Allevamento scarica rifiuti nel terreno, una denuncia nel Vibonese

I carabinieri forestale della Stazione di Spilinga, durante un controllo effettuato in località “Quarto” del comune di Rombiolo, hanno deferito la titolare di un’azienda zootecnica, per aver realizzato un sistema di collettamento delle deiezioni animali tale da fare in modo che le stesse creassero un fosso naturale attraverso il quale si spandevano nei terreni circostanti.

Inoltre, sul posto sono stati rinvenuti 50 metri cubi di deiezioni animali, depositate direttamente sul terreno. Le deiezioni animali contengono contaminanti che, se infiltrati nelle sorgenti sotterranee di acqua potabile, possono far raggiungere livelli pericolosi di quantità di nitrati nelle acque.

Non è da sottovalutare poi il rischio di zoonosi determinato dalle deiezioni animali, che contengono microorganismi quali i criptosporidi, parassiti enterici che possono rimanere infestanti per mesi nel terreno e nell’acqua, fungendo da fonte di contagio e che attraverso il veicolo delle fonti idriche possono provocare vere e proprie epidemie.

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Discarica abusiva su area comunale, scatta il sequestro

I carabinieri hanno sequestrato un’area comunale adiacente alla stazione ferroviaria di Rosarno (Rc), utilizzata da persone del luogo per la raccolta e lo smistamento non autorizzato di rifiuti urbani.

Nello specifico, l’ipotesi di reato è gestione, organizzata sotto forma d’impresa totalmente illecita, di un’attività attraverso la quale alcune persone del posto si sono occupate della raccolta e dello smistamento di rifiuti (pericolosi e non), anche fuori provincia.

Oltre al sequestro dell’area, i militari, con il supporto del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Reggio Calabria, hanno sottoposto a perquisizione alcune aziende, alla ricerca di eventuali elementi di prova.

L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura distrettuale reggina, si inserisce in più ampia attività di contrasto contro il deposito e la gestione non autorizzata dei rifiuti.

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Ferrara (M5s): "L'Ue sta ancora aspettando l’aggiornamento del piano rifiuti della Calabria"

«La gestione dei rifiuti in Calabria continua ad essere caratterizzata da svariate criticità di programmazione, dall'eccessivo ricorso a interventi emergenziali e dalla mancanza di soluzioni strutturali. Tutte condizioni che avrebbero dovuto favorire la tempestiva nomina di un assessore regionale all’ambiente, ma così non è stato finora». 

L’eurodeputata Laura Ferrara ritorna sull’annosa tematica dell’emergenza rifiuti che attanaglia la Calabria, lo fa con una ennesima interrogazione alla Commissione europea anche in virtù della nuova nomina quale membro della Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo.

«Come più volte ribadito, da me e dalla stessa Commissione -  scrive in una nota Ferrara - una solida pianificazione della gestione dei rifiuti costituisce una pietra angolare della legislazione dell'Unione in materia di rifiuti oltre a rappresentare un passaggio chiave nel processo di transizione verso un'economia circolare.

A Bruxelles, tuttavia, sono ancora in attesa dell’aggiornamento del piano rifiuti della Calabria, così come riportato in una risposta ad una mia precedente interrogazione di settembre scorso, dal Commissario in materia, Virginijus Sinkevičius.

Risultava, infatti, che le autorità italiane competenti non avessero ancora notificato alla Commissione il piano regionale di gestione dei rifiuti e il programma per la prevenzione dei rifiuti rivisti in seguito all'adozione della direttiva quadro sui rifiuti (Direttiva (UE) 2018/851).

Nella mia ultima interrogazione chiedo quindi se tale aggiornamento sia stato finalmente notificato». 

«Il piano regionale di gestione dei rifiuti e il programma di prevenzione dei rifiuti aggiornati in conformità alle ultime normative europee - ribadisce l’europarlamentare del M5s - oltre a rispondere ad un requisito di natura giuridica previsto dall’articolo 28 della direttiva quadro sui rifiuti, risultano condizioni abilitanti per beneficiare degli investimenti sostenuti dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dal Fondo di coesione.

Quali siano le intenzioni dell’attuale maggioranza in materia di gestione dei rifiuti non è ancora chiaro ai più, intanto la delega in materia, per quanto prioritaria, giace nelle mani del presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto che fra le altre cose deve anche occuparsi del piano di rientro della sanità in qualità di Commissario. 

Quella della gestione dei rifiuti, al pari delle altre, è una partita assolutamente prioritaria per la nostra regione, non c’è più tempo da perdere. Continuare ad accumulare ritardi, non solo mette a rischio tutti quegli investimenti volti ad un virtuoso e sostenibile ciclo dei rifiuti, ma continuerà a favorire, attraverso il continuo ricorso ad ordinanze contingibili ed urgenti e una perpetua gestione emergenziale, costi lievitati oltre misura e non meno grave l’infiltrazione della criminalità organizzata» conclude.

 

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Discarica abusiva su terreno comunale, una denuncia

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Savelli (Kr) e della Compagnia di Cirò Marina, supportati dal personale della Stazione Carabinieri forestale di Savelli, hanno sottoposto a sequestro un’area di 400 mq di proprietà comunale, dove erano stati illegalmente depositati circa 150 metri cubi di rifiuti urbani e speciali, anche ingombranti (tra i quali pneumatici fuori uso di autoveicoli, spezzoni di pannelli per coperture di manufatti edili, guaine in plastica di tubi di rame e fusti metallici vuoti).

Al termine degli accertamenti, che hanno permesso di acclarare la mancata differenziazione dei rifiuti presenti e l’impermeabilizzazione del terreno sottostante, i militari hanno denunciato in stato di libertà, per attività di gestione di rifiuti non autorizzata, F. G., 64 anni, responsabile dell’Ufficio tecnico comunale di Savelli con delega all’ambiente, ai rifiuti e alla nettezza urbana.

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Serra, Procopio e Tassone: Amministrazione nel pallone, i rifiuti invadono la città "

“L’Amministrazione comunale è completamente nel pallone, naviga a vista senza una rotta, incapace di dare quelle risposte predicate e sbandierate in campagna elettorale”.

I consiglieri comunali Antonio Procopio e Luigi Tassone non usano mezze misure nel condannare gli amministratori e denunciano “le pessime condizioni in cui versa la città”.

“L’attuale sistema di raccolta e gestione dei rifiuti – sostengono gli esponenti di minoranza – funziona a singhiozzo e fa acqua da tutte le parti. Il risultato è un disagio doppio per i cittadini che devono trattenere all’interno delle loro abitazioni i rifiuti e vedere, nello stesso tempo, le vie invase da sacchi di indifferenziata. È una situazione poco edificante, resa ancor più difficile dal caldo di questi giorni. All’aspetto visivo degradante si somma, infatti, quello del cattivo odore e quello della ripresa del fenomeno del randagismo”.
Per i rappresentanti della minoranza “questa emergenza abbassa la qualità della vita dei residenti e compromette l’immagine di Serra San Bruno agli occhi dei visitatori”.

“Dopo le lezioni che abbiamo dovuto ascoltare dai palchi – affermano Procopio e Tassone – ci ritroviamo con un’Amministrazione che non solo non riesce a programmare, ma non sa neppure gestire l’ordinario. La maggioranza si è arroccata, si è chiusa in se stessa specchiandosi nella propria arroganza e nella propria inconcludenza e non accettando alcun consiglio. La conseguenza è una precaria condizione, ormai sotto gli occhi di tutti. Hanno scelto di respingere un progetto innovativo che avrebbe contribuito a risolvere tanti problemi, preferendo soluzioni instabili e temporanee, che si sono rivelate un passo indietro. Purtroppo – concludono – le conseguenze le pagano i serresi”.

Serra, domani sospesa la raccolta dei rifiuti organici

"Si avvisa la cittadinanza che a causa dei mancati conferimenti presso gli impianti dedicati, la raccolta dei rifiuti organici subirà un'interruzione. Pertanto, a tutela della salute e dell’igiene pubblica, si invitano i cittadini a non esporre i rifiuti organici nella giornata del 10 luglio 2021 e fino a nuova comunicazione, confidando nella consueta collaborazione. Resta valido il calendario di raccolta per le ulteriori tipologie di rifiuto differenziato".

E' quanto si legge sul sito del Comune di Serra San Bruno.

Gestione illecita di rifiuti, quattro denunce

I Carabinieri della Stazione di Cotronei (Kr) hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Crotone quattro persone ritenute responsabili di gestione illecita di rifiuti.

In particolare, durante un servizio di controllo svolto a Petilia Policastro, i militari hanno scoperto che in un terreno privato ubicato nella zona 2 del Parco nazionale della Sila, era stato depositato materiale proveniente da un’attività di scavo effettuata in un cantiere edile poco distante.

Dopo aver accertato la violazioni delle norme ambientale e della legge quadro sulle aree protette, gli uomini dell’Arma hanno denunciato, a vario titolo, il rappresentante legale della ditta esecutrice dei lavori, un suo dipendente, il trasportatore dei rifiuti e il proprietario del terreno.

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Serra, Procopio e Tassone attaccano sui rifiuti: “Amministrazione in confusione, non c’è una gestione ordinata”

“Le poco lungimiranti azioni dell’attuale Amministrazione comunale non consentono a Serra San Bruno di fare passi in avanti, impedendole di guardare al futuro”.

I consiglieri comunali Antonio Procopio e Luigi Tassone criticano “la scelta di mettere da parte un progetto all’avanguardia per la gestione dei rifiuti da parte della maggioranza” che “non ha le idee chiare e naviga a vista”.

“Essendo un progetto innovativo – spiegano gli esponenti dell’opposizione – comportava degli investimenti necessari per realizzare le isole ecologiche interrate e la nuova piattaforma nella Zona Pip e consentire l’utilizzo di mezzi elettrici nel centro storico. Investimenti che avrebbero impresso un’ulteriore svolta dopo il superamento della fase emergenziale. Invece si è deciso di mettere la testa sotto la sabbia, optando per soluzioni di piccolo cabotaggio che non risolvono i problemi e che perpetuano, se non peggiorano, la situazione esistente. Si tratta di scelte della politica che, pur avendo a disposizione ottimi tecnici, non accetta consigli e s’intestardisce in operazioni che ne denotano l’inesperienza”.

Procopio e Tassone rilevano poi che “l’impostazione data sembrerebbe creare ripercussioni sui lavoratori determinando la necessità di procedere con dei correttivi”.

“Invitiamo l’Amministrazione – proseguono – ad adottarli tempestivamente, per la parte di propria competenza, correggendo quegli errori che sono alla base dei disagi lamentati. Se poi dovessero essere riscontrate disposizioni degne di attenzione, saremo pronti a stare dalla parte dei lavoratori spingendoci ad intervenire in Prefettura”.

Quanto all’aspetto della copertura del costo e, quindi, delle tariffe, i componenti della minoranza sostengono che “se l’Amministrazione avesse ritenuto di dover procedere ad una riduzione degli importi previsti, avrebbe comunque potuto apportare una rimodulazione”.

“La sensazione – concludono – è che non ci sia una gestione ordinata della questione rifiuti, ma solo atteggiamenti politici che rendono evidente la confusione degli amministratori che, finora, hanno solo utilizzato il lascito in termini di progetti senza mostrare nuove idee e senza procurare nuovi finanziamenti. Evidentemente, un conto è criticare nelle piazze o a mezzo social senza cognizione di causa, un conto è gestire facendo i conti con la realtà”.

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