Il Parco delle Serre conclude il progetto "Educando all'ambiente"

Si svolgerà il 26 maggio a Serra San Bruno, la giornata conclusiva del progetto "Educando all'ambiente", promosso dal Parco naturale regionale delle Serre e interamente finanziato dalla Regione Calabria nell’ambito del Por Calabria 2014/2020, per divulgare agli alunni  l'educazione ambientale.

Il progetto, fortemente voluto dal commissario straordinario Alfonso Grillo e dal dirigente Francesco Pititto, ha coinvolto 15 scuole delle province di Vibo Valentia e Catanzaro.

Pur iniziando il 6 marzo, a metà anno scolastico e con programmazione già avviata, ha coinvolto gli istituti: Convitto Filangieri di Vibo Valentia, preside Alberto Filippo Capria; IC Murmura di Vibo Valentia e IC Soriano- Sorianello-Gerocarne, preside Tiziana Furlani; Liceo Classico Morelli di Vibo Valentia, preside Raffaele Suppa; Iti Vibo Valentia, Preside Maria Grazia Gramendola;  Liceo Scientifico Einaudi di Serra San Bruno, preside Antonino Ceravolo; IC Fabrizia-Nardodipace-Mongiana- Cassari e IC Chiaravalle; preside Maria Carmen Aloi; Istituto Alberghiero di Soverato, preside Renato Daniele; Ic Vespucci di Vibo Marina, preside Giuseppe Sangeniti.

Fra scuole elementari, medie e superiori, il progetto ha visto partecipare oltre 1200 alunni.

Il progetto "Educando" nasce dalla consapevolezza dell'importanza di far conoscere ai ragazzi l'ambiente in cui vivono e cresceranno, i loro luoghi di appartenenza per sviluppare in loro il concetto di cittadinanza attiva affinché un domani possano essere i custodi del  patrimonio naturale artistico e culturale.

 Si è sviluppato su tre filoni: biodiversità e natura; educazione civica ambientale ed alla legalità; rifiuti e raccolta differenziata.

Tanti gli argomenti trattati dagli esperti del Parco in aula: ambiente e natura da Cosimo Deluca e Aurora Ventrici; i vecchi mestieri e la flora del Parco da Matteo Tassone; dalla legalità alle buone pratiche Domenico Minichini; dall'Agenda 2030 all'educazione civica Maria Luana Ferraro; i beni storico-culturali e le tradizioni Brunella Iellamo; dall'educazione ambientale ai percorsi naturalistici con Giorgio Pascolo; dai rifiuti alla raccolta differenziata con Vittoria Vizzari.

Il progetto pilota, reso strutturale nei prossimi anni, si concluderà proprio nel cuore del Parco a Serra San Bruno. La giornata vedrà gli alunni impegnati nei percorsi naturalistici.

Un altro obiettivo dell’ente Parco che si propone di coinvolgere da settembre, con l’inizio del nuovo anno scolastico, le scuole primarie e secondarie di tre le province (Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria)

"Vogliamo attivare un percorso formativo -ha dichiarato il commissario Grillo - che instilli nei futuri cittadini del domani valori, orgoglio e senso di appartenenza ad una terra, la nostra Calabria, nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità, elementi essenziali per uno sviluppo sostenibile".

Il Parco delle Serre al centro del progetto di salvaguardia del cervo italico

Si è svolta oggi a Roma, alla presenza del tenente colonnello  Giovanni Nobili dei carabinieri forestali, di Gianluca Catullo responsabile specie e habitat del Wwf Italia, di Alfonso Grillo  commissario straordinario del Parco naturale regionale delle Serre e del generale Raffaele Manicone dei carabinieri forestali,  la conferenza stampa di presentazione nazionale del progetto cervo italico.

 Con l’arrivo della primavera è stato rilasciato in un’area del Parco naturale regionale delle Serre e le riserve naturali circostanti, un primo nucleo di 20 esemplari di cervo italico, provenienti dal bosco della Mesola, l’ultimo areale residuo della sottospecie autoctona della nostra penisola (Cervus elaphus italicus), decimata negli ultimi secoli nel resto del territorio italiano.

Si è appena conclusa, quindi, la prima fase dell’operazione Cervo italico realizzato grazie allo sforzo congiunto di diversi partner: carabinieri forestale gestori della Riserva naturale bosco della Mesola  che hanno garantito anche il trasporto e sorveglianza nel sito di rilascio grazie al reparto territorialmente competente, il Parco naturale regionale delle Serre, l’Università di Siena, riferimento scientifico del progetto, il Wwf Italia come coordinatore operativo, Dream Italia, ente di studi faunistici con elevata esperienza nella gestione degli ungulati, l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana e il dipartimento di Scienze mediche veterinarie dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questa mattina in una conferenza stampa tenutasi presso la sede del Cufa (Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari) a Roma.

A marzo, dopo le delicate operazioni di cattura, gli animali sono stati trasferiti in tutta sicurezza a oltre mille chilometri di distanza, nel Parco naturale regionale delle Serre, che da oggi vede aumentare il valore della sua biodiversità anche a beneficio delle comunità locali. Gli esemplari traslocati sono sottoposti ad un intenso monitoraggio tramite l’utilizzo di collari satellitari, che permettono la verifica degli spostamenti, dei tassi di sopravvivenza e di riproduzione, e delle eventuali cause di mortalità. L’operazione prevede la cattura e il rilascio nella nuova area identificata di almeno 20 individui per anno, per tre annualità (2023, 2024 e 2025). Per non interferire con le fasi più delicate del ciclo biologico della specie, il rilascio avverrà ogni anno all’interno della finestra temporale compresa tra i mesi di novembre e marzo. Nei prossimi mesi verranno svolti incontri pubblici presso i comuni dell’area protetta del Parco naturale regionale delle Serre, con l’intento fornire informazioni ai cittadini in merito alle operazioni in corso e al valore della specie per la biodiversità locale ed italiana.

Grazie alla collaborazione tra più enti e istituzioni, la missione è quella di salvare dall’estinzione una sottospecie del tutto unica: tutti i cervi presenti nel resto della penisola sono, infatti, cervi europei (Cervus elaphus hippelaphus) introdotti in Italia a partire dal secondo dopoguerra e oggi in progressiva espansione. La  Riserva naturale statale “Bosco della Mesola”, in provincia di Ferrara, ha conservato fino ad oggi gli ultimi 300 esemplari di cervo italico che, in condizioni di isolamento genetico, hanno un futuro incerto per il rischio di consanguineità, di possibili modificazioni dell’habitat o possibili epidemie.

Il progetto è reso possibile grazie al finanziamento di Regione Calabria e ai fondi raccolti da Wwf Italia, grazie al supporto di Arcaplanet e di tanti sostenitori. L’attività, infatti, si inserisce nella Campagna ReNature del Wwf la cui missione è quella di invertire la perdita di specie e habitat, tutelare e ripristinare la Natura per conseguire entro il 2030 l’obiettivo di un mondo nature positive, come sancito dalle principali convenzioni internazionali.

L’operazione di trasferimento era già prevista nel “Programma nazionale di conservazione del Cervo della Mesola”, pubblicato nel 2010, al fine di creare un’altra popolazione in natura e aumentarne le probabilità di sopravvivenza, ma solo grazie al progetto ha potuto finalmente prendere vita. L’area del Parco Naturale Regionale delle Serre è stata identificata a seguito di uno studio di fattibilità condotto da ISPRA in base alle caratteristiche ecologiche e l’assenza di nuclei di cervo europeo.

Una specie decimata nei secoli e minacciata dall’isolamento

 Il cervo italico, un tempo diffuso in buona parte della Penisola, è stato via via decimato dalla trasformazione degli habitat e dalla caccia, fino a sopravvivere con pochi individui isolati nella foresta planiziale della Mesola, in passato riserva di caccia degli Estensi. Grazie alle azioni di tutela garantite dal Corpo forestale dello stato (ora carabinieri forestale), gestore dell’area, questa sottospecie è riuscita a salvarsi dall’estinzione. Considerate queste peculiarità, il cervo della Mesola rappresenta una priorità da tutelare e salvaguardare a livello nazionale. La conservazione a lungo termine di questa popolazione è oggi messa a rischio da diversi fattori: da quelli demografici, dovuti all’esiguità della popolazione e all’elevato tasso di consanguineità del nucleo residuo alla competizione con il daino, che se presente in gran numero, può limitare l’utilizzo delle risorse per i cervi; inoltre la mancanza di altre popolazioni non garantisce un sufficiente scambio genetico. Per garantire un futuro a questa popolazione unica occorre dunque da un lato migliorare le condizioni ambientali dell’areale di origine, sia delle aree aperte sia del sottobosco, e limitare la diffusione e la consistenza numerica dei daini, e dall’altro ripopolare nuove aree idonee.

A oltre 30 anni dall’operazione cervo sardo, lanciata dal Wwf per salvare, anche grazie all’acquisto della riserva di Monte Arcosu, l’altra sottospecie di cervo (Cervus elaphus corsicanus) tipica dell’isola (e che oggi è passata da poche centinaia a quasi diecimila esemplari), si spera che il futuro del cervo italico possa essere altrettanto roseo.

Serra, domenica la giornata di trekking "accessibile" sul sentiero Frassati

Serra San Bruno ospiterà il 1 aprile prossimo una giornata all’insegna del turismo accessibile. Un’occasione unica per vivere concretamente l’idea che le bellezze che il mondo ci offre possono essere vissute anche dalle persone con disabilità. Il patrimonio naturalistico appartiene a tutti e a tutti dobbiamo narrarlo e mostrarlo come un vero museo. L’evento è organizzato dal Parco regionale Serre e dall’Associazione Regionale Sordi, Ens della regione Calabria, sezioni provinciali di Catanzaro, Crotone e gruppo Rossano, in collaborazione con la Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace.

Guidati e sollecitati dall’ufficio diocesano della Pastorale delle disabilità di Rossano-Cariati, con la collaborazione tecnica di Sognare insieme viaggi e Associazione guide del Parco delle Serre, è stato pensato un evento di trekking lungo il sentiero Frassati con la traduzione nella lingua dei segni. Se un luogo diventa accessibile a tutti e la sua visita è sempre più inclusiva, questo contribuisce a fornire un altro piccolo tassello nell'abbattimento delle barriere che le persone disabili ancora incontrano nel quotidiano. L’evento si colloca in un percorso di proposta turistica accessibile e inclusiva avviato dal Parco insieme alle Guide ambientali escursionistiche. A conclusione della giornata, alle ore 16 mons. Claudio Maniago arcivescovo metropolita della diocesi di Catanzaro Squillace, celebrerà la Santa Messa, con la benedizione delle Palme.

“Con questa manifestazione – dichiara il commissario straordinario Alfonso Grillo- l’Ente Parco avvia una serie di iniziative, anche di carattere infrastrutturale, utili ad assicurare la fruizione dell’ambiente alle persone portatrici di disabilità. Il Parco si sta infatti dotando di percorsi accessibili e fruibili che presto saranno messi a disposizione e che renderanno l’area protetta sempre più inclusiva”.

Il Parco delle Serre entra nelle scuole con il progetto "Educando all’ambiente"

Il Parco naturale regionale delle Serre punta all’educazione ambientale e guarda ai giovani ed al mondo della scuola con l’intento di favorire la conoscenza del proprio territorio attraverso nuovi strumenti di analisi della realtà in un confronto diretto con le esperienze locali.

Nasce così il progetto "Educando all’ambiente" rivolto agli studenti del territorio di ogni ordine e grado.

Il Progetto è stato presentato ufficialmente dal commissario del Parco, Alfonso Grillo, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nelle sale Cev di Palazzo Gagliardi a Vibo Valentia, presenti anche alcuni dirigenti, o loro rappresentanti, delle scuole che hanno aderito e che in questa settimana hanno avviato i primi incontri-lezioni con i ragazzi.

È stato evidenziato come uno degli obiettivi del Progetto sia quello di attivare nuove forme di comunicazione finalizzata alla valorizzazione ed alla cura del patrimonio naturale.

“L’impianto metodologico-operativo proposto – ha spiegato il commissario Grillo – comporta la presenza di una più attenta e ricca interazione degli allievi sia tra di loro che con i loro docenti e nello stesso tempo, all’interno del corpo docente che deve interagire con esperti esterni, coinvolti quali risorse nel progetto, nonché con i rappresentati delle Istituzioni ma anche dell’associazioni presenti sul territorio, ai vari livelli”.

“Educando all’ambiente” è un progetto attraverso il quale il Parco regionale delle Serre si presenta ai giovani nelle scuole in attuazione al piano di azione “Natura 2000” con il contributo della Regione Calabria attraverso il Por 2014/2020: “Il Parco Regionale – aggiunge Alfonso Grillo – entra così nelle scuole dopo lo stop dovuto al covid con le prospettiva di far conoscere ai nostri giovani l'ambiente a loro più vicino”.

Una conoscenza che non sia solo legata al pregevole patrimonio naturalistico, ma che vada oltre abbracciando anche gli aspetti storici, culturali, legati alla tradizione”.

Particolarmente soddisfatto si è dichiarato il commissario del Parco: “I numeri dicono che malgrado sia solo l'inizio sono state tante e importanti le adesioni superando le nostre più ottimistiche previsioni. Infatti, quest’anno, malgrado la partenza ad anno scolastico già ampiamente avviato. E, malgrado quest’anno siamo stati costretti, per motivi di tempo, a limitarci alle sole scuole della provincia di Vibo Valentia i numeri ci confortano perché raccontano di 15 istituti scolastici e circa 780 gli studenti coinvolti.

Proprio per questo pensiamo, anzi crediamo, che negli anni successivi ci si possa allargare anche alle altre province ovviamente partendo con l'inizio dell'anno scolastico, ovvero sin da settembre”.

Nardodipace il Parco delle Serre investe sulla valorizzazione dei megaliti

La conoscenza del territorio, delle georisorse e dei beni naturalistici, culturali, geologici e paesaggistici sono al centro della convenzione stipulata tra il Parco delle Serre e l’Università della Calabria - dipartimento Biologia, ecologia e scienze della terra. La sottoscrizione si è svolta ai margini di un di incontro tenutosi a Serra San Bruno alla presenza del commissario straordinario Alfonso Grillo, del direttore Francesco Pititto, del Prof. Fabio Scarciglia e del sindaco di Nardodipace Antonio DeMasi.

Un percorso di collaborazione con finalità di studio e di ricerca nell'area dei Geositi costituiti da strutture megalitiche, nonché volto alla realizzazione di iniziative a carattere didattico, formativo e divulgativo a cui si aggiungono gli interventi di manutenzione e cura dell’area.

Le evidenze geologiche e geomorfologiche  del sito di Nardodipace - ha dichiarato Grillo- necessitano di studi specialistici di dettaglio finalizzati alla comprensione della natura, dell'origine e dell'evoluzione geologico-geomorfologica delle stesse, utili anche alla redazione di linee di indirizzo di gestione territoriale e allo sviluppo di progetti di tutela, valorizzazione, divulgazione e di promozione economica, sociale e culturale temi su cui il parco è impegnato.

Le iniziative a carattere didattico, formativo e divulgativo anche per la fruizione da parte di studenti dell'Unical, indicando come prioritario lo studio inerente alle emergenze geologiche, geomorfologiche e ambientali di interesse scientifico, paesaggistico e storico-culturale nell'area dei Geositi caratterizzati da megaliti, ci consentiranno di sviluppare progetti di tutela e valorizzazione ambientale, culturale e turistica.

Obiettivo dunque è la valorizzazione dei Geositi di Nardodipace (W) nel loro contesto paesaggistico attraverso indagini tecnico-scientifiche ed analisi di laboratorio poste in essere dal DiBest e finalizzate alla comprensione della natura, dell'origine e dell'evoluzione geologico-geomorfologica delle stesse, quale strumento utile per la conoscenza del patrimonio geologico del territorio, per la pianificazione territoriale e per la tutela paesistico-ambientale, con particolare attenzione alla fruibilità, allo stato di conservazione e alla tutela dei siti stessi.

I risultati delle attività di studio saranno pubblicate e divulgate e costituiranno patrimonio didattico per tesi di laurea o approfondimento per gli studiosi, ma anche supporto tecnico-scientifico per la redazione di progetti di tutela e valorizzazione delle aree di studio.

Parco delle Serre e Kalabria trekking insieme per valoraizzare il sentiero Coast to coast

La sinergia tra enti istituzionali ed associazioni crea le basi fondamentali per la valorizzazione e la promozione del territorio.

L’intesa tra il Parco delle Serre e Kalabria Trekking si rafforza attraverso la stipula di un protocollo d’intesa, il legame tra il Parco ed il Kalabria Coast to Coast, che ha come obiettivo principale la valorizzazione e la promozione del cammino di 55 km che partendo da Soverato, sulla Costa degli Aranci, attraversa tutte le Preserre Calabre, tocca il lago Angitola e arriva a Pizzo, sulla Coste degli Dei, diventato nell'ultimo anno meta mondiale del turismo slow con i suoi paesaggi mozzafiato.

Coinvolgere le comunità, promuovere la cultura, tutelare e valorizzare la biodiversità, accrescere le presenze attraverso il turismo escursionistico, sono alcune delle finalità oggetto del protocollo d’intesa siglato nel castello di Pizzo, tra il commissario straordinario del Parco delle Serre, Alfonso Grillo e il presidente di Kalabria Trekking Lorenzo Boseggia.

Siamo impegnati - dichiara il commissario del Parco -  a incentivare la presenza sul territorio, a migliorale le conoscenza culturali e naturalistiche dei nostri borghi e avvicinare i nostri giovani a una forma corretta di fruizione del nostro patrimonio ambientale, secondo la buona prassi della “ tutela attiva” conoscere per difendere.

Tali obiettivi possono essere raggiunti solo attraverso la collaborazione tra enti proposti alla tutela, come appunto il Parco delle Serre e chi si spende sul territorio per valorizzarlo, a volte compiendo passi da gigante, come appunto l’associazione Kalabria Trekking, grazie alla quale la Calabria, per mezzo del sentiero Coast to Coast è arrivata sulle colonne del Time, come unica meta italiana, tra le 50 “straordinarie destinazioni” da esplorare nel mondo nel numero speciale “The world’s greatest places of 2022”.

Parco delle Serre, inaugurato il sentiero "Fantasma della Baronessa"

Presso la sala congressuale del Parco naturale regionale delle Serre", a Serra San Bruno, si è svolto il convegno "Il sentiero della baronessa Scoppa-Vizzichi e occhi i mari".

Scopo dell'iniziativa è stata l'inaugurazione del sentiero "Fantasma della Baronessa", reso fruibile recentemente e che permetterà di raggiungere il vecchio Castello cinquecentesco, nascosto dalla folta vegetazione di abeti, in un luogo suggestivo come Lacina in prossimità del lago. Una sala gremita - presenti anche i Sindaci di Serra San Bruno (Alfredo Barillaro), di Capistrano (Marco Martino), di Pazzano ( Franco Valenti), di Dinami (Gregorio Ciccone) e di Mongiana (Francesca Angilletta) - ed entusiasta, affascinata dalla leggenda e dai misteri che ruotano attorno al vecchio Castello e alla figura della baronessa di Maria Enrichetta Scoppa, ha manifestato il proprio plauso al commissario straordinario Alfonso Grillo per l’iniziativa e per gli importanti risultati conseguiti in questi mesi nell'esercizio del suo ruolo.

Dopo la premessa, sul valore di tali iniziative per la promozione del territorio e del Parco, della moderatrice Carmen Amato, il contributo dei sindaci di Brognaturo (Rosanna Tassone) e di (Cardinale) Danilo Staglianò - Comuni su cui insiste il sentiero - che hanno sottolineato l'importanza degli interventi di valorizzazione a favore del territorio effettuati e in itinere, nonché come questi siano ben coordinati dall'ente Parco.

Leggenda e mito, vero e diceria di popolo, fra le parole di "Ritorno in Calabria" e "La monachella di San Bruno "del professore Salvatore Mongiardo ha tenuto col fiato sospeso la sala, arricchendo i presenti di aneddoti storici e riferimenti culturali molto graditi.

Altrettanto apprezzato ed entusiasmante l'intervento tecnico-descrittivo, non solo del sentiero inaugurato ma sulle bellezze paesaggistiche oltre che flora e fauna che caratterizzano i luoghi, del presidente dell’associazione Guide delle Serre, Giorgio Pascolo.

In conclusione, il commissario straordinario Alfonso Grillo, ribadendo che il suo obiettivo è la valorizzazione del territorio utilizzando la cooperazione fra i Comuni dell'area Parco, sottolinea l'inversione di tendenza degli stessi Comuni nell'aver compreso l'importanza dello strumento e le potenzialità derivanti dalla sinergia tanto da aver ricevuto richiesta di adesione da altri otto Comuni oltre ai già 26 presenti.

Confessa di esser orgoglioso di poter consegnare al territorio la fruibilità del sentiero "Fantasma della Baronessa", la cui storia e leggenda hanno affascinato lui stesso e che a breve verranno aperti nuovi sentieri che valorizzeranno sia le risorse e bellezze naturali che storiche e architettoniche.

Sottolinea che la sua mission è quella di consegnare alle generazioni future la valorizzazione dei territori affinché cresca la "tutela attiva" e la consapevolezza di una sostenibilità che coinvolga i cittadini in prima persona e attragga nei territori altri cittadini, turisti, studiosi, amanti di natura e arte. In quest'ottica annuncia che proprio per una maggiore consapevolezza è importante che la cultura della valorizzazione e della sostenibilità deve esser acquisita dai più piccoli ed è già in itinere un progetto che coinvolgerà gli istituti scolastici di ogni livello.

Il Parco delle Serre avvia una collaborazione con l’associazione Nish

Uno sguardo all’ambiente locale e uno all'Europa, sì, ma anche al mondo. Riprogrammare l'oggi e avviare il futuro vivendo la comunità d'appartenenza come un dato, un fatto: «La sfida (era) è quella di riportare la cultura a quello che dovrebbe essere, luogo per ripensarsi e immaginarsi economicamente e socialmente, con tutte le proprie eredità, in una nuova dimensione».

Il progetto per il Parco naturale delle Serre, prende vita e si struttura cogliendo il senso del suo essere nato: la tutela dell'ambiente naturale e culturale nonché l'elevazione delle condizioni di vita delle popolazioni locali direttamente interessate. Per fare questo, per renderlo fattibile e concreto c'è bisogno di politiche pubbliche che guardino lontano, governino i cambiamenti e intervengano sull'oggi.

Dati gli indirizzi, il Target group: donne, uomini, anziani, ragazze, ragazzi, bambine e bambini dei 26 comuni che compongono la comunità del Parco e sono i legittimi abitanti culturali dei loro luoghi.

L'idea è ripensare la dimensione dell'abitare non come condanna, stereotipo novecentesco, ma come opportunità. Ed in questo nuovo modo di pensare che si inserisce il patto, firmato ieri, con l’associazione Nish che svilupperà con il Parco regionale delle Serre e con partners importanti come Università della Calabria e Università di Trento, Istituto per la Bio economia - Consiglio mondiale della ricerca Extramuseum Torinoun e privati come Mangiatorella Spa, il progetto riguarderà le tre provincie Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria e i 26 comuni, da presentare al ministero del turismo per il finanziamento sul “Bando per interventi di rilancio del turismo montano” in  scadenza il prossimo 30 settembre,

“Siamo orientati ad attivare  meccanismi di crescita sostenibile del turismo in montagna - ha dichiarato il commissario straordinario Grillo - e questo vuole dire, soprattutto, alimentare e presidiare l’economia montana, garantire il presidio idrogeologico dei territori, evitare lo spopolamento dei piccoli borghi. Il progetto che insieme a Nish abbiamo immaginato, avrà certo l’obbiettivo di cogliere l’opportunità dei finanziamenti messi a disposizione dal ministero del turismo, ma a prescindere, sarà il nostro punto di riferimento per raggiungere i traguardi che ci siamo posti per l’aria vasta delle Serre, cioè quello di valorizzare e rilanciare i luoghi che caratterizzano le diverse comunità e la biodiversità, garantendo l’accessibilità delle infrastrutture disponibili, e favorire, in generale, la fruizione della montagna per tutto l’arco dell'anno”.

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