Inchiesta "Robin Hood", Nazzareno Salerno rinviato a giudizio

Il giudice dell'udienza preliminare distrettuale di Catanzaro ha rinviato a giudizio gli indagati coinvolti nell'inchiesta "Robin Hood" che hanno optato per il giudizio ordinario.

Il 5 aprile prossimo, dinanzi al Tribunale collegiale di Catanzaro dovranno comparire: l'ex assessore regionale al Lavoro ed attuale consigliere regionale Nazzareno Salerno, 53 anni, di Serra San Bruno; Pasqualino Ruberto, 47 anni, di Lamezia Terme, ex presidente di Calabria Etica, società "in house" della Regione Calabria; Vincenzo Caserta, 61 anni, di San Costantino Calabro ma residente a Catanzaro, ex direttore del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria; Vincenzo Spasari, 57 anni, di Nicotera;  Gianfranco Ferrante, 54 anni, di Vibo Valentia; Ortensio Marano, 44 anni, di Belmonte, ex amministratore delegato della Cooperfin Spa; Claudio Isola, 38 anni, di Vibo; Damiano Zinnato, 50 anni, di Nicotera; Saverio Spasari, 28 anni, di Nicotera; Antonio Cusimano, 57 anni, di Catanzaro; Valerio Grillo, 65 anni, avvocato di Vibo Valentia; Michele Parise, 45 anni, di Castrolibero; Patrizia Nicolazzo, 44 anni, di Lamezia Terme; Maria Francesca Cosco, 48 anni, avvocato di Catanzaro; Bruno Dellamotta, 70 anni, nativo di Genova ma residente a Firenze.

Rito abbreviato invece per: Giuseppe Avolio Castelli, 60 anni, di Roma, e per Francesco Masciari, 52 anni, avvocato di Catanzaro, indagato per rivelazione di segreti d’ufficio. 

L’inchiesta "Robin Hood", scattata nel febbraio dello scorso anno, riguarda una presunta truffa ai danni dell'Unione europea per la gestione dei fondi destinati al Credito sociale.

 

 

Inchiesta "Robin Hood", chiesto il rinvio a giudizio per Nazzareno Salerno

La Dda di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per Nazzareno Salerno.

L’ ex assessore al Lavoro della Regione Calabria ed attuale consigliere regionale, è rimasto coinvolto nell'operazione "Robin Hood", scattata il 2 febbraio scorso, con la quale è stata fatta luce su un presunto sistema illecito nella gestione dei fondi europei.

Oltre al politico serrese, la richiesta di rinvio a giudizio avanzata al gup, Claudio Paris coinvolge 16 indagati e due società.

  Dalle indagini della Guardia di Finanza di Vibo Valentia e del Ros di Catanzaro è emersa l'esistenza di un presunto "comitato d'affari" che avrebbe distratto i finanziamenti comunitari vincolati al progetto regionale "Credito sociale", indirizzandoli su conti correnti di società private.

I reati contestati, a vario titolo, sono truffa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, peculato, turbativa d'asta ed abuso d'ufficio.

Inchiesta Robin Hood: indagini chiuse, 18 persone indagate

Sono diciotto gli avvisi di conclusione indagini consegnati ad altrettante persone indagate nell’ambito dell'inchiesta Robin Hood.

I reati contestati a vario titolo sono: truffa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, peculato, turbativa d'asta ed abuso d'ufficio.

Tra gli indagati figurano: l'ex assessore regionale al Lavoro, Nazzareno Salerno (attualmente ai domiciliari); l'ex presidente di Calabria Etica, Pasqualino Rupero; l'ex direttore generale del Dipartimento regionale lavoro Vincenzo Caserta; il funzionario di Equitalia Vincenzo Spasari; gli avvocati Francesco Masciari e Valerio Grillo; Damiano Zinnato, cognato del presunto boss Luigi Mancuso di Limbadi assunto in Calabria Etica.

L'inchiesta mira a per far luce sull'appropriazione dei fondi destinati al Credito sociale. In particolare, l'attività della guardia di finanza di Vibo Valentia e del Ros di Catanzaro avrebbe accertato l'esistenza di un presunto "comitato d'affari" che avrebbe distratto i finanziamenti comunitari vincolati al progetto regionale "Credito sociale", indirizzandoli su conti correnti di societa' private, anche all'estero

Nazzareno Salerno sospeso dal Consiglio regionale

 Il Consiglio dei ministri ha sospeso ufficialmente dalla carica di consigliere regionale, Nazzareno Salerno di Forza Italia. Originario di Serra San Bruno, Salerno è stato arrestato il 2 febbraio scorso nell’ambito dell’inchiesta, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, denominata “Robin Hood”.

Nei suoi confronti l’accusa è di voto di scambio e distrazione di fondi del Credito sociale, al tempo in cui ricopriva la carica di assessore al Lavoro nella giunta guidata da Peppe Scopelliti. Secondo gli inquirenti, il politico avrebbe intascato una tangente da 230mila euro.

Per Salerno la sospensione sarà efficace per tutto il tempo in cui resterà sottoposto ad una misura cautelare.

L'esponente forzista si trova attualmente recluso, avendo il Tribunale del riesame di Catanzaro rigettato l’istanza di scarcerazione avanzata dalla difesa. 

Al posto di Salerno, il prossimo 27 marzo, entrerà in Consiglio regionale Mario Magno, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia a Catanzaro

Operazione Robin Hood: Nazzareno Salerno interrogato dal gip

Interrogatorio di garanzia per l'ex assessore regionale al Lavoro e consigliere regionale, Nazzareno Salerno, arrestato, nei giorni scorsi, con altre otto persone nell'ambito dell'inchiesta "Robin Hood".

Sentito, per oltre un'ora, dal giudice per le indagini preliminari di Verona, città nella quale si trovava quando è stato raggiunto dall'ordinanza di custodia cautelare, l'esponenente di Foza Italia, assistito dal legale Vincenzo Gennaro, ha cercato di fornire la sua versione dei fatti.

Assistito dall'avvocato Mario Murone, ha risposto alle domande del gip di Vibo Valentia anche l'ex presidente della fondazione Calabria etica, Pasqualino Ruperto.

Non si è sottratto alle domande del giudice neppure Vincenzo Caserta, difeso dagli avvocati Giancarlo Pittelli e Francesco Iacopino che, nell’interrogatorio durato circa mezz’ora, al carcere di Vibo, ha cercato di contestare le accuse rivoltegli. Hanno risposto anche Vincenzo Spasari e Claudio Isola assistiti, rispettivamente, dagli avvocati Nicola D’Agostino e Angelo Spasari.

Assistito dall'avvocato Francesco Sabatino, ha deciso, invece, di non rispondere alle domande, Gianfranco Ferrante.

Una volta conclusi gli interrogatori, i gip di Vibo Valentia e Verona si sono dichiarati funzionalmente incompetenti ed hanno trasmesso gli atti al collega di Catanzaro che ha emesso l'ordinanza relativa all'inchiesta "Robin Hood".

  • Published in Cronaca
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