Serra, iniziativa del Pd per costruire l'alternativa al governo Meloni

“Con la destra un’Italia più ingiusta: costruiamo l’alternativa”. E’ questo il titolo e l’argomento dell’iniziativa voluta ed organizzata dal dirigente ed ex consigliere regionale del Partito democratico Luigi Tassone, alla quale prenderanno parte, tra gli altri, il segretario regionale del partito, senatore Nicola Irto e Nicola Zingaretti deputato e attuale presidente della Fondazione del Pd.

«Si tratta di una iniziativa politica che rientra nell’ambito della mobilitazione nazionale lanciata dal Partito democrativo: nel solco del cammino tracciato da Nicola Zingaretti, ossia costruire casa per casa, quartiere per quartiere, città per città un’alternativa al Governo Meloni, che altro non fa che penalizzare ulteriormente il Meridione, basti pensare agli effetti catastrofici dell’Autonomia differenziata e all’istituzione confusa e contestata della Zes», spiega Luigi Tassone.

L’evento si svolgerà giovedì 30 novembre, alle ore 17:30, a Serra San Bruno, presso Palazzo Chimirri.

 Oltre a Tassone, Irto e Zingaretti, prenderanno parte all’iniziativa consiglieri regionali, sindaci, amministratori locali, dirigenti e militanti di partito.

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Elezioni provinciali, Tassone contro Di Bartolo: "Totalmente inadeguato a svolgere il ruolo di segretario provinciale"

«Ci sono aspetti rispetto ai quali non si può più tacere. Il dato, d’altronde, è lampante, è chiaro che l’azione messa in campo dal segretario provinciale Giovanni Di Bartolo, che ha agito in estrema solitudine e senza la preventiva concertazione e condivisione, abbia svilito e marginalizzato completamente il Partito democratico».

E’ quanto afferma il dirigente regionale del Pd, nonché consigliere comunale di Serra San Bruno, Luigi Tassone.

«Il segretario provinciale del Partito democratico - continua Tassone - ha di fatto teorizzato e accentuato la debolezza minoritaria cui in molti vorrebbero relegare il nostro partito. Innanzitutto, ha svalutato autorevoli figure istituzionali, ha svilito i sindaci del Pd, partito che ricordo essere la prima forza del centrosinistra, ai quali non è stata chiesta un’eventuale disponibilità alla candidatura. Inoltre, ha calpestato la democrazia interna e le regole basilari su cui si basa un partito democratico per definizione come il nostro, atteso che la direzione provinciale non si è mai espressa sulla candidatura civica e non politica, come definita dallo stesso candidato, e che di fatto, nonostante i tentativi di aggiustare il tiro, travalica il campo progressista e riformista che, invece, doveva essere la nostra stella polare non negoziabile. Sia chiaro, pur non ritenendola dunque una proposta delimitabile al campo del centrosinistra, per spirito di disciplina mi adeguerò alle decisioni assunte. Ma chiusa questa fase non è più procrastinabile un’attenta riflessione: Di Bartolo si è dimostrato totalmente inadeguato a svolgere il ruolo, mi auguro che sappia trarne le dovute conseguenze altrimenti la questione relativa al nostro partito e alla evidente carenza di leadership deve essere affrontata senza ulteriori tentennamenti».

Chiaravalle, gli autosospesi dal Pd contro “i potentati interessati solo al loro orticello”

Riceviamo e pubblichiamo

"Purtroppo dobbiamo constatare che neanche in uno dei momenti storico-politici più difficili del partito si riesce a cambiare vecchi metodi che da sempre hanno rappresentato il male atavico e che hanno fatto allontanare iscritti, simpatizzanti, elettori e riducendo in fine il consenso ai minimi termini. Tutela di piccoli gruppi di potere localistici a discapito delle regole fondamentali di questo partito ossia la democrazia interna e la libertà di opinione e di espressione. Un modus operandi che nel tempo ha voluto imporre la regola del con me o contro di me. Potentati che comunque perdono e continuano a perdere da più di 15 anni con sconfitte dure e devastanti e con il solo scopo di curare il proprio orticello con l’aiuto di qualche “sottoposto” che si accontenta di raccogliere le briciole o di avere un pennacchio insignificante. Tutto a discapito di chi ha uno sguardo più ampio che guarda ad aprire le porte del partito al fine di avviare un vero processo di rigenerazione. Un processo di cambiamento che oggi più che mai non può essere procrastinato. Questo è un partito destinato all’autodistruzione se non riesce ad aprirsi ad un concetto democratico di rifondazione. Noi abbiamo provato con un documento politico ad accendere un faro su quanto sta accadendo alla nostra base, per capire quali sono le motivazioni profonde che allontanano sempre di più le persone.

Purtroppo però i segnali che arrivano non sono dei più rassicuranti, anzi. Dal nazionale, l’assemblea certifica come ormai appartenenza, storia, militanza non siano nel partito più valori fondamentali. Basta un attimo e si cambiano statuti, basta un attimo e si cambiano le regole per celebrare congressi. A tutti i livelli i metodi non cambiano. E non importa a nessuno se questo a cascata fa disinnamorare la base. L’importante è freddamente la realizzazione di piani ben definiti e indirizzati dai pochi. Altro che il partito della base.

Chiaravalle purtroppo ne è l’esempio. Sta vivendo in questi giorni un altro momento tra i più brutti e dequalificanti degli ultimi anni. Tanti iscritti e militanti si autosospendono manifestando tutto il loro malessere e invece di ascoltare si pensa alla convocazione di un congresso con la partecipazione di una sola delle due anime che formano il partito nel nostro paese. Della serie “ci piace vincere facile”. Non vogliamo partecipare ad una buffonata, simile più ad una lotta tra avvoltoi che cercano di spolpare l’ultimo pezzo di cadavere, che all’inizio di un percorso nuovo e inclusivo.  Affermiamo questo perché davvero non ci rendiamo conto di come ancora in queste ore si parli di congresso a Chiaravalle.

Lo diciamo con grande senso di responsabilità, lo diciamo dalla posizione di chi per mesi, quando c’erano le condizioni, ha chiesto la celebrazione di un congresso che rimettesse al centro la politica. Oggi magicamente dopo 11 mesi il congresso diventa possibile proprio dopo l’autosospensione di oltre 90 iscritti. Lo diciamo anche a seguito di un incontro arrivato solo nella tarda mattinata di ieri nella sede del partito a Lamezia durante il quale abbiamo proposto come gruppo al segretario di federazione di far partire da Chiaravalle una vera fase costituente. Aprire il partito a chiunque voglia partecipare alla sua rigenerazione, a chiunque voglia portare con se solo ed esclusivamente interessi collettivi e non personali. Individuare assieme una figura chiaravallese di profilo, di spessore che possa guidare questo processo e consentire finalmente al partito di riprendersi il ruolo centrale nella politica chiaravallese.

Un partito che grazie ad una figura super partes possa tornare ad occuparsi di problemi seri quelli delle famiglie, dei lavoratori, dei giovani, dei più fragili. Questa proposta è indirizzata a far riflettere. Il problema non era e non è il fatto puramente numerico, essere uno in più o uno in meno in quanto questo non è più utile al partito. Dopo il 25 settembre tutto è cambiato. Il pennacchio messo sulla testa di una rana fa diventare la rana una rana con pennacchio, non di certo la farà diventare una regina. Per fare la regina ci vuole il regno.

Questa proposta sembra, tuttora, rimanere inascoltata perché c’è chi è abituato, cambiando le regole, a vincere facile.

Allora, rivolgiamo una domanda ai vertici regionali e nazionali del partito: pensate possa interessare a qualcuno che voi oggi continuate a distruggere quel minimo di credibilità che abbiamo, insistendo nella direzione che porterà alla distruzione di questa comunità politica?".

Gruppo autosospesi Pd Chiaravalle

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Serra, nuovo accesso agli atti dei consiglieri del Pd: “Fare chiarezza sulla carenza idrica”

Il circolo Pd di Serra San Bruno, guidato dal segretario Biagio Damiani, per il tramite dei propri consiglieri comunali ha presentato un accesso agli atti indirizzato al responsabile del settore per cercare di “capire con precisione il perché in diverse zone del paese si registra ormai da diverse settimane la mancanza di acqua”.

In particolare, i consiglieri Antonio Procopio e Luigi Tassone chiedono di sapere “quanti litri di acqua al secondo arrivano quotidianamente da Sorical nei serbatoi comunali” e “se sono state comunicate riduzioni della portata dell’acqua negli ultimi sei mesi”.

Inoltre, lo stesso accesso agli atti punta a verificare “lo stato di fatto del serbatoio di località Scorciatina che fornisce acqua a gran parte del quartiere di Terravecchia e sul quale dal 18 ottobre scorso vige un’ordinanza di non potabilità”.

“A distanza di due anni anche in questo settore - affermano gli esponenti del Pd - al di là della propaganda di facciata e del fantomatico distacco da Sorical del quale non si intravede nemmeno l’ombra, il sindaco Barillari e la sua Giunta, sempre più in difficoltà, mostrano tutti i loro limiti amministrativi. Piuttosto che pensare ai problemi interni alla maggioranza, e magari a come utilizzare il ‘bilancino’ per il prossimo rimpasto di Giunta - concludono - farebbero bene a concentrarsi ai problemi che attanagliano la cittadina. Altrimenti per il bene della comunità rassegnino le dimissioni per incapacità amministrativa e politica”.

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Piano regionale gestione rifiuti, il Pd chiede alla Regione di chiarire “la visione e il destino di importanti risorse”

"È stato discusso nell'ultima seduta del Consiglio regionale il provvedimento sul capitolo dedicato agli impianti previsti nel Piano regionale di gestione dei rifiuti. Attendiamo il risultato del lavoro del Dipartimento Ambiente e Territorio - come ha puntualmente approfondito nel suo intervento il Consigliere Ernesto Alecci - impegnato nella stesura del nuovo Piano, per capire quale sarà la visione complessiva del sistema di raccolta e gestione nei prossimi anni. Rimane ulteriormente da chiarire, ad esempio, quale sarà il destino dell'ecodistretto di Vibo Valentia e dei 42 milioni di euro stanziati per realizzarlo. Infatti, dopo tre anni di discussione, l'ambito territoriale vibonese aveva dato avvio alla progettazione dell'impianto per il recupero dei rifiuti urbani, il compostaggio e la produzione di biometano. Oggi la pratica si trova nuovamente sospesa presso gli uffici di Invitalia, in attesa che la Regione Calabria si determini definitivamente sulla pianificazione relativa agli impianti. Quello dei rifiuti è uno dei settori sui quali nei prossimi mesi si misurerà l'efficacia della proposta politica e la capacità di adeguare la programmazione alle nuove esigenze dei Comuni. È intenzione del Partito Democratico continuare a seguire questo tema che interessa direttamente la qualità della vita dei cittadini e il modello di sviluppo proposto al territorio. Ringrazio i Consiglieri regionali del Partito Democratico - Ernesto Alecci e Raffaele Mammoliti - per la disponibilità mostrata nel trasferire con la giusta attenzione le istanze provenienti dagli amministratori e dalle comunità locali. Le politiche per l'ambiente, gli obiettivi di economia circolare e sviluppo sostenibile, rappresentano una priorità nell'agenda del Partito democratico".

E' quanto scrive in una nota, il segretario provinciale del Pd Vibo Valentia, Giovanni Di Bartolo

Il Pd si riunisce a Serra San Bruno per discutere dello sviluppo delle aree montane

Il Pd ha promosso un momento di approfondimento, che avrà luogo venerdì alle 17.30 a palazzo Chimirri a Serra San Bruno, per discutere delle possibilità di rilancio delle aree interne alla luce dei nuovi provvedimenti legislativi pensati per favorire uno sviluppo armonico del territorio. 

L’iniziativa - organizzata su impulso del dirigente regionale del partito e già consigliere regionale Luigi Tassone (a cui è peraltro affidata la relazione introduttiva) in sinergia con la federazione provinciale e denominata “Ddl per lo sviluppo e la valorizzazione della montagna. Quali prospettive per i comuni montani?” - sarà moderata dall’esponente dell’assemblea provinciale Rosanna Lo Iacono e prenderà il via con i saluti del dirigente provinciale Vincenzo Damiani, del segretario provinciale Giovanni Di Bartolo, del dirigente regionale Enzo Insardà e del presidente dell’assemblea provinciale Michele Mirabello.
Diversi saranno gli interventi che arricchiranno il dibattito dal punto di vista amministrativo e politico: Antonio Demasi (sindaco di Nardodipace), Antonino Schinella (sindaco di Arena), Vitaliano Papillo (sindaco di Gerocarne), Francesco Angilletta (sindaco di Mongiana), Vincenzo Costa (consigliere comunale di Fabrizia), Antonio Procopio (consigliere comunale di Serra San Bruno), Raffaele Mammoliti (consigliere regionale), Sebi Romeo (Direzione nazionale Pd), Antonio Viscomi e Enza Bruno Bossio (deputati della Repubblica), Marco Bussone (presidente nazionale Uncem) e Nicola Irto (segretario regionale Pd).

Vibo, Di Bartolo è il nuovo segretario provinciale del Pd

"Si è conclusa ieri, 20 febbraio 2022, la fase che ha portato la federazione di Vibo Valentia al Congresso. Due le liste in campo, una per l’elezione dell’assemblea e del segretario Provinciale “Stavolta Democratico” di Giovanni Di Bartolo, l’altra per l’elezione del direttivo e segretario di Circolo di Vibo Valentia “ Vibo Equa e Solidale “ di Francesco Colelli. Su scala provinciale hanno espresso il loro voto 576 tesserati su 919 iscritti pari al 62,68%, i voti validi sono 488 pari all’85,17%, 85 sono le schede bianche e 3 le nulle. Giovanni Di Bartolo è il nuovo segretario Provinciale. Mentre al cittadino su 226 tesserati hanno votato 124 tesserati pari al 54,87%, i voti validi sono 104 pari all’83.87%, 20 sono le schede bianche. Francesco Colelli è il nuovo segretario cittadino di Vibo Valentia.
Seguiranno nei prossimi giorni gli altri adempimenti previsi dal regolamento, rispettivamente l’insediamento dell’assemblea provinciale e del direttivo di circolo".

E' quanto comunica la commissione provinciale del Pd vibonese.

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Proclamazione Irto a segretario regionale del Pd, la soddisfazione di Alecci

“Intendo fare gli auguri a Nicola Irto, appena proclamato nuovo segretario regionale del Partito democratico dall’assemblea regionale. Dopo i tre anni di commissariamento, Nicola, grazie alle sue doti di leadership e alla sua esperienza, è certamente l’uomo giusto per guidare il nuovo corso del Partito democratico in Calabria, un partito che ha voglia e deve ritornare protagonista nelle scelte strategiche per lo sviluppo della nostra regione. Faccio i miei auguri anche a Giusy Iemma, nominata presidente dell’assemblea. Giusy è una stimata professionista che ha ricevuto un importante consenso da parte dei territori. Contestualmente auguro buon lavoro alla nuova direzione regionale: siamo pronti a sostenere tutti insieme questo nuovo corso con entusiasmo e determinazione, basandoci sui valori fondanti del partito, ripartendo dai territori e coinvolgendo il più possibile i circoli e i cittadini. Sono fiducioso che questo gruppo di lavoro, unito e compatto, saprà essere nuovamente punto di riferimento per tutto il popolo del Partito democratico e tutti i calabresi appartenenti all’area del centro-sinistra”.

Lo scrive in una nota il consigliere  regionale del Pd, Ernesto Alecci.

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