Provincia di Vibo, Protezione civile e Comune di San Calogero al lavoro per ripristinare la Sp 36

La sinergia tra Provincia di Vibo Valentia, Protezione civile e Comune di San Calogero, consentirà di ripristinare il transito stradale lungo la strada provinciale n.36.

 L’arteria è chiusa al traffico, nei pressi dell’entrata di San Calogero, a causa di una frana causata dalle abbondanti precipitazioni di inizio aprile.

Dopo la chiusura, “per motivi di sicurezza”, da parte della Provincia di Vibo Valentia, continui sono stati, nei giorni scorsi, i contatti di carattere tecnico e istituzionale che hanno visto interagire i tre enti interessati, i  cui rappresentanti, stamattina, hanno effettuato un sopralluogo congiunto al quale erano presenti: il presidente della Provincia di Vibo, Salvatore Solano, il consigliere provinciale, Antonio Zinnà, il sindaco di San Calogero, Nicola Brosio e l’ingegnere Antonio Nisticò, capostruttura della Protezione civile della Calabria.

 A coadiuvarli l’ingegnere Gaetano del Vecchio, responsabile provinciale del settore Viabilità, il geometra Antonello Minarchi e l’ingegnere Pasquale Lagadari, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di San Calogero.

I principali interventi che verranno effettuati saranno: la regimentazione delle acque pluviali, la sistemazione della rete fognaria e la ricostruzione del piano viabile.

Per quest’ultimo intervento - che richiede l’impiego di circa 500mila euro - l’indicazione progettuale delineata dai tecnici della Provincia di Vibo è stata «ampiamente condivisa» dall’ingegnere Nisticò della Protezione civile.

«Definita e illustrata, per quanto di competenza provinciale, la nostra proposta progettuale, attendiamo adesso l’esito dei dovuti e necessari approfondimenti di natura geognostica, - ha sottolineato il presidente della Provincia, Salvatore Solano. Sono sicuro, comunque, che la sinergia avviata con il Comune di San Calogero e la Protezione civile della Calabria,  nonché la proficua interlocuzione, al riguardo, con il prefetto, Francesco Zito, - ha aggiunto Solano - consentirà di ridurre i tempi di ripristino di questa importante arteria stradale, che occorre riaprire al traffico il prima possibile». 

Maltempo nel Vibonese, riaperta la statale 18

E’ stata riaperta la strada statale  18 'Tirrena Inferiore', nel tratto compreso tra il km 463,000 e il km 463,700, a San Calogero, in provincia di Vibo Valentia.

L’arteria stradale era stata chiusa a causa delle conseguenze dovute all’ondata di maltempo abbattutasi sul Vibonese (Per leggere la notizia clicca qui).

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Maltempo nel Vibonese, chiusa la statale 18

È stata provvisoriamente chiusa al traffico la strada statale 18 “Tirrena Inferiore”, in entrambe le direzioni, in località San Calogero, in provincia di Vibo Valentia, a causa di un allagamento.

Sul posto sono presenti le squadre Anas impegnate nella gestione della viabilità e nelle operazioni di pulizia e ripristino del piano viabile.

 

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Incidente stradale nel Vibonese, morto un motociclista

Tragico incidente stradale nel Vibonese, dove un centauro di 55 è morto sulla provinciale tra Rombiolo e San Calogero.

La vittima, originaria della frazione Presinaci di Rombiolo, dopo aver perso il controllo della moto è finita contro un muro.

Lo sfortunato motociclista è morto sul colpo. Inutile l'intervento dei sanitari del 118.

La dinamica dell'incidente è al vaglio dei carabinieri della Stazione di San Calogero.

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Kalashnikov rinvenuto nel Vibonese, denunciato un pensionato

Durante una perquisizione a casa di V.R, 72 anni, di San Calogero (Vv), i carabinieri della locale Stazione, hanno rinvenuto, nell'intercapedine del muro perimetrale di un manufatto adiacente alla casa, un fucile d’assalto Kalashnikov Ak M70, due caricatori bifilari e 30 cartucce calibro 7.62, tutto in perfetto stato d’uso.

Estese le ricerche all'area circostante, i militari hanno trovato, in un vecchio frigorifero coperto da un cumulo di rifiuti, una pistola semiautomatica Beretta calibro 9X21, due caricatori e 48 cartucce dello stesso calibro

Dopo aver sequestrato il materiale rinvenuto, i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà il pensionato, per i reati di detenzione abusiva di armi e munizioni e detenzione illegale di arma da guerra.

A San Calogero si è discusso di “Donne, Chiesa e cultura nella società attuale"

 Si e svolto sabato scorso (4 maggio), presso la sala del Consiglio comunale di San Calogero, il dibattito sul tema: “Donne, Chiesa e cultura nella società attuale caratterizzata dal postmodernismo”.

All’incontro organizzato dall’assessore alla Cultura del comune di San Calogero, Caterina Grillo, hanno partecipato il parroco di Calimera, don Francesco Pontoriero, il sindaco Nicola Brosio e i fondatori del Centro studi Theotokos e autori del volume: “Canti di donne nella Settimana Santa in Calabria. Teologia e Antropologia”, Anna Rotundo e Martino Michele Battaglia.

L’incontro, moderato dall’assessore Grillo, ha visto una nutrita partecipazione di cittadini che hanno seguito con attenzione le tematiche trattate.

Dopo i saluti di rito del sindaco e dell’assessore alla Cultura, il parroco di Calimera, don Pontoriero, ha dato il via agli interventi, sottolineando come nei riti della Settimana Santa in Calabria, i canti in vernacolo eseguiti da gruppi di donne animano i riti paraliturgici, espressione di una pratica sempre viva nel contesto popolare calabrese.

Dagli interventi di Rotundo e Battaglia è emerso uno spaccato importantissimo relativo alla sacra drammatizzazione dell’incontro tra il Risorto e sua Madre, detto "Cumpunta", "Affruntata", "Ncrinata", "Svelata", che si svolge in diversi centri calabresi domenica di Pasqua.

A tal proposito, Anna Rotundo vede nella caduta del manto nero che avvolge la Madonna, l’emancipazione e la liberazione delle donne: cadendo il manto, svanisce la morte di Cristo. Quella morte che è anche la morte della religione come sacrificio, come violenza dell’uomo sull’altro uomo e come prevaricazione. Il manto azzurro e l’abito splendente della Madonna incarnano un nuovo modo di vivere in una società diversa, basata su quei valori femminili che invitano all’accoglienza, all’ascolto, alla vita, e che devono essere vissuti anche dagli uomini per la costruzione di una vera civiltà dell’amore. Alle donne e particolarmente alla Maddalena, falsamente presentata nella tradizione come prostituta penitente, in realtà Apostola degli apostoli, Cristo affida il messaggio della risurrezione, quale segno tangibile di un riscatto che eleva le donne a protagoniste nel contesto socioculturale della “nuova società” e della “nuova vita”.

Martino Michele Battaglia, ha quindi evidenziato il rapporto che intercorre tra religiosità popolare e antropologia, folklore ed etnostoria e come tutto ciò caratterizza determinati eventi in cui la donna rappresenta elemento sostanziale e imprescindibile nel contesto rituale e sociologico. Rifacendosi al critico letterario Giuseppe Rando, Battaglia ha sottolineato come Anna Rotundo, all’interno del libro “Canti di donne nella Settimana Santa in Calabria. Teologia e Antropologia”, inserito nella nuova collana “Nuances”, abbia saputo rileggere i canti tradizionali re-interpretandoli e riattualizzandoli, ridando ad essi una nuova vita.

 

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In trasfera nel Vibonese per rubare un'auto, arrestati quattro rosarnesi

Quattro persone originarie di Rosarno (Rc) sono state arrestate dai carabinieri della Stazione di San Calogero (Vv), perché sorprese a bordo di un'auto rubata a Jonadi, nel Vibonese.

In particolare, durante un servizio di controllo del territorio, i militari hanno notato una Smart Fourfour sfrecciare lungo una strada di campagna, prossima alla Statale 18.

Gli uomini dell'Arma si sono, quindi, lanciati all'inseguimento del veicolo, che è stato bloccato dopo pochi chilometri.

I carabinieri hanno identificato i quattro occupanti dell'auto, ovvero B.P.G. di 36 anni, G.G. (41), S.G. (29) e D.F. (28), i quali una volta compiuto il furto stavano ritornando a Rosarno, cercando di passare inosservati attraversando le campagne sancalogeresi.

I quattro sono stati, quindi, arrestati per il reato di furto aggravato in concorso e su disposizione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia sono stati posti ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

L’autovettura è stata riconsegnata al legittimo proprietario.

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A San Calogero la premiazione per la terza edizione del premio internazionale “A. De Marco”

Colorite tele, versi silenziosi, pennellate di amore, emozioni in arte, per la terza edizione della mostra-concorso internazionale di arte contemporanea “Antonio De Marco”, svoltasi nei giorni scorsi a San Calogero, grazie all’iniziativa dell’associazione culturale “Gaudium”, presieduta da Pasquale Addisi, e patrocinata dall’amministrazione comunale guidata da Nicola Brosio.

Per dieci giorni il pubblico sancalogerese ha avuto modo di ammirare e poi votare le opere di Lena Emanuele; Alba Nisticò; Irene Monti; Gabriella Prestia; Vera Console; Sara Dolfini; Gino Di Mari; Paola Siciliano; Grazia Varone; Italo Cosenza; Antonella Di Renzo; Maria Rosaria Valenti; Melissa Contartese; Mattia Barbalaco; Domenico Valente; Vittorio Pinto; Fortunato Pedullà e di trenta artisti moldavi, esposte nella sala consiliare divenuta, per l’occasione un galleria d’arte.

Opere rappresentative delle diverse tecniche e stili, curate nell’esposizione da Adele Canale, Maria Maddalena Cicciù e Salvatore Berlingieri e sottoposte al giudizio della giuria presieduta dalla nota critica Mara Ferloni, moglie del compianto Antonio De Marco, e composta dal presidente della Gaudium Pasquale Addisi, da Salvatore Berlingieri, Loredana Gallo, dal sindaco Nicola Brosio e dall’assessore alla Cultura Caterina Grillo.

A conquistare il gradino più alto Alba Nisticò con l’opera “Silence”, seguita da un ex equo con Luigi Di Mari e Mattia Barbalaco rispettivamente con le opere “Ragazza araba” e “Ritratto d’artista”. Terzo posto per Paola Siciliano con “Magma”, mentre il premio della critica è andato all’artista Sara Dolfini per l’opera “Il tempo del tempio”.

Per quando riguarda la giuria popolare invece si è registrato un altro ex equo tra Luigi Di Mari e Grazia Varone, quest’ultima con l’opera “Oltre l’orizzonte”.

Per tutti loro iscrizione di diritto all’associazione Gaudium e una mostra personale nella galleria di Milano. Una mostra-concorso tutta incentrata sulla figura dell’intellettuale calabrese Antonio De Marco, dalla cui nobile penna hanno preso vita immagini, storie e tradizioni di una Calabria ricca di cultura e capace ancora di emozionare.

Con l'iniziativa, inserita nella tre giorni dell’Art festival Calabria, la Gaudium si pone nel panorama artistico nazionale come autorevole circolo culturale per promuovere l’arte in tutte le sue forme.

Un’associazione nata da poco grazie alla tenacia di Pasquale Addisi e Maria Maddalena Cicciù e seguita nella direzione artistica da Mara Ferloni, critico d’arte, giornalista e presidente dell’associazione Ages di Roma.

Chiuso il sipario della terza edizione del premio “Antonio De Marco” il direttivo della Gaudium è già al lavoro per preparare i prossimi appuntamenti, ad iniziare dalla programmazione della personale degli artisti vincitori.

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