San Vito sullo Ionio, la settima edizione di “Sonati Vicinu!”

A San Vito sullo Ionio, a partire dal 9 e fino al 12 agosto, prenderà vita la settima edizione dell'acclamato evento “Sonati Vicinu!”. La rassegna di quest'anno, dal suggestivo titolo “Cuntâmula: storie che creano legami”, si concentrerà sulle storie e leggende che fungono da ponte tra passato e futuro.

Immersi nel calore dell'estate calabrese, i partecipanti passeranno quattro giorni tra il centro storico di San Vito sullo Ionio e l'incantevole Lago Acero, circondato da boschi di faggi e castagni.

Il 9 agosto, la chiesa del Purgatorio aprirà le danze, con un dibattito sul progetto di riqualificazione dello storico cinema-teatro Sestito. Questo luogo, gestito dalla famiglia Sestito dal dopoguerra fino agli anni duemila, potrebbe tornare a far parte del tessuto culturale della città, grazie all'idea di Vito Sestito, nipote del fondatore. La serata sarà arricchita dalla visione di produzioni amatoriali basate su una delle più famose leggende locali: quella del tesoro dei pulcini d'oro e della pietra 'e Santa Naggijara.

La seconda giornata, il 10 agosto, vedrà la stessa piazzetta diventare il fulcro delle discussioni sui social media e sul loro potenziale nel creare legami. L'artista SUE presenterà in anteprima il videoclip “Vengo dal Sud”, girato nella scorsa estate a San Vito. Successivamente, l'illustratore soveratese Deicolmicolmo rivisiterà la leggenda dei pulcini d'oro in chiave fumetto.

L'11 agosto, il festival si sposterà al Lago Acero per un appuntamento all'alba. I partecipanti potranno percorrere “L'anello della fata”, una passeggiata naturalistica e mitologica lungo il Cammino Kalabria Coast to Coast.

Il gran finale, il 12 agosto, offrirà un mix di pranzo e musica dal vivo con il Boto Cissokho trio al Lago Acero. Due laboratori dedicati alla produzione di sapone artigianale e cianotipie affiancheranno la musica durante l'intera giornata, insieme a vari stand dedicati alle attività artigianali e culturali del territorio.

Per ulteriori dettagli sulla rassegna “Sonati Vicinu! - Cuntâmula: storie che creano legami” e per aggiornamenti in tempo reale, è possibile consultare il sito www.sonativicinu.it o seguire le pagine ufficiali dell'evento su Facebook e Instagram.

  • Published in Cultura

San Vito sullo Ionio, riorientarsi tra luoghi e memoria con “Sonati Vicinu”

Esiste, ormai da diversi anni, in Calabria un progetto culturale che merita particolare attenzione per la qualità e l'originalità della proposta. È “Sonati Vicinu” un innovativo festival della musica, delle tradizioni, dei saperi antichi, dei luoghi, dell'identità. Si svolge in un piccolo centro dell'entroterra jonico catanzarese, San Vito, ed è frutto dell'impegno spontaneo e appassionato dei suoi promotori.

Totalmente spontaneo, perché “Sonati Vicinu” non gode di contributi pubblici e si regge soltanto sugli sforzi generosi di tanti volontari di tutte le età che s'impegnano per restituire valore alla loro terra. Aggregazione sociale, cooperazione, comunità: pian piano “Sonati Vicinu” è diventato un punto di riferimento dell'estate culturale in Calabria, tanto da guadagnarsi visibilità e attenzione ben oltre i confini locali. Un progetto, quindi, da sostenere e condividere il più possibile.

“Orientarsi tra le rughe” sarà il tema della attesissima sesta edizione, in programma a San Vito sullo Ionio dal 9 al 12 agosto. Non mancherà un ricordo del compianto Peppino Donato, maestro chiaravallese della chitarra battente recentemente scomparso, mentre saranno soprattutto i simboli e i luoghi del piccolo paese delle Preserre a “riorientare” memoria e spazi, tra passeggiate nei boschi, pietre “mistiche e magiche”, concerti, emozionanti incontri tra bambini e cantastorie e tanto altro ancora, tutto da scoprire. Le illustrazioni del manifesto della sesta edizione, a cura di Francesco Totino, parlano proprio di questo.

San Vito sullo Ionio prende forma un comitato per bloccare il parco eolico

Prende forma il comitato di protesta contro “l'eolico selvaggio” nelle Preserre catanzaresi. Una prima assemblea costitutiva si è tenuta a Chiaravalle Centrale, in vista della imminente presentazione ufficiale del sodalizio che avrà luogo, nei prossimi giorni, a San Vito sullo Ionio.

Proprio la cittadina di San Vito è stata, simbolicamente, definita la “linea del Piave” da attivisti ambientalisti, cittadini, esponenti dei diversi movimenti e associazioni. Uomini e donne che hanno animato l'incontro organizzativo di Chiaravalle. Tutti pronti a “mobilitarsi contro il progetto del parco eolico di San Vito che prevede il disboscamento di un vasto territorio montano e la distruzione irreversibile di un patrimonio naturalistico di straordinaria bellezza”.

All'appello ha risposto anche il Codacons, presente a Chiaravalle con il vicepresidente nazionale Francesco Di Lieto.

“Un affare per pochi, pagato dai cittadini”: così Di Lieto ha definito “il business dell'eolico in Calabria”, collocando la vicenda di San Vito nel contesto della “svendita delle montagne calabresi ai privati” che ha caratterizzato la storia recente delle energie rinnovabili nella nostra regione. Il risultato? “Ambiente deturpato, paesaggi sfregiati, natura ridotta in cenere e senza nulla in cambio per le comunità coinvolte” secondo Di Lieto che ha offerto il proprio fattivo sostegno al costituendo comitato che già vanta, tra gli altri, l'adesione del noto cantante di musica folk Valentino Santagati, anch'egli presente all'assemblea di Chiaravalle.

“Riscoprire il senso di attaccamento al proprio territorio” il messaggio lanciato da Pino Rotiroti, di “Calabria resistente e solidale”, che ha proposto di stilare “un documento unitario, da sottoporre all'attenzione dei candidati alle prossime elezioni regionali, per chiedere un serio impegno da parte di tutte le forze politiche a tutela dell'ambiente”.

Contro l’ipotesi di una installazione “selvaggia” di pale eoliche disseminate per tutto il territorio montano delle Preserre si è schierato già da diversi mesi il gruppo consiliare d'opposizione di San Vito “Liberamente” con la capogruppo Francesca Savari e il consigliere Gianfranco Macrì.

In vista della Conferenza dei Servizi relativa al procedimento autorizzativo del parco eolico di San Vito, che peraltro dovrebbe tenersi a breve, entro il prossimo mese di settembre, il costituendo comitato sta preparando le opportune contromisure legali, insieme anche a Wwf e Italia Nostra, “affinché il prezioso habitat montano oggetto d'intervento non sia trasformato in un cimitero d'acciaio”.

La realizzazione di questo impianto provocherebbe infatti “un disastro ambientale senza precedenti” secondo i promotori della mobilitazione che puntano a coinvolgere, nella vicenda, Soprintendenza e Ministero competenti per un approfondimento sul valore paesaggistico dell'area interessata.

Sospeso il sindaco di San Vito sullo Ionio

“In data odierna il Prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino, a  seguito  della esecuzione dell'ordinanza cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro nei confronti del sindaco di San Vito sullo Ionio (Cz) (Per leggere la notizia clicca qui) ha adottato il provvedimento di sospensione di diritto dalla carica rivestita”

E’quanto si legge in una nota della Prefettura di Catanzaro.

Fienile in fiamme a San Vito sullo Ionio, non si esclude l'origine dolosa

Un incendio, divampato la notte scorsa in località Lago Acero di San Vito sullo Ionio, ha mandato in fumo un fienile in legno nel quale erano custodite oltre 300 balle di fieno, macchine ed attrezzature agricole.
 
Le fiamme hanno tenuto impegnate per più di otto ore le squadre dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Catanzaro e del Distaccamento di Chiaravalle Centrale.
 
La causa dell'incendio è al vaglio dei carabinieri che sono intervenuti sul posto.
 
Al momento non si esclude la matrice dolosa.
  • Published in Cronaca

San Vito sullo Ionio, serata culturale con lo scrittore Francesco Pungitore

Serata culturale a San Vito sullo Ionio per la presentazione del fantasy “Il mago di Nardodipace”.

L'autore, il giornalista Francesco Pungitore, ha raccontato il suo esordio come romanziere e la scelta così originale del genere fantasy davanti ad un pubblico attento e numeroso. La serata è stata introdotta dalla giornalista Anna Maria Colabraro che ha messo in evidenza l'impegno di Pungitore nel riscoprire alcuni luoghi della nostra Calabria, come Zungri e Nardodipace, di particolare valenza archeologica, trasportandoli nella narrazione del suo libro come sfondo per le azioni avventurose di maghi e stregoni, alchimisti e sacerdotesse.

Il presidente del consiglio comunale di San Vito, Claudio Cosentino, delegato alla Cultura, ha posto l'accento sulla capacità dell'autore di mettere, nero su bianco, una vera e propria sceneggiatura per una possibile riduzione cinematografica del testo. Un giudizio espresso dall'alto della lunga esperienza di Cosentino come scenografo e docente dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

Sono quindi intervenuti, dal pubblico, il medico e scrittore Giovanni De Giorgio e il giornalista Rai Francesco Brancatella. De Giorgio ha ritenuto di individuare una “voluta opera di mascheramento”, in senso positivo, da parte dell'autore, nel veicolare, attraverso un genere letterario apparentemente leggero, contenuti di particolare complessità filosofica e psicologica.

L'alchimia, più nello specifico, intesa come ricerca dell'oro interiore, ovvero di trasformazione dell'inconscio nella parte lucente della conoscenza. Brancatella ha, invece, colto nel libro il segno di una transizione in atto: dal Pungitore “giornalista-saggista” al Pungitore “romanziere”.

Da qui l'invito a elaborare un deciso salto verso questa nuova dimensione dello scrivere che manifesta “interessanti e indubbie potenzialità”.

Ha portato il suo saluto il sindaco di San Vito, Alessandro Doria. L'iniziativa è stata patrocinata dal progetto culturale “Naturium” e dalla libreria “Non ci resta che leggere” di Soverato, presente con le responsabili Eleonora Fossella e Maria Grazia Posca.

  • Published in Cultura

San Vito sullo Ionio, il sindaco: "Le strade provinciali sono un disastro"

“La viabilità provinciale nel nostro territorio è un disastro!”. Non usa mezzi termini il sindaco di San Vito sullo Ionio, Alessandro Doria, per definire le condizioni delle strade gestite dall'ente intermedio di Catanzaro.

Parole, le sue, durissime nei confronti di chi “ha abbandonato la zona delle Preserre”. Un atto d'accusa frontale e diretto, quello del primo cittadino di San Vito.

“Ci sentiamo completamente soli” ha aggiunto, riferendosi alla nuova maggioranza appena insediatasi a Palazzo di Vetro. La cittadina collinare è stata una delle più colpite dagli eventi alluvionali dello scorso mese di ottobre. Piogge che hanno lasciato il segno su tutta la rete viaria. Particolarmente disastrate le Provinciali che adesso necessiterebbero di interventi adeguati di ripristino e manutenzione. Interventi che, però, non arrivano. Da qui l'affondo di Doria, finalizzato, evidentemente, a “scuotere chi di dovere”. 

  • Published in Politica

San Vito Ionio, emozioni e speranze nel libro di Daniela Rabia “Le voci dell'eco”

Un incontro culturale partecipato e ricco di spunti di riflessione quello che si è svolto nella sala consiliare comunale di San Vito sullo Ionio per la presentazione del libro di Daniela Rabia “Le voci dell'eco”.

Un romanzo che trasferisce “emozioni, lacrime e speranza” ha commentato il giornalista Francesco Pungitore, introducendo i lavori. Le emozioni sono, in effetti, la carne e il sangue di questo libro, che trasuda vita nella descrizione di ogni singolo personaggio. E poi le lacrime, come quelle irrefrenabili che suscita, ad esempio, la morte di Berto, uno dei principali protagonisti de “Le voci dell'eco”. Infine, la speranza: il culmine dell'intero racconto, che ci consegna, dunque, un messaggio conclusivo che matura pagina dopo pagina.

Nel testo, infatti, si può visualizzare con estrema chiarezza un percorso evolutivo che nasce dalle parole stesse del giovane Goy, un ragazzo come tanti, che racconta la sua solitudine, il suo desiderio di fuga nell'età del conseguimento del diploma. E' la condizione esistenziale di tanti calabresi, pronti a spiccare il volo per scappare da questa nostra terra. Ma Goy ha la capacità di reagire e la sua trasmutazione finale lo porta a restare. Trova l'amore, si inventa un lavoro, riconquista gli affetti familiari. Dunque, questo libro racconta una storia, ma è la nostra storia. E' la storia, soprattutto, di tanti calabresi residenti nelle nostre aree interne che vedono quotidianamente morire i loro paesi per abbandono ed emigrazione.

E' la storia, però, di un pensare “altro” che all'improvviso scocca come una scintilla e consente al protagonista di aprire gli occhi su una nuova verità. Il suo desiderio di fuga diventa voglia di mettersi in gioco. Ma anche apertura alla vita, comprensione e compassione verso gli altri, nei cui confronti Goy posa, gradualmente, uno sguardo diverso: non più di fredda e lucida condanna ma di accettazione e di amore. Temi importanti che hanno richiamato anche una discussione più ampia sul futuro della nostra regione e sul ruolo della politica, su cui si sono lungamente confrontati con la stessa autrice il sindaco di San Vito, Alessandro Doria, il consigliere comunale delegato alla Cultura, Claudio Cosentino, e il regista Maurizio Paparazzo.

  • Published in Cultura
Subscribe to this RSS feed