Girava in Ape armato di pistola, arrestato

I carabinieri dell’Aliquota radiomobile del Norm, diretto dal Tenente Alessandro Bui, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Giovanni Ventura, di 59 anni, originario di Reggio Calabria, ma residente a Calanna.

Durante un normale servizio di controllo, a bordo del motocarro Ape Piaggio condotto dall’uomo, i militari hanno trovato in un marsupio nascosto sotto il sedile, 42 cartucce calibro 7,65 ed una pistola a tamburo carica con proiettili dello stesso tipo.

Nel corso della successiva perquisizione condotta presso l’abitazione del 59enne, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto, occultate in un mobile, altre 50 cartucce calibro 7.65.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato sottoposto ai domiciliari.

Nel frattempo, i carabinieri stanno cercando di risalire alla provenienza dell’arma, nonché di capire le ragioni per nel quali l’uomo girasse armato.

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In casa con una pistola e decine di proiettili, arrestato

Intensa attività di controllo del territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Tropea che, con l'ausilio delle Stazioni territoriali, hanno condotto una serie di azioni finalizzate alla ricerca di armi e droga.

In particolare, nel corso di un servizio svolto nella frazione Caria di Drapia, i militari hanno tratto in arresto un 69enne del luogo cui, nel corso di una perquisizione domiciliare, è stata sequestrata una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa e 100 munizioni.

L'arma ed i proiettili detenuti illegalmente sono stati sottoposti a sequestro, mentre per l'uomo l'Autorità giudiziaria di Vibo Valentia ha disposto la detenzione domiciliare.

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Agguato in Calabria, ferito un 42enne

Agguato a Lamezia Terme dove, nella  serata di ieri, un 42enne, Renato Berlingieri è stato ferito all'addome con quattro colpi di pistola.

Ricoverato all’ospedale di Lamezia Terme, l'uomo non sarebbe in pericolo di vita.

Il fatto è accaduto, intorno alle 21.30, in via Cerasuolo a Sambiase. Berlingieri è stato raggiunto dai proiettili sparati da una o due pistole. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini per cercare di fare luce sull'accaduto

Il ferimento di Renato Berlingieri giunge a poco più di un mese dall’omicidio del fruttivendolo Francesco Berlingieri, di 57 anni, ucciso il 19 gennaio scorso, con tre colpi di pistola alla testa.

Sparatoria sul lungomare di Tropea, ferito un 34enne

Un 34enne è stato raggiunto da un colpo di pistola. Il fatto è accaduto verso le 19 di oggi sul lungomare di Tropea. A bersagliare il giovane sarebbe stato un uomo giunto a bordo di un'auto guidata da un complice.

Ferita alla gamba destra, la vittima è stata trasportata all'ospedale di Vibo Valentia. Non è stato necessario ricorrere ad alcun intervento chirurgico in quanto il proiettile non è stato ritenuto. I sanitari si sono limitati, pertanto, a suturare la ferita.

I carabinieri della Compagnia di Tropea hanno avviato le indagini per cercare di fare luce su quanto accaduto.

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Pistola, fucile e munizioni in casa: arrestati padre e figlio

Nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio, coordinato dalla Compagnia di Gioia Tauro diretta dal tenente Gabriele Lombardo, e finalizzato alla repressione dei reati in materia di armi, i carabinieri della Tenenza di Rosarno agli ordini del sottotenente Alfio Rapisarda,  hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, due rosarnesi,  un 65enne, ed il figlio 26enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine, poiché resisi responsabili dei reati di detenzione illegale di munizionamento ed armi comuni da sparo e clandestine, nonché del reato di ricettazione.

 In particolare, i militari della Tenenza, al termine di una prolungata ed articolata perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione dei due cittadini rosarnesi, sono riusciti a scovare, abilmente occultati tra materiale ferroso depositato all’interno di un capanno pertinente all’immobile, una pistola Beretta calibro 7.65, avvolta in un involucro in cellophane, un fucile a canne mozze calibro 12 clandestino, oleato e pronto all’uso, munizionamento comune e a salve di vario calibro, nonché parti e congegni di una carabina.

Le armi e le munizioni rinvenute sono state repertate e sottoposte a sequestro in attesa di essere avviate presso i laboratori tecnico/balistici dell’Arma, al fine di accertare se le stesse possano essere state usate per la commissione di altri delitti.

Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti rispettivamente presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari, e presso la casa circondariale di Palmi in attesa di convalida, a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente. 

 

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Agguato a Lamezia: ucciso un uomo, ferito un bambino

Un uomo ucciso ed un bambino ferito. Questo il bilancio di un agguato compiuto nella giornata di ieri a Lamezia Terme.

A cadere sotto i colpi di un sicario armato di pistola è stato il 57enne Francesco Berlingieri. Titolare di una rivendita di frutta e verdura, la vittima è stata colpita più volte mentre si trovava davanti alla sua attività commerciale.

Nel corso dell'azione criminale, un bambino di otto anni, nipote di Berlingieri, è rimasto ferito ad una gamba da un colpo che lo avrebbe colpito di rimbalzo. Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia, che indaga sull'omicidio, l'assassino sarebbe arrivato sul luogo del delitto a bordo di una motocicletta.

Giunto sul posto, l'omicida avrebbe iniziato a bersagliare la vittima che in quel momento stava scaricando alcune cassette di frutta da un furgone. Berlingieri, già noto alle forze dell'ordine, sarebbe stato raggiunto dai proiettili alla testa.

Il bambino, ferito ad una gamba, è stato trasportato all'ospedale di Lamezia Terme. Le sue condizioni non destano preoccupazione.

 

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Ragazzo urta inavvertitamente un uomo e viene sequestrato: arrestato il responsabile

I carabinieri, al termine di mirata attività investigativa, in ottemperanza all’Ordinanza di Applicazione della Misura cautelare personale, emessa dal Tribunale di Palmi – Ufficio Gip hanno localizzato e tratto in arresto un quarantenne di Feroleto della Chiesa, poiché ritenuto responsabile della violazione dei reati di sequestro di persona e minacce ai danni di un minorenne del luogo.

I fatti risalgono al novembre 2015 quando la vittima, un ragazzo quindicenne di Feroleto della Chiesa, mentre si trova all’interno di un bar assieme a degli amici, urtò inavvertitamente l’uomo. Il gesto venne interpretato come un affronto a tal punto che quest’ultimo, con l’inganno, lo costrinse a salire sulla sua auto conducendolo in un parcheggio in località lontana dal centro abitato. Lì estrasse una pistola dal vano portaoggetti e, dopo averla puntata in direzione del minore, lo obbligò a porgergli le scuse per quanto accaduto. Il tutto si sviluppò in un arco temporale di circa mezz’ora fino a quando l’uomo non decise di riaccompagnare il giovane al bar. Il fatto non venne subito denunciato dalla vittima, ma la notizia divenne presto di dominio pubblico in paese. Di qui l’attività investigativa del comandante della locale Stazione dei carabinieri, costantemente diretta dal tenente Gabriele Lombardo, comandante della Compagnia carabinieri di Gioia Tauro, che convocò in caserma il minore, accompagnato ai genitori, ed altri testimoni della vicenda, al fine di verificare la veridicità di quanto appreso. In poco tempo venne ricostruita la dinamica dei fatti. I carabinieri si recarono nell’abitazione del quarantenne, dove recuperarono e sequestrarono l’arma utilizzata per minacciare il giovane. 

Della vicenda è stata informata la Procura della Repubblica di Palmi che, sulla scorta delle evidenze investigative raccolte dai carabinieri, formula una richiesta di applicazione di misura cautelare personale nei confronti dell’uomo per i fatti occorsi richiesta che viene accolta dal Gip del Tribunale di Palmi che, valutate le esigenze cautelari ed i gravi indizi di colpevolezza a carico del soggetto, ha emesso nei suoi confronti l’ordinanza di misura cautelare personale del divieto di dimora nel comune di residenza.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato quindi rimesso in libertà ed intimato ad allontanarsi dal territorio del comune di Feroleto della Chiesa e a non farvi rientro senza l’autorizzazione dell’Autorità giudiziaria procedente.

Pistola e coltello fra gli indumenti: arrestato

Nell’ambito del più ampio servizio straordinario di controllo del territorio “Focus ‘ndrangheta” disposto dal Comando Compagnia diretto dal Tenente Gabriele Lombardo, i carabinieri della  Stazione di Gioia Tauro, coadiuvati nelle operazioni dalle unità cinofile del G.O.C. di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto un 59enne, del luogo, noto alle Forze dell’ordine ed attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per reati in materia di armi (ricettazione e detenzione abusiva di armi ed armi clandestine).

In particolare, i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, che nel corso del servizio hanno setacciato diverse aree di interesse operativo della municipalità gioiese al fine di prevenire e reprimere la commissione di reati predatori ed in materia di armi e sostanze stupefacenti, hanno fatto accesso all’interno dell’abitazione dell’uomo ritenendo che quest’ultimo potesse detenere armi clandestine, nonostante fosse sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Infatti lo stesso era stato già arrestato dai militari della Stazione di Gioia Tauro nel mese di maggio 2016 perché, a seguito di una perquisizione domiciliare, era stata rinvenuta nella sua disponibilità una pistola semiautomatica con matricola punzonata, e relativo caricatore con 9 cartucce, in ottimo stato di conservazione ed interamente oleata, nascosta all’interno di un recipiente sotterrato nel giardino della propria abitazione. Pertanto i carabinieri, simulando un normale controllo, si sono recati nell’abitazione del soggetto il quale, inizialmente, non ha opposto alcuna forma di resistenza ritenendo si trattasse dell’ordinario controllo effettuato per i sottoposti agli arresti domiciliari. Quando, invece, i carabinieri lo hanno reso edotto che avrebbero perquisito l’abitazione alla ricerca di armi, il 59enne, fingendo un malore, si è allontanato per dirigersi in giardino ove, recuperato un oggetto avvolto in un panno, lo ha gettato nel terreno attiguo alla propria dimora. Pertanto, i militari lo hanno bloccato immediatamente e lo hanno sottoposto ad una perquisizione personale nel corso della quale è stata rinvenuta, occultata all’interno degli slip, una pistola a tamburo Italo Gra di fabbricazione argentina, con matricola abrasa, calibro 22 corto, con serbatoio carico contenente 7 cartucce, nonché, in una tasca dei pantaloni da lui indossati, una bottiglietta in vetro contenente 45 cartucce calibro  22.

 Nel corso delle successive operazioni di perquisizione, che hanno interessato anche le pertinenze attigue, è stato recuperato il fagotto lanciato poco prima dal soggetto: al suo interno vi era un coltello a baionetta di 40 cm che è stato sottoposto a sequestro penale, unitamente all’arma da fuoco ed alle munizioni. La pistola, peraltro clandestina, sarà inviata successivamente al R.I.S. di Messina al fine di accertare se la stessa possa essere stata utilizzata in fatti delittuosi. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Palmi, su disposizione del magistrato di turno presso quella Procura della Repubblica.

 

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