Polemica Morabito-Ripepi: le precisazioni della Cooperativa Sociale Vitasì

A seguito della lettura dell'articolo di cui al seguente link https://www.ilredattore.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=6961:morabito-vs-ripepi-rincara-la-dose-su-conflitto-d-interessi-e-finta-opposizione-a-falcomata&Itemid=986 in cui il Consigliere Comunale Morabito associa la nostra Cooperativa al Consigliere Massimo Ripepi, ci è doveroso precisare quanto segue: la nostra Cooperativa, nata nel 2006, è stata legata al sistema no profit A.c.u. (Azione Cristiana Umanitaria) fino alla dipartita del Fondatore Dott. Gilberto Perri avvenuta in data 07/11/2010. Da allora, dopo un breve periodo di transizione, le nostre strade con quelli del Dott. Ripepi si sono separate e le due parti, pur continuando a condividere i principi su cui si fondano le nostre azioni, cioè quelli cristiani, nulla più hanno a che fare l'un con l'altro. Inoltre ci è altresì doveroso precisare che la scrivente dal Comune di Reggio Calabria non ha mai avuto in appalto alcun servizio, pur avendo partecipato a diverse gare.

Il Presidente della Cooperativa Sociale Vitasì

Vittoria Careri

Riunione mercato coperto, Maiolino e Dattola (FI): "Vergogna, Albanese (PD) ha superato il limite"

"Il clima natalizio dovrebbe renderci tutti più buoni, ma non è cosi per qualche esponente dell’Amministrazione Falcomatà che è andato giù di matto". L'affermazione, chiara e secca, arriva da Antonino Maiolino e Luigi Dattola, consiglieri comunali di Forza Italia, che ne spiegano le ragioni.  Ricostruendo brevemente l’accaduto - parole dei due esponenti 'azzurri' - a farne le spese come sempre il cittadino nelle vesti di commerciante, ma non solo. L’antefatto riguarda il problema legato al mercato di  Via Filippini, in fase di ristrutturazione, con dei lavori in corso, e carente di alcune documentazioni, propedeutiche al certificato di agibilità dei locali.  I lavori, stando a quanto dichiarato anche dal sindaco Falcomatà, si sarebbero ultimati entro e non oltre il 31 Ottobre 2015, ma così non è stato; i commercianti, infuriati perché impossibilitati nello svolgimento del proprio mestiere, hanno più volte palesato la propria indignazione con ultimo risultato, l’ennesima riunione indetta stavolta dall’assessore Muraca per mercoledì 9 dicembre. Qui inizia la 'festa'. Alla suddetta riunione avrebbe partecipato chiaramente una delegazione dei commercianti che, recatasi questa mattina presso il palazzo del Comune di Reggio Calabria, si è vista sballottare in Via San Marco, presso la nuova sede delle Attività Produttive. I commercianti, sostenuti dai sottoscritti, non avevano messo in conto che l’ingresso alla riunione era solo ed esclusivamente 'su lista'. Ebbene sì, la delegazione non ha preso parte alla riunione, vera vittima della situazione paradossale, venutasi a creare per colpa di chi, ancora non si sa; la cosa grave, però, è stata la presa di posizione, maleducata e scortese del consigliere Rocco Albanese". "Alla richiesta, infatti, del Consigliere Dattola - è scritto in una nota - di partecipare alla riunione, che vedeva protagonisti, oltre all’assessore Muraca e all’assessore Neto, anche il consigliere di maggioranza Albanese, gli animi si sono surriscaldati. Non c’è una motivazione logica, se non sotterfugi e bugie, segreti e mistificazioni da parte di Albanese nel voler a tutti i costi impedire a Dattola di poter quantomeno ascoltare le manovre previste in questa riunione. Le parole stavolta non le porta certamente via il vento perché l’unica cosa che dovrebbe provare Albanese in questo momento è 'Vergogna"; vergogna per come si è comportato nei confronti di un collega che avrebbe fortemente voluto contribuire alla risoluzione di un problema, che ha messo in crisi un buon numero di commercianti, gettati in mezzo a una strada doppiamente; a vendere i loro prodotti sui marciapiedi di Via Filippini e a tentare di sbirciare dalle finestre per comprendere le sorti del proprio destino, in ambito lavorativo, strettamente dipendenti da una riunione, 'su lista', indetta per loro, ma alla quale non era prevista, o meglio, gradita la loro presenza". "Che eravamo alle solite, si sapeva, e tutta la cittadinanza o quantomeno una parte di cittadinanza attiva che avrebbe intenzione di cambiar rotta, ne era al corrente; ma oggi - insistono Maiolino e Dattola - si è superato un limite invalicabile, una soglia oltre la quale si scade nel mancato riconoscimento di valori che, assessori, consiglieri e personaggi politici in generale, dovrebbero avere ben chiara per il ruolo ricoperto. I canoni di educazione e rispetto, i processi di formazione ed istruzione, ogni giorno ci si batte per tutelarli, ma che esempio si dà alla gente nel momento in cui ci si comporta così? Il vocabolario è uno strumento che non va studiato manualisticamente, ma necessita un consulto quotidiano nel momento in cui si disconosce un termine dall’enorme portata come 'educazione'. "Ci auguriamo, per l’ennesima volta, che questa Amministrazione segreta - è l'auspicio dei due consiglieri comunali di Forza Italia - tuteli il cittadino partendo proprio dal buon esempio".

 

La Reges attiva cinque sportelli informativi periferici

In considerazione della posizione decentrata  della sede della Reges ed in virtù della oggettiva difficoltà per alcuni cittadini, soprattutto anziani, residenti nelle zone periferiche, di recarsi presso gli uffici, la Società ha pensato di attivare, in alcune sedi circoscrizionali, degli sportelli informativi che, con frequenza settimanale, consentiranno ai cittadini più anziani (over 65) ed alle persone diversamente abili, di poter avvalersi del servizio, ma in maniera più comoda e funzionale, evitando il disagio dello spostamento. Tale iniziativa  nasce dalla  sinergia fra le Società partecipate Reges S.p.a. e Recasi S.p.a., con il coordinamento del Comune di Reggio Calabria. Il servizio verrà erogato direttamente negli uffici delle cinque circoscrizioni distribuite sul territorio comunale (Pellaro, Gallina, Mosorrofa, Catona e Gallico). Una volta a settimana, un addetto della Reges S.p.a. sarà presente negli uffici, in un orario concordato con i Responsabili, per erogare informazioni sui tributi/entrate gestite dal Comune di Reggio Calabria.  

Evasione dai domiciliari: arrestato un operaio

Era stato arrestato poco più di un mese fa dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria, i quali lo avevano sorpreso in  Via del Torrione, unitamente ad altri due presunti complici datisi alla fuga - di cui uno successivamente arrestato in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla locale Autorità Giudiziaria - nell’atto di asportare, previa forzatura dello sportello lato guida e rottura del finestrino del medesimo sportello, l’autovettura Fiat 500, di proprietà di un cittadino reggino.  Si tratta di Roberto Morello, 34enne reggino, con precedenti per reati contro il patrimonio, operaio, in atto sottoposto agli arresti domiciliari per i fatti di cui sopra, il quale, nella serata del giorno dedicato all’Immacolata Concezione, è stato sorpreso dai militari dell’Aliquota Radiomobile in Viale Europa alla guida della propria autovettura, in violazione delle prescrizioni imposte dal provvedimento giudiziario.   A seguito della sua condotta, il Morello è stato nuovamente tratto in arresto e accompagnato presso gli uffici della caserma di Viale Calabria, dove, al termine delle formalità di rito, è stato ristretto presso le camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina  davanti la quale dovrà rispondere del reato di evasione. 

 

Morabito vs Ripepi: rincara la dose su conflitto d'interessi e "finta" opposizione a Falcomatà

"Il consigliere di Forza Italia Massimo Ripepi, nel contestare la nostra denuncia riguardo alla manifesta mancanza di opposizione nel Consiglio Comunale di Reggio Calabria e l’accostamento tra le cooperative Pace Salus (titolare della gestione dell’Asilo nido Cedir), la Turismo per Tutti che organizza attività culturali presso il Castello Aragonese e il movimento politico PACE che egli coordina a livello nazionale, ci suggerisce che tale collegamento non esiste e ci invita a verificare sui motori di ricerca la sua indefessa attività di oppositore". A scriverlo, replicando alle dichiarazioni del consigliere comunale 'azzurro, è Stefano Morabito (Associazione Cosa Pubblica). "Fatta la ricerca suggeritaci da Ripepi, ammettiamo - rivela l'ex candidato sindaco - che il nostro collegamento tra le cooperative citate ed il Movimento Pace è forse impreciso. Tali cooperative appartengono infatti al sistema ACU (Azione Cristiana Umanitaria) e sono collegate all’Istituto per la Famiglia cui, ad  esempio, la cooperativa Turismo per tutti devolve parte dei ricavi prodotti con le proprie attività (incluse quelle che si svolgono a Piazza Castello); l’Istituto per la Famiglia è collegato al Centro Cristiano dello Stretto, a sua volta 'opera' della Chiesa Cristiana di Catona di cui Massimo Ripepi figura come 'Padre e Pastore'. Pronti a correggerci, chiediamo quindi allo stesso Ripepi se, invece di dire che tali cooperative 'gravitano nell’orbita del movimento PACE' non ritenga più corretto che si dica che esse gravitano attorno a Massimo Ripepi stesso. Nessuna insinuazione vogliamo fare circa la correttezza delle assegnazioni a tali cooperative da parte del Comune, della Regione o della Provincia, ma rileviamo che, seppure non infinite come le vie del Signore, le ramificazioni della galassia di cooperative e associazioni legate alla Chiesa di Ripepi sono certamente numerose (Pacesalus, Turismo per Tutti, Vitasí, Sela, etc.). Ci chiediamo quindi se Ripepi si sia mai posto il problema che vi sia un qualche conflitto di interessi tra il suo ruolo di amministratore pubblico (a maggior ragione quando era consigliere di maggioranza durante il 'sacco di Reggio') e la pervasiva presenza di tali cooperative tra gli elenchi degli assegnatari di pubblici bandi, e tra i destinatari di benefici e finanziamenti presso il Comune e gli altri Enti (se Ripepi lo desidera, possiamo discuterne a fondo in una prossima occasione)".  "Infine, il Ripepi, per distogliere l’attenzione dal vero contenuto dell’articolo che lo ha infastidito, crede di sminuire il valore delle denunce da me fatte riferendosi al mio risultato elettorale, neppure sfiorato dall’idea che per alcuni - sottolinea Morabito - la politica si possa fare anche da fuori delle istituzioni, come io ho sempre fatto dal movimento studentesco in avanti e persino si avventura a sostenere che il sottoscritto abbia agito 'evidentemente in astinenza da incarichi e prebende', dimostrando di disconoscere la storia mia (che non ho mai avuto, richiesto né accettato alcunché) e degli altri appartenenti all’Associazione 'La Cosa Pubblica' e di non sapere quindi di cosa parla, ovvero di disconoscere la lingua italiana, usandola a sproposito. A questo punto, non è peregrina l’ipotesi che il consigliere non conosca neppure il significato del termine 'opposizione'. Da quello cui abbiamo assistito in questi mesi, notiamo che Ripepi si è prodotto in una opposizione assai chiassosa dal punto di vista formale ed inconcludente nella sostanza. Valga come esempio il teatrino inscenato da lui e dai suoi colleghi di minoranza che non hanno partecipato alla discussione sul Bilancio, col risultato di spianare la strada alla maggioranza, lasciata libera di approvarlo in poche ore assieme a una lunga serie di atti propedeutici ad esso".  "Ma Ripepi, sorprendentemente, cita invece come punta di diamante della sua opposizione proprio quella mozione sulla famiglia 'naturale' che la destra e la 'Falcomatá & Co' (cit. Ripepi) hanno votato tutti assieme appassionatamente: è proprio quello che abbiamo tentato di spiegare ai cittadini nella partecipata iniziativa di venerdì scorso, ma noi - conclude utilizzando l'arma dell'ironia Stefano Morabito - non siamo riusciti a trovare una sintesi efficace come la sua! Per questo, lo ringraziamo". 

 

Parco Botteghelle degradato, Tripodi: "Giunta Falcomatà infrange anche le speranze dei bambini"

"I reggini ricordano nitidamente che la Giunta Falcomatà aveva assunto precisi e incontrovertibili impegni riguardo una indispensabile attenzione nei confronti dei bimbi della nostra città; si era, addirittura, propagandata la creazione di un modello amministrativo caratterizzato da una visione a misura e a favore dei bambini". Ivan Tripodi, Segretario cittadino del PCdI di Reggio Calabria, parte da questa considerazione di carattere generale per concentrarsi sull'inqualificabile degrado che regna al Parco Botteghelle. "Il sindaco - rammenta l'esponente comunista - aveva pubblicamente strombazzato e promesso il recupero, il risanamento e la creazione di appositi parchi gioco e aree ludiche per dimostrare concreta attenzione nei confronti dei bimbi della nostra città (e quindi delle famiglie reggine) che, come noto, non hanno spazi o villette degne di tale nome. Purtroppo, anche le promesse che riguardano i bambini si sono miseramente infrante nel vuoto assoluto rivelandosi classiche promesse da marinaio poiché nulla di quanto promesso e propagandato è stato realizzato. In tal senso, un gruppo di genitori ci ha segnalato il livello di profondo degrado e sporcizia, nonché di vera e propria pericolosità nel quale versa il Parco giochi per bambini Botteghelle: un piccolo polmone verde che si trova tra l’omonimo Piazzale e il Viale Calabria. La Giunta Falcomatà, nonostante le reiterate proteste di genitori indignati per l’abbandono del Parco Botteghelle, fa finta di nulla e scarica su altri le sue palesi ed inequivocabili responsabilità. Viene utilizzato l’alibi, fortemente spuntato, costituito dalla decisione di aver dato, pochissimo tempo fa, il Parco in 'adozione' ad una onlus seriamente impegnata nel sociale. E’ del tutto evidente che l’encomiabile scelta di 'adottare' il Parco Botteghelle assunta dalla onlus in questione non può assolutamente rappresentare motivo di deresponsabilizzazione e menefreghismo da parte dell’Amministrazione comunale".  Infatti, si parla - evidenza il rappresentante del PCdI - di un Parco di grandi dimensioni e non di un piccolo giardinetto o una minuscola aiuola che, di conseguenza, necessita di una presenza attiva e costante dell’amministrazione comunale. Pertanto, è francamente inaccettabile l’atteggiamento lassista e pilatesco portato avanti dalla giunta Falcomatà che, abbandonando il Parco Botteghelle, dimostra con i fatti di non avere assolutamente a cuore il Bene Comune. Nei giorni scorsi abbiamo voluto verificare di persona la drammatica situazione del Parco Botteghelle, nella quale centinaia di bimbi sono costretti a convivere. Le erbacce raggiungono altezze stratosferiche ed in alcuni punti sommergono, addirittura, le panchine;  alcune strutture in legno sono pericolosamente danneggiate e vi sono frammenti di legno sporgenti che rischiano di provocare seri danni ai piccoli. Ma non è finita: vi è un sedicente laghetto costituito da putrida acqua stagnante nel quale al posto di pesci rossi e fauna acquatica galleggiano copertoni, rifiuti e sporcizie di varia natura e vi è una sorta di zampillo agghiacciante dal quale fuoriesce sedicente acqua contornata da insetti di vario tipo; inoltre, come se non bastasse, quest’area è recintata molto approssimativamente con un’inferriata divelta i cui ferri, ad altezza bimbo, sono sporgenti e pronti ad inchiodare e accecare chiunque. Ovviamente, non possono mancare i topi che, seppure non graditi, fanno la loro bella indisturbata presenza in numero massiccio".  "Insomma, alla faccia degli impegni e delle promesse a favore dei bimbi, la Giunta Falcomatà ha - è il verdetto finale di Ivan Tripodi - dolosamente abbandonato anche il Parco Botteghelle e non sente il dovere morale di predisporre banalissime attività di semplice manutenzione per rendere l’area fruibile, in sicurezza e pulizia, dai piccini e dalle famiglie. Si tratta di un ulteriore inconfutabile elemento che evidenzia, ad oltre un anno dall’insediamento della nuova Amministrazione, l’inconsistenza politico-amministrativa della Giunta comunale".

 

Picchia e minaccia l'ex convivente: in manette un 39enne

Un trentanovenne già noto alle forze dell'ordine è stato arrestato dai Carabinieri per il reato di atti persecutori. A.S, di Reggio Calabria, sarebbe stato sorpreso nella flagranza dei reati di ingiurie, minacce e lesioni personali compiuti in danno della ex convivente. L’evento si inquadra in un ampio contesto di numerose denunce-querele presentate dalla vittima, a partire dalla metà del novembre scorso, nei confronti dell'uomo per una serie di condotte persecutorie poste in essere a seguito del termine della relazione sentimentale. 

Incidente stradale nella notte: morto un ragazzo caduto dallo scooter

Un ragazzo di 25 anni è morto la notte scorsa in seguito ad un incidente stradale verificatosi in via Vico Carcere, nella zona del Viale Calabria, a Reggio Calabria. Il giovane, che stava festeggiando il compleanno del fratello, era uscito per andare ad acquistare bevande in compagnia di un amico. Mentre erano in sella ad uno scooter, per ragioni che sono al vaglio degli agenti della Polizia Municipale intervenuti sul posto, il veicolo è scivolato sull'asfalto. Ad avere la peggio è stato il venticinquenne che era alla guida. Ad allertare i soccorritori sono stati i familiari della vittima, J.S., che era di origini filippine. Scorgendo una pattuglia dei Carabinieri che transitava nella zona hanno lanciato l'allarme. I militari dell'Arma hanno, quindi, avvisato il 118, ma il personale sanitario intervenuto sul luogo della tragedia, nulla ha potuto per salvare la vita allo sfortunato centauro.

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