È morto Fabrizio Frizzi, il conduttore dell'Eredità aveva 60 anni

Fabrizio Frizzi è morto. A dare l'annuncio è la famiglia del conduttore in una nota.

"Grazie Fabrizio per tutto l'amore che ci hai donato". Così la moglie Carlotta, il fratello Fabio ed i familiari.

Frizzi, aveva 60 anni e si è spento nella notte all'ospedale Sant'Andrea di Roma, in seguito ad una emorragia cerebrale.

Il 23 ottobre scorso Fabrizio Frizzi venne colto da un malore, una ischemia, durante la registrazione di una puntata del programma "L'Eredità". Venne ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma dove fu dimesso alcuni giorni dopo.

Il conduttore tornò in tv a dicembre, sempre alla guida del programma di Rai Uno

Il regista calabrese Alessandro Grande si aggiudica il David di Donatello con il cortometraggio Bismillah

La Calabria sarà protagonista alla cerimonia del David di Donatello, condotta da Carlo Conti, che sarà trasmessa domani (mercoledì 21 marzo), in diretta su Rai Uno a partire dalle 21.15.

Il regista catanzarese Alessandro Grande ritirerà il premio come miglior cortometraggio per “Bismillah”, scelto tra 265 titoli partecipanti dalla giuria dei cortometraggi presieduta da Andrea Piersanti.

“Bismillah” rappresenterà l’Italia nella corsa come miglior cortometraggio agli Oscar 2019.

Alessandro Grande presenterà il suo corto lunedì 26 marzo nell’ambito del Festival dell’Aurora di Crotone e martedì 27 marzo, alle ore 18.30, al cine-teatro Comunale di Catanzaro.

La produzione è tutta catanzarese, firmata dallo stesso regista insieme alla Indaco Film di Luca Marino. L’opera è stata supportata, oltre che da Rai Cinema, anche dalla Calabria Film Commission e dal Comune di Catanzaro.

“Bismillah” racconta la storia della piccola Samira, una tunisina di 10 anni che vive illegalmente in Italia con suo padre e suo fratello e che si troverà ad affrontare, da sola, un problema più grande di lei.

Il cortometraggio ha iniziato anche il suo viaggio nei più importanti festival internazionali: la première mondiale si è tenuta al prestigioso Tiff Toronto International Film Festival - Kids, dove “Bismillah” è stato inserito nella selezione ufficiale e nel programma educational, proiettato anche nelle scuole a scopo didattico.

Inoltre, è in corso la presentazione in Europa tra gli 8 film finalisti, provenienti da tutto il mondo, del 35° Buff FilmFestival, in programma a Malmo, in Svezia.

Contemporaneamente, “Bismillah” è anche in concorso alla 13° edizione di Cortinametraggio, uno dei festival più importanti dedicati ai corti in Italia. Il viaggio di “Bismillah” proseguirà, infine, ad ottobre nella selezione ufficiale del Busan International Film Festival, in Korea, un altro tra i più importanti eventi al mondo, che consente la qualificazione per gli Oscar 2019.

 

  • Published in Cultura

Soverato, il 13 agosto si esibisce in città la famosa maestra di danza Lelah Kaùr

Da Rai Uno a Soverato, da “Ballando con le Stelle” alla pista del Bounty. Evento gratuito con la famosissima maestra di danza orientale Lelah Kaùr che, il 13 agosto alle 21.30, si esibirà sul lungomare della città “Perla dello Jonio”.

“La Calabria che danza orientale” è il titolo della serata che vedrà Lelah danzare in un “Bellydance Galà Show” con le migliori insegnanti della Calabria e le loro allieve. Lelah Kaùr è maestra diplomata Midas in danze orientali. Coreografa, performer, emotional coach e master Reiki certificata, è fondatrice e direttrice artistica della “LK Oriental Dance” a Roma dove ogni anno molte donne, di ogni età, vanno a studiare per conoscere e migliorare la loro tecnica e per fare percorsi di profonda crescita personale ed artistica.

Attualmente Lelah Kaùr e le sue assistenti tengono corsi in sei diverse sedi, a Roma, tra cui la prestigiosa scuola di ballo di Assia Troise e Natalia Titova e, assieme al corpo di ballo, svolgono spettacoli ed esibizioni presso televisioni, teatri e nel corso di eventi culturali a tema. Da poco Lelah Kaùr ha partecipato al programma tv “Ballando con le Stelle” su Rai Uno, condotto da Milly Carlucci, come danzatrice ospite e maestra di ballo per la prova speciale di danza del ventre delle concorrenti Alba Parietti, Kseniya Belousova e Giuliana De Sio ed è stata ospite nel programma “Quinta Colonna” su Rete 4, condotto da Paolo del Debbio, nel quale ha fatto da portavoce della danza orientale in Italia. Lelah Kaùr sostiene che “tramite la danza orientale si possano raggiungere una forte consapevolezza del proprio corpo e molteplici benefici quali: aumento dell'autostima, senso di benessere e riscoperta della femminilità. Danzando nasce un legame con la melodia.... il tutto accompagnato da un profondo sentimento tra il corpo e le note musicali”.

Appuntamento il 13 agosto presso il Bounty Club sito sul Lungomare Europa di Soverato.

A Storie Vere su Rai Uno il caso del bimbo della provincia di Reggio Calabria vittima di bullismo (VIDEO COMPLETO)

Il servizio pubblico è tornato ad occuparsi della grave vicenda del bambino calabrese di neanche dieci anni, delle elementari, vittima un anno e mezzo fa di una serie di riprovevoli episodi di bullismo culminati con un pestaggio che l'ha mandato all'ospedale. La nuova edizione del programma “Storie Vere” di Rai 1, condotto da Eleonora Daniele, nella puntata di oggi, mercoledì 17 maggio, ha dedicato un approfondimento a questo fenomeno raccontando alcune storie emblematiche che hanno avuto vasta eco, tra cui quella dell'attore e star di “Ballando con le Stelle” Antonio Palmese e, appunto, quella del piccolo della provincia di Reggio Calabria.

In collegamento dalla sede Rai reggina sono intervenuti la giovane mamma Francesca assieme a Salvatore Agosta, consulente personale di Studio 3A, la società di patrocinatori stragiudiziali specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni genere di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini, a cui la madre del piccolo si è rivolta per far luce sui fatti e per ottenere giustizia.

“E' successo di tutto e di più. Mio figlio tornava a casa tutti i giorni piangendo, non riusciva più neanche a camminare da quello che subiva a scuola, dai compagni di classe e da qualche altro alunno più grande di lui. Un incubo al punto che non voleva più andare a scuola. Ho capito che c'era qualcosa che non andava, ho cominciato a recarmi a scuola per vedere com'era la situazione, ma più si andava avanti più le cose peggioravano, non c'era via di uscita. Finché, il 27 gennaio 2016, è stato brutalmente picchiato e da lì sono iniziati i problemi, tanti, come la bulimia alimentare. Ho dovuto toglierlo da quell'istituto e mandarlo in un'altra scuola. In quei giorni mio figlio era un bambino con poca voglia di vivere” ha raccontato la mamma, puntando il dito sull'atteggiamento dell'istituzione scolastica e di tutta la comunità. “A scuola ho trovato un muro, mi sono ritrovata in una solitudine che non avrei mai creduto di dover sopportare, un secondo dolore più grave ancora: una solitudine che ci ha distrutti, è come se fosse stato un male aver denunciato. E' forse questa la cosa più terribile: sentirmi sola e abbandonata”. Parole forti.

“E' un caso molto delicato – ha continuato Salvatore Agosta facendo il punto sulla vicenda – Parliamo di un bambino di non ancora dieci anni all'epoca dei fatti (oggi ne ha undici). La mamma si è rivolta a noi di Studio 3A per avere assistenza sotto il profilo legale e per far valere i propri diritti e di questo noi ci occupiamo. La prima cosa che abbiamo fatto è stata di sporgere una querela presso le autorità del posto, le quali sono andate nell'istituto per effettuare i dovuti accertamenti. Qui, purtroppo, si è creata proprio una barriera, al punto che l'istituto è arrivato a denegare completamente i fatti - che pure noi abbiamo prontamente dimostrato con denunce e certificati medici -, anziché avviare, come avrebbe dovuto, una propria indagine interna per appurare cosa sia avvenuto e dare risposte alla famiglia. A questo ci stiamo pensando noi: abbiamo già acquisito alcuni elementi, ne serviranno altri. Abbiamo trovato un muro anche a livello di omertà ambientale: non è stato facile reperire delle testimonianze, necessarie per supportare le azioni che intendiamo portare avanti. Ci siamo riusciti ed è un altro tassello che abbiamo aggiunto per il prosieguo ottimale di questa battaglia”.

Anche Antonio Palmese ha espresso sconcerto per la giovanissima età del bambino preso di mira (“dieci anni? è tanto piccolo” ha detto) ma ha fatto forza alla mamma sostenendo che “quest'esperienza negativa con il tempo rafforzerà suo figlio, diventerà una persona migliore”. “ll bullismo – ha concluso il noto psichiatra Alessandro Meluzzi, ospite in studio - è un comportamento odioso e nocivo, e la sua nocività non si ferma alle vittime ma si estende alle famiglie, alle classi, all'educazione a un atteggiamento omertoso nei confronti di qualcuno che diventa il capro espiatorio di un gruppo: è una malattia profonda di una comunità e purtroppo la scuola per sua stessa natura, essendo un organizzazione anche burocratica, in casi come questi ha una certa tendenza a rinchiudersi a riccio, in modo difensivo, spesso addirittura negando, rimuovendo, minimizzando. Proprio per questo bisogna ricorrere a tutti gli strumenti che ci sono in campo, quello della pubblica opinione, delle denunce penali, dei colloqui. Quando c'è un evento di bullismo e della sua forma amplificata, che è il cyberbullismo, bisogna dire a chi lo fa di smettere, ma bisogna anche dire alla vittima di non tacere, perché il silenzio e la rimozione, alla fine, è la base di una malattia che diventa cronica, irreversibile e in qualche modo mortale”.

  • Published in Cronaca

Il “caso” Trasversale delle Serre ieri in onda su Raiuno (VIDEO)

Raiuno è tornata ad occuparsi del “caso” Trasversale delle Serre. Della perenne incompiuta calabrese si è parlato nel corso del Tv7 andato in onda venerdì notte, nell'ambito di un più ampio servizio realizzato da Riccardo Giacoia sul turismo, le bandiere blu e le infrastrutture che mancano nella nostra regione.

Il giornalista Rai si è recato sui cantieri di Gagliato, in provincia di Catanzaro: capolinea forzato della costruenda superstrada Jonio-Tirreno. Un'opera teoricamente destinata a collegare direttamente e in pochi minuti il Soveratese con l'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Un sogno, irrealizzato da 50 anni. Oggi la Trasversale parte e si conclude nel tratto limitato che va da Gagliato a Serra San Bruno. Poi più nulla. Solo cantieri fermi, da Campo Petrizzi a Monte Cucco, da Vazzano allo svincolo autostradale.

Giacoia ha intervistato una rappresentanza del Comitato di cittadini che si batte per la realizzazione della strada, evidenziando costi, paradossi e contraddizioni di una vicenda a dir poco scandalosa. “Sono stati spesi dieci milioni di euro a chilometro e ancora ci troviamo di fronte a una incompiuta” ha sottolineato a Raiuno il presidente del Comitato, Francesco Pungitore. E alla domanda “che fine hanno fatto tutti questi soldi?” la risposta è stata: “Andrebbe valutato meglio in altre sedi”. Non è mancato un accenno alle condizioni di pesante emarginazione, di sviluppo negato delle aree interne, sempre più isolate e prive di collegamenti viari degni di questo nome. Situazioni che determinano un crollo dell'economia locale e uno spopolamento costante del territorio, con l'abbandono, purtroppo inesorabile e continuo, di interi paesi. E', quindi, emersa l'esigenza di una politica più attenta e di più ampio respiro per ridare la giusta dignità e importanza ad un vasto comprensorio che attende da fin troppo tempo risposte ai propri bisogni essenziali.

Da Vibo Valentia a Gioia Tauro, su Tv7 di Rai Uno i drammi della Calabria

L'inquinamento atmosferico costa all'Italia 30 miliardi di spese sanitarie e 32 mila morti all'anno in più, secondo l'Oms. Un cocktail di veleni concentrato in massima parte nella pianura Padana, da 22 giorni a secco di pioggia e con concentrazioni di polveri sottili due volte superiori ai limiti di legge.

Le telecamere di “Tv7”, venerdì 16 dicembre alle 23.35 su Rai1, sono andate sotto la cappa di smog che accorcia di 14 mesi le aspettative di vita nella Valle del Po e a Torino, la città oggi con l'aria più inquinata del nostro Paese.
Di seguito gli altri racconti della settimana: i dati statistici disegnano un quadro di grande difficoltà sul lavoro e l’economia nel Sud Italia.

Il nuovo governo pone la questione fra le priorità. Un reportage racconta la situazione da Vibo Valentia che i numeri indicano essere la situazione peggiore, nei paesi della Calabria che si svuotano per l’emigrazione e al porto di Gioia Tauro dove, dopo il sogno infranto del grande polo siderurgico, arrivano mobilità e licenziamenti.


Si andrà poi tra le mamme di Angera, vicino a Varese, che protestano contro la chiusura del reparto di pediatria e del punto nascite dell’ospedale. Se per questa situazione sembra ventilarsi una soluzione positiva, resta però aperto il dibattito sulla sicurezza e le compatibilità economiche dei punti nascita che non registrano almeno 500 nati ogni  anno.


Archiviato il risultato del referendum il programma fa l’analisi di come i partiti stiano riorganizzando il loro campo d’azione in un passaggio d’epoca come quello attuale. Cosa ci riserverà il futuro sul piano politico? Come si muoveranno centrosinistra, centrodestra, Grillo?


Si tornerà anche ad Amatrice, dove è iniziato il lavoro di sgombero dalle macerie del terremoto del 24 agosto  e nelle frazioni che invece sono ancora centri fantasma con gli abitanti costretti a vivere in roulotte. Mentre l’esercito è al lavoro per consegnare entro Natale le casette provvisorie ai primi nuclei familiari. Le donne di Amatrice, colpite dal lutto, si mettono in Associazione per recuperare gli antichi mestieri perché, dicono, vogliono ricominciare e non essere costrette a vivere di aiuti.

Focus anche sulla Francia dove non si placano le polemiche sulla legge che proibisce l'uso del velo islamico. A pagare tutte le multe, 2000 finora, è infatti un ricco uomo d'affari franco-algerino, Rachid Nekkaz, che con il suo operato mette seriamente in crisi il principio di laicità, in Francia e non solo.   


Si resta in Europa dove 25 anni fa, proprio in questi giorni,  crollava l’Unione Sovietica: a Tv7 l’intervista con Michail Gorbaciov protagonista di quel periodo. Dalla presa del potere da parte di Eltsin ai timori di una nuova guerra fredda, dal conflitto in Ucraina all’elezione di Trump negli Usa, il pensiero di uno dei personaggi di primo piano del XX secolo.


Si torna in Sardegna dove è boom della marijuana. Dalla Gallura al Sulcis, passando per il Medio Campidano, tutta l’isola si è trasformata in una mega piantagione di cannabis, che frutta ai trafficanti oltre 50 milioni di euro l’anno. Molti malviventi da sempre specializzati nei sequestri di persona si sono riciclati nelle coltivazioni estensive e intensive di erba, che rende molto di più, a fronte di pene di gran lunga inferiori. Anche il bandito più famoso della Sardegna, Graziano Mesina, è stato appena condannato in primo grado per traffico di stupefacenti.


Il programma proporrà anche le storie dei padri, alle prese con il bisogno di essere più inseriti nella vita dei figli e a confronto con i retaggi culturali: alla ricerca di un tempo di qualità da vivere come genitore. I bambini con un padre presente sono più equilibrati e hanno meno probabilità di sviluppare problemi comportamentali. A sostenerlo è una ricerca dell’Università di Oxford.

La puntata si chiude con Niccolò Agliardi, raffinato cantautore italiano, compositore di brani per grandi cantanti, fra i quali Laura Pausini con la nomina ai Latin Grammy Awards, delle colonne sonore della fiction “Braccialetti Rossi” e da poco, con il suo primo romanzo da scrittore.

Rai Uno a Serra, ancora un rinvio

Ancora un rinvio per la puntata di “Linea Verde Orizzonti” che avrebbe dovuto andare in onda sabato prossimo, 18 aprile, su Rai Uno. La trasmissione, condotta da Federico Quaranta e Chiara Giallonardo, partendo dalla Certosa di Serra San Bruno avrebbe dovuto fare tappa in diversi centri compresi tra il golfo di Squillace e quello di Sant’Eufemia. Inizialmente prevista per il 28 marzo, la puntata dedicata alla Calabria era stata rinviata una prima volta all’11 aprile. Un secondo rinvio aveva fatto slittare la puntata a sabato prossimo. Con l’ennesimo rinvio, è stata comunicata la data, a questo punto presunta, in cui le telecamere di Rai Uno dovrebbero fare tappa nella cittadina bruniana. Salvo ulteriori imprevisti, la puntata dovrebbe andare in onda il prossimo 25 aprile.

  • Published in Cronaca

Sabato, Serra su Rai 1 a Linea Verde Orizzonti

Sarà interamente dedicata alla storia della Calabria, in particolare a quanto accaduto nel territorio compreso tra i Golfi di Squillace e Sant’ Eufemia, la prossima puntata di “Linea Verde Orizzonti” che andrà in onda, su Rai Uno, sabato prossimo, 18 aprile, a partire dalle 11,15. La trasmissione prenderà il via dalla Certosa di Serra San Bruno da dove, i due conduttori Federico Quaranta e Chiara Giallonardo, inizieranno il loro cammino per raggiungere rispettivamente la costa tirrenica e quella joinica. Il titolo della puntata, “Calabria prima Italia”, porterà le telecamere della rete ammiraglia di casa Rai a scoprire, tra le altre cose “prodotti e specialità gastronomiche diventate ormai dei veri e propri toponimi, come la cipolla di Tropea, la ‘nduja di Spìlinga, il pesce stocco di Mammola, i peperoncini di Capo Vaticano”. Spazio, inoltre, ad una delle ultime novità alimentari nate in Calabria, il muscolo di grano “un brevetto esclusivo frutto di un  impasto di grano e legumi di ottima consistenza, che si presta ai più svariati modi di cottura”. La Calabria a tavola vanta, anche, una lunga tradizione legata ai prodotti della terra che, oggi, fanno la felicità di vegetariani e  vegani. Una tradizione che, nel corso della trasmissione, verrà rievocata a Squillace "nel luogo dove Re Italo introdusse anche il concetto di “sissizio”, la  pratica conviviale propugnatrice di uguaglianza, fraternità,  pace fra gli uomini e con gli animali dei quali, diceva due millenni fa,  dovrà prima o poi finire la pratica dell’uccisione a scopo alimentare. Un convivio vegetariano dunque, dove si consumavano i prodotti della terra, base storica della cultura vegetariana e vegana e della nascita della dieta mediterranea come alimentazione del benessere. Ma non solo: il “sissizio” fu in sostanza anche  il progenitore della moderna democrazia:  a tavola si ragionava tutti meglio, si trovano intese anche per le controversie più difficili, e meglio è  se  venivano  bandite pratiche cruente”.  Nel pieno rispetto del proprio format, “Linea Verde” guiderà i telespettatori nel lungo viaggio tra i prodotti, i sapori e le tradizioni della terra di Calabria.

  • Published in Cronaca
Subscribe to this RSS feed