Confiscati beni per 600 mila euro ad un affiliato alla 'ndrangheta

La Polizia di Stato ha messo a segno un ulteriore attacco ai patrimoni illecitamente acquisiti da soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta. Oggi, infatti, è stata data esecuzione a un provvedimento di confisca emesso dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, originato da una proposta del Questore di Reggio Calabria, effettuata sulla scorta di un’articolata attività di natura patrimoniale svolta dalla locale Divisione Anticrimine. Il provvedimento ha interessato beni riconducibili a Francesco Giuseppe Quattrone, 54 anni, ritenuto affiliato alla cosca Libri, condannato in via definitiva alla pena di sei anni e sei mesi di reclusione per il reato di associazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori, nell’ambito della cosiddetta "Operazione Testamento". Le indagini patrimoniali, condotte dal locale Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine, hanno dimostrato la presunta sproporzione tra i redditi percepiti dal proposto e il patrimonio a lui direttamente o indirettamente riconducibile, frutto, secondo gli inquirenti, del reimpiego di capitali illeciti. La Corte d’Appello di Reggio Calabria, accogliendo le risultanze delle suddette investigazioni, ha disposto il sequestro di tre unità immobiliari ubicate nei Comuni di Reggio Calabria e Bova Marina. Il valore del patrimonio confiscato ammonta complessivamente a circa 600.000 euro.

 

Intenso lavoro della Polizia: controllate 50 persone e 30 auto

Controlli straordinari nel corso della settimana da parte degli operatori della Polizia di Stato di Reggio Calabria. Sono quattro le zone che, nelle giornate di martedì e venerdì, hanno visto un ingente numero di poliziotti impegnati nelle operazioni di controllo. Un lavoro di squadra che ha visto schierati in campo personale delle Volanti, della Polizia Stradale e dei Cinofili che hanno controllato più di 50 persone e 30 autovetture. Il tutto, sotto lo sguardo attento delle telecamere degli uomini della Polizia Scientifica e del personale del Reparto Volo che monitorava lo scenario dall’alto a bordo dell’elicottero. Le operazioni rientrano nell’ambito di un piano maggiormente strutturato di controllo del territorio, disposto dal Questore della Provincia di Reggio Calabria, che continuerà anche nelle prossime settimane.

 

Destino ex Multiservizi: giovedì assemblea pubblica indetta dall'associazione "La Cosa Pubblica"

L’Associazione "La Cosa Pubblica" ha indetto, per giovedí 21 gennaio, alle ore 17, presso la sala conferenze dell’Hotel Palace di via Vittorio Veneto, un’assemblea pubblica sul destino dei lavoratori ex Multiservizi. "Tale iniziativa - si legge in una nota - ha lo scopo di discutere alla luce del sole, con i cittadini, gli amministratori comunali, gli ex lavoratori Multiservizi e i sindacati, non solo di come tutelare il diritto al lavoro di centinaia di persone nella nostra città, dopo la traumatica interruzione dell’esperienza delle societàa miste, ma anche di come garantire servizi efficienti  alla comunità, senza tornare all’epoca degli sprechi, del lucro, e delle clientele che hanno caratterizzato la gestione dei servizi pubblici finora.  Per il vero, il Comune di Reggio Calabria, all’indomani dell’insediamento della nuova Amministrazione, ha presentato pubblicamente la costituzione di due nuove società, denominate 'Castore e Polluce S.p.a.', in luogo delle precedenti società 'Multiservizi S.p.a. e Leonia S.p.a' nella fornitura dei servizi essenziali, assoggettandole al regime delle società in house.  Il ricorso alla formula della società in house ha destato immediatamente perplessità, poiché l’indagine condotta in ordine ai risultati ottenuti con l’affidamento alle società per azioni, c.d. in house, ha evidenziato la tendenza di tali affidamenti a peggiorare le condizioni economiche delle Amministrazioni comunali, ancor più per quelle che versano già in uno stato deficitario.Meno ancora ci ha convinto la contraddittoria nomina, per guidare le nuove società, definite per giunta nella formula 'a responsabilità limitata', di un professionista che aveva amministrato la Leonia Spa, sull’operato delle quali ci pare che anche il sindaco Falcomatà non lesini giudizi marcatamente negativi sui mezzi di informazione locali e nazionali. Addirittura l’Amministrazione comunale ha anticipato l’indizione di un bando di concorso pubblico per il reclutamento del personale dipendente necessario all’espletamento dei servizi affidati alle società". "Tuttavia, tale decisione è apparsa, sin dal principio, irragionevole laddove - è scritto nel comunicato diffuso dall'Associazione - non ha considerato le legittime aspettative dei lavoratori precedentemente assunti presso le ex società miste, ormai poste in liquidazione, atteso la legge italiana riconosce precisi ed indiscussi strumenti giuridici a presidio della posizione di coloro che purtroppo sono stati licenziati incolpevolmente. Per queste ragioni, già nei mesi scorsi abbiamo fatto pervenire agli amministratori comunali un dettagliato parere legale sull’assorbimento degli ex operatori Multiservizi nelle nuove società, e tentato di coinvolgere (senza ancora riscontri apprezzabili, purtroppo) tanto la commissione comunale al lavoro quanto il presidente del Consiglio Comunale per la convocazione di un’assise aperta alla cittadinanza.  Tuttavia, in perfetta consonanza con il principio opposto l’altro ieri dal sindaco Falcomatà al presidente Oliverio riguardo alla programmazione urbanistica, secondo il quale “Si concerta insieme a monte e non a valle la realizzazione di un progetto”, crediamo sia ancora possibile recuperare il tempo perduto a Reggio Calabria su una questione così importante come la definizione della vertenza ex Multiservizi". " Per questo, all’iniziativa, che sarà presieduta da Stefano Morabito, in qualità di coordinatore de 'La Cosa Pubblica' e che prevede gli interventi di Mery Costantino e Antonio Pensabene che relazioneranno tecnicamente sulla proposta di salvaguardia dei lavoratori, e di  Franco Cutrì (FIADEL) e Aldo Libri (SUL), sono stati invitati a partecipare ed intervenire, oltre ai cittadini, tutti e ciascuno dei membri del consiglio comunale di Reggio Calabria, il Sindaco Falcomatà e i membri della sua Giunta, che siamo certi - è l'auspicio finale dell'Associazione 'La Cosa Pubblica' - non faranno mancare il proprio contributo di proposte, volontà di dialogo con la cittadinanza e trasparenza". 

 

Non rispetta l'obbligo di presentarsi alla Polizia Giudiziaria: arrestato

I Carabinieri hanno tratto in arresto un  umo di 62 anni  in esecuzione del provvedimento di aggravamento di misura cautelare emesso dal Tribunale di Reggio Calabria. Il provvedimento a carico di Domenico Ielo, di Reggio Calabria, è risultato concorde alla proposta avanzata dai militari a seguito delle reiterate inosservanze dell’obbligo di presentazione alla P.G., cui era sottoposto.

 

Presentata anche a Reggio Azione Nazionale, Orsomarso: "Movimento che nasce dal basso"

"Un movimento che nasce dal basso”. Così ha esordito il portavoce di Azione Nazionale Fausto Orsomarso alla presentazione di AN a Reggio Calabria. L’incontro con i giornalisti, tenutosi in un gazebo a piazza San Giorgio, è servito per presentare l’avvio del tesseramento in città e provincia. Si tratta della prima di tre iniziative pubbliche che si terranno da qui a breve a Reggio. "Non si tratta – ha ribadito il consigliere regionale – di un nuovo partito. La scelta di sederci tra il pubblico per presentare il movimento dimostra la volontà di partire dalla base, ascoltando le esigenze dei cittadini e lavorando nel loro interesse. Spesso, in politica, ci sono molti generali e pochi militanti, noi volgiamo prima formare l’esercito e poi dare le stellette. Siamo orgogliosamente di destra e noi pensiamo  che c’è, sia  a livello locale che nazionale, una naturale esigenza di questa forza che noi rappresentiamo. Non guardiamo al passato, non vogliamo rifare al vecchia AN. Siamo minoranza intelligente, smascherando le bugie dette dal centrosinistra, a livello regionale in campagna elettore, soprattutto in tema di sanità. Parlavano di riapertura di ospedali. E’ passato un anno e gli ospedali sono ancora chiusi". Orsomarso ha poi evidenziato le problematiche di stringente attualità: dal Porto di Gioia Tauro, al commissariamento della città. "Pretendiamo un risarcimento dal Governo per gli anni di commissariamento. Ci attendiamo che lo chieda l’attuale sindaco della città, Giuseppe Falcomatà, facendo uno scatto di dignità per la città e per i suoi cittadini”. Il movimento si apre ai giovani ed al territorio e saranno sempre più numerose le iniziative pubbliche che privilegeranno il contatto con la gente. Al centro ed in periferia. "L’obiettivo è quello di compattare le varie anime di centrodestra e lo si può fare su valori comuni e progetti da discutere e portare avanti assieme. Vogliamo essere pronti per la prossime tornate amministrative e politiche – ha così concluso il portavoce di Azione Nazionale Fausto Orsomarso". 

 

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Droga: 41enne arrestato dai carabinieri

I Carabinieri hanno tratto in arresto un quarantunenne per il reato di produzione illecita di sostanze stupefacenti, in esecuzione al provvedimento di esecuzione pena, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. Domenico Calluso, di Reggio Calabria dovrà scontare la pena definitiva di un anno di reclusione per i fatti commessi nella città dello Stretto nel 2006. 

Generazione Famiglia Reggio aderisce al family day contro ddl Cirinnà e utero in affitto

"Finalmente è ufficiale: il popolo per la famiglia - annuncia Giorgio Arconte, portavoce del circolo 'Generazione Famiglia' di Reggio Calabria - torna in piazza dopo il successo dell’oceanico family day del 20 giugno scorso! In una nota del 'Comitato Difendiamo i Nostri Figli' – al quale aderisce anche Generazione Famiglia – si legge che 'dopo un grande lavoro preparatorio, possiamo comunicare ufficialmente la data della nuova mobilitazione: sabato 30 gennaio si terrà a Roma una grande manifestazione di popolo a difesa della famiglia e del diritto dei bambini ad avere una mamma ed un papà. Il raduno è fissato perle ore 11.30'. Nelle prossime ore daremo informazioni su come intendiamo organizzarci insieme alle altre associazioni pro-family presenti sul territorio reggino per raggiungere Roma e partecipare a questa rinnovata festa per la famiglia. Sarà un appuntamento importante per ribadire che gli uteri non si affittano, che la donna non è una macchina, che i bambini non sono merce e che l’unica famiglia è quella potenzialmente aperta alla vita fondata sul matrimonio fra uomo e donna". Il ddl Cirinnà, invece, è un vero e proprio matrimonio gay sotto le mentite spoglie della dicitura 'unione civile' perché di fatto - argomenta Arconte - crea uno status giuridico di coniuge alla coppia convivente. Questo significa anche intervenire sui naturali rapporti di filiazione aprendo la strada alle adozioni gay ed alla barbarie dell’utero in affitto. Gli stessi promotori di questa iniqua legge non hanno mai fatto mistero delle loro reali intenzioni e per questo più volte hanno dichiarato che l’articolo 5, dove è prevista la 'stepchild adoption', è il nucleo del ddl Cirinnà". "Da Reggio Calabria - rende noto il portavoce reggino di Generazione Famiglia - siamo pronti ad invadere Roma per dimostrare all’attuale governo che l’unica civiltà è quella fondata su una mamma ed un papà!" 

 

Alleanza Calabrese tuona: "Le bugie di Falcomatà sono arrivate alla fase terminale"

"Mesi fa avevamo invitato Falcomatà e la sua Giunta a gettare la maschera. Lo hanno fatto, inconsapevolmente, mettendo in campo tutte le loro valenze e  rimanendo nudi nel Nulla, rappresentando il Nulla, parlando del Nulla". Non ci sono più attenuanti, e nemmeno giustificazioni, sostiene Enzo Vacalebre, presidente di Alleanza Calabrese, per l'Amministrazione di centrosinistra che alberga a Palazzo San Giorgio ormai da oltre un anno, arco temporale ampiamente sufficiente per  i primi bilanci, mettendone a nudo limiti e contraddizioni. "Falcomatà  - scrive il massimo responsabile del movimento autonomista - si sta dimostrando sempre di più un falso profeta, costruito in laboratorio, da una nomenclatura che ha governato l’Italia per decenni, facendo finta di essere paracadutata alla guida della città solo lo scorso anno, senza colpe passate, vergini immacolate della politica, salvatori di un territorio, a loro dire martoriato ed offeso. Sotto la guida dei mangiafuoco di turno i burattini hanno passato,  i primi dodici mesi, ad aizzare i reggini ed a piangere, a fare sopralluoghi ed a piangere,  a fare proclami e a piangere, a fare autoscatti con le scope in mano ed a piangere. Reggio, con loro,  sarebbe stata l’ombelico del mondo. Sarebbe diventata, grazie a Renzi ed Oliverio, la città di Bengodi, con alberi della cuccagna eretti ad ogni angolo dei rioni, a partire da quelli periferici. Solo che l’albero della cuccagna è spalmato di grasso, è unto, e più i reggini cercano di risalire la china, e vengono spinti sempre più in basso. Scivolano, scivolano, sempre più giù. E’ stata una burla, quella delle ultime Amministrative, che ha visto primeggiare il più burlone di tutti… Legalità, trasparenza, democrazia, inclusività, integrazione… Oggi queste parole risuonano nelle menti dei reggini come 'summa' del grande imbroglio". Per questo -tuona Vacalebre - affermiamo che Falcomatà è un falso. Ha preso in giro migliaia e migliaia di reggini sprovveduti ed incoscienti. Pensavano che le false aureole potessero essere tramandate, di padre in figlio. Le aureole, false,  sono immediatamente scomparse e sono rimaste solo le ciance. Bugie che sono arrivate alla fase terminale. Imbrogli a partire dal Miramare, ridotto a lounge bar privato. Pasticci a partire da Parco Caserta, ridotto ad essere spogliato delle attività che alimentavano parte dello sport reggino. False promesse a partire dalle società in house, che vede padri di famiglia giornalmente a questuare sulle scale del comune una possibilità di lavorare. Inciuci a partire dalla manutenzione stradale che vede i reggini, ad ogni metro percorso in macchina, in bicicletta o a piedi, districarsi tra mille perigli. Molte denunce Alleanza Calabrese ha fatto al procuratore De Raho in merito agli accadimenti in città dall’avvento del giovane principe. Non sono mai state prese in considerazione. Ne presenteremo un’altra. E poi un'altra ancora. Anche  perché le azioni di questa Amministrazione quotidianamente corrono sul filo della legalità e dell’imbroglio e stanno avvicinando Reggio sempre più sull’orlo del baratro economico, sociale e civile. Visto lo stato di degrado ed abbandono in cui Reggio Calabria sta annegando Alleanza Calabrese chiede che il prefetto Sammartino si faccia carico di avviare degli accertamenti su tutto ciò che riguarda tutta l’amministrazione comunale, dirigenti compresi.  Aspettiamo risposte urgentissime prima che i reggini scendano in piazza a tutelare da soli la loro dignità e i propri figli. Nessuno potrà dire non sapevamo nulla. Lo stiamo ripetendo da mesi e mesi. La Spallata è stato il primo e ultimo avviso che Alleanza Calabrese aveva inviato al sindaco, seguace delle ideologie del marchese del Grillo. E visto che parliamo di un nobile libertino romano e visto che i 'bravi' di Falcomatà usano spesso l’espressione romanesca 'daje'. Ricordiamo che a Roma il termine 'cazzaro' trae origine dalla parola cazzata che significa stupidaggine, fesseria, sciocchezza". "Il termine cazzaro - è il giudizio conclusivo espresso dal presidente di Alleanza Calabrese - è entrato negli ultimi anni anche in politica per indicare un bugiardo consolidato, cioè chi nella disputa politica cerca di prevalere raccontando cose del tutto inventate o che non appartengono alla realtà quotidiana… Stiamo parlando di Falsomatà.  

                                                                               

                                           

 

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