Centinaia di munizioni sequestrate dalla Guardia di Finanza

Nel corso di una serie di perquisizioni, il gruppo della Guardia di finanza di Lamezia Terme ha rinvenuto una vera e propria “riserva” di munizioni per armi da fuoco.

Le operazioni scaturite dalla segnalazione di un cittadino che ha avvisato i militari, hanno consentito alle Fiamme Gialle di sottoporre a sequestro un caricatore per pistola e ben 683 cartucce di vario calibro, tra cui anche una per arma da guerra. Il materiale, buono stato di conservazione ed  efficienza, era stato  occultato al quarto piano di in un fabbricato in costruzione ed in stato di abbandono della città di Lamezia Terme.  

Il sequestro delle munizioni, al momento, è stato operato a carico di ignoti; tuttavia, sono in corso le indagini per risalire ai responsabili dell’illecita detenzione.

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Ragazza contesa, finisce a pugni e colpi di pistola: la ricostruzione dei carabinieri

Nelle prime ore di questa mattina, i carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno dato esecuzione a tre ordinanze di applicazione di misura cautelare, nei confronti di Mario Antonio Franco, di 26 anni, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere, Davide Scollica, di 22 anni, e Fabio Malara, di 28 anni, tutti di Motta San Giovanni, questi ultimi due raggiunti da misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

I provvedimenti restrittivi sono stati emessi su richiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Federico Cafiero de Raho e coordinata dal Procuratore Aggiunto del settore ordinario Gerardo Dominijanni.

Le misure cautelari scaturiscono dalle attività di indagine avviate lo scorso mese di luglio dai carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, in seguito al tentato omicidio, perpetrato mediante esplosione di più colpi di pistola, ai danni del citato Davide Scollica, avvenuto in Motta San Giovanni e che, solo fortuitamente, non ebbe conseguenze più gravi.

Nello specifico, era stato proprio Fabio Malara a chiamare, nella tarda serata del 9 luglio i soccorsi sull’utenza di emergenza 112, riferendo di accorrere subito all’ingresso del paese, in quanto aveva trovato un suo amico riverso in terra in un lago di sangue, attinto da diversi colpi di arma da fuoco. 

Nell’immediatezza Malarà riferì ai carabinieri di non sapere cosa fosse accaduto, ma di aver raggiunto il suo amico Davide Scollica, solo a seguito della telefonata di soccorso effettuatagli da questi, il quale gli avrebbe riferito che, poco prima, mentre si trovava da solo in paese a fumare una sigaretta, due individui a bordo di uno scooter e con i caschi integrali, lo avrebbero avvicinato e fatto bersaglio di numerosi colpi di arma da fuoco. Versione, questa, che più tardi venne confermata anche dallo stesso Scollica ai carabinieri che lo raggiunsero presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria dove nel frattempo era stato trasportato d’urgenza. 

Le indagini hanno permesso di ricostruire e di far piena luce sull’accaduto. Nello specifico, sembrerebbe che Malara avesse dato appuntamento a Franco in una zona isolata nei pressi del campo sportivo di Motta San Giovanni per un chiarimento, a quanto pare per questioni inerenti una ragazza contesa dove Malara si sarebbe presentato insieme a Scollica che, in un primo momento, sarebbe rimasto in auto fin quando, nel corso della discussione tra i due, questi sarebbe sceso dall’autovettura e avrebbe colpito con un pugno in faccia Franco che, per tutta risposta, avrebbe estratto dalla cintola una pistola calibro 6.35 facendo numerose volte fuoco sul giovane attingendolo ben quattro volte

Terminate le formalità di rito, Mario Antonio Franco è stato tradotto presso la casa circondariale Arghillà di Reggio Calabria, mentre gli altri due personaggi si vedranno obbligati a non lasciare il Comune di Motta San Giovanni, dove dovranno essere prontamente reperibili per i controlli dei carabinieri.

Lamezia: 34enne ferito a colpi di pistola

Un uomo di 34 anni, titolare di un bar a Lamezia Terme è stato ferito da un colpo di pistola nella serara di ieri. Il 34enne stava percorrendo, a bordo della sua auto, una via del centro storico, quando un uomo a volto coperto ha cercato di rapinarlo dell'incasso della giornata che custodiva in un borsello. Il tentativo di difesa del commerciante ha scatenato la violenta reazione del rapinatore che ha esploso diversi colpi d'arma da fuoco.

Uno di questi ha raggiunto la vittima ad un braccio, mentre altri due si sono conficcati nella carrozzeria dell'auto.

La vittima della tentata rapina è stata immeditamente soccorsa è trasportata nel locale ospedale dove e tuttora ricoverata. Le sue condizioni non destano preoccupazioni.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato che hanno avviato le indagini per cercare di fare luce su quanto accaduto.

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Sequestrati una pistola e diverse confezioni di droga all’Università della Calabria

Nel corso di appositi controlli, effettuati davanti alle scuole cittadine e presso il campus universitario, in due distinte operazioni, le Fiamme Gialle di Cosenza hanno sequestrato oltre 30 grammi di marijuana, 50 grammi di hashish ed una pistola con matricola abrasa con relativo munizionamento e pronta all’uso. 

Un responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cosenza. 

In particolare i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno individuato un diciottenne aggirarsi nervosamente nei pressi di via Sandro Pertini di Rende, in evidente stato di attesa. All’atto del controllo, il giovane è risultato detenere alcune confezioni di marijuana per complessivi 5 grammi. Nella successiva perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti, in un unico involucro, e sottoposti a sequestro ulteriori 26 grammi della stessa sostanza 

Nella stessa giornata proseguendo l’attività di controllo del territorio, gli stessi militari hanno notato due giovani sospetti sostare nei pressi del “cubo 32” dell’Unical, che, alla vista dei militari, si sono dati a precipitosa fuga, riuscendo a far perdere le proprie tracce. 

Per agevolare la fuga, i due hanno abbandonato sul posto una busta di plastica bianca, che è risultata contenere 50 grammi di hashish, suddivisa in 10 confezioni di cellophane. Le ricerche condotte in zona e finalizzate a rinvenire ulteriori elementi hanno permesso di scoprire, celata nell’incavo di un albero presente nelle vicinanze, una pistola Beretta calibro 22 munita di caricatore e 6 proiettili. 

Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza, dottor Tridico. 

Prosegue l’attività delle Fiamme Gialle finalizzata a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti in particolare nei confronti di giovani studenti frequentatori di Università e Scuole Superiori.

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Pistola in pugno cerca di violentare due donne, arrestato un marocchino di 25 anni

Un 25enne di origini marocchine è stato arrestato dai carabinieri di Lamezia Terme perché ritenuto responsabile dei reati di tentata violenza sessuale e lesioni personali.

L’arresto è stato effettuato in seguito ad una telefonata al 112 con la quale due donne di nazionalità straniera chiedevano aiuto.

A comporre il numero d’emergenza erano state due ragazze marocchine svegliate nel cuore della notte dal suono insistente al campanello di casa. Una volta aperta la porta, le malcapitate si sono trovate al cospetto dello sconosciuto connazionale che, pistola in pugno, ha cercato un approccio fisico.

Giunti sul posto, i militari dell’Arma hanno soccorso le due donne che sono state trasportate presso l’ospedale di Lamezia Terme. In un secondo momento, gli uomini della Benemerita sono andati a casa del presunto aggressore. Nel corso della perquisizione domiciliare è stata, quindi, rinvenuta l’arma (in realtà una pistola a salve) di proprietà di un cittadino italiano, usata nel corso dell’aggressione.

Il 25enne è stato, quindi, arrestato per tentata violenza sessuale aggravata e lesioni personali, mentre il proprietario della pistola ha subito una denuncia, in stato di libertà, per favoreggiamento personale. In seguito all’udienza di convalida al cittadino marocchino è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere.

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In macchina con pistola e passamontagna: arrestato un ragazzo

I carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Locri, impegnati nell’arco delle 24 ore nei servizi di controllo del territorio, hanno tratto in arresto un 19enne di Locri, in quanto colto nella flagranza di detenzione di arma clandestina e ricettazione.

L’interessato, nel corso di un servizio di controllo del territorio è stato fermato e controllato dai militari, i quali, nell’immediatezza, hanno subito carpito un certo nervosismo da parte del medesimo. Sottoposto a perquisizione veicolare e personale, lo stesso è stato trovato in possesso di una pistola calibro 9 con matricola punzonata abilmente occultata sotto il sedile del conducente, nonché di un passamontagna.

Il materiale rivenuto è stato sottoposto a sequestro mentre l’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Locri.

Nell’ambito della medesima operazione, è stato altresì denunciato, per i medesimi motivi, un minore che si trovava in compagnia del giovane.

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Nascondeva un arsenale nella cuccia del cane e sotto una passerella: arrestato un pensionato

Prosegue senza soluzione di continuità il capillare e serrato controllo del territorio svolto dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria, guidato dal tenente Alessandro Bui. A finire in manette questa volta è un pensionato 77enne, con precedenti per reati di detenzione di armi.

Nello specifico, i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, nel corso di una perquisizione per la ricerca di armi effettuata presso un abitazione, hanno rinvenuto un fucile da caccia calibro 12, una pistola a tamburo 38 special, un fucile di precisione semiautomatico con ottica di precisione, 53 cartucce calibro 38 special,  182 cartucce 7,5x55, 499 bossoli utilizzabili per eventuali ricariche, 115 cartucce calibro 7,65 full metal jacket, 65 cartucce da caccia calibro 12. 

All’interno di mattoni, fissata con il fil di ferro sotto una passerella di legno, nella cuccia del cane: questi alcuni dei luoghi in cui sono state ritrovate le armi ed il munizionamento. A nulla sono serviti gli sforzi dell’anziano di trovare dei nascondigli perfetti, la minuziosa perquisizione operata dai carabinieri ha permesso di ritrovare un vero e proprio arsenale. Tutte le armi rinvenute e poste sotto sequestro, sono state avviate presso i laboratori tecnico/balistici dell’Arma, per gli accertamenti conseguenti.

Al termine della perquisizione, espletate le formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, per incompatibilità con il regime carcerario, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Una mitraglietta Uzi, tra le armi e la droga trovate dai carabinieri a Lamezia Terme

Due uomini di 29 e 30 anni sono stati arrestati a Lamezia Terme dai carabinieri. L'accusa a carico dei due è di detenzione abusiva di armi e munizionamento, nonchè di ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L'arresto è scattato in seguito ad un controllo nel corso del quale, in un immobile, adibito a studio tecnico da uno degli arrestati, i militari dell'Arma hanno rinvenuto una mitraglietta "Uzi" di fabbricazione israelieana, diverse pistole e più di due chilogrammi di  droga.

Le armi e gli stupefacenti erano stati nascosti in un borsone custodito nel controsoffitto.

La "Uzi" è le pistole saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificare se sono state impiegate per compiere atti delittuosi. La droga, marijuana, cocaina ed eroina, è stata sequestrata.

Una volta assolti tutti gli atti di rito, su disposizione dell'Autorità giudiziaria, i due arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Catanzaro.

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