Pizzo: l'amministrazione comunale acquista nuovi arredi e sostituisce le caldaie nelle scuole

"A più di due mesi dal suono della prima campanella, continua a essere costante l'attenzione del Comune di Pizzo verso il settore scolastico. Alcuni importanti interventi, infatti, sono stati realizzati negli ultimi giorni, con la sostituzione delle caldaie nelle scuole di via Nazionale, nei pressi di palazzo San Giorgio, e della Marinella. In entrambi i plessi, il vecchio impianto di riscaldamento è stato completamente sostituito con nuovi apparecchi a norma, che dunque rispettano pienamente i parametri di sicurezza e le discipline antinquinamento, per una spesa complessiva di 16mila euro".
E' quanto si legge in una nota del sindaco della città napitina, Gianluca Callipo.
Per l'assesore ai Lavori pubblici, Maria Pascale quello fatto dall'amministrazione comunale è stato "Un investimento considerevole, fatto non solo per rendere più efficiente la resa energetica degli impianti, ma anche per garantire la massima sicurezza. D'altronde - ha aggiunto Pascale - le vecchie caldaie, che avevano molti anni di attività alle spalle, ci costringevano a continui interventi tampone che ne consentissero il funzionamento. Ora, però, il problema è stato risolto alla radice".
Anche la scuola media è stata oggetto di un nuovo investimento comunale, con l'acquisto di 60 banchi con le rispettive sedie, per un importo di circa 4mila euro.
"Risorse - ha spiegato l'assessore alla Cultura, Cristina Mazzei - che vanno sommate ai 10mila euro già spesi dall'inizio dell'anno scolastico per l'acquisto di altri banchi e sedie. La prossima scuola destinataria di nuove postazioni per gli alunni sarà l'istituto elementare di via San Sebastiano, per la quale provvederemo nelle prossime settimane stanziando altri fondi. Ovviamente dobbiamo sempre confrontarci con le risorse disponibili, perché realizzare tutto e subito purtroppo non è possibile".
Quello dell'edilizia e dei servizi scolastici è un settore dell'attività comunale che "a Pizzo può contare su interventi e investimenti costanti, come dimostrano anche i lavori che nel corso del 2016 hanno interessato la scuola elementare di piazza della Repubblica, dove sono stati spesi ben 400mila euro, tra fondi statali e comunali, per riammodernare completamente l'istituto, adeguare l'edificio ai parametri di sicurezza e salubrità dell'ambiente, nonché realizzare una palestra, di cui la scuola non era dotata".
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Pizzo: scontro tra un camion e un furgone, 7 feriti

Sette persone sono rimaste ferite, questa mattina, in un incidente stradale avvenuto a Pizzo Calabro. Lo scontro, le cui cause sono ancora in fase di accertamento, ha interessato un camion ed un furgone che stavano transitando lungo la Statale 18.

I feriti sono sette cittadini di nazionalità bulgara che viaggiavano a bordo del furgone per raggiungere le aziende agricole nelle quali avrebbero dovuto lavorare.

Sul posto sono intervenute due ambulanze del 118 che hanno provveduto a trasferire i feriti all'ospedale di Vibo Valentia. Dal canto loro, i carabinieri sono al lavoro per recuperare gli elementi necessari a ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.

Pizzo, inaugurato il laboratorio creativo per i ragazzi

"Ho avuto l'emozione di vedere realizzato un ambizioso progetto, che mi era già stato illustrato in passato, ma che oggi è a tutti gli effetti una bellissima realtà di cui Pizzo può essere orgogliosa".
Così,ieri  mattina, il sindaco Gianluca Callipo ha commentato l'inaugurazione di "Giovani sognando", il laboratorio creativo promosso e gestito dall'associazione Acqua della vita Onlus, presieduta da Fabio Belvedere. Il progetto è stato reso possibile grazie al cofinanziamento della presidenza del Consiglio dei ministri, nell’ambito del bando “Giovani per il sociale”. 
Il laboratorio ha aperto ufficialmente i battenti ieri, in via Nazionale, accogliendo gli amministratori comunali per quella che è stata una sorta di presentazione alla città. Con Callipo c'erano anche il vice sindaco Fabrizio Anello e l’assessore ai Lavori pubblici, Maria Pascale, che hanno sottolineato con il primo cittadino l'importanza di iniziative di questo tipo, soprattutto in una zona della città a vocazione principalmente residenziale com'è la parte alta di Pizzo.
"È importante che questo laboratorio nasca proprio qui - ha continuato Callipo -, dove per decenni si è pensato solo a costruire senza offrire opportunità di aggregazione sociale. Le speculazioni immobiliari ora sono state fermate, con il divieto assoluto da parte della nostra amministrazione di altro cemento, ma resta tanto da fare per rendere questa parte della città davvero a misura d'uomo. Il nuovo laboratorio è dunque un passo importante verso la riqualificazione complessiva dell'area che anche il Comune sta perseguendo".
Proprio in questa prospettiva, l'assessore alle Politiche sociali, Cristina Mazzei, sta ora definendo i dettagli della partnership tra associazione e Amministrazione, che consentirà di realizzare insieme iniziative e progetti. Moltissime le attività gratuite che possono essere svolte attraverso la nuova struttura, sempre sotto la guida degli operatori dell'associazione no profit che la gestisce.
"Le attività sono dedicate principalmente ai ragazzi dai 14 ai 21 anni - ha spiegato Belvedere - tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì, viene erogata gratuitamente un’offerta formativa in diverse discipline artistiche e sportive: musica, canto, pittura, scrittura creativa, danza moderna e kickboxing. Inoltre, sono previsti anche corsi di lingua italiana riservati ai ragazzi stranieri presenti sul nostro territorio». 
Il progetto si avvale di una squadra di giovani docenti qualificati, in prevalenza donne, tra le quali la coordinatrice Serena Ielo.
Infine, come ha precisato la sociologa Maria Rosaria Chirico, "il progetto ha tra gli obiettivi anche la valorizzazione delle eccellenze in ambito artistico e creativo, per incoraggiare e sostenere i giovani talenti del nostro territorio".
Il laboratorio si propone inoltre come centro di aggregazione per attività ludico-ricreative e i ragazzi possono anche usufruire liberamente di una sala adibita a internet point.
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Vertenza ex Lsu, Callipo: " Soluzione grazie a Oliverio e Viscomi, burocrazia regionale ottusa e insensibile"

"È stato personalmente il presidente Mario Oliverio a comunicarmi telefonicamente la soluzione adottata dalla Giunta regionale, che ha deliberato il finanziamento degli ultimi due mesi del 2016 per assicurare gli stipendi e la continuità contrattuale agli ex Lsu in sevizio al Comune di Pizzo".
Il sindaco Gianluca Callipo non nasconde la soddisfazione per la soluzione di una problematica che coinvolge 47 lavoratori e che nelle ultime settimane aveva catalizzato l'impegno degli amministratori napitini.
Nei mesi scorsi l'apparato burocratico regionale aveva comunicato ai Comuni calabresi che hanno in organico ex Lsu (concettualizzatati nel dicembre 2015 per i successivi 12 mesi, in vista della stabilizzazione) la riduzione del finanziamento inizialmente previsto per pagare regolarmente gli stipendi per tutto il 2016. Un fulmine a ciel sereno che ha mandato in fibrillazione i lavoratori, costretti per i due mesi senza copertura finanziaria a rientrare nel bacino degli Lsu, e la stessa amministrazione comunale, che da subito si è attivata per denunciare l'accaduto e per sollecitare il rispetto degli impegni assunti dalla Regione.
"Nelle ultime settimane –-ricorda Callipo - quasi quotidianamente mi sono recato a Catanzaro per cercare di risolvere la situazione, ma ho dovuto fare i conti con una burocrazia ottusa e insensibile alle nostre istanze, che sino alla fine ha rischiato di trasformare questa vicenda nell'ennesimo dramma occupazionale, con gravi conseguenze anche dal punto di vista amministrativo, visto che sono state immediatamente avviati ricorsi giudiziari incrociati sia da parte dei lavoratori che da parte del Comune stesso. Alla fine, soltanto grazie alla sensibilità del presidente della Regione Mario Oliverio e del vice presidente Antonio Viscomi, la situazione è stata risolta, riportando la vicenda nei binari di quanto era stato programmato lo scorso anno. Ora, la delibera di giunta che stanzia le somme necessarie a coprire gli ultimi due mesi di contratto, novembre e dicembre, approderà in Consiglio regionale il 30 novembre prossimo per la ratifica finale. Questo assicurerà la copertura dei contratti di lavoro e garantirà la continuità contrattuale ai dipendenti coinvolti, presupposto necessario per l'iter di stabilzzazione. Dal canto nostro, potremo integrare gli atti comunali prendendo atto dello stanziamento regionale così da garantire la validità dei contratti di lavoro fino al 31 dicembre. Poi, per il 2017, valuteremo, d’accordo con la Regione, come procedere per assicurare continuità lavorativa".
Un esito positivo della vicenda in cui Callipo non ha mai smesso di credere, nonostante le polemiche innescate da alcuni rappresentanti politici locali negli ultimi giorni, critiche alle quali il sindaco non ha replicato nell'immediato, preferendo concentrarsi sulla soluzione del problema.
"Ancora una volta - sottolinea ora - abbiamo risposto con i fatti alle chiacchiere di chi strumentalmente imputava al Comune responsabilità che non aveva. "Onestà" non è solo uno slogan da gridare nelle piazze, ma dovrebbe significare anche un modo onesto e sincero di far politica, senza usare le bugie per sollevare rabbia e raccogliere briciole di consenso. Suggerirei a chi vuole competere politicamente con noi di concentrarsi maggiormente su proposte concrete da presentare alla Città, anziché limitarsi a strumentalizzare e polemizzare, anche se mi rendo conto che questo approccio è molto più semplice e, dunque, certamente più alla portata di chi ha poco o niente da proporre".
 
 
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Pizzo: ultimati i lavori di riqualificazione in località stazione

Si sono conclusi i lavori promossi dal Comune di Pizzo in località Stazione. L'intervento, finanziato con fondi comunali pari a 30mila euro e avviato circa un mese fa, ha consentito non solo di intervenire sulle infrastrutture di servizio presenti sotto il manto stradale, ma anche di riqualificare l'intera area, risolvendo una serie di problematiche annose.
In particolare, i lavori hanno riguardato la regimentazione delle acque bianche, l'ammodernamento della rete fognaria, nonché il rifacimento della rete idrica che serve la zona, con l'eliminazione delle perdite e di ogni eventuale rischio di contaminazione dell'acqua che giunge nelle case.
Inoltre, i lavori di scavo, una volta terminati, hanno rappresentato anche l'occasione per riasfaltare completamente il tratto di strada interessato. 
 
Soddisfazione è stata espressa dai residenti, alcuni dei quali hanno sottolineato l'attenzione dell'Amministrazione guidata dal sindaco Gianluca Callipo verso una zona che da molti anni non vedeva interventi di questo tipo. 
"L'obiettivo principale - ha spiegato l'assessore ai Lavori pubblici, Maria Pascale - era migliorare la regimentazione delle acque, riammodernando la rete fognaria e istallando le condutture per la raccolta delle acque bianche. Un modus operandi che abbiamo adottato in ogni zona della città in cui siamo intervenuti durante gli ultimi anni, perché quasi ovunque a Pizzo non esisteva un efficace sistema di raccolta dell'acqua piovana, che puntualmente finiva per provocare allagamenti in caso di forti precipitazioni". 
 
È quanto accadeva, ad esempio, alla Marina, prima che fossero realizzate dall'attuale amministrazione le nuove condutture e la grande vasca di raccolta sotterranea, nella quale oggi confluiscono le acque bianche provenienti dalla parte sovrastante del centro storico.
Interventi dello stesso tipo sono stati realizzati negli ultimi anni anche durante i lavori di riqualificazione del rione Carmine, in via Bardari e sotto il manto delle strade limitrofe, in piazzetta Mercato, lungo la discesa della Seggiola e nel quartiere Zuppone Strani. Tutte aree urbane che adesso possono contare su un sistema di raccolta delle acque bianche capace di scongiurare allagamenti e disagi.
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Referendum: Debora Serracchiani a Pizzo ha spiegato le ragioni del "Sì"

Una "cassetta degli attrezzi" con dentro le ragioni del "Sì", da portarsi in giro per convincere gli indecisi e chi è disposto a mettere da parte pregiudizi e scelte ideologiche. È questa la metafora che usa Debora Serracchiani, vice segretario nazionale del Partito democratico e presidente della Regione Friuli - Venezia Giulia, che ieri pomeriggio ha partecipato all'incontro organizzato dal circolo cittadino del Pd di Pizzo alla Tonnara.
 
Tra i relatori, il coordinatore del circolo Pd, Raffaele Molè, il sindaco Gianluca Callipo, il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno, la parlamentare Stefania Covello e il vice presidente della Regione Calabria Antonio Viscomi. 
 
"Questa riforma, al contrario di quello che spesso si sente in giro, non tocca affatto i principi fondamentali della nostra Carta - ha detto Serracchiani -. Modifica invece la seconda parte della Costituzione, quella che gli stessi Padri costituenti consideravano frutto di un compromesso, fatto per accontentare un po' tutti e per rassicurare gli Stati stranieri che non si fidavano dell'Italia dopo la Seconda guerra mondiale. Il bicameralismo perfetto, che la riforma vuole eliminare, rispondeva proprio a queste esigenze. Oggi, invece, l'esigenza maggiore è quella di snellire l'attività parlamentare e dare più rappresentatività ai territori con il Senato delle autonomie".
 
Serracchiani ha poi fornito una altro "attrezzo" per la metaforica cassetta da portarsi appresso: l'abolizione del Cnel e delle Province. "Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro in 60 anni, cioè da quando è stato istituito, ha prodotto appena 14 proposte di legge, nessuna delle quali approvata, eppure costa agli italiani circa 20 milioni di euro l'anno. Allo stesso modo, senza eliminare le Province dalla Costituzione non sarà possibile completare la riforma di questi Enti, che oggi di fatto restano ancora in piedi".
 
Il vice segretario nazionale del Pd, ha. quindi, snocciolato le ragioni del "Sì" facendo leva, soprattutto, sulla necessità di portare a compimento la riforma costituzionale per dare la possibilità al Paese di cambiare davvero.
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Non dico che se passa la riforma il Pil improvvisamente schizzerà verso l'alto e la disoccupazione sparirà - ha concluso -, ma senza questa riforma non avremo la possibilità di perseguire concretamente e velocemente questi obbiettivi di crescita. Questo è un Paese dove tanti affermano che si debba cambiare, ma poi, al dunque, si tirano indietro per timore. Alcuni lo fanno in buona fede, ma molti altri lo fanno per tutelare i propri privilegi, perché sanno che nell'incertezza e nell'instabilità i loro vantaggi possono continuare a esistere".
 
Sulla stessa lunghezza d'onda Callipo, che ha rimarcato come questo referendum "non può essere inteso come un sondaggio sul gradimento del governo e del premier. Votare No per votare contro il Governo sarebbe un grande errore - ha detto il primo cittadino di Pizzo  -, perché vorrebbe dire gettare alle ortiche una possibilità unica di cambiamento che attendiamo da decenni. Facciamo questo passo verso il futuro insieme, rendiamo la Stato più efficace e moderno votando "Sì", non perché vogliamo votare contro qualcuno, ma perché vogliamo votare per un'avvenire migliore". 
 
Particolarmente preoccupato dalle conseguenze di un'eventuale vittoria dei "No" è apparso Magorno, che ha evocato la deriva populista che favorì la nascita del fascismo in Italia, agevolato dalle divisioni che anche allora laceravano i partiti di sinistra, che " impegnati a litigare al loro interno, non percepirono il pericolo incombente. "Se il "Sì" non dovesse passare - ha detto il segretario regionale - si andrebbe verso l'ignoto, verso l'esempio di Trump in America".
 
Più tecnico, invece, l'intervento di Viscomi, che ha sottolineato di sostenere il "Sì" non per mera scelta politica, "ma in quanto giurista. Da professore di diritto - ha detto - ho analizzato a fondo il testo della la riforma e non ho trovato un solo motivo che possa giustificare il "No". I principi fondamentali non vengono neppure sfiorati, ma allo stesso tempo si introducono dei meccanismi di efficienza che oggi non ci sono, come una divisione univoca tra le competenze dello Stato e quelle delle Regioni e l'introduzione di un concetto fondamentale, quello di 'interesse nazionale'". 
 
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Pizzo, consegnati gli alloggi popolari

Doveva essere un nuovo inizio per 16 famiglie rimaste senza casa e così è stato, a giudicare dalla gioia dei legittimi assegnatari che oggi hanno ricevuto le chiavi degli appartamenti di edilizia residenziale pubblica realizzati dall'Aterp in località Sant'Antonio, a Pizzo. Si tratta prevalentemente delle stesse famiglie residenti, fino al 2012, nelle case di via Pietà, poi sgomberate a seguito di un'ordinanza dell'allora commissario straordinario dell'Ente.
Al taglio del nastro e alla consegna ufficiale degli appartamenti hanno partecipato il sindaco Gianluca Callipo, il commissario regionale e il dirigente provinciale dell'Aterp, rispettivamente Ambrogio Mascherpa e Pino Raffaele, gli assessori Cristina Mazzei (Politiche sociali), Maria Pascale (Lavori pubblici) e Fabrizio Anello (Ambiente), il presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Pagotta, ed i consiglieri Raffaele Pulitano e Antonio Gaglioti. Presente anche don Salvatore Santaguida, parroco della chiesa di San Sebastiano, che ha benedetto gli appartamenti."Oggi non ci limitiamo a dare una soluzione abitativa a queste famiglie, che possono così riacquistare fiducia nelle istituzioni - ha sostenuto Callipo nel suo intervento - ma affermiamo anche un principio di giustizia e di legalità, perché per la prima volta a Pizzo si assiste alla consegna di case di edilizia residenziale pubblica ai legittimi assegnatari. In passato, infatti, le case popolari venivano puntualmente occupate, lasciando fuori chi ne aveva diritto. Questo perché probabilmente faceva più comodo farle occupare piuttosto che assegnarle attraverso un bando. Noi avevamo promesso che le case non sarebbero state occupate e abbiamo mantenuto l'impegno - ha continuato -, grazie sopratutto alla costante collaborazione con i carabinieri della stazione di Pizzo, che hanno vigilato nel migliore dei modi affinché non venissero commessi abusi, intervenendo tempestivamente quando, alcuni mesi fa, c'è stato un tentativo d'occupazione". Callipo ha poi ringraziato l'Aterp, per l'impegno profuso sul territorio napitino, e la ditta che ha costruito le palazzine bifamiliari ad un piano, per un totale di 20 appartamenti. Attualmente ci sono altri 24 appartamenti Aterp in corso di realizzazione in via Pietà e 25 alloggi di proprietà comunale che sono in fase di ultimazione nell'ex istituto Nautico. "Entro la fine del 2017 - ha concluso Callipo - saranno in totale circa 70 le famiglie di Pizzo che potranno contare su una nuova casa di proprietà pubblica. Un risultato che ci inorgoglisce e che conferma l'attenzione che stiamo riservando a questo settore, nella volontà di andare incontro alle esigenze delle fasce più deboli".

Abusivismo edilizio, i carabinieri sequestrano un fabbricato a Pizzo

Guidati dal Maresciallo Ordinario Paolo Fiorello, i carabinieri della stazione di Pizzo hanno sequestrato una costruzione di 140 mq, ritenuta abusiva ed edificata su uno spazio demaniale marittimo. Nel corso del sopralluogo effettuato presso la struttura, i militari dell'Arma,  hanno constatato che le ditte esecustrici avevano realizzato in difformità al progetto, che prevedeva la realizzazione di un deposito per imbarcazioni, due unità abitative ed un muro di recinzione. I carabinieri hanno, inoltre, individuato la presenza di un allaccio abusivo alla rete fognaria comunale.

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