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In possesso di marijuana: tre giovani agli arresti domiciliari

Personale dell'Ufficio di prevenzione generale e sicurezza pubblica della Polizia hanno individuato e tratto in arresto tre persone, tutti di età compresa fra i 23 e di 32 anni, che pressi di Piazza Camagna, nel cuore di Reggio Calabria, avevano quindici grammi di marijuana e denaro in contante, dagli investigatori considerato provento di attività illecite. Sono accusati di detenzione di sostanze stupefacenti  ai fini di spaccio. Al termine dell'udienza celebrata per direttissima, il giudice ha disposto che fossero ristretti ai domiciliari. 

Allerta Meteo: domani scuole chiuse anche a Reggio

Di seguito il contenuto integrale dell'ordinanza con cui il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha disposto la chiusura delle scuole per la giornata di sabato. Una scelta adottata in virtù dell'avviso di allerta meteo trasmesso dalla Protezione Civile.

Vista la nota della Regione Calabria, Settore Protezione Civile, sala operativa regionale prot SIAR n.322687 del 30/10/2015 con cui si comunica la situazione di STATO DI ALLERTA LIVELLO 2 ELEVATA ROSSO nelle aree del versante tirrenico meridionale e del versante ionico meridionale, con validità dalle ore 16,00 del 30/10/2015 alle ore 16.00 del 31 ottobre 2015;

Preso atto che nel suddetto comunicato è stata evidenziata un'allerta di livello 2 con il seguente scenario di rischio: "Nelle aree a rischio di frana e/o a rischio di inondazione e in particolare in quelle classificate dal PAI aree a rischio di inondazione, aree di attenzione, zone di attenzione, punti di attenzione, aree a rischio elevato o molto elevato di frane, sono attese precipitazioni che potrebbero determinare fenomeni di dissesto diffusi  e di intensità da media ad elevata. Fenomeni di questo tipo possono costituire pericolo per l’incolumità delle persone che si trovano nelle aree a rischio";

Vista la nota prot. n. 30126 del 30 ottobre 2015 del Servizio di Protezione civile comunale con cui si richiede la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado ricadenti nel Comune di Reggio Calabria;

Ritenuto di dover adottare i necessari provvedimenti per la salvaguardia della salute degli alunni, insegnanti ed operatori scolastici;

Ritenuto, a tal fine, di dover procedere con decorrenza immediata, in via precauzionale alla chiusura dalle ore 16.00 del 30 alle ore 16.00 del 31 ottobre 2015 delle scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio comunale;

Visto l'art. 54 del T.U.EE.LL. approvato con D. Lgs. n 267/2000, ai sensi del quale il Sindaco quale ufficiale del Governo, adotta con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana

ORDINA

Per le motivazioni esposte in premessa, la chiusura temporanea dalle ore 16.00 del 30 alle ore 16.00 del 31 ottobre 2015 delle scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio comunale.

I competenti responsabili comunali e scolastici sono incaricati dell'osservanza e dell'attuazione della presente disposizione.

La presente Ordinanza sia pubblicata all'albo pretorio e sia notificata al Dirigenti scolastici competenti, al Dirigente del Settore Servizi alla Persona nonché trasmessa per l'opportuna conoscenza e per gli eventuali adempimenti di competenza all’Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Calabria, all'Ufficio Territoriale del Governo, a tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio, e trasmessa agli organi di stampa per la massima divulgazione.

 

Un arresto per ricettazione

I Carabinieri hanno tratto in arresto un trentunenne condannato, con sentenza passata in giudicato, per il reato di ricettazione. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito a Reggio Calabria sulla base di quanto disposto dalla Procura della Repubblica presso il locale Tribunale. All'uomo, Damiano Bevilacqua, rimangono da espiare tre mesi di carcere. 

Sindaco Falcomatà: "Abbiamo invertito la rotta, Reggio è al centro del sistema Paese"

"L'Italia che crede, che ama, che lotta. L'Italia che vince". E' questo il tema della 32° Assemblea nazionale dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani alla quale prenderà parte il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. "Accompagnato dal consigliere delegato alla Città Metropolitana Riccardo Mauro, il Primo Cittadino - fa sapere una nota inviata da Palazzo San Giorgio - è volato a Torino per l'importante appuntamento istituzionale programmato dall'Anci. Nella giornata di domani il Sindaco prenderà a due delle tavole rotonde programmate nell'ambito dell'Assemblea. Al mattino Falcomatà relazionerà a seguito della Presentazione del rapporto nazionale sull'attività della polizia locale, tavolo introdotto e coordinato dal Sindaco di Napoli Luigi De Magistris al quale prenderanno parte il Sindaco di Torino e Presidente Anci Piero Fassino, il Viceministro dell'Interno Filippo Bubbico, il Sindaco di Novara e Presidente Anci Piemonte Andrea Ballarè, il segretario Generale Anci Veronica Nicotra, l'Assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Marco Granelli, il Sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, il Sindaco di Verona Flavio Tosi, il Sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il Sindaco di Lecce Paolo Perrone, il Sindaco di Chieti Umberto Di Primo ed il Sindaco di Catania e Presidente del Consiglio Nazionale dell'Anci Enzo Bianco. Il Rapporto sarà presentato da Antonio Ragonesi, Responsabile dell'Area Sicurezza della Anci, e da Annalisa Gramigna, dell'Area Studi Ricerche e Banca dati delle autonomie locali Anci".  "Nel pomeriggio - continua il comunicato - il Sindaco Falcomatà prenderà parte alla tavola rotonda 'Un fisco migliore. Responsabilità senza autonomia: che fare?' coordinata dal Presidente del Consiglio dell'Anci Enzo Bianco. Il Sindaco Falcomatà relazionerà insieme al Vicesindaco di Milano Francesca Balzani, al Sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, al Sottosegretario all'Economia e Finanze Pier Paolo Baretta, al Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato Mauro Maria Marino, al Sindaco di Firenze Dario Nardella, al Sindaco di Mantova Mattia Palazzi, al Sindaco di Lecce Paolo Perrone e al Sindaco di alessandria Maria Rita Rossa. Le conclusioni della giornata saranno affidate al Ministro della Giustizia Andrea Orlando, al Presidente Anci Piero Fassino e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella". "Parteciperò a questo importante evento portando ancora una volta all'attenzione delle massime istituzioni nazionali le istanze della nostra città" ha dichiarato il Sindaco Falcomatà. "La presenza di Reggio all'annuale appuntamento dell'Anci - ha aggiunto ilPprimo Cittadino - è una grande occasione per rappresentare le esigenze di una comunità in crescita come quella della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Il Governo e le massime autorità dell'Anci ci hanno dimostrato massima vicinanza. La nostra città è al centro del sistema che rappresenta il futuro del Paese. Su temi fondamentali come quello dei trasporti e delle infrastrutture Reggio avrà accesso ad importanti progetti di sviluppo che passano attraverso la rete delle Città Metropolitane italiane e che consentiranno una programmazione unitaria, su scala nazionale. Ragioniamo secondo un'idea d'insieme per la quale il sostegno allo sviluppo della Città Metropolitana di Reggio significa una spinta alla crescita dell'intero sistema Paese. Abbiamo invertito la rotta, interrompendo la tendenza all'isolamento politico che nell'ultimo decennio ci ha allontanati dall'Italia e dall'Europa. Finalmente - ha concluso il Primo Cittadino - riacquistiamo la credibilità e l'autorevolezza che Reggio merita".

 

Tensione in Forza Italia: le ambizioni di Caridi sbattono contro il muro reggino

Come un elefante in un negozio di cristalli: è questa l'immagine che si accompagna alla volontà, manifestata da Antonio Caridi, di fare ingresso in Forza Italia. Il senatore, attualmente iscritto al Gruppo di Palazzo Madama denominato Grandi Autonomie Locali, è ormai da tempo ansioso di ritornare alla corte di Silvio Berlusconi. Una tappa ulteriore nel suo giro delle "sette chiese" della politica italiana. Il recinto nel quale si è mosso fin dagli albori della sua carriera, per amore di verità, è stato sempre quello del centrodestra. In questo caso non ci troviamo davanti ad un voltagabbana professionista saltellante fra i due schieramenti. Non è, come si dice, uno dei tanti che si premurano di soccorrere i vincitori, ma rimane inossidabile il dato che, iniziato alle competizioni elettorali dall'UDC, si è successivamente accomodato sulle solide e spaziose poltrone del PdL per poi fuggirne, affascinato come tanti big calabresi, dal sogno alfaniano di dar vita ad un Nuovo Centrodestra. Un'idea ben presto tramutatasi in miraggio dal quale Caridi è fuggito rapidamente preferendo ritagliarsi uno spazio autonomo nel limbo di GAL. Un vestito che, però, ad uno schiacciasassi del voto, ad una ruspa del consenso come lui, va stretto, troppo stretto. Quale migliore occasione, allora, del caos sovrano che regna da tempo in Forza Italia, a Roma ed in Calabria, per andare alla conquista di una dimensione più consona alle proprie ambizioni? Perché, prima o dopo, che sia nel 2017 o alla scadenza naturale della legislatura, dovranno pur essere richiamati alle urne gli italiani per rinnovare la Camera dei Deputati. E, vista la nascita del Senato non elettivo, il perimetro in cui sgomitare per rimanere a galla si fa sempre più affollato e guadagnare per tempo posizioni vantaggiose è necessario, al pari della tessitura di rapporti sul territorio di appartenenza e, se del caso, frantumare gli equilibri esistenti. E' a questo punto del piano che gli obiettivi "romani" si intrecciano con le dinamiche locali, regionali e, nello specifico, reggine. Le difficoltà a tenere in mano il timone da parte di Jole Santelli, Coordinatore calabrese di Forza Italia, non sono un segreto: mal di pancia che si allargano dal Pollino allo Stretto, messi in silenzio soltanto al prezzo di soddisfare gli appetiti dei colonnelli sparsi per le varie province. Scelte che, inevitabilmente, finiscono, però, per privilegiare qualcuno facendo imbufalire altri. Una guerra di nervi, senza esclusione di colpi: il bottino è la primazia nel proprio giardino, auspicato trampolino di lancio da costruire con pazienza per essere catapultati nel ventre molle della Capitale. A Catanzaro, Cosenza e Vibo, Santelli ha provato a metterci una pezza, ma non ha nessuna certezza che il suo tentativo di salvare il salvabile sia andato a buon fine. Ancor più intricata la matassa a Reggio Calabria, naturale terreno di caccia per Caridi e, proprio per questo motivo, più sensibile a consistenti smottamenti in caso di reale concretizzazione del suo transito in casa "azzurra". Nella città dello Stretto, le redini sono nelle mani di Alessandro Nicolò, non uno qualunque, ma il capogruppo del partito in Consiglio regionale. In queste settimane Caridi nasconde le sue reali intenzioni sparando alto con la pretesa di farsi affidare il ruolo ricoperto dalla Santelli, ma puntando con decisione al suo reale obiettivo: il coordinamento provinciale reggino. Non c'è bisogno di raffinate analisi politologiche per capire che spalancare le porte ad un inquilino ingombrante come Caridi creerebbe pericolose scosse telluriche, non solo sull'assetto interno, ma, per esempio, anche sulla fisionomia del Gruppo consiliare di Palazzo San Giorgio. Ed è proprio sull'Aula del Municipio che si sono concentrati gli appetiti del senatore, impegnato in queste settimane a far mancare il terreno sotto i piedi a Nicolò. Quattro sono gli eletti di Forza Italia e due di loro vantano un solido legame con il consigliere regionale: Demetrio Marino, il capogruppo, ed Antonio Pizzimenti.  Diverse le posizioni di Mary Caracciolo e, soprattutto, di Massimo Ripepi. La prima, secondo quanto si mormora, sarebbe finita recentemente sotto l'ala protettiva di Caridi, defilandosi dalla schiera dei "nicoliani". Ancor più marcato e netto, come noto, il dissenso, manifestato anche platealmente, da Ripepi che non ha avuto remore nello sfiduciare pubblicamente il capogruppo Marino. Una mossa funzionale a spianare la strada a Caridi, togliendo di mezzo l'ostacolo rappresentato da Marino, ma che rischia di essere una velleitaria prova di forza. In realtà l'operazione, che ambirebbe a scalzare Nicolò dal ruolo di leader reggino di Forza Italia, si compone di passaggi più complessi e che, pure essi, difettano di qualcosa che in politica pesa parecchio: i numeri. Il disegno, di cui si parla nei corridoi di Palazzo San Giorgio, prevede il trasferimento dei tre consiglieri di Reggio Futura (creatura che fa capo all'ex presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti), e, probabilmente, anche di Luigi Dattola (Ncd), ai banchi riservati a Forza Italia. Uno scenario che, nella mente di chi lo ha concepito a tavolino, è monco, come sottolineato in precedenza, di un duro confronto con la realtà dei fatti: perché l'adesione ad un Gruppo sia ratificata occorre, infatti, l'accettazione da parte della maggioranza dei componenti. Ed anche considerando l'accordo espresso da Caracciolo e Ripepi, resterebbe da superare il muro eretto da Marino e Pizzimenti per impedire l'invasione dello "straniero". Una situazione di perfetta parità che sarebbe superata, come da regolamento, dalla decisione del capogruppo, pronto ad alzare il ponte levatoio del castello sotto assedio. Il guanto di sfida lanciato finirebbe, pertanto, nel mare delle intenzioni fantasiose, nel ricco oceano dei "vorrei ma non posso" in cui l'unico a non avere la ciambella di salvataggio sarebbe Ripepi che, non avendo neanche sottoscritto la tessera di Forza Italia, finirebbe per essere estromesso dal gruppo. Una matassa ingarbugliata che soltanto l'intelligenza e la lucidità di tutti i protagonisti in campo potranno dipanare nelle prossime settimane, verosimilmente destinate ad arricchire con ulteriori capitoli un romanzo ancora tutto da scrivere.

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Droga in casa: 62enne arrestato dai Carabinieri

Un uomo di 62 anni, già in passato finito nei guai con la giustizia, è stato tratto in arresto dai Carabinieri di Reggio Calabria. E' accusato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Perquisendo il suo domicilio, i militari dell'Arma hanno rinvenuto quasi quaranta grammi di marijuana, tre bottiglie di plastica che contenevano fertilizzante ed integratori per coltivare gli arbusti, due piante di cannabis indica, alte fra i dieci ed venti centimetri,  un bilancino elettronico di precisione. 

Avviati i lavori per la messa in sicurezza dell’area costiera di Bocale

Sono iniziati oggi a Bocale i lavori urgenti programmati dall’Amministrazione comunale per la messa in sicurezza dell’area costiera interessata nelle scorse settimane da pesanti mareggiate. "L’intervento di oggi - ha commentato il sindaco Giuseppe Falcomatà - è il segno della capacità del Comune di saper affrontare le emergenza, senza trascurare la programmazione. Il tema dell’erosione costiera è in cima alle nostre priorità. Dopo la messa in sicurezza dell’area di Bocale, è necessario velocizzare l’iter per l’avvio del progetto regionale per gli interventi su tutto il litorale della periferia sud della città, da Bocale e Punta Pellaro, una delle zone a maggiore rischio dissesto dell’intero fronte mare cittadino». Questa mattina l’Assessore alle Politiche Comunitarie Giuseppe Marino e l’assessore ai Lavori pubblici Angela Marcianò hanno effettuato un sopralluogo all’apertura del cantiere annunciato nei giorni scorsi ed immediatamente avviato. La scorsa settimana i due assessori, insieme al sindaco Giuseppe Falcomatà, avevano partecipato ad un incontro a Palazzo San Giorgio, alla presenza del direttore marittimo della Calabria e della Basilicata tirrenica Andrea Agostinelli, del dirigente dell’Autorità di Bacino regionale Salvatore Siviglia, del vicepresidente della Provincia Giovanni Verduci e del dirigente del Settore Difesa del Suolo e Salvaguardia delle coste Giuseppe Mezzatesta. Il vertice aveva individuato la necessità dell’intervento immediato sull’area di Bocale. A margine del sopralluogo odierno l’Assessore Angela Marcianò si è detta fortemente soddisfatta per l’attività di pronto intervento che il settore dei Lavori Pubblici ha saputo ancora una volta mettere in campo. "La programmazione per il dissesto idrogeologico - ha spiegato l’assessore Marcianò - rappresenta una risposta concreta che vogliamo dare alla nostra città che attende da anni interventi di messa in sicurezza di strade, fiumare, torrenti e spiagge. Mi preme pertanto ringraziare per la proficua e costante collaborazione tutti gli attori istituzionali che stanno contribuendo a quest’opera. Sono certa che la nostra presenza costante sul territorio ed i diversi sopralluoghi con i tecnici del settore sapranno garantire alla nostra città una straordinaria attività di recupero delle condizioni di sicurezza delle zone a più alto rischio idrogeologico e di massima prevenzione dei rischi". Da parte sua l'Assessore Giuseppe Marino ha ribadito l’impegno del Comune a verificare tutte le criticità presenti nell’area costiera della zona sud. "Quello di oggi - ha aggiunto Marino - è un intervento avviato grazie ad un’ottima sinergia tra i settori dell’Amministrazione. Voglio ringraziare in particolare l’assessore al Bilancio Armando Neri per la prontezza con la quale ha risposto all’urgenza che si era verificata». "Prosegue la nostra opera quotidiana per la messa in sicurezza del territorio - ha concluso l’assessore Marino - consapevoli che salvaguarda l’area costiera rappresenta non solo una tutela dell’incolumità dei cittadini ma anche una grande ricchezza sotto il profilo turistico per tutta la città".

 

Reggio, accusato di avere rapinato anziano disabile: assolto per non aver commesso il fatto

Il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria in sede di udienza preliminare ha assolto P. A. (minorenne all'epoca dei fatti) dal reato gravissimo di rapina in danno di un anziano disabile aggravato dall'uso di un'arma da fuoco. L'accusa, e così le manette, erano scattate a seguito del riconoscimento fotografico della badante che aveva individuato proprio nel ragazzo il soggetto a cui aveva improvvidamente aperto la porta della abitazione. Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti e dalla testimone, il giovane, con l'ausilio di un complice una volta riuscito con una scusa ad introdursi all'interno della casa, aveva portato a termine l'azione delittuosa puntando una pistola alla tempia dell'anziano approfittando della circostanza che costui fosse costretto su una sedia a rotelle. Ad inchiodare il giovane oltre la testimonianza ed il riconoscimento fotografico della badante, anche la ricostruzione effettuata dagli inquirenti che faceva leva su alcune frequentazioni del giovane proprio con altri soggetti gravati da reati dello stesso genere e tipo. Tuttavia, già nella fase delle indagini preliminari la difesa, composta dagli avvocati Marco Tullio Martino e Giacomo Iaria, aveva seriamente messo in discussione il riconoscimento fotografico effettuato, ma soprattutto, con l'ausilio di una preziosa perizia a firma della consulente Pitzianti, era riuscita a dimostrare incontrovertibilmente come il giovane con alcune telefonate effettuate esattamente nello stesso orario della rapina che si sarebbe consumata sul viale Aldo Moro, avesse agganciato delle celle telefoniche che lo collocavano in altra zona della città. Con la stessa consulenza si è dimostrato come il giovane non avesse mai registrato tra i propri contatti telefonici quello del presunto complice (non figurava neanche tra quelli eventualmente cancellati) né aveva avuto mai qualsivoglia contatto anche sporadico con lo stesso. Il Tribunale, accogliendo la tesi difensiva, ha così assolto P. A. dal reato ascritto per non aver commesso il fatto.

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