Calabria: minorenne muore travolto da un’auto sulle strisce pedonali

Questa notte, presso il lungomare Stefano Pugliese di Cirò Marina, un 26enne, mentre era alla guida di un’autovettura, ha investito un 17enne che stava attraversando la strada in corrispondenza delle strisce pedonali. Nonostante il soccorso prestato dai sanitari del 118, il ragazzo si è spento in ambulanza durante la corsa verso l’ospedale di Crotone.

La dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri dell’Aliquota radiomobile della locale Compagnia.

Per l’automobilista è scattata la denuncia per il reato di omicidio stradale.

Auto si scontra con un motorino, muore un 15enne. Uomo arrestato per omicidio stradale

I carabinieri delle Compagnie di Bianco e Locri, nel pomeriggio di oggi, hanno arrestato, per omissione di soccorso e omicidio stradale aggravato, un 28enne di San Luca.

Il giovane, poco prima delle 14, si è reso protagonista di un incidente stradale sulla 106, all’altezza di contrada Palazzi di Casignana.

A farne le spese un 15enne conducente di un ciclomotore, il quale, in seguito all’impatto con l’auto guidata dal sanluchese, ha perso la vita.

Inutile l’immediato sopraggiungere dei soccorsi, allertati dai passanti.

Il 28enne, inizialmente datosi alla fuga, è stato sin da subito attivamente ricercato dai carabinieri del Gruppo di Locri, mentre gli agenti della polizia stradale si sono occupati dei rilievi dell’incidente.

Dopo qualche ora, il conducente, accompagnato dal suo legale, si è consegnato spontaneamente presso la caserma dei Carabinieri di Locri, dove è stato interrogato dal pubblico ministero della Procura di Locri.

Il ragazzo, al termine dell’interrogatorio, è stato arrestato e dovrà rispondere dei reati di omicidio stradale aggravato e omissione di soccorso.

Accusato di aver provocato un incidente, 23enne arrestato per omicidio stradale

Un ventitreenne, S.D., di Locri, è stato tratto in arresto dagli uomini del distaccamento della Polizia stradale di Brancaleone, perché accusato del reato di omicidio stradale.

Il giovane è rimasto coinvolto in un incidente stradale avvenuto nel comune di Gioiosa Jonica nel quale, in seguito delle gravi lesioni subite, ha perso la vita un ragazzo di 24 anni, residente a  Portigliola (RC).

Sulla scorta degli accertamenti tecnici eseguiti, gli agenti avrebbero riscontrato la responsabilità del sinistro in capo all’arrestato.

Sottoposto agli accertamenti alcolemici nel sangue, S.D. sarebbe risultato positivo con un tasso di alcool sensibilmente superiore a quello consentito dalla legge.

I poliziotti hanno, pertanto, sequestrato i veicoli coinvolti nell’incidente, mentre la salma della giovane vittima è stata messa a disposizione dell’Autorità giudiziaria per gli accertamenti autoptici.

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Donna vibonese morta in incidente sull'A2, 35enne marocchino arrestato per omicidio stradale e guida in stato di ebbrezza

Un uomo di nazionalità marocchina, I.R., di 35 anni, è stato arrestato per il reato di omicidio stradale e guida sotto l’effetto di alcool.

L'arresto è stato effettuato in seguito all’incidente avvenuto ieri sera sull’autostrada A2, all’altezza del comune di Martirano Lombardo, dove l’uomo alla guida di una Opel Vectra ha tamponato l’auto che lo precedeva causando il decesso sul colpo di una donna di 67 anni, Rita Ramondino, di Vibo Valentia.

Nell’impatto hanno riportato lesioni anche gli altri tre occupanti del veicolo.

“Le pattuglie della polizia stradale intervenute in breve tempo sul luogo dell’incidente ravvisavano – si legge in una nota della Questura di Catanzaro – sin da subito il palese stato di alterazione psicofisico del conducente dell’Opel Vectra che risultava positivo al controllo della prova alcoolemica. Dalla ricostruzione inequivocabile della dinamica dell’accaduto, si appurava l’elevata velocità di marcia della Vectra e il mancato controllo del mezzo da parte di I.R., anche come conseguenza della guida in stato di ebrezza”. 

Secondo la ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine, a provocare l’incidente sarebbe stata l’elevata velocità della Vectra e il mancato controllo del mezzo da parte di I.R., anche in conseguenza della guida in stato di ebbrezza.

In seguito ad ulteriori accertamenti, gli agenti della Polizia Stradale hanno constatato che, già in passato, il 35enne  si era reso responsabile degli stessi reati

In considerazione di ciò e, rilevato che il decesso della passeggera del veicolo investito sarebbe  una diretta conseguenza del comportamento e della scorretta guida di I.R., gli agenti hanno arrestato l’uomo per il reato di omicidio stradale e guida sotto l’effetto di alcool. Al termine degli accertamenti i veicoli direttamente coinvolti nel sinistro sono stati sottoposti a sequestro.

Ddl omicidio stradale, il commento del senatore D'Ascola

“Questo provvedimento si iscrive in una tradizione propria del nostro codice che tratta con estrema severità la ubriachezza volontaria”. Ad affermarlo è il senatore Nico D’Ascola, intervenuto sul ddl sull’omicidio stradale, in discussione al Senato. “Abbiamo una disciplina che trasferisce l’elemento soggettivo, nel momento in cui si cagiona lo stato di ubriachezza, alla commissione del reato commesso in tale stato. Dobbiamo comprendere che certo la soluzione di problemi di questo genere è costituita dalla prevenzione, da un sistema di sicurezza dei cittadini che transiti effettivamente attraverso il controllo sociale. E’ necessario – prosegue D’Ascola - pensare alla prevenzione attraverso un sistema capillare di sicurezza che significa controllo, senza quest’ultimo non si può attuare la prevenzione, in quanto il meccanismo del reato colposo non si caratterizza per una disubbidienza volontaria, ma per un comportamento determinato per l’appunto da imprudenza, imperizia, negligenza, quindi da meccanismi che scontano la difficoltà di un relazionarsi con il precetto penale. Per quanto riguarda l’omicidio stradale, l’intervento sanzionatorio severo agisce effettivamente sui fatti prodromici, ossia sulle condotte di assunzione volontaria di sostanze stupefacenti o psicotrope, sull’ assunzione di sostanze alcoliche, tutti comportamenti che si caratterizzano almeno per una fase iniziale di tipo volontario. Il cittadino che assume in maniera abituale o anche in modo frequente sostanze stupefacenti, ovvero sostanze alcoliche, oggi sa che un’assunzione dissennata di queste, coniugata con la guida di autoveicoli, potrà sfruttargli un intervento sanzionatorio estremamente severo. Quindi, l’intervento non agisce sul fatto colposo, ma agisce sul fatto prodromico che determina quella situazione di enorme pericolo. La società moderna è una società del rischio, dunque, non possiamo sottovalutare in questo contesto condotte sconsiderate che addirittura in certo senso già implicano una forma surrettizia di accettazione del verificarsi dell’evento, in un contesto in cui esso non è assolutamente voluto. Il fatto deve essere cagionato per colpa, nessuno deve pensare che taluno risponderà di omicidio stradale se si è ubriacato. L’evento non è addebitale ad una sua condotta colposa, ma lo stato di ubriachezza volontaria, lo stato di assunzione volontaria di sostanze stupefacenti è quella condizione che determina l’accesso alla forma autonoma e specializzata di omicidio stradale. La presenza della colpa – conclude il senatore - deve rinvenirsi, perché se il soggetto ancorchè ubriaco o in stato di stupefazione, avesse cagionato incolpevolmente l’evento, nessuno potrebbe addebitarglielo. E’ necessario riflettere sulla necessità di un diritto penale della sicurezza, ma questo costituisce una strada ancora da intraprendere ed è il problema più importante della scienza penalistica”.

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