Scoperta piantagione con 1500 arbusti di 'olandese nana', 3 persone in manette

Una piantagione composta da 1500 arbusti di marijuana 'olandese nana' è stata scoperta dai carabinieri, in contrada Ferraro, a San Ferdinando (Rc).

Alla coltivazione, individuata dagli uomini dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria, su segnalazione dei colleghi dell’8° Nucleo elicotteri di Vibo Valentia, era possibile accedere attraverso uno stretto cunicolo ricavato tra la fitta vegetazione e protetto da un sistema di video-sorveglianza alimentato ad energia solare, in grado di registrare e mandare segnali d'allarme in caso di movimenti sospetti da parte delle forze dell’ordine.

Durante l'intervento, i Cacciatori di Calabria ed i militari della Stazione di San Ferdinando e della Tenenza di Rosarno, hanno sorpreso tre persone intente a tagliare le cime delle piante, 30 chili delle quali erano già state riposte in diversi sacchi.

Nonostante un maldestro tentativo di fuga di uno di essi, gli uomini, tutti residenti a Rosarno: Francesco Pronestì, 66 anni, Francesco D’Agostino (61) e Giuseppe Salvatore Chindamo (23), sono stati tratti in arresto e trasferiti nella casa circondariale di Palmi.

In seguito all’udienza di convalida, D'Agostino è stato posto ai domiciliari, mentre per Pronestrì e Chindamo è stata confermata la detenzione in carcere.

 

Maxi piantagione di marijuana scoperta e distrutta in Calabria

Su segnalazione del V Reparto volo della polizia di Stato di Reggio Calabria, gli agenti del commissariato di Condofuri hanno rinvenuto una piantagione composta da oltre 2.500 arbusti di marijuana, già pronti per la raccolta. 

In particolare, durante un servizio di monitoraggio, gli uomini del V Reparto volo hanno segnalato la presenza della coltivazione in località Pollia/Gromilara, nel Parco nazionale d’Aspromonte.

Una volta giunti sul posto, gli agenti del Commissariato di Condofuri si sono trovati davanti ad una vasta piantagione di marijuana, alimentata da un sistema di irrigazione rudimentale, realizzato con due raccordi di tubi in polietilene che, partendo a monte da una vicina fonte d’acqua, assicuravano il necessario approvvigionamento idrico.

Inoltre, nelle immediate vicinanze, i poliziotti hanno trovato una tenda da campeggio con all'interno attrezzi da lavoro e capi di vestiario.

Dopo aver campionato ed estirpato la piantagione, gli agenti hanno avviato le indagini per individuare i responsabili. 

Sorpreso ad innaffiare una piantagione di marijuana, arrestato

Un reggino, Carmine Versace,  di 25 anni è stato arrestato con l'accusa di produzione di sostanza stupefacente.

Il giovane è stato sorpreso dai carabinieri della locale Stazione e dei “Cacciatori Calabria” , ad innaffiare una piantagione di marijuana ubicata in contrada Rosaniti, a Calanna (Rc).

La coltivazione, composta da oltre 50 piante, era stata allestita in un terreno demaniale.

Dopo aver prelevato alcuni campioni da sottoporre ad analisi, gli uomini dell'Arma hanno distrutto la piantagione.

Versace, invece, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto nel carcere di Reggio Calabria “Arghillà”, in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida.

 

Sorpreso a curare una piantagione di marijuana, 24 enne finisce in manette

I carabinieri della Stazione di Bocchigliero (Cs) hanno tratto in arresto, in flagranza del reato di coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente, B.S., di 24 anni.

Dopo aver individuato una piantagione nascosta tra un uliveto, i militari hanno avviato un servizio d'appostamento che ha permesso di sorprendere il ragazzo mentre era intento ad annaffiare 43 piante di canapa indiana.

Gli uomini dell’Arma hanno, quindi, effettuato anche una perquisizione presso l’abitazione del giovane, nel corso della quale sono stati rinvenuti sessanta grammi di marijuana.

Pertanto, il 24enne è stato arrestato ed al termine delle formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Castrovillari, è stato posto ai domiciliari.

Lo stupefacente, insieme alle piante, che avrebbero potuto fruttare diverse centinaia di dosi, è stato sottoposto a sequestro.

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Scoperta piantagione di marijuana: arrestato un giovane che ha tentato di scappare

E' finito ai domiciliari per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti un giovane di 23 anni catturato dai Carabinieri al termine di un inseguimento. I militari dell'Arma, dopo aver scoperto una piantagione di marijuana, hanno appurato che il soggetto, residente a Cetraro, nel Cosentino, vi stava facendo ingresso, munito di seghetto. Resosi conto della presenza degli uomini in divisa, ha provato a fuggire lanciandosi nel fiume Lao. Un tentativo rivelatosi vano, in quanto il 23enne è stato prontamente bloccato in un canneto. L'episodio si è verificato a Scalea.  Oltre alle 230 piante, gli stessi Carabinieri hanno scoperto 40 chilogrammi di marijuana il cui procedimento di essiccazione era già stato completato. Immessa sul mercato, la sostanza stupefacente rinvenuta avrebbe garantito un guadagno pari ad una somma vicina al mezzo milione di euro.

Vasta piantagione di marijuana in terreno destinato al nuovo campo sportivo: due arresti

Alle prime ore della mattina di ieri, 4 settembre, due persone, rispettivamente di 42 e 38 anni, sono stati tratti in arresto per coltivazione di sostanza stupefacente. I provvedimenti restrittivi, a carico di V.B, di Scido, e C.S., di Cittanova, sono stati eseguiti dai Carabinieri della Compagnia di Taurianova, unitamente a militari dello Squadrone Cacciatori Calabria. Le attività di sistematico monitoraggio di tutte le aree rurali della zona avevano portato negli ultimi giorni a concentrare l’attenzione in Contrada Petrara di Cittanova, nel Reggino, dove i militari avevano più volte avvertito, anche a distanza, un fortissimo odore di marijuana, percependo quindi la presenza in zona di una coltivazione in piena fioritura. I conseguenti servizi di osservazione e controllo attivati hanno consentito di rilevare nella mattinata il sopraggiungere dei due arrestati che, dopo aver parcheggiato poco distante l’autovettura, percorrevano a piedi un tragitto non tracciato, fino poi ad inerpicarsi su una scala a pioli, appositamente creata lungo un muro di contenimento, raggiungendo così un terreno abbandonato di proprietà comunale, originariamente destinato alla realizzazione del nuovo campo sportivo. E' stato possibile così individuare una vasta piantagione di marijuana e accertare che i due si erano lì recati per accudirla. I due sono stati immediatamente bloccati e tratti in arresto e la piantagione così rinvenuta è risultata composta da circa 400 piante (tutte dell’altezza compresa tra 2 e 3 metri accuratamente ordinate in filari, ciascuno assicurato da bastoni di sostegno e raggiunta dall’impianto di irrigazione), che sono state quindi estirpate, campionate e distrutte sul posto. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati associati alla Casa Circondariale di Palmi.

 

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Operazione “La Svolta”: sequestrate 8 piantagioni di marijuana nel Vibonese e nella Locride

Otto piantagioni di marijuana sono state scoperte nel Vibonese e nella Locride dalla Guardia di Finanza, che ha sequestrato 2.655 piante della qualità indica e della più potente skunk, per un valore di mercato di oltre 5 milioni di euro. I finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale calabrese e del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare hanno passato al setaccio un’area preventivamente selezionata avvalendosi dei sistemi di telerilevamento aereo e dei sofisticati sensori installati su un aereo Piaggio P166 del Corpo. Si tratta degli stessi sistemi già impiegati con successo in Albania nel contesto del programma di cooperazione internazionale di contrasto alla produzione ed al traffico illecito di droga. Le otto piantagioni erano quasi tutte nascoste all’interno di aree demaniali, in zone particolarmente impervie e caratterizzate da alta vegetazione e rovi che ne occultavano la vista anche dall’alto. L’operazione, denominata “La Svolta” proprio perché supportata da nuove tecnologie di geo-intelligence, è il frutto di un’attenta pianificazione condivisa tra i reparti aeronavali e quelli del Comando Regionale Calabria, che ha comportato la misurazione ed elaborazione della radiazione elettromagnetica riflessa delle aree indagate. Ciò grazie all’innovativo strumento che la Guardia di Finanza ha sviluppato in collaborazione con il centro di ricerca universitario campano Benecon. Il telerilevamento aereo da alta quota è, infatti, uno strumento che permette di acquisire informazioni geografiche territoriali di altissima precisione e che, scientificamente processate con specifici algoritmi, permettono di supportare l’attività di riscontro sul territorio. La convenzione tra Guardia di Finanza e Benecon ha, infatti, permesso di creare un “unicum” operativo, composto da mezzi aeronavali, sensori e know- how del mondo scientifico. L’analisi condotta nel laboratorio congiunto Guardia di Finanza - Benecon ha permesso di individuare, con assoluta precisione le piantagioni. In tal modo i Finanzieri sono andati a “colpo sicuro”, procedendo al sequestro di un grosso quantitativo di piante di Cannabis indica e del tipo skunk, in gran parte in piena fase di maturazione. La competente Autorità giudiziaria di Locri e di Vibo Valentia, ha disposto, dopo la campionatura dello stupefacente, l’estirpazione delle piante e la successiva distruzione sul posto.

Scoperto in una piantagione di marijuana: arrestato

I carabinieri, nell’ambito di mirata attività finalizzata a reprimere il fenomeno della coltivazione di sostanza stupefacente in zona aspromontana, hanno tratto in arresto un 66enne di Santo Stefano in Aspromonte, già noto alle Forze dell’ordine, poiché ritenuto responsabile del reato di produzione di sostanza stupefacente. In particolare, il soggetto è stato sorpreso dal personale dell’Arma mentre si introduceva all’interno di un terreno ricadente in località Vallone “Porcini-Scifadi”, ove gli operanti hanno rinvenuto una coltivazione di 300 piante di marijuana, dall’altezza media di circa 2 metri, disposte su più terrazzamenti, ed irrigata attraverso un sistema di tubazioni che prelevava acqua da una vicina sorgente. Nella circostanza, l’uomo è stato sorpreso dai militari mentre trasportava una rete metallica per materasso all’interno di una tenda da campeggio presente nel fondo e verosimilmente utilizzata come essiccatoio; successivamente, lo stesso è stato notato azionare il sistema rudimentale di irrigazione delle piante. Il 66enne, ritenuto il materiale realizzatore dell’illecita coltivazione, è stato immediatamente fermato e trovato in possesso di un coltello a serramanico, debitamente sequestrato. Su disposizione dell’Autorità giudiziaria reggina, l’arrestato è stato successivamente ristretto presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari. L’intera piantagione è stata quindi sottoposta a sequestro e, previa campionatura di alcuni esemplari, immediatamente distrutta sul posto dal personale operante. L’operazione, portata a termine dai carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni e dagli operatori dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, testimonia ancora una volta la costante presenza sul territorio dell’Arma e la capacità dei suoi Reparti di lavorare sinergicamente per l’assolvimento dei compiti istituzionali.

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