Tirocinanti Parco delle Serre, Salerno presenta un’interrogazione: “Lumi sul loro futuro”

“È necessario fare subito chiarezza sulla situazione dei tirocinanti del progetto ‘Natura e turismo’ che, ormai da diversi giorni, occupano il Parco delle Serre chiedendo risposte tangibili e non parole o continui rinvii”. È quanto afferma il consigliere regionale Nazzareno Salerno che alza il livello di attenzione su una questione sempre più scottante. “Il confronto con i vertici regionali – sostiene l’esponente azzurro - può essere utile, ma deve portare a qualcosa di concreto e non trasformarsi in uno strumento per allungare i tempi e spezzare le resistenze dei lavoratori. Ribadisco che per questi tirocinanti è opportuno avviare un nuovo progetto della durata di 24 mesi volto all’accompagnamento e al reinserimento nel mondo del lavoro: sarebbe una soluzione, peraltro già prevista, che consentirebbe di valorizzare e non sprecare le competenze acquisite. Purtroppo – è la sferzata - noto da parte di chi riveste ruoli di governo un atteggiamento criptico, distaccato e dilazionatorio che pare andare in un’altra direzione. Se così fosse, si tratterebbe di un comportamento irresponsabile nei confronti di lavoratori e padri di famiglia che si sono impegnati per il miglioramento della qualità della vita e che, grazie all’esperienza compiuta ed alla formazione ricevuta, possono continuare ad offrire un contributo significativo per la comunità. Pertanto, al fine di capire le reali intenzioni del governo regionale circa il loro destino e di sollecitare, ancora una volta, un rapido intervento volto all’adozione di azioni risolutorie, provvederò a depositare un’apposita interrogazione in Consiglio regionale. Chi crede nelle proprie attività e nel proprio lavoro – conclude il rappresentante di Forza Italia - merita di essere ascoltato e sostenuto. Soprattutto merita di conoscere la verità”.

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Pressing Fai-Cisl sulla vertenza dei 49 lavoratori del Parco delle Serre

Pressing della Fai-Cisl di Catanzaro Crotone e Vibo Valentia sulla vertenza che riguarda la situazione di circa 49 lavoratori che hanno da poco concluso il tirocinio formativo del progetto "Natura e turismo" presso l’Ente Parco Regionale delle Serre e che, nonostante i diversi incontri, ad oggi non hanno alcuna garanzia sul loro futuro formativo e lavorativo, "nonostante - si legge in una nota - gli ottimi risultati ottenuti nei vari settori di competenza dell’Ente Parco, testimoniati sia dallo stesso ente che dai Comuni del territorio". La Fai-Cisl ha chiesto un incontro urgente al Prefetto di Vibo Valentia Giovanni Bruno  per sensibilizzare il governo regionale, e in particolare l’assessorato alla Formazione e Lavoro, ed un incontro urgente al commissario dell’Azienda Calabria Lavoro Fortunato Varone. "La soluzione della vertenza, infatti, non può che trovare un definitivo sblocco - secondo l'organizzazione sindacale - con lo sforzo unanime delle parti coinvolte, rappresentate dall’Azienda Calabria Lavoro, dalla Regione Calabria e dal Parco delle Serre". La Fai-Cisl ricorda infatti che "oltre alla mancata prosecuzione delle attività, i lavoratori sono costretti a subire un grave ritardo nella corresponsione delle indennità degli ultimi cinque mesi, che rappresentano una piccola, ma indispensabile, fonte di sostentamento per le loro famiglie. E’ quindi necessario individuare, di concerto tra tutti gli attori coinvolti, un percorso che possa permettere a 49 persone, tenuto conto delle esperienze maturate e dei risultati ottenuti, di proseguire il loro percorso formativo e lavorativo, anche attraverso l’impiego delle consistenti risorse in arrivo dall’Unione Europea. Le loro importanti competenze acquisite attraverso i tirocini formativi non devono andare disperse, ma devono essere messe al servizio di un territorio che deve fare delle sue risorse ambientali un’occasione di sviluppo economico e di crescita occupazionale, e soprattutto - termina il comunicato della Fai-Cisl - bisogna garantire la dignità del lavoro a queste famiglie, mettendole al sicuro rispetto ad una situazione di povertà e di disagio sociale che è appena dietro l’angolo".

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Serra, scoperte sulla biodiversità regionale. Ma i vandali distruggono i dispositivi

Un gruppo di ricercatori del CREA-Sam, l'Istituto di ricerca in Selvicoltura in ambiente Mediterraneo, con sede a Rende, sta svolgendo un progetto di ricerca in ambito forestale in tutta la regione. Nei boschi della nostra Calabria si trova una straordinaria ricchezza, una biodiversità di cui si vuole studiare, proteggere e far conoscere l'importanza. Il progetto PON "Ambi.Tec.Fil.Legno" ha lo scopo di promuovere l'utilizzo sostenibile delle risorse forestali calabresi. A questo scopo, il dottor Stefano Scalercio e la sua equipe studiano la biodiversità e valutano la sostenibilità ambientale dell'utilizzo del bosco attraverso dei bioindicatori insospettabili, le farfalle notturne. Le ricerche in corso hanno già portato alla luce interessanti novità riguardanti la biodiversità regionale, molte delle quali scoperte nel territorio di Serra San Bruno.  Gli innovativi dispositivi di monitoraggio, chiamati trappole luminose, hanno però di recente attirato la curiosità degli abitanti del circondario, a causa delle vistose luci viola apparse nei boschi nel cuore della notte; così, qualche isolato individuo, dopo aver concluso che non si trattasse di apparizioni mistiche, come inizialmente ipotizzato, deve aver stabilito che 9 trappole luminose fossero troppe: si sarebbe venuto a sapere troppo sulle riservate farfalle e le fitte foreste che da secoli rendono la nostra terra naturalisticamente pregiata.  Così 5 trappole luminose sono state vandalizzate, depredate della componente elettrica, e rese inutilizzabili, il tutto a beneficio del nulla. I carabinieri, già allertati dopo un primo furto avvenuto ad agosto, si sono prontamente attivati e hanno dato supporto agli sfortunati ricercatori, che hanno inoltre reso noto l'accaduto alla segreteria comunale e alla Direzione del Parco Naturale Regionale delle Serre. Tuttavia le risorse sono limitate e tant'è, non c'è molto che si possa fare per acciuffare dei semplici vandali di conoscenza, fosse anche solo per distruggere le loro ambizioni da neobriganti allo sbaraglio. Tanto ormai il prezzo della conoscenza, le svariate centinaia di euro di materiale rubato o distrutto, è stato già pagato. Si può, allora, abbandonare il campo, lasciare questa terra in mano all'ignoranza di quei pochi individui e rinunciare a sapere, a far sapere che la Calabria è ricca di risorse naturali ancora sconosciute, che la Calabria è anche ricerca scientifica e tutela dell'ambiente ad alti livelli? Ci troviamo costretti a raccontare, che si sa, chi si fa gli affari suoi campa cent'anni.

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Pioggia di incarichi al Parco delle Serre, mentre mobilitati e tirocinanti restano a casa

Da una parte i disagi insostenibili dei mobilitati in deroga uniti al progressivo affievolimento delle speranze di coloro che hanno appena terminato il tirocinio ritrovandosi appesi al solo bagaglio di esperienze accumulate in questi mesi e nulla più. Dall'altra una serie di atti vergati per assegnare incarichi. E' la paradossale condizione che interessa il presente del Parco Naturale Regionale delle delle Serre.  Il sospetto, invero,  è che le scarne risorse finanziarie a disposizione non abbiano impedito di "premiare per meriti politici" i professionisti individuati, sicuramente osservando le prescrizioni di legge, ma forse con scelte discutibili sul piano meramente etico. Scorrendo l'elenco dei provvedimenti in oggetto, ci si imbatte per esempio nella deliberazione N. 23 "Approvazione progetto lavoratori L.R. N. 15/2008", datata 10 agosto 2015 e servita ad attuare una variazione di Bilancio finalizzata all'integrazione salariale nel periodo compreso fra settembre e e dicembre per un lavoratore. Trascorre poco più di un mese ed è premura dei vertici amministrativi del Parco pubblicare una determinazione, datata 18 settembre 2015 e recante "Piano, Regolamento e Piano economico sociale del Parco - Avvio procedimento di modifica e approvazione nuovi elaborati - Presa d'atto delle Deliberazioni N. 26/2015 e 27/2015 - Costituzione Gruppo di lavoro interdisciplinare - CIG  XDF11A051D". Documento che impegna la somma di 48 mila euro e che si risolve con l'attribuzione dei compiti ad un dipendente ed a sei professionisti esterni. Dieci giorni più tardi, il 28 settembre, la determinazione N. 95 "Foresta Prasto - rilevazione perimetrazione in campo per la successiva tabellazione - Attribuzione incarico tecnico CIG XEA11A0523" prevede la cifra di 15 mila euro per l'espletamento delle mansioni previste e che saranno attuate da un ingegnere e due geometri. Nello stesso giorno, il 28 settembre 2015, la determinazione N. 96 "Foresta Prasto – rilevazione servitù gravanti sulla foresta demaniale Prasto - Attribuzione incarico tecnico - CIG X7211A0526"  gratifica un altro ingegnere ed altri due geometri.  E sullo sfondo rimane la delusione di tanti cittadini che, sempre più spesso, assistono a dinamiche che non comprendono.  

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Parco delle Serre, la commovente disperazione dei mobilitati: “stanchi della politica, vicini ai tirocinanti”

Anche loro sono stati al servizio del Parco delle Serre. Hanno lavorato, hanno sudato, hanno cercato di portare il pane a casa. E adesso, i percettori di mobilità in deroga utilizzati presso l’Ente di tutela ambientale, stufi del “silenzio assordante” calato sulla loro vicenda, dicono la loro, perchè forse si sentono figli di nessuno. Sgombrano subito il campo da possibili equivoci, potenziali fonti di guerre fra poveri, ed esprimono “solidarietà ai tirocinanti del progetto ‘Natura e turismo’”. “Le nostre lamentele – spiegano - il nostro sfogo non è contro di loro, però non possiamo e non vogliamo permettere che la nostra situazione, diversa, cada nel dimenticatoio, come pare sia successo. Abbiamo terminato il nostro progetto, all'interno delle politiche attive, il 2 settembre 2015 e da allora non vi è stata più alcuna considerazione. 46 lavoratori che ancora oggi attendono che vengano erogate tre mensilità. Lavoratori che hanno prestato la loro opera presso il Parco delle Serre per 400 euro lorde al mese. Lavoratori, persone che devono quotidianamente subire l'umiliazione di chiedere per favore ciò che gli spetta per diritto. Persone – sottolineano - che vedono la propria dignità e quella delle rispettive famiglie calpestata continuamente. Padri e madri di famiglia che sentono in pericolo la serenità e l'avvenire dei propri figli. A questo punto siamo arrivati. Ma pazienza, tanto sappiamo che si ricorderanno di noi prima o poi. Al massimo – è la tagliente riflessione - dobbiamo aspettare le prossime tornate elettorali. Lì ritorneremo importanti, degni di considerazione, magari decisivi. E appunto perché decisivi ripetiamo che siamo arrivati al limite della sopportazione”. Non vogliono rimanere passivi e illustrano la loro verità: “siamo stanchi di vedere una politica arrogante, egoista e esibizionista, impegnata più a risolvere le beghe interne ai partiti che a dare risposte alle esigenze del popolo e del territorio. Una politica autoreferenziale fine a se stessa, alla propria ambizione di potere e protagonismo. Noi chiediamo delle risposte immediate e concrete in merito al nostro presente e al nostro futuro pronti ad azioni forti di protesta  È ora di passare ai fatti, basta con le parole. Basta con la pazienza. Basta con la fiducia gratuita. Non esiste più. Chiediamo che venga al più presto convocata una riunione con i rappresentanti politici e sindacali, alla presenza di tutti i lavoratori per chiarire ogni situazione. Chiediamo che apriate gli occhi, le orecchie e la bocca, e che vi rimbocchiate le maniche. Non bastano più i contentini”. L’ amara ironia della conclusione è l’emblema della loro disperazione: “con una mela al giorno... si muore di fame. Figuratevi senza”.

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Progetto “Natura e turismo”, tirocinanti pronti a salire sul tetto del Parco delle Serre

Stanchi, snervati, ma disposti a tutto pur di preservare quella postazione che nell’ultimo anno – oggi sono terminate ufficialmente le loro attività – ha rappresentato una boccata d’ossigeno per loro e per le loro famiglie. I 49 tirocinanti del progetto “Natura e turismo” non si arrendono, vanno avanti nella loro protesta  e rivendicano “i loro diritti”. Perché, conclusa la formazione, vogliono essere integrati nel mondo del lavoro. Sanno bene che c’è una pianta organica e tante caselle da riempire. Ci pensano, riflettono, forse sognano un qualcosa che appare fisicamente vicino ma tecnicamente assai distante. L’occupazione del Parco delle Serre, intanto, prosegue: presto potrebbero essere messe in campo azioni eclatanti. Innanzitutto, sono pronti a salire sul tetto della sede dell’Ente di tutela ambientale, perchè, nonostante le richieste d’incontro con il prefetto di Vibo Valentia Giovanni Bruno e con il presidente della giunta regionale Mario Oliverio, le risposte “non sono arrivate”. Ecco allora che meditano di fare rumore, per farsi sentire. Sono fieri del “lavoro” che hanno svolto con impegno e dedizione, forse caricandolo di aspettative. Le stesse che ora rischiano di andare deluse. 

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Tirocinanti Parco delle Serre, Salerno: “Subito un progetto di 24 mesi per reinserimento lavorativo”

“L’idea originaria riguardante il progetto ‘Natura e turismo’ era quella di creare le condizioni affinché persone che erano state espulse dal settore produttivo vi potessero rientrare attraverso l’ampliamento e l’aggiornamento delle competenze”. A prendere posizione è il consigliere regionale Nazzareno Salerno che svela le previsioni iniziali su una questione sempre più delicata e indica quella che, a suo parere, è la strada per risolvere il problema. “Al termine del tirocinio – precisa l’esponente di Forza Italia - non doveva esserci un semplice rinnovo quanto un progetto della durata di 24 mesi come accompagnamento al reinserimento nel mondo del lavoro. Questo garantirebbe tranquillità ai 49 lavoratori che avrebbero uno stipendio per un tempo ragionevolmente idoneo per ottenere una collocazione dignitosa nel mondo lavorativo”. C’è poi una bacchettata a chi governa in questa fase: “non capisco – afferma Salerno - il tergiversare di coloro i quali hanno il potere decisionale e di azione, ma si limitano a continui rinvii a nuovi incontri che lasciano presagire un nulla di fatto. Questi lavoratori hanno peraltro acquisito abilità ed esperienze e possono davvero rendersi utili per il miglioramento della qualità della vita in un territorio, quale quello ricadente nel Parco delle Serre, che è dotato di potenzialità inespresse. Confermo – è la conclusione - la mia vicinanza ai 49 tirocinanti ed alle loro famiglie e ribadisco il concetto per il quale tutte le forme e tutte le occasioni di lavoro vanno sempre tutelate”.

 

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Parco delle Serre, va avanti ad oltranza l’occupazione dei tirocinanti

“Proseguiremo l'occupazione ad oltranza finché dalla Regione non avremo risposte certe sul nostro futuro”. I 30 tirocinanti del progetto “Natura e turismo” non si arrendono e vanno avanti  nella loro battaglia, perchè quelle attività a servizio della collettività per loro erano un lavoro. E vogliono che continuino ad esserlo. “Per questo Ente – affermano - abbiamo dato tutto, così come lo abbiamo fatto per la Regione e Calabria Lavoro, ora è vergognoso essere trattati come personale usa e getta. Dalla prossima settimana – promettono - incominceremo con una lotta ancora più dura insieme ai sindacati e ai tanti che ci appoggiano e da cui abbiamo ricevuto affetto e solidarietà”. Il loro principale avversario in questo momento è il tempo: con il passare dei giorni le possibilità sulla loro permanenza diminuiscono. Di questo ne sono consapevoli e puntano a tenere alta l’attenzione. La determinazione è la loro arma principale.

 

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