"E' una vergogna che manchino i ricettari, la Regione metta fine a questo scandalo"

"Ancora una volta, come già denunciato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria - afferma il presidente del gruppo consiliare regionale 'La Sinistra' Giovanni Nucera - si registra una scandalosa carenza di ricettari nel territorio cittadino e provinciale. Da ultimo, la carenza interessa in particolar modo il territorio di Villa S. Giovanni. I medici si trovano costretti a centellinare le poche ricette reperite con difficoltà o addirittura si ritrovano nell’incresciosa condizione di visitare i pazienti senza poter prescrivere farmaci o visite diagnostiche. Ad essere colpiti - denuncia Giovanni Nucera - sono soprattutto i pazienti meno abbienti, i quali non possono permettersi l’acquisto di farmaci a prezzo pieno o il pagamento di costose visite mediche specialistiche in strutture private.  Perché avviene tutto questo? Un problema di inefficienza burocratica?  Un tentativo di risparmiare sulla pelle dei cittadini? Inettitudine? Incoscienza? Un disegno delittuoso?" - si domanda l’esponente de 'La Sinistra'. "Ancora non riusciamo a darci una risposta di fronte ad una situazione che ha dell’incredibile. Qualsiasi sia l’ostacolo che impedisce l’arrivo dei ricettari rossi, stampati dalla Zecca dello Stato, nelle mani dei nostri medici di base, dobbiamo intervenire con urgenza e tempestività. Chiediamo alla Regione - afferma Nucera - un piano straordinario per gestire l’emergenza, anche consentendo l’utilizzo dei ricettari bianchi da parte dei medici. Ogni ritardo - prosegue il capogruppo - causerà l’aggravamento o addirittura la morte di decine di nostri concittadini. Io penso ai malati cronici o agli anziani che hanno bisogno dei farmaci salva vita: come dice lo stesso nome di questo tipo di farmaci - stigmatizza Nucera - non possiamo certo aspettare che i tempi della burocrazia rendano disponibili i ricettari a fine gennaio, mentre la gente muore". "Serve una scossa forte e repentina, lo richiede la nostra coscienza. Che questa vergogna - conclude Giovanni Nucera - non duri neanche 24 ore di più".

 

Elettrodomestici abbandonati a ridosso di un torrente: il Corpo forestale denuncia un uomo

Agenti del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato il proprietario di un centro di riparazioni elettrodomestici: è accusato del reato di abbandono di rifiuti speciali. Gli investigatori di Reggio Calabria hanno verificato che a ridosso del torrente Gallico erano stati buttati frigoriferi, lavatrici, svariati altri elettrodomestici, pezzi di ricambio. Il minuzioso controllo effettuato dalla Forestale ha consentito di risalire al responsabile del centro di riparazioni per il quale è scattata l'immediata denuncia a suo carico. 

"Sportello Sociale dei Tributi vergognoso strumento succhiasangue della Giunta Falcomatà"

"Con enorme stupore e incredulità, abbiamo appreso - dichiara Ivan Tripodi, Segretario cittadino del PCdI - che, qualche giorno fa, la Giunta Falcomatà, in collaborazione con la REGES, ha inaugurato, a Mosorrofa, lo 'Sportello Sociale dei Tributi'. Tenuto conto della palese impopolarità, nonché inopportunità, della scelta in questione, pensavamo, in perfetta buonafede, si trattasse di uno scherzo di pessimo gusto. Invece, con profonda e giustificata indignazione, dobbiamo tristemente prendere atto che la Giunta Falcomatà, - al posto di pensare alla costruzione e all’inaugurazione di parchi giochi per bambini, di centri di aggregazione sociale per gli anziani, di strutture volte ad ospitare le ragazze e i ragazzi che desiderano associarsi o di luoghi finalizzati alla solidarietà tra e per i cittadini – preferisce, incredibilmente, investire risorse per realizzare strutture che hanno solo il compito di incassare tasse e tributi attraverso la vessazione dei cittadini.  Si scrive 'Sportello Sociale dei Tributi', ma si tratta, nei fatti, di un vergognoso strumento 'succhiasangue' che servirà a massacrare e tartassare ulteriormente i reggini che, come noto, sono i cittadini con la pressione tributaria più alta di tutta Italia; addirittura, secondo le statistiche ufficiali pubblicate qualche settimana fa, la Giunta Falcomatà avrebbe pesantemente aumentato gli odiosi balzelli comunali". "Una pressione tributaria - ricorda l'esponente comunista - che a Reggio è ancor più aggravata a causa delle commissioni e degli aggi stratosferici, pari a oltre il 20%, incassati dalla REGES per effetto di un contratto di servizio-capestro scaduto a ottobre, ma vergognosamente prorogato dal sindaco Falcomatà. La REGES è la società mista che il sindaco Falcomatà, commettendo un gravissimo voltafaccia politico, nel prorogarne il contratto di servizio, ha deciso di mantenere in vita nonostante, durante la campagna elettorale del 2014, avesse assunto il pubblico e solenne impegno  della definitiva chiusura. Evidentemente le parole non hanno alcun senso e nessun peso… Da parte nostra restiamo convinti del fatto che la REGES rappresenti uno dei mali della città. Anzi, a nostro avviso, è la nemica giurata degli incolpevoli reggini". "Proprio per questo, continuiamo a dare sostegno concreto ai cittadini attraverso il nostro 'Pronto Soccorso Legale' (tutti i venerdì dalle ore 17 presso i locali della Federazione del PCdI siti in Via Sbarre Centrali Trav. V^,33) e ribadiamo con forza - insiste Ivan Tripodi - che la chiusura della REGES rappresenta un dovere morale da compiere nei confronti dei pluri-tartassati cittadini di Reggio". 

 

Riapertura Miramare, Quartuccio: "Falcomatà lo ha salvato, ora tocca a noi saperlo valorizzare"

"Dopo undici anni aria nuova dentro l’Hotel Miramare. Volevano svenderlo, il sindaco Falcomatà lo ha salvato e lo ha riaperto alla città. È il segno del cambiamento di questa Amministrazione. La polvere e la puzza di chiuso hanno lasciato il passo al profumo dell’arte, della cultura, della musica. E tutto a costo zero, senza che il Comune e i cittadini abbiano sborsato un solo centesimo». È quanto dichiara il consigliere comunale Filippo Quartuccio commentando la recente riapertura del Grand Hotel Miramare. "Ogni giorno l’Amministrazione Falcomatà dimostra con i fatti la voglia di rinascita di questa città. Passo dopo passo - ha aggiunto Quartuccio - si riaccendono le luci di Reggio che lentamente riacquista la sua connotazione di città bella e gentile. Dopo la riapertura del Castello Aragonese, la riattivazione del teatro Cilea, la consegna dei lavori del teatro ex Enal di Gallico, solo per citare alcuni dei risultati conseguiti negli ultimi mesi, adesso è la volta del Miramare. Nonostante il piano di rientro stringente, l’Amministrazione dimostra grande capacità e dinamismo, ma soprattutto una grande attenzione al mondo della cultura che è il vero motore della rinascita della città. Il mio invito adesso va ai cittadini, che sappiano avere cura dei beni comuni, che li trasformino in centri di aggregazione e di cultura degni della nostra bella città". "Il sindaco Falcomatà ha dimostrato di non voler svendere i gioielli di famiglia - ha concluso Quartuccio - adesso tocca a noi saperli lucidare e valorizzare per come meritano".

 

Riapertura Miramare, Castorina (PD) esulta: "La politica del fare vince sulle chiacchiere da bar"

"Alle chiacchiere da bar dei soliti ignoti ancora una volta la politica del fare dell'Amministrazione Falcomatà ha la meglio: dopo undici anni di buio e tentativi maldestri di svendita per coprire le magagne dei bilanci fuffa finalmente il Miramare - esulta Antonino Castorina, capogruppo del Partito Democratico a Palazzo San Giorgio - viene restituito ai cittadini grazie alla collaborazione tra l'Amministrazione comunale e le associazioni che si sono aggiudicate il bando. La struttura sarà officina di arte, di cultura, di musica, ma sopratutto centro nevralgico di incontro per tutti i turisti che avranno un motivo in più per scegliere Reggio Calabria, con l'orizzonte sempre più vicino dell'utilizzo definitivo per finalità turistico-alberghiere in un quadro di sinergie istituzionali che devono fare decollare la nostra città".

 

Sponsor "Open Data", perplessità dell'opposizione su un bando pieno di "stranezze"

"La manifestazione d'interesse per la sponsorizzazione dell'evento "open data" è l'emblema di un'amministrazione volta alla mera apparenza". E' un vero e proprio atto d'accusa nei confronti della maggioranza di Palazzo San Giorgio, quello che arriva da tutti i consiglieri comunali di opposizione a partire dalla componente di Forza Italia formata da Mary Caracciolo, Tonino Maiolino, Antonio Pizzimenti, Demetrio Marino, Massimo Ripepi, Luigi Dattola, Giuseppe D'Ascoli, Antonino Matalone, ed arrivare a Pasquale Imbalzano (NCD) e Lucio Dattola. "Quest'ultima trovata - affermano sicuri - vorrebbe incardinare l'importante strumento della sponsorizzazione entro i canali della trasparenza, ma si traduce in realtà in una celebrazione di quel potere oltre ogni vincolo di legge che la sinistra filo renziana ha dimostrato di conoscere molto bene. Ed infatti notevoli sono le criticità che mostra il bando sulla sponsorizzazione appena pubblicato e che destano altrettante perplessità da indurci a richiedere immediatamente l'approvazione di un regolamento in merito che ponga dei paletti ben precisi al fine di evitare elargizioni da parte dei privati di dubbia provenienza, utilizzati contra legem e ancor più in assenza di un vero interesse pubblico. Orbene, è da rilevare preliminarmente l'assenza di un che minimo riferimento ai requisiti che i privati associazioni o società debbano avere al fine di intrattenere rapporti di sponsorizzazione con l'ente se non quello economico, consentendo all'amministrazione stessa di scegliere in piena libertà il soggetto con cui contrattare, anche laddove addirittura costui non possieda il certificato antimafia! Anche le questioni tecniche e procedurali destano molte perplessità. Si pone un generale riferimento al risparmio di spesa 'indiretto' che l'ente dovrebbe avere senza alcuna ulteriore specificazione. Non si comprende da quale organo inoltre dovrebbero essere accertate tali maggiori entrate (rectius il Consiglio Comunale, ma i tempi evidentemente sono insufficienti vista l'imminenza della manifestazione!). "La clausola finale - sottolineano in conclusione i rappresentanti della minoranza - che comunque e nonostante tutto consente all'ente di recepire anche proposte spontanee di sponsorizzazione al di fuori della procedura stessa è sintomatica delle stranezze contenute del bando. Auspichiamo che l'assessore Quattrone, mentore politico di questa manifestazione d'interesse carnevalesca, chieda immediato ausilio all'avvocatura civica e al settore finanze al fine di evitare grossolani errori che cozzerebbero con una qualsiasi Smart City".

 

 

 

Confiscati beni per 1,5 milioni di euro ad un affiliato alla 'ndrangheta

La Direzione investigativa antimafia ha confiscato beni, il cui importo complessivamente ammonta a quasi 1,5 milioni di euro, al cinquantunenne Cosimo Alvaro, al momento in galera e ritenuto affiliato all'omonimo clan di Sinopoli, che ha interessi criminali nell'area compresa fra Cosoleto, Sant'Eufemia in Aspromonte, San Procopio e nella stessa Reggio Calabria.  Un paio di decenni addietro fu riconosciuto responsabile, con sentenza passata in giudicato, di illeciti connessi alla droga. In conseguenza di tale vicenda giudiziaria divenne, inoltre, un sorvegliato speciale. Nel 2010 fu tratto in arresto nell'ambito dell'inchiesta denominata "Meta", da cui scaturì un processo che gli procurò una condanna a più di diciassette anni di reclusione. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, influenzò le elezioni amministrative che si celebrarono a San Procopio. La successiva operazione ribattezzata "Xenopolis" confermò, a parere degli investigatori, il suo status di soggetto stabilmente appartenente alla 'ndrangheta. Lo scorso anno, al termine del dibattimento processuale, è stato giudicato colpevole del reato di associazione mafiosa e condannato a nove anni di carcere.  

Rapina a mano armata una donna: inseguito e arrestato, recuperata l'ingente refurtiva

Ieri mattina, nell’ambito dei servizi di intensificazione dell’ attività di controllo del territorio svolti dalla Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria e finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio con particolare riferimento alle aree commerciali maggiormente frequentate nel periodo pre-natalizio, il personale dell’Aliquota Radiomobile ha arrestato, in flagranza di reato, Bruno Magazzù, 28enne reggino, con precedenti per reati contro il patrimonio ed in materia di droga.  La segnalazione di un cittadino al numero "112" che allertava la Centrale Operativa in merito ad una rapina consumata, poco prima, nei pressi dell’Istituto di Credito Monte Paschi di Siena, lungo il viale Calabria, ha permesso alla pattuglia dell’Arma dei Carabinieri di intervenire tempestivamente sul posto, prendendo immediati contatti con la vittima ancora in stato di shock nonché con i passanti che avevano assistito all’evento. Nello specifico, la donna, verso le ore 12.00, si stava recando in banca per depositare l’incasso delle due precedenti giornate lavorative di un esercizio commerciale sito nelle vicinanze, pari a 40.000 euro in contanti. Giunta sul marciapiede della filiale, la donna 48enne era stata affrontata da due soggetti travisati da passamontagna, i quali, sotto la minaccia di una pistola, strattonandola e colpendola alla testa con il calcio dell’arma, le avevano asportato la borsa, dandosi alla fuga per le vie limitrofe. Le immediate ricerche diramate dalla locale Centrale Operativa e l’intuito investigativo dei due militari intervenuti, ha permesso a questi ultimi, dopo aver parcheggiato l’autoradio ed al termine di un inseguimento a piedi effettuato in diverse vicoli adiacenti il Viale Calabria, di intercettare Magazzù nella Via Loreto, dove lo stesso, immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di una pistola giocattolo di colore nero priva di tappo rosso caricata a salve e trattenuta nella mano destra, un passamontagna, un paio di guanti in lattice occultati nel calzino destra ed una busta in plastica contenente 31.940 euro suddivisi in banconote di piccolo taglio, provento del reato, il tutto posto in sequestro, unitamente ad uno scooter Aprilia Atlantic 250 privo di targhe e risultato rubato, rinvenuto nelle vicinanze, utilizzato dai due rapinatori.  Alla luce di quanto accertato, il presunto reo è stato immediatamente arrestato e condotto presso la caserma di Viale Calabria, da dove, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa circondariale di Arghillà, a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria reggina, davanti la quale dovrà rispondere del reato di rapina aggravata. Indagini sono in corso al fine di addivenire all’identità del correo. L’operazione odierna si colloca in un più ampio contesto di interventi sul territorio che ha interessato alcuni quartieri ad alta criticità della città, quali Rione Modena, Rione Marconi e Ciccarello.

 

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