Violenza donne: Esposito (Pd), bene questore ma fraintesa su alienazione parentale

Riceviamo e pubblichiamo:

Il provvedimento di ammonimento del Questore di Catanzaro Mario Finocchiaro nei confronti di un noto imprenditore locale che teneva comportamenti di stalking nei confronti della moglie è certamente un fatto positivo. La denuncia di una donna coraggiosa ha trovato ascolto da parte delle istituzioni, e questo è molto importante e premia l’impegno di tutti noi. Spiace quindi che io sia stata fraintesa sul ricorso del questore al concetto di alienazione parentale e che le mie parole siano state strumentalizzate. Non è infatti corretto utilizzare, neanche in questo contesto, il concetto di alienazione parentale che non ha fondamento scientifico. La mia dichiarazione nella quale sbagliando ho fatto riferimento all’alienazione parentale era infatti molto più generica”. Lo dice la coordinatrice regionale Pd delle donne della Calabria, Teresa Esposito. “Per questo - prosegue Esposito- è importante la formazione di tutti gli operatori e che venga data corretta attenzione alla violenza indiretta sui minori nei casi di violenza domestica.

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PD. Teresa Esposito si congratula per l'approvazione della norma sulla doppia preferenza

Attraverso una nota diramata alla stampa, Teresa Esposito, responsabile regionale Democratiche (gruppo interno al Partito Democratico che ne riunisce tutte le donne) esprime soddisfazione per l'approvazione della norma sulla doppia preferenza approvata dal Consiglio Regionale della Calabria. "Finalmente, la Calabria si dota della norma di civiltà sulla doppia preferenza. Un ringraziamento va alle democratiche ed a tutte le donne che a vario titolo hanno lottato in questi lunghi anni per ottenere quello che è uno strumento per riequilibrare la presenza dei generi nell'assise regionale". Inoltre, sempre secondo la rappresentante Dem, "bisogna fare un plauso ai consiglieri che hanno votato a favore. È la vittoria della democrazia.La Calabria vuole cambiare. Questa volta, finalmente, ci siamo".

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Emanuela Neri: "Collaborazione tra forze politiche per superare questa situazione critica".

Riceviamo e pubblichiamo:

Siamo in una situazione mai affrontata prima. Questa è una certezza. E viviamo la pandemia in una delle Regioni più disastrate che esistono nello scenario italiano ed europeo. Le vicende di questi giorni, tra commissario destituito, sul cui operato si riflette solo ora, e nuovo commissario nominato di cui si ha la percezione, da alcune sue dichiarazioni, che potrebbe non essere la scelta giusta, ci danno la certezza che siamo la regione più colpita dal disastro pandemico. Ma questo non vuol dire che dobbiamo abbassare la testa, questo non vuol dire che bisogna arrendersi. Mentre si rimpallano le responsabilità sulla situazione sanitaria, mentre ci si accorge solo ora della catastrofe si continua a non fare nulla per accelerare i processi e intervenire in modo efficace ed efficiente sulla situazione.

Voglio fare una premessa che ritengo doverosa. In questa situazione nessuna speculazione politica può muovere una azione da parte di nessun rappresentante politico e/o istituzionale e per quanto mi riguarda in passato le mie azioni hanno dimostrato questo. Credo invece, sia importante unire le forze ragionando assieme a tutte le rappresentanze politiche rispetto alle decisioni da intraprendere nel rispetto del potere decisionale ultimo. Ritengo fondamentale il confronto anche con chi rappresenta una parte dei cittadini. C’è un problema nel problema che purtroppo rallenta i processi al fine di poter riprendere le attività a seguito del rilevamento di casi di positività nei vari comuni. Ossia i ritardi nella lavorazione dei tamponi che non pervenendo in tempi utili costringono alla chiusura i Sindaci. E’ il caso di Chiaravalle C. le. E’ di ieri il video messaggio del Sindaco che prolunga la chiusura di ogni ordine e grado delle scuole con la seguente motivazione: ”stiamo aspettando da Sabato 31 Ottobre gli esiti dei tamponi che non sono ancora arrivati, è difficile gestire in questa situazione l’emergenza Covid 19 , il tracciamento è difficile poterlo effettuare, pertanto, siamo costretti ad assumere determinazioni tali che possono non essere bene accette da parte dei cittadini come quella della chiusura della didattica in presenza nelle scuole. Se non si ha l’esito dei tamponi dei genitori come si possono far tornare i bambini a scuola?”.

Nel merito della decisione per quanto anche detto in precedenza non voglio assolutamente entrare, ma ritengo doveroso in qualità di rappresentante istituzionale, politico ma anche di mamma, di chiedere alle autorità competenti di prendere al più presto provvedimenti per accelerare i processi al fine di avere in tempi rapidi gli esiti dei tamponi. In questo caso a pagarne il prezzo più alto sono i nostri figli che da quasi un anno ormai vivono una condizione di instabilità. E’ analisi non mia, ma di importanti psicologi, sociologi e pedagogisti che i danni che si stanno creando soprattutto ai bambini dai tre ai sei anni sono devastanti per la loro crescita. Dal confronto con molte mamme e con le maestre si evince che, questa situazione sta facendo notare cambi di comportamento e di umore non facili da gestire. Allora io chiedo che vengano attivate tutte le misure per velocizzare i tempi. A tutte le autorità competenti chiedo di intervenire al fine di tutelare la salute dei più piccoli che rischiano di essere protetti dal Covid ma di subire danni psicologici importanti. Stiamo togliendo ai nostri figli pezzi della loro infanzia. Siamo profondamente responsabili di tutto ciò. Altro dato importante da non sottovalutare è che costretti comunque ad andare a lavoro i genitori difronte alle chiusure improvvise non possono fare altro che collocare i propri figli da nonni, parenti, amici. Con i danni in quanto a diffusione del virus che da questo potrebbero derivare. E chi, pur dovendo andare a lavorare, non ha nessuno a cui affidare i propri figli? Oggi un genitore non può permettersi di non andare a lavorare dunque credo che le scuole siano ad oggi il posto più sicuro per contenere il virus. Dobbiamo mettere in campo tutte le azioni possibili, se è necessario, anche attraverso una protesta pacifica per far sì che dove dall’esito dei tamponi dipende la riapertura delle scuole questi vengano processati in tempi rapidissimi permettendo ai bimbi di rientrare. Se è necessario potenziate il servizio con altro personale fatelo se c’è bisogno di acquistare nuovi macchinari fatelo. Sicuramente chi è responsabile di tutto ciò sa cosa serve e chi ha il potere di decidere deve assumersi la responsabilità di farlo. In questa nostra Calabria già tanti soggetti deboli stanno pagando il prezzo più alto di errori di altri oltre che a causa del virus. Mi riferisco a tanti dei nostri anziani morti nelle RSA e non solo, mi riferisco ai tanti disabili costretti oggi ancora di più all’isolamento, mi riferisco ai tanti padri e madri di famiglia precari la cui precarietà si è trasformata oggi in disoccupazione. E’ il tempo dell’agire non più delle parole.

 

Emanuela Neri

Consigliere comunale

Segreteria provinciale PD

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Forestali, Gallo: "Il Pd scarica sulla Calabria le colpe proprie e del governo"

«La sola manovra elettorale che scorgo nel campo della forestazione calabrese è quella di chi prima ha tagliato fondi al comparto e firmato contratti privi di copertura finanziaria e adesso prova a scaricare sugli altri le proprie negligenze».

Così l’assessore regionale alla Forestazione, Gianluca Gallo, risponde alle critiche mosse dai consiglieri regionali del Pd, che in una nota paventano il rischio che migliaia di lavoratori forestali possano dover rinunciare agli stipendi di novembre e dicembre, oltre che alla tredicesima mensilità, per carenza di fondi.

«Meglio tardi che mai», ribatte Gallo. «Alla fine, pure il Pd si è accorto dei danni causati dalle assurde decisioni del governo Conte, che con l’ultima finanziaria, con la silente complicità del centrosinistra calabrese, ha tagliato di 40 milioni le risorse destinate alla nostra forestazione. Lo abbiamo lamentato invano, invocando a più riprese anche l’aiuto dei parlamentari del centrosinistra eletti in Calabria, perché intervenissero sul governo per ripristinare la dotazione originaria. Per tutta risposta, dopo mesi di muri di gomma, ci ritroviamo davanti ad un’operazione dal chiaro sapore elettorale».

Prosegue Gallo: «E’ evidente il tentativo di ribaltare su altri il peso di scelte sciagurate, come quella relativa alla firma del contratto integrativo della forestazione, da parte della precedente giunta regionale di centrosinistra, pur in assenza di copertura finanziaria. Non avremo problemi a riferire su questo ed altro, nelle opportune sedi istituzionali, per far chiarezza davanti ai calabresi».

Aggiunge l’assessore: «Dal Pd e dal governo nazionale ci aspettiamo altro. Attendiamo responsabilità e concretezza. Se poi qualcuno preferisce la via della strumentalizzazione, affar suo. Noi continueremo a lavorare per rimediare ai guasti del passato. A novembre e dicembre i lavoratori saranno posti dagli enti datoriali in cassa integrazione, alla luce dell’emergenza epidemiologica, ma per quanto ci riguarda siamo impegnati a trovare le risorse che occorrono per onorare la tredicesima e l’integrazione della Covid-19 Cisoa. In parte abbiamo già recuperato le somme necessarie, su altra parte attendiamo l’esito di verifiche in corso. Il tutto mentre il Governo tace ed il Pd parte allegramente per la campagna elettorale».

 

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Emanuela Neri, PD: "Utilizzare fondi statali per rilanciare le aree interne"

Continua, con tutte le difficoltà del momento, il lavoro all’interno della segreteria provinciale. Obbiettivo principale, tracciare un percorso che possa rimettere in cammino il partito nella nostra provincia soprattutto in una fase delicata come quella che stiamo vivendo. Il segretario provinciale Gianluca Cuda ha immaginato di assegnarmi una delega che ritengo molto importante. Aree interne e pari opportunità. Entrambi temi a cui tengo molto e sui quali tanto impegno ho messo negli anni di attività sia politica che sociale.

Oggi diventa forse tutto un po’ più difficile. Da Marzo è cambiato il mondo. Dunque non è stato e non sarà semplice. Credo però che se si metteranno in campo scelte giuste e audaci si potrà venire fuori da questo triste periodo.

Per anni si è sentito parlare di aree interne, da decenni si parla di strategie e investimenti. Purtroppo però i frutti ad oggi non sono tangibili e l’abbandono negli anni di questi territori diventa un macigno in questo momento. Le imprese che resistono ancora, le nostre poche risorse, le intelligenze rimaste stanno subendo un ulteriore colpo in un territorio già profondamente provato. C’è bisogno di cambiare strategia, c’è bisogno di riorganizzare, di ripartire da interventi concreti e tangibili che da subito siano fonte di respiro. Ridare fiducia ai cittadini, intervenire con aiuti agli operatori economici, alle famiglie, potenziare i servizi, tutelare la scuola e arginare il fenomeno della dispersione scolastica che potrebbe in questa fase acuirsi ancora di più con il danno sociale e culturale che questo comporta. Coinvolgere in progetti importanti gli operatori turistici aiutandoli a resistere per essere pronti, appena si potrà tornare alla normalità. Se non faremo questo, rischiamo davvero al rientro da questo bruttissimo sogno di non trovare più nessuno.

Nonostante la paura, nonostante le tante difficoltà forse, attraverso l’immissione di fondi importanti, da un momento di crisi profonda si può arrivare ad aprire ad un possibile sviluppo delle nostre aree. Tanti sono stati gli aiuti economici e tanti ancora sembra stiano per essere messi in campo. Per esempio notizia di questi giorni è proprio quella che vede risorse statali arrivare in Calabria per ben 10 milioni di euro destinati al sostegno della rete dei servizi e scuole per l’infanzia. Fondi da utilizzare per consolidare ed ampliare la rete dei servizi educativi dei bambini tra 0 e 6 anni garantendo il funzionamento delle strutture pubbliche e private. I bambini hanno diritto di vivere la loro infanzia in strutture specializzate e con personale educativo che possa trasmettere loro le basi giuste. A questo poi si aggiunge che da sempre la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro è un problema forte nei nostri paesi che oggi sta rappresentando un dramma per i genitori che lavorano. La notizia di questi importanti fondi a disposizione potrebbe permettere finalmente degli investimenti seri su questo tema. Vorrei lanciare pertanto un invito a tutti i sindaci delle aree interne della provincia di Catanzaro di mettere in campo tutte le iniziative al fine di intercettare questi fondi magari anche attraverso un progetto in sinergia in modo da essere più incisivi e determinanti. Forse è arrivato il momento di pensare ad iniziative comuni che possano fornire i servizi ad un bacino ampio che guarda in un’ottica di unità territoriale.

Mi auguro che da questa negatività nascano delle opportunità per ripensare ad un futuro che veda l’intero territorio delle aree interne al centro di un progetto serio di rilancio e di ripopolamento.

 Emanuela Neri

segreteria provinciale PD

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Chiaravalle Centrale. Arriva il commissariamento per il circolo PD

A chiusura della querelle esplosa nelle scorse settimane all'interno del circolo del Partito Democratico di Chiaravalle Centrale è arrivata la decisione del commissario regionale. Attraverso un comunicato diramato a tutti gli organi di stampa, Stefano Graziano, ha disposto il commissariamento del circolo "con l'obiettivo di salvaguardare l'unità del partito in vista dell'importante appuntamento amministrativo dell'anno prossimo". Sentito il segretario provinciale di Catanzaro Gianluca Cuda e i rappresentanti istituzionali del territorio, il commissario dem ha nominato Libero Notarangelo, consigliere regionale, con l'intento di "riportare serenità nell'intera comunità democratica e rasserenare il clima politico organizzativo in vista delle prossime elezioni amministrative. Il gruppo dirigente del Pd deve guardare con responsabilità a questa scadenza. Diventa, quindi, fondamentale - conclude Graziano - evitare spaccature e divisioni per mettere in campo una proposta politica unitaria che guardi alla risoluzione dei problemi e ai bisogni dei cittadini e non all'interesse del singolo o di gruppi". il segretario dimissionario Emanuela Neri era stata sfiduciata dalla maggioranza del direttivo e aveva deciso di rimettere il proprio mandato nelle mani del segretario provinciale. In seguito, erano arrivati nei suoi confronti numerosi attestati di stima da parte di rappresentanti politici del PD a livello provinciale, regionale e nazionale. Il commissario Graziano, quindi, per evitare ulteriori divisioni ed evitare la nascita di correnti distinte all'interno di un circolo importante come quello di Chiaravalle Centrale ha deciso di affidare il circolo ad una persona esterna che dovrà lavorare nel tessere le trame che porteranno alla presentazione delle candidature alle prossime elezioni comunali del 2021.

PD Chiaravalle C.le. Emanuela Neri si dimette dalla carica di segretario cittadino

Riceviamo e pubblichiamo:

Sono stati giorni intensi quelli trascorsi. Giorni in cui sono stata protagonista mio malgrado di un susseguirsi di articoli di giornale che mettevano in piazza ciò che invece avrebbe dovuto rimanere un sano dibattito politico all’interno di un partito. La mia amata Chiaravalle ha dovuto assistere alla peggiore delle scene politiche, figlie di una logica di altri tempi. Non ho risposto e non risponderò alla miriade di cattiverie ed infamie che sono state dette con altre cattiverie ed infamie. Voglio comunicare con questa lettera la mia decisione. Vi voglio semplicemente rendere partecipi della mia scelta in quanto ciò che è accaduto è sotto gli occhi di tutti ed ognuno si è già fatto una propria idea.  Credo fortemente che ciò che rende forte una persona è la capacità di scegliere ed io nel bene e nel male nella vita ho sempre scelto. Avere il coraggio delle proprie scelte e assumersene la responsabilità. Solo così ci si può ritenere veramente delle donne e degli uomini liberi. È doveroso da parte mia prima di tutto soffermarmi sulle tante attestazioni di solidarietà, vicinanza politica ed umana nonché sui piccoli gesti ricevuti da persone semplici oltre che da dirigenti politici e da figure istituzionali del partito a tutti i livelli. Con questa lettera vorrei ringraziare ognuno di loro perché con le bellissime parole spese sulla mia persona mi hanno fatto capire che il percorso intrapreso è comunque quello giusto e che la politica, come dice un mio caro amico, “è un’altra cosa “e, a questo punto, che anche io, permettetemi di dire, “sono un’altra cosa”. Raccogliendo tutto questo sentimento ho deciso oggi di fare questa pubblica dichiarazione perché è grazie ad ognuno di loro, infatti, che ho ancor di più consapevolezza di appartenere ad una comunità politica nella quale resiste ancora il senso del rispetto delle persone e il rifiuto di ogni discriminazione. Ho potuto constatare che, insieme a me, tantissime persone perbene non si piegano all’idea dell’uso distorto delle regole per puro fine di lotta politica e di discriminazione dell’altro che sacrifica senza voltarsi indietro anche “un compagno” iscritto allo stesso partito. Ho potuto accertare che le persone disposte ad impegnarsi per il bene comune e ad abbracciare l’idea della buona politica e della partecipazione condivisa e democratica, sono la maggioranza, nemiche di ogni personalismo e di ogni “senso di proprietà” che negli anni ha procurato solo guasti, facendo allontanare tante persone e soprattutto tante ragazze e ragazzi e che ha soprattutto fatto perdere l’occasione ad una intera generazione di scrivere il futuro di Chiaravalle e dei chiaravallesi. Credo profondamente nelle idee di rinnovamento, nell’idea che chi fa politica e sceglie di farla deve stare vicino alla comunità che ha l’onore di rappresentare ma soprattutto deve guardare ai bisogni di quelle persone.  Questo sicuramente implica “sottrarre tempo alla propria professione, alla propria famiglia e ai propri figli” così come dichiarato, in maniera esemplare da Lucia Bongarzone e Teresa Esposito, rispettivamente Responsabile Nazionale Pari Opportunità e Responsabile Regionale Democratiche. Ma è doveroso non delegare a qualcun altro il proprio futuro. Non ho mai dato importanza al “titolo da mostrare”, alla nomina da proteggere, all’incarico pubblico da difendere ad ogni costo, anche al prezzo di offendere le persone con gesti che non si possono ascrivere alla dialettica civile ed educata. Ciò a cui credo è invece che le idee e la passione politica debbano esprimersi in modi diversi dando importanza alla comunità e non al proprio interesse personale. Non ritengo che per fare ciò sia necessario una carica credo invece sia possibile farlo anche da semplice iscritta e non necessariamente da dirigente. Anzi, per certi aspetti, servire la propria collettività senza cariche può essere ancora più radicale e rivoluzionario. Non sono di certo io a non vivere più e a non respirare più se non sarò protagonista, il palcoscenico scelgo di lasciarlo ad altri sempre se, ovvio, sapranno conquistarlo. Questa triste pagina, mi ha fatto venire in mente un avvenimento tramandato dall’antichità che riporta al bellissimo agire di una donna, madre fiera che di fronte ad un figlio conteso rabbiosamente da un’altra donna e di fronte al pericolo di un Re astuto che decide di tagliarlo a metà al fine di capire chi è la vera madre, decide per il bene del figlio di tenerlo in vita rinunciando alla sua metà. Credo fermamente che nella vita di ciascuno ci sono momenti in cui, come quella madre del racconto biblico, debba prevalere la saggezza per il bene comune. Ciò non significa rinunciare o piegare la testa di fronte alla prepotenza e all’arroganza altrui bensì significa preservare un’idea di un’esperienza collettiva, organizzare le forze in campo, lavorare da subito per allargare e per aggregare tante altre persone con le quali condividere le proprie convinzioni, restando in campo con più forza e determinazione.

Per tali motivi, per il bene della mia collettività e del mio partito, rinuncio volontariamente all’incarico di segretario cittadino del Pd. Un incarico assegnatomi nell’ultimo congresso dalla maggioranza degli iscritti dell’assemblea ed è a loro che mi rivolgo il mio senso di gratitudine nell’avermi dato l’onore di guidare il partito nella nostra comunità. E anche in questo caso scelgo con questo gesto di essere un’altra cosa. Scelgo di mantenere fede alle mie idee, scelgo di contrastare il passato e la conservazione e scelgo di ritornare ad essere una semplice iscritta e militante di questa splendida comunità che è rappresentata dal Partito Democratico.

Emanuela Neri

Chiaravalle, caso Neri: parte del Pd contesta le scelte della segreteria provinciale

" Apprendiamo con assoluto stupore dalla stampa e dai media che si è riunita a Chiaravalle Centrale, la Segreteria Provinciale del PD di Catanzaro alla presenza del Segretario Gianluca Cuda, della responsabile regionale della conferenza delle donne Pd Teresa Esposito e con la partecipazione dell’ On. Libero Notarangelo per esprimere solidarietà all’ex segretaria del locale Circolo Pd di Chiaravalle Centrale (attuale componente della Segreteria provinciale) in ordine alla sfiducia presentata dalla maggioranza dei componenti del direttivo. Premesso che, in un partito plurale e democratico ogni componente ha la libertà di esprimere le proprie idee, anche le proprie simpatie e di conseguenza la propria solidarietà verso una propria componente, appare alquanto inusuale che un Segretario provinciale, massima figura di garanzia in un partito, venendo a conoscenza di una richiesta formale come soggetto in indirizzo, intenda non dare seguito anzitutto ad una risposta scritta ufficiale al mittente e soprattutto non ritenga necessario, al fine di poter dare luogo ad un confronto democratico, sentire tutte le parti coinvolte non rispettando così le scelte espresse dalla maggioranza del Direttivo del Circolo del suo Partito al quale lo stesso dovrebbe garantire imparzialità, uguaglianza e unità. Non senza osservare che, prima della notifica della sfiducia, il segretario provinciale Cuda, previo avviso telefonico anche al Presidente provinciale del Partito Drosi, veniva contattato telefonicamente sulla vicenda e rispondendo solo la prima volta rappresentava la volontà di incontrare, entro qualche giorno, il rappresentante del Direttivo che lo aveva diligentemente chiamato. Appuntamento mai arrivato e telefono oramai divenuto irreperibile.

Nella nota stampa presentata sui media si leggono una serie di inesattezze e contraddizioni che vanno oltre il sentimento di solidarietà e sui quali ci preme fare chiarezza. Sul punto, nel suddetto comunicato si parla impropriamente di “attacco politico pubblico” .

Al riguardo, ci sembra opportuno evidenziare che la sfiducia, per come statuito dalle norme che regolamentano il partito, è stata ampiamente motivata con un documento ufficiale trasmesso ai vari organi nazionali e regionali di ben otto pagine e sottoscritto, lo ripetiamo, dalla maggioranza dei componenti del direttivo. Questa è democrazia e rispetto delle regole! Sul punto, per mero scrupolo, si ribadisce che il Segretario può essere sfiduciato attraverso una mozione motivata (come nel caso di specie), approvata col voto favorevole della maggioranza dei componenti del Direttivo.

Invero, nel documento presentato nei giorni scorsi, viene espressamente chiesto di “prendere atto” della sfiducia e contestuale revoca del segretario cittadino.

Invece, sulla richiesta di provvedimenti disciplinari, che nel precedente comunicato stampa non avevamo intenzionalmente menzionato, è opportuno evidenziare che unico organo deputato, per come disciplinato dallo Statuto, a doversi pronunciare, è la Commissione di Garanzia che valuterà il contenuto del ricorso presentato (articoli 39, 47 e 48 dello Statuto ). Risulta inoltre alquanto inadeguato e fuori luogo aver associato, sempre da fonti giornalistiche, alla discussione sulla mozione di sfiducia l’argomento sulla parità di genere. Invero, il circolo di Chiaravalle Centrale ha sempre avuto (ed ha), come dovrebbe ben sapere il Segretario Provinciale, una forte rappresentanza femminile. Appare pertanto strumentale e fuorviante voler far passare una decisione presa, in modo democratico, attraverso un documento circostanziato e trasmesso in modo ufficiale a tutti i livelli, come una discriminazione di genere, ancor più se riferita ad un circolo dove da anni oramai si sono sempre adottate le regole delle pari opportunità sia in termini di rappresentanza degli organi costitutivi del Circolo stesso ed anche nelle competizioni elettorali.

Inoltre, sempre da alcuni titoli di stampa, viene enunciato che la stessa Segreteria Provinciale ha respinto la mozione di sfiducia di cui in oggetto.

Sul punto, e dispiace evidenziarlo, evidentemente è stato preso un forte abbaglio in quanto i circoli hanno pieno potere, rispettando le norme statutarie ed il codice etico, di sfiduciare con maggioranza il proprio segretario senza che vi sia interferenza alcuna .

Si ribadisce, inoltre, che non esiste documento ufficiale a firma del Partito Democratico dal quale si evince ciò che è stato pubblicato e diffuso sulla stampa nei giorni scorsi dalla Segreteria Provinciale. Ed ancora, appare molto grave l’affermazione che si legge sempre nella predetta nota, ovvero della necessità di “dare avvio ad una nuova fase politica volta ad allargare il consenso verso il partito e ciò si può ottenere soltanto rimuovendo non utili incrostazioni”.

Sul punto, si precisa che il Circolo Pd di Chiaravalle Centrale si è sempre contraddistinto negli anni tanto da renderlo il primo partito e questo grazie soprattutto ai tanti iscritti che hanno creduto e lavorato, alcuni dei quali appartenenti attivamente da più di cinquanta anni e che hanno affrontato anche periodi storici difficili e per i quali si chiede di avere massimo rispetto. Pertanto alla luce di quanto sopra si conferma che, in ottemperanza alle direttive dello statuto del Pd e del codice etico, la Dr.ssa Neri non riveste più il ruolo di Segretario del Circolo Di Chiaravalle Centrale e si diffida la stessa dal voler intraprendere iniziative ed utilizzare tale carica in nome e per conto del Locale Circolo .

Inoltre, al fine di fare ulteriore chiarezza in ordine alla notizia trasmessa da una emittente televisiva, è opportuno precisare che non si è pronunciata sulla questione alcuna segreteria regionale in quanto la stessa, allo stato, non esiste poiché il partito regionale risulta commissariato .

Infine, il direttivo del circolo, nella sua maggioranza, è ben lieto, al fine di esprimere ulteriormente le proprie motivazioni, di avere un confronto democratico, per come richiesto anche nel documento di sfiducia, con il segretario Provinciale Gianluca Cuda".

"La maggioranza dei componenti del Direttivo del Circolo Pd di Chiaravalle Centrale".

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