Autonomia differenziata, Lo Schiavo a Occhiuto: "Il Sud non scappa in ritirata, ma dice "no" ad una partita truccata"

«Il presidente Occhiuto, cercando affannosamente di motivare il suo voto favorevole in Conferenza Stato-Regioni al Disegno di legge sull’Autonomia differenziata, parla di un “Sud che non scappa in ritirata davanti alle sfide”. Ma di quali “sfide” parla esattamente Occhiuto? Come fa a sostenere con queste argomentazioni una scelta politica che punta solo a spaccare il Paese e a indebolire le Regioni più povere che avranno tutto da perdere e nulla da guadagnare in una partita truccata in partenza? E dispiace che sia stato proprio il presidente della Regione Calabria, che aveva avuto inizialmente posizioni coraggiose contro l’Autonomia differenziata, a battere in ritirata sapendo che questa riforma non può portare alcun beneficio alla nostra regione. D’altra parte avevamo chiesto al presidente se avrebbe avuto la forza e l’autonomia di garantire tutti i calabresi e non solo il suo schieramento. Mi sembra che stia prevalendo questa seconda posizione. Ma ora pretendiamo, da subito, che la discussione sia portata in Consiglio regionale. E a questo scopo, come forze d’opposizione, abbiamo chiesto unitariamente la convocazione di una seduta ad hoc, anche per capire se il presidente Occhiuto abbia deciso su mandato della sua maggioranza di sostenere un disegno che mina alle basi i principi di unità e solidarietà nazionale. Cosicché ognuno possa assumersi le proprie responsabilità davanti agli elettori. Non sono più ammesse ambiguità, serve mettere nero su bianco posizioni e contenuti e capire se anche la maggioranza del Consiglio regionale è convinta, come Occhiuto, che l’Autonomia differenziata sia davvero una soluzione vantaggiosa per la nostra regione».

È quanto dichiara il consigliere regionale del Gruppo misto - Liberamente progressisti Antonio Lo Schiavo in un comunicato stampa.

Calabria, Saccomanno (Lega) striglia Occhiuto: "Dopo 10 mesi non è cambiato nulla

"Nessun mal di pancia nella Lega. La verità a volte da fastidio, ma correttezza vuole che ognuno faccia la sua parte fino in fondo. Nell’incontro pubblico del 29 aprile 2022, ove era presente anche il presidente Filippo Mancuso, di cui agli articoli riportati su tutti i media, si è discusso di infrastrutture e, tra l’altro e per quanto di interesse, è emerso che per l’Alta velocità non era stata prevista nessuna risorsa nel Pnrr. Non si tratta di condividere o meno, ma di una verità oggettiva sotto gli occhi di tutti. Se ci vogliono oltre tre mesi per prendere atto di una situazione abbastanza allarmante per la Calabria, vien da sé che qualcosa non funziona. Così come non funzionano tante altre cose! Finora tanti annunci, ma pochi risultati tangibili. I cittadini hanno bisogno di reali risposte e finora non sembra che ci siano state. Il partito -per come ha affermato anche il leader Matteo Salvini- deve stare al Governo per portare risultati concreti, caso contrario è meglio determinarsi diversamente. Spesso la politica si dimentica delle necessità reali giornaliere dei cittadini. Si deve, pertanto, pensare al bene comune ed alle tantissime esigenze della comunità calabrese. Finora non sembra che ci siano stati cambiamenti reali. Dalla sanità alla depurazione, dalle infrastrutture ai rifiuti, dopo circa 10 mesi nulla è sostanzialmente cambiato! Nessuna condivisione, ma delle decisioni unilaterali del presidente Roberto Occhiuto. Che ci possono anche essere, ma poi non ci si può lamentare se non vengono condivise. L’augurio era ed è, con molta tranquillità, che vi sia un’azione unitaria che possa affrontare i tantissimi problemi esistenti e che hanno portato la Calabria ad essere sempre agli ultimi posti delle classifiche nazionali ed europee, e, comunque, possa portare ad effetti concreti per la nostra regione. Il resto, come le polemiche, sono un qualcosa che non interessano alla Lega, che guarda solo ai risultati".

Sorical, Saccomanno (Lega) plauso ad Occhiuto: "Ora bisogna dimostrare capacità di gestione"

"Per la Sorical adesso arriva il momento di dimostrare la vera capacità di incidere e gestire una macchina che ha bisogno di rilancio e maggiore organizzazione. Bene ha fatto Occhiuto a rilevare le quote del privato ad un euro per azione e bene ha fatto Calabretta ad insistere su questa unica strada percorribile. Ora però bisogna regolare il rapporto con il ceto bancario alfine di poter proseguire nel percorso di cambiamento e di riorganizzazione del servizio. Certamente Occhiuto e Calabretta hanno le idee chiare e sapranno come muoversi per raggiungere definitivamente il risultato prefisso. L’importante è aver messo le fondamenta per poter costruire il resto del palazzo".
 
Lo afferma in una nota il coordinatore della Lega in Calabria, Francesco Saccomanno.

Sanità, Guccione: "Sottratti milioni di euro alle cure dei cittadini per pagare doppie e triple fatture. Occhiuto passi ora ad azioni concrete per debellare il Sistema"

"Un fiume di denaro è stato sottratto alle cure dei calabresi ed è servito, invece, a pagare due o addirittura tre volte una stessa fattura. È quanto ho denunciato più volte in questi anni, sottolineando un sistema ormai consolidato che ha permesso la distrazione di importanti risorse sanitarie che ha finito per aggravare la già precaria situazione della sanità calabrese. In molti, però, si sono voltati dall’altra parte e hanno tentato di far cadere nel vuoto le mie accuse. Ma oggi un’ulteriore conferma alle mie denunce arriva dalla Corte dei conti e dal procuratore regionale, Maria Rachele Anita Aronica. 'Gli importi pagati e non dovuti – si legge nella relazione del procuratore Aronica - per prestazioni già remunerate (quindi pagati due volte) e/o per prestazioni extra budget non riconoscibili, talora anche sovrastimate, nonché per interessi e indennità al personale non spettanti sono veramente notevoli e ammontano, per quanto sopra detto nella parte sull’attività (citazioni, inviti e sentenze sanità), complessivamente ad almeno 61/65 milioni di euro, pari a oltre due terzi del disavanzo sanitario – emerso dal Tavolo tecnico del 22 luglio 2021 – di oltre 91 milioni di euro per l’esercizio 2020'.

E' quanto scrive in una nota, il responsabile Pd Sanità nel Mezzogiorno, Carlo Guccione.

"Emerge, dunque - aggiunge Guccione - un sistema ben collaudato e ancora in grado di sottrarre ulteriori risorse al sistema della sanità pubblica calabrese. Circa un anno fa, ad esempio, sollevai pubblicamente un’ulteriore vicenda a dimostrazione della totale mancanza di controllo e poca trasparenza all’interno dell’Asp di Cosenza. Sono emerse cessioni di credito e ingiunzioni di pagamento a società di factoring con sede a Milano che pretendevano dall’Asp milioni e milioni di euro. E non esiste nemmeno una fattura ad attestare questi presunti debiti. All’epoca chiesi all'allora commissario dell’Asp Cinzia Bettelini e al successore Vincenzo La Regina di verificare le carte delle società con sede a Milano. Effettuando un accesso agli atti e da una successiva verifica dell’Uoc Area Legale e dall’Uoc Risorse finanziarie dell’Asp di Cosenza emerse che 'le fatture per le quali si richiede il pagamento non risultano mai pervenute e registrate sul sistema gestionale aziendale'. Nonostante la richiesta di 'intimazione di pagamento' per 12 milioni di euro da parte delle società PJT 2411 s.r.l. e Tocai SPV s.r.l. con sede a Milano, nessuna delle fatture 'risulta essere presente negli archivi o registrata in contabilità'. È necessario intervenire - prosegue l'esponente dem - e, attraverso anche una forte volontà politica, smantellare questo Sistema. Tutto ciò è anche il frutto del caos amministrativo e contabile che regna all’interno del sistema sanitario calabrese. Basti pensare che l’Asp di Reggio Calabria non ha ancora presentato i bilanci dal 2013 al 2018, mentre l’Asp di Cosenza non ha presentato i bilanci consuntivi 2018, 2019 e 2020. Inoltre, le Aziende del sistema sanitario calabrese per il 2020 chiudono i bilanci in perdita. In questi dodici anni di commissariamento, i tanti e troppi commissari ad acta che si sono succeduti, non sono riusciti a dare una svolta di trasparenza e sistematicità ai conti delle Asp e Aziende ospedaliere della Calabria. Il 'disordine organizzato' permane e la situazione, nel frattempo, continua a peggiorare, come se nulla fosse. Roberto Occhiuto, da presidente di Regione e commissario della sanità, passi ora alle azioni concrete. Non è più tollerabile - conclude Guccione - perdere ulteriore tempo, si deve voltare pagina, vanno prese tutte quelle misure necessarie a impedire che vengano sottratte ulteriori risorse destinate alla sanità calabrese che oggi registra il tasso più basso in Italia nell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza.

Saccomanno (Lega): "Bene Occhiuto sulla Sacal, ora governance all’altezza"

"Finalmente la questione Sacal si è sbloccata e la società di gestione degli aeroporti è tornata in mano alla regione. Un buon risultato per il presidente Occhiuto che è riuscito ad ottenere il controllo totale della stessa e, quindi, poter svolgere quel percorso di cambiamento che dovrebbe avvicinare la Calabria al resto dell’Italia e del mondo. I trasporti sono un settore importante in quanto consentono la riduzione delle distanze tra i vari paesi e, quindi, la valorizzazione dei nostri territori anche sotto l’aspetto turistico".

E' quantop dichiara in una nota, il commissario della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno"

"Adesso - conclude - bisogna individuare una governance di spessore e di livello che possa sostenere lo sforzo della regione e ricondurre gli aeroporti calabresi ad una gestione adeguata e che possa consentire la crescita di tutti e tre gli scali esistenti. Un lavoro difficile, ma che deve essere un pensiero primario di chi andrà a svolgere questa attività di rilievo e fondamentale per la crescita del territorio. 

 

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Calabria, vaccini nelle scuole: la Regione chiede supporto gratuito al personale sanitario della società civile

“La manifestazione d’interesse pubblicata dal presidente Roberto Occhiuto, rivolta al personale sanitario da rintracciarsi nella società civile, è l’esempio lampante di cosa vogliamo essere: una Regione che dà risposte coinvolgendo la popolazione. Una Calabria attiva e fattiva, come mai vista prima!”.

Il vicepresidente Giusi Princi fa eco al presidente della Regione Calabria, che ieri ha reso pubblico sul portale istituzionale della Protezione civile la manifestazione d'interesse per personale sanitario volontario, disponibile a prestare prestazioni professionali gratuite per la somministrazione dei vaccini antisars-cov-2 presso gli istituti scolastici della Calabria.

L'obiettivo, d’intesa con i dipartimenti regionali di Tutela della salute, Istruzione, Formazione professionale e Pari opportunità, Protezione civile e Aziende sanitarie provinciali, è “chiamare a raccolta” medici o infermieri (anche in pensione), affinché facciano da supporto al personale fornito dalle Asp e dalle Associazioni di settore negli hub vaccinali temporanei allestiti nei 266 istituti scolastici che fanno parte del sistema Vax school. Una sorta di reclutamento di personale sanitario aggiuntivo che, a titolo di volontariato, sostenga la campagna vaccinale promossa dalla Regione per bambini e ragazzi.

Possono presentare la propria candidatura: medici, infermieri e assistenti sanitari, che verranno adeguatamente formati per le specifiche attività previste. Sarà possibile candidarsi fino all'1 febbraio, seguendo le indicazioni presenti sul portale della Regione Calabria.

 

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Emergenza processionaria, il consigliere Antonio Lo Schiavo presenta un’interrogazione al presidente Occhiuto e all’assessore Gallo

«C’è una grave minaccia che incombe sul patrimonio boschivo calabrese: la processionaria. Si tratta di un insetto infestante che, oltre a mettere a rischio i nostri boschi, costituisce anche un pericolo per la salute di persone ed animali. Tale problematica sta assumendo i contorni di una vera e propria emergenza con i boschi della Sila, ma anche quelli delle Serre e di altre aree della regione, letteralmente invasi con centinaia di piante defogliate e con i nidi particolarmente diffusi. Su questo tema ho presentato, in occasione dell’ultimo Consiglio regionale, un’interrogazione a risposta immediata rivolta al presidente della Regione Roberto Occhiuto e all’assessore alla Forestazione Gianluca Gallo».

Lo rende noto, in un comunicato stampa, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo.

«Sulla questione - ha aggiunto - ho voluto richiamare l’obbligatorietà degli interventi di profilassi, sancita dal D. M. del 30.10.2007, nonché il Piano attuativo della Forestazione 2021 che prevede interventi mirati a tutela del patrimonio boschivo calabrese. Considerando che è stato istituito in Regione un comitato tecnico-scientifico per la predisposizione di una relazione sul fenomeno e che, nel marzo scorso, l’assessore regionale al ramo ha dichiarato di voler procedere celermente ad un piano operativo per il monitoraggio e l’eliminazione della processionaria, ho chiesto di conoscere lo stato di attuazione degli interventi al fine di evitare la compromissione di questo inestimabile patrimonio naturalistico comune che sono i boschi calabresi e della Sila in particolare. Mi auguro che la Giunta regionale sia sensibile al problema e proceda al più presto nel dare attuazione al Piano». 

 

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Tracciamento dei casi Covid a Vibo Valentia, Lo Schiavo: "Sistema in affanno, Occhiuto intervenga"

«In una delle fasi più impegnative dell’emergenza sanitaria che ci perseguita ormai da due anni, dispiace constatare come il sistema del tracciamento dei casi positivi e dei loro contatti diretti, in provincia di Vibo Valentia, sia fortemente in ritardo e in evidente difficoltà, con gravi conseguenze sulla vita delle persone nonché sull’esatta stima del numero di casi di Covid».

Lo afferma, in un comunicato stampa, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo (gruppo de Magistris presidente) recependo le preoccupazioni che in questi giorni numerosissimi cittadini stanno manifestando in relazione alle difficoltà riscontrate nell’ambito delle procedure di tracciamento dei casi Covid.

 «Il sistema di prevenzione - aggiunge Lo Schiavo -, che in precedenti circostanze si era dimostrato efficace e decisivo per circoscrivere la diffusione dei contagi, oggi appare incerto e deficitario, tanto che centinaia di persone, consapevoli di aver avuto contatti con soggetti positivi al Covid, nonostante si siano segnalate all’Asp rimangono per giorni e giorni nell’incertezza, in attesa di essere sottoposte a tampone o di comunicazioni sul da farsi. L’argine ai possibili contagi, in casi come questi, è affidato unicamente alla responsabilità individuale di quei cittadini che coscienziosamente si pongono spontaneamente in quarantena cautelare. Molti di loro sono anche bambini, magari reduci dagli screening della popolazione scolastica, in attesa di ricevere il responso dei test molecolari effettuati dall’Asp con un’attesa che in alcuni casi di cui sono stato informato ha superato anche i 10 giorni».

Aggiunge Lo Schiavo: «Inutile dire che tutto ciò è inaccettabile e necessita con urgenza di provvedimenti mirati a potenziare il servizio di prevenzione. Un impegno al quale non si può sottrarre il commissario dell’Asp di Vibo Valentia e tantomeno il commissario alla sanità regionale, presidente Occhiuto, il quale proprio oggi ha richiamato le Aziende sanitari provinciali ad avviare con urgenza le procedure per il reclutamento di personale sanitario. Si potenzino quindi anche i servizi dedicati al tracciamento dei contatti, perché non si possono lasciare nell’incertezza centinaia di famiglie alle prese con questa difficile situazione e che non vogliono rischiare di trasformarsi in inconsapevoli vettori del virus».

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