poteri decisori su chi debba vincere le elezioni, allora noi saremmo stati sostenuti dalla 'ndrangheta per ben due volte, così come oggi sarebbe stato sostenuto chi ha vinto le elezioni. Ma se tale teoria non è invece valida, allora la locale di 'ndrangheta non esiste a Cassari, o se esiste non si interessa di politica, e Noi, contrariamente alle accuse mosse nei nostri confronti proprio da codeste Ecc.me Autorità sinora, non siamo mai stati sostenuti dalla ndrangheta né da essa guidati e quindi siamo stati ingiustamente mandati a casa! Ed anche chi ha vinto oggi, in quest'ultimo caso, lo ha fatto senza sostegni controindicati e per libera scelta degli elettori!

Credo, sig. Ministro, sig. Prefetto ed Autorità varie, che non sia una domanda tanto difficile cui rispondere, ma credo altrettanto fermamente che a tale domanda debba pervenire una tempestiva risposta, soprattutto per rispetto dei cittadini che si sono visti depredare del proprio voto per ben due volte, e presumibilmente anche ingiustamente!

Un'ultima questione: nell'ambito dei due scioglimenti del consiglio comunale di Nardodipace sono stati passati in rassegna i rapporti parentali, le frequentazioni e le appartenenze praticamente di tutti coloro che si sono occupati sinora di politica e di tantissimi cittadini. Credo che si abbiano già concreti ed esaustivi elementi su ogni candidato almeno delle due liste principali, e sono persuaso che quanto ritenuto in passato da chi ha svolto gli accertamenti non possa essere oggi smentito. Dunque, traiamo ogni indispensabile conclusione alla luce di questi pochissimi punti: i componenti delle liste, i sostenitori e raccoglitori attivi di voti, i risultati ottenuti dai singoli candidati e complessivamente dalle liste. Ogni ulteriore considerazione appare inutile. 

Certo che la mia riflessione non sia affatto infondata, rimango rispettosamente e pazientemente in attesa di riscontro alla presente, confidando nel sereno e oggettivo lavoro di tutte le Autorità competenti".

Romano Loielo

 

 

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Nardodipace: "Elezione di De Masi, un bel segnale per la Calabria e per l’Italia"

"Con l’elezione a Sindaco di Antonio De Masi, si apre una nuova fase nella storia travagliata di questo piccolo centro, per anni considerato il più povero d’Italia, in un territorio devastato dalle alluvioni e dall’incursione tremenda della mafia.

Esprimo vivo compiacimento per il consenso riscosso di nuovo da una figura stimata, di grande passione politica, impegno civile e abnegazione personale.

Ho conosciuto Antonio nel vivo della lotta per dare una casa dopo l’alluvione del 1972, io giovane dirigente del PCI che accompagnavo, nel giro delle Serre, dirigenti sperimentati e prestigiosi come Pasquale Poerio, Quirino Ledda e Franco Politano.

Antonio De Masi assieme al preside  Salvatore Tassone e al medico Saverio Monteleone costituivano un nucleo di pionieri generosi che, assieme a tanti giovani, venivano di volta in volta a Catanzaro e a Roma per rappresentare una comunità molto sofferente, ma affatto rassegnata, pur avendo il reddito medio più basso d’Italia.

E’ significativo che la nuova elezione del sindaco sia avvenuto nella stessa giornata in cui Ll SVIMEZ presentando il proprio Rapporto annuale ha descritto la Calabria che prova a rialzare la testa. Ancora il divario tra i redditi della Calabria e della Lombardia è enorme, ma si segnalano nella nostra area tante esperienze dinamiche e produttive.

E’ il frutto anche del lavoro coraggioso di quel gruppo di giovani intellettuali legati alla loro terra e stimati nel circuito culturale calabrese (da Dino Vitale a Vito Teti, da Luigi Lombardi Satriani a Saverio Di Bella, ad Alessandro Guerricchio), per far maturare una cultura di base solida che ostacolasse le tendenze al ribellismo o alla rassegnazione, fino alla scoperta dei megaliti della stratificazione antropomorfica del periodo neolitico. Respirammo aria pulita quando negli anni successivi  nel 2002 – accompagnammo da Roma il grande intellettuale francese Edgar Morin.

Ammiravo la loro capacità di legare la formazione culturale dei giovani alle conquiste concrete per migliorare le condizioni di tutti gli abitanti a partire dai più anziano.  Le lotte per la  ricostruzione del centro danneggiato, le lotte per la casa , per il lavoro, per i servizi; la sperimentazione delle coop per l’abitazione per l’occupazione e per i servizi di trasporto.

Anni difficili e conquiste importanti non cancellate dalle successive sconfitte e dalle ferite inferte dallo scioglimento del Consiglio Comunale per inquinamento mafioso.

Ora Nardodipace riparte ! Abbiamo il piacere di commentare un successo, personale e collettivo; abbiamo il dovere di stare al loro fianco per la rinascita di Nardodipace e dell’intera Calabria".

E' quanto scrive in una nota il dirigente del Pd, nonché ex Sottosegretario di Stato Giuseppe Soriero

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Luigi Tassone, sindaco di Serra, commenta la vittoria di Demasi a Nardodipace: "Vittoria che conferma la forza del Partito Democratico in tutta la provincia"

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, nella quale esprime soddisfazione per la vittoria di Antonio Demasi candidato in quota centrosinistra e politico di lungo corso che è riuscito a prevalere sul principale sfidante Piero Tassone alle amministrative di Nardodipace.
 
«Dalle amministrative per l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale che, nella giornata di ieri, hanno interessato il Comune di Nardodipace, è emerso un dato inequivocabile: il Pd si è dimostrato, ancora una volta, un partito forte e radicato, capace di accrescere il proprio consenso e di stare a contatto con la gente».
 
«Sono sicuro – prosegue Luigi Tassone – che l’amico e collega Demasi, grazie all'esperienza acquisita negli anni e con il prezioso contributo dei tanti giovani che hanno scelto di affiancarlo in questa strada verso la conquista del palazzo municipale, saprà rilanciare l’azione amministrativa, dando un volto nuovo a Nardodipace dopo le esperienze negative che si sono susseguite negli ultimi anni. Quella di Nardodipace ritengo sia una vittoria frutto del grande lavoro che la classe dirigente del Partito democratico sta portando avanti nella provincia di Vibo Valentia. Una vittoria di squadra, capitanata dall’onorevole Bruno Censore e composta da tanti giovani volenterosi, capaci di riscuotere un numero sempre maggiore di consensi, il tutto frutto dell'importante lavoro che viene portato avanti quotidianamente nei territori».
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Antonio Demasi eletto sindaco di Nardodipace (TUTTE LE PREFERENZE)

 E' Antonio Demasi il nuovo sindaco i Nardodipace. Con la lista "Nardodipace riparte" ha ottenuto 477 voti, pari al 56.7%, lasciando ben 15 punti percentuali al suo competitor, Piero Tassone, che con la lista "Uniti per Nardodipace" non va oltre il 42,7%, pari a 359 voti. La terza lista in gara, "Per Nardodipace",  guidata da Giuseppina Antonietta Carè, si aggiudica solo 5 voti fermandosi allo 0,6%

 Dunque, dopo l'ultimo travagliato periodo fatto di comissariamenti e sentenze di non candidabilità, il piccolo borgo montano torna ad optare per la sinistra, quella stessa sinistra che era stata travolta dal ciclone Loielo nelle precedenti elezioni.

 Il neo sindaco Demasi avrà ora l'arduo compito di amministrare un paese che da sempre occupa le più basse posizioni nelle classifiche nazionali e con immensi problemi d'isolamento, legati alla posizione geografica. Dalla sau parte, però, Antonio Demasi avrà Bruno Censore, deus ex machina del Pd calabrese nonché deputato. Ovviamente la nuova Amministrazione potrà anche contare sul filo diretto con Mario Oliverio, presidente regionale ed anch'egli appartenente al Partito democratico.

 LISTA N. 1 – “PER NARDODIPACE” Candidata a sindaco: Giuseppina Antonietta Carè in Martino - 5: Cosimina Cavallaro - 0 Damiano Chiera - 0 Rosina Fazio in Dominici - 0 Immacolata Iacopetta in Carrera - 0 Mirella Monteleone in Franzè - 0 Bruno Papallo - 0 Marcella Silipo - 0 

 LISTA N. 2 – “UNITI PER NARDODIPACE” Candidato a sindaco: Piero Tassone - 359: Maurizio Maiolo (detto Renzi) - 38 Aurelio Tassone (detto Relio) - 40 Antonio Franzè (detto Pompeo) - 37 Emanuele Vincenzo Loielo - 9 Salvatore Tassone - 42 Sergio Tassone - 8 Davide Angelo Cusano - 23 Roberto Alberto Mastroianni - 72 Cosimo Tassone - 49

 LISTA N. 3 – “NARDODIPACE RIPARTE” Candidato a sindaco: Antonio Demasi 477  -Alfonso Carè - 36 Francesco Carrera - 32 Alessandro Carmelo Cavallaro - 20 Antonio Quintana Dominici - 40 Antonio Ienco - 32  Chiara Maiolo - 18 Fabrizio Bruno Maiolo - 41Ilario Maiolo - 76 Samuele Maiolo - 72 Salvatore Tassone - 42

Cassari di Nardodipace, Damiano Tassone ritorna in libertà

Nel corso dell’udienza svoltasi nella giornata di ieri, la II Sezione Penale della Corte d’Appello di Catanzaro, ha disposto la scarcerazione di Damiano Salvatore Tassone, residente a Cassari di Nardodipace.

L’uomo, difeso dall’avvocato Raffaele Masciari, del foro di Vibo Valentia, il 23 marzo scorso, era stato arrestato dai carabinieri di Nardodipace, con l’accusa di detenzione illegale di arma clandestina; ricettazione e detenzione illegale di munizioni.

All’epoca dei fatti, in un fondo di località Gremi in uso a Tassone, i militari avevano rinvenuto, in un canale di scolo per liquami, un fucile con matricola abrasa ed alcune munizioni.

Con l’accoglimento dell’istanza presentata dal legale, la Corte d’Appello ha quindi modificato la sentenza con la quale, il 28 marzo scorso, il Tribunale di Vibo Valentia aveva disposto a carico di Tassone la misura cautelare degli arresti domiciliari e l’obbligo di firma.  

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