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Serra. Definito il programma per la visita in paese di Santa Maria del Bosco

Lunedì 23 maggio avrà ufficialmente inizio la Peregrinatio Mariana che la tradizione serrese prevede per gli anni giubilari. Nel pomeriggio, alle ore 17, muoverà dalla chiesa di Spinetto il corteo che preleverá dalla Certosa il simulacro ligneo di Santa Maria del Bosco. Un programma fitto di celebrazioni attende dunque la Madonna di San Bruno, che lascerà la Certosa dove era giunta il Martedì di Pentecoste. La Madonna di Santa Maria resterà nella chiesa di Spinetto fino al 30 maggio, quando passerà alla Parrocchia di San Biagio. Le celebrazioni nell'Assunta di Spinetto prevedono le Sante Messe alle 7:15 e alle 18. Alle 15, la recita comunitaria del Santo Rosario. Alle 21 i confratelli canteranno l'Ufficio della Beata Vergine.

 

Serra. Santuari Mariani e percorsi di spiritualità: l’idea di Santa Maria come patrimonio dell’Unesco

Mettere al centro dell’attenzione i Santuari Mariani e i percorsi di spiritualità nell’Anno santo della Misericordia. Il convegno svoltosi presso la sala conferenze del Museo della Certosa, avente come riferimento questo intrigante argomento, è stato incentrato sull’analisi di precisi aspetti storici con le relazioni tecniche dei membri della Consulta di settore (Domenico Naccari e Marco Primerano) e dell’ex assessore regionale alla Cultura Antonella Freno, che hanno esposto studi e riflessioni sulla tradizione e sulla devozione mariana in Calabria. Dopo l’introduzione del presidente del consiglio comunale Giuseppe De Raffele che ha posto l’accento sulla necessità di sostenere il turismo religioso, il filologo Marco Primerano si è soffermato sull’interesse spirituale e scientifico degli itinerari mariani precisando che “San Bruno si pone nella schiera dei Santi devoti alla Madonna in quanto Madre di Misericordia. I Santuari Mariani – ha aggiunto – sono dei centri di cultura di valore inestimabile che esigono di essere tutelati come elementi propulsivi della Calabria”. Il presidente della Fondazione Calabria Roma Europea Domenico Naccari si è concentrato sul concetto di Misericordia inteso nel senso “di perdono e dell’andare incontro al povero” per poi sottolineare l’esigenza di appoggiare “la proposta dei Lions di promuovere Santa Maria del Bosco come patrimonio dell’Unesco”. La presidente dell’associazione Italide Antonella Freno ha specificato che “il Giubileo ha il merito di collocare il valore della fede in un momento in cui la storia esprime l’assenza di valori” e che quella di Maria “è una figura incontaminata che la storia della fede ci ha consegnato in maniera dogmatica. Il diritto d’amore – ha evidenziato – è il tema più bello dei Santuari Mariani”. Dopo aver inquadrato “la Calabria come crocevia per coloro che fuggono nel Mediterraneo”, la docente universitaria Angela Busacca ha puntualizzato che in Calabria ci sono “400 siti, alcuni dei quali ridotti in ruderi, che presentano tracce policrome di affreschi”. La sua lunga e complessa relazione è servita per far emergere che “l’itinerario mariano acquista il valore dell’internazionalità”. A tal proposito, ha ripercorso i tratti salienti della storia dei Santuari di Polsi, Vallelonga, Tropea, Reggio Calabria e Serra San Bruno. “La valorizzazione del patrimonio storico e naturale – ha infine asserito – è il veicolo per la valorizzazione del patrimonio immateriale”. Le conclusioni sono state affidate al consigliere regionale Nazzareno Salerno che ha ribadito la rilevanza dell’aver “istituzionalizzato la Consulta tecnica di settore dopo quegli anni precedenti che hanno solo prodotto rumore al riguardo. Bisogna rendere attuabili gli strumenti che abbiamo – ha affermato – e la legge regionale sulla valorizzazione dei Santuari Mariani è un punto d’inizio. Voglio dire alla Consulta e all’amministrazione comunale, anche a quella entrante che dovrà cercare di continuare su quanto di buono è stato fatto e non distruggere come talvolta accade, di coinvolgere tutti coloro che sono animati dalla passione e vogliono lavorare per il bene della comunità”.

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Serra, Toni Poletto e il bosco di Santa Maria: quando i destini si intersecano

Toni Poletto ha 85 anni ed un bagaglio conoscitivo ed educativo non comune a tempi d’oggi. Accompagna la sua originale eleganza a toni pacati e concetti fermi. In 7 decenni di vita a Serra San Bruno ha carpito i segreti di straordinari paesaggi naturali, è diventato un imprenditore stimato. Per questo il professor Giuseppe Contabile lo ha voluto portare fra gli alunni della scuola media “Ignazio Larussa”, con cui si è piacevolmente confrontato. Ha raccontato, ascoltato, consigliato, risposto alle domande di ragazzi che appartengono ad una generazione per molti, troppi versi diversa dalla sua. Si è aperto al cospetto degli alunni narrando il suo sogno che era quello di volare e la realtà che è stata quella di far crescere la sua azienda nella cittadina della Certosa. L’evento culturale “Il bosco di Santa Maria. Dalla fabbrica di cellulosa e carta del 1892 alla centrale a biomasse del 2015” si è così trasformato in un momento saliente non solo dal punto di vista didattico, ma anche umano. “Le cose che mi piacciono – ha esordito Poletto – sono quelle in cui ho creduto. È fondamentale innamorarsi del lavoro che si intende fare”. Poi una sintetica ma appassionata descrizione del bosco di Santa Maria: “è uno dei più belli d’Italia. Custodisce l’abete bianco, esemplare che si riproduce con l’assistenza dell’uomo e che riesce a resistere alle piogge acide. Il bosco va curato e diradato: per ogni ciclo successivo devono restare le piante migliori”. Non meno attenzione ha riservato alla descrizione storica della cartiera della famiglia Fabbricotti, “la prima in Italia” che “ha prodotto la cellulosa dal legno”. “Pensate – ha sottolineato Poletto per far comprendere l’evolversi dei contesti produttivi e sociali – che produceva  30 tonnellate di carta per settimana, oggi questo avviene in un’ora. La richiesta mondiale di carta attualmente è di 400 milioni di tonnellate all’anno”. Nel presente ci sono le basi per una prospettiva di sviluppo: l’Accademia italiana di Scienze forestali di Firenze sta effettuando prove di resistenza sull’abete bianco del bosco serrese e i risultati sembrano lusinghieri. La certificazione scientifica delle sue qualità aprirà la strada ad interessanti orizzonti nel campo dell’edilizia.

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Serra. Scuola e attività produttive nel bosco di Santa Maria: incontro con Toni Poletto

Una serie di incontri - programmati all'inizio dell'anno scolastico dall'Istituto comprensivo “Azaria Tedeschi” della cittadina della Certosa e approvati dal collegio d'Istituto su proposta del docente di Scienze matematiche Giuseppe Contabile – avranno come filo conduttore il tema “Serra San Bruno: la sua storia e il suo territorio”. Si tratta dell’applicazione di un nuovo modello formativo che vede la scuola aprirsi al mondo esterno e che consente agli studenti di approfondire i concetti chiave della specifica realtà territoriale. L’obiettivo è quello di trasmettere agli allievi conoscenze ed esperienze diverse attraverso la voce dei protagonisti. Particolarmente interessante è l’incontro che avrà luogo giovedì 28 gennaio, a partire dalle 10.30, nell’aula magna della scuola secondaria di I^ grado “Ignazio Larussa”. Protagonista dell’evento culturale “Il bosco di Santa Maria. Dalla fabbrica di cellulosa e carta del 1892 alla centrale a biomasse del 2015”, moderato dal professor Contabile, sarà l’imprenditore Toni Poletto che illustrerà agli alunni l’affascinante storia della sua azienda soffermandosi sui fatti più significativi di oltre 100 anni di attività produttiva.

I luoghi più belli di Serra San Bruno sotto la neve: LE FOTO

La Certosa, Santa Maria del Bosco, Rosarella: la straordinaria bellezza di questi posti sembra quasi crescere quando il verde della vegetazione viene coperto dal bianco candido della neve. Nella gallery, potete trovare gli scatti più significativi della giornata.

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Lo spettacolare paesaggio della Certosa e di Santa Maria sotto la neve: LE FOTO

Il fascino dei luoghi sacri diventa maggiore grazie allo splendore dei paesaggi innevati. Cliccando sulla gallery potete ammirare la Certosa e località Santa Maria del Bosco sotto la coltre bianca.

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Serra, Apertura della Porta della Misericordia: le foto

L’apertura della Porta della Misericordia presso il Santuario di Santa Maria del Bosco è stata un evento eccezionale per la comunità cattolica. Negli scatti di Raffaele Timpano vi proponiamo i momenti salienti (basta cliccare sulla fotogallery).

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Serra, aperta la Porta della Misericordia a Santa Maria: come ottenere le indulgenze

Si è svolto presso il Santuario di Santa Maria del Bosco il rito di Apertura della Porta delle Misericordia, che ha sancito l’inizio dell’Anno Santo. La solenne celebrazione è stata presieduta da Monsignor Giuseppe Silvestre, Vicario Arcivescovile, e ha visto la partecipazione dei parroci della Forania di Serra, delle confraternite e delle autorità civili e militari. Il rito ha preso avvio dal Laghetto di San Bruno, dove è stato proclamato un brano tratto dalla Bolla di Indizione dell’Anno Santo scritta dal Santo Padre Francesco. Successivamente ha avuto luogo il cammino processionale e, al termine della Santa Messa, è stata apposta la firma al Verbale di Apertura della Porta misericordia da parte di Monsignor Giuseppe Silvestre, dal Vicario foraneo don Biagio Cutullè, dal rettore del Santuario don Bruno Larizza e dal sindaco di Serra Bruno Rosi. Il Verbale ha ufficializzato il compimento del rito rendendo il Santuario Chiesa Giubilare. Grazie a questo atto entrare nel Santuario serrese ha lo stesso valore che varcare la Porta della Basilica di San Pietro a Roma. La visita al Santuario, abbinata alla confessione ed alla sosta in preghiera secondo le intenzioni del Papa,  consentirà ai credenti di ottenere l’indulgenza.

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