Serra San Bruno: in casa con mezzo quintale di marijuana, arrestato

Aveva in casa più di mezzo quintale di marijuana. Per questo motivo, un uomo è stato arrestato dalla polizia a Serra San Bruno.

Il particolare, durante una perquisizione, nel sottotetto e negli armadi dell'abitazione sono state trovate 70 buste con all’interno 51 chili di marijuana.

Oltre alla droga, sono stati sequestrati bilancini di precisione e bilance per la suddivisione in dosi dello stupefacente.

Una volta sequestrato quanto rinvenuto, gli agenti hanno proceduto all’arresto dell’uomo che dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di droga.

Al termine della attività di rito, l’indagato è stato posto ai domiciliari.

Nuova adesione per "Serra al centro"

Riceviamo e pubblichiamo
 
"Voglio mettere le mie competenze a disposizione del territorio che amo ed in cui vivo. In “Serra al Centro” ho trovato uno spazio di confronto rilevante, un gruppo coeso e capace di trasmettere entusiasmo. Credo che la politica possa e debba essere operata unicamente al servizio della gente. La decisione di aderire a questo movimento è scaturita dalla necessità di perorare le esigenze dei cittadini che chiedono sempre più una politica concreta, con meno parole e più fatti attraverso atti che possano far crescere la nostra cittadina. 
Sono una professionista che da anni opera in campo sanitario con passione e al servizio di chi ha bisogno, in una terra dove la sanità necessità di essere guarita con interventi immediati e non più procrastinabili. Alla luce ed in virtù di questo ho da subito condiviso l’importante battaglia che il movimento ha intrapreso a difesa del nostro nosocomio e dalla sanità nel suo complesso. Parteciperò attivamente mettendo a disposizione le mie competenze in ambito sanitario, e non solo, attraverso proposte utili alla risoluzione delle problematiche che attanagliano il nostro territorio. Sono altresì convinta che si possa mettere in campo un lavoro propositivo e aggregante che abbia come fine ultimo quello di mettere al centro Serra San Bruno se serve anche con una dialettica politica ma nel contempo civile e democratica. 
Rigranzio i componenti del movimento i quali fin da subito mi hanno accolto con affetto e grande apertura".
 
Cosimina Pisani

Serra, Psc: Lagrotteria e Tassone attaccano Galeano

“Mercoledì 8 Giugno, come anticipato giorni addietro, raccogliendo un invito del consigliere Galeano, ci siamo recati, insieme al Dott. Francesco Tassone, presso gli uffici del Comune di Serra San Bruno per avere tutte le informazioni atte a verificare lo stato del procedimento per l’approvazione del  P.S.C. (c.d. piano regolatore).

Arrivati in Comune alle 16,00 abbiamo trovato solo il personale dell’ufficio urbanistica, che ci ha gentilmente e pazientemente “ospitato” per il tempo che abbiamo potuto attendere, ma del Galeano e degli amministratori nessuna traccia, cosa non insolita negli uffici comunali.

Nonostante, l’attesa, di circa un’ora, il Galeano non si è fatto trovare e non solo, non ha neanche avuto la buona educazione di declinare direttamente l’invito o rinviarlo ad altra data come richiesto nell’articolo del 6 giugno, altro che “Inaudita altera parte”.

Comunque sia, già questo basterebbe a chiedersi: Se non hanno nulla da nascondere e sono sicuri delle proprie ragioni e di quanto fatto, sempre se è stato fatto qualcosa, perché non si è presentato il Galeano? Né lui, né altri di tutti questi attuali amministratori illuminati?

 In fondo la domanda che volevamo porre è semplice, soprattutto per un tecnico come il Galeano:

Sono trascorsi circa due anni dall’insediamento della nuova amministrazione vorremmo sapere a che punto è la procedura per la redazione e l’adozione del nuovo P.S.C..?

La domanda è fatta nel nome di un interesse generale, non personale, la risposta è dovuta “alle Serresi e ai Serresi” ai quali avete chiesto il voto e vi hanno votato (pari al 40% dei votanti, oggi in evidente calo) ma anche a chi, in maggior numero, non vi ha votati (che è un ben più numeroso, 60% dei votanti). 

Al Galeano, giusto per buttarla in caciara, ricordo che io sig. Walter Lagrotteria, che non mi sono sottratto al giudizio dei cittadini ho ottenuto un consenso in voti maggiore di quello “dal di lui conseguito”, pur essendo candidato in una lista non vincente, giusto se questa, a suo dire, deve essere la discriminante alla tutela dei diritti dei cittadini, di tutti i cittadini, dei quali anche io peraltro faccio parte.

Ricordiamo a noi stessi che chi è eletto, da sempre, deve rappresentare con impegno e dedizione, per quanto ne è capace, l’intera cittadina. Questo è un principio di correttezza istituzionale che dovrebbe esser chiaro a chi si propone per ricoprire tali ruoli, soprattutto se per i quattro anni precedenti ne ha fatto, a torto o ragione, un cavallo di battaglia. Crediamo sia utile farsi dare qualche lezione da qualche luminare, scelto tra quelli vicini, possibilmente gli stessi ai quali si è richiesto l’aiutino. Questo, umilmente, lo consigliamo perché altrimenti si rischia di sembrare un amministratore “improvvisato” e quanto mai inadeguato al ruolo svolto.

Successivamente, nell’attesa che il Galeano, o qualcuno degli amministratori illuminati si presenti, scopro e leggo, su indicazione del Dott. Tassone, che il Galeano mi risponde su Facebook, come è solito fare di questi amministratori del cambiamento, con una sequela di tendenziose baggianate. Per altro chiaramente smentite dall’atto che egli stesso pubblica, che a questo punto credo, che egli stesso, non abbia letto o addirittura se lo ha fatto non lo ha ben compreso, basterebbe si sedesse con i tecnici comunali e così troverebbe di sicuro sollievo alla confusione che sembra affliggerlo.

E’ chiaro, leggendo il documento pubblicato, che nel periodo, giugno 2016 – febbraio 2019, durante il quale ho avuto l’onore di esser Amministratore di questa splendida cittadina, al contrario di quanto detto dal Galeano, sia stata tanta e intensa l’attività svolta in poco più di sei mesi dall’insediamento, insieme ai tecnici comunali, per riavviare quelle che sono state le attività necessarie a far ripartire il procedimento amministrativo relativo al  P.S.C. .

Legga con più attenzione, consigliere, la lettera pubblicata dove gli si dice che con delibera di giunta comunale, quella di cui facevo parte, viene avviata, dopo 7 anni, una nuova Conferenza di Pianificazione per riavviare l’iter di approvazione del Piano. Altro che nulla di fatto, sia onesto prima di tutto con se stesso.

La delibera di giunta, di cui si parla, è la n.° 36 del 13 marzo 2017. Leggerla oltre che chiarirle qualche dubbio potrebbe arricchirle la conoscenza dell’argomento. Imparerebbe, dal punto di vista della opportunità amministrativa e politica, che il lavoro fatto, da chi ti ha preceduto, và, se si possiedono le capacità, valutato, capito e se valido non và disperso. Ma per questo ci vuole umiltà, carattere e grande onestà intellettuale, cose di cui si avverte enorme carenza tra gli illuminati.

Dobbiamo dire che, noi cittadini Serresi, speranzosi, confidiamo tutti nella capacità amministrativa e nella volontà del Galeano.

Nella stessa lettera pubblicata dal Galeano leggendola è chiaro che la scelta allora fatta dall’Amministrazione aveva una motivazione tecnica di opportunità normativa al fine di portare vantaggio all’Ente e ai serresi, vantaggio ancora in essere e che le suggerisco di farsi spiegare dagli uffici al fine di mantenerlo e non disperderlo, sarebbe una enorme iattura.

Ancora, della documentazione citata dalla Regione come parzialmente mancante e della quale viene richiesta integrazione potrebbe chiedere ai Tecnici comunali e a quelli incaricati alla redazione del piano, che nei mesi a seguire hanno lavorato per integrarla secondo le indicazioni date della Regione in occasione di incontri di confronto tecnico-normativo con gli stessi tecnici.

Facciamo notare che i rilievi fatti nella lettera non sono una negazione della formulazione del Piano stesso ma una prima positiva valutazione di approvazione dell’impianto formulato e della proposta nel suo complesso, che, per onestà morale e correttezza istituzionale, devo dire, trova origine nei precedenti atti, quelli dal 2010 a seguire. Se la legge attentamente e senza pregiudizio alcuno si accorgerà che la stessa non è altro che un parere preliminare affinché il comune potesse procedere con l’iter di formazione e approvazione del Piano, secondo quanto previsto dal comma 8 del art. 27 della L.R. 19/02.

Inoltre, a dimostrazione di quanto detto, basterebbe che si facesse informare degli atti che gli stessi tecnici incaricati, su richiesta del Commissario Prefettizio Dott. Guerra, hanno consegnato all’Ente nel 2020, ci riferiamo, principalmente, alle tavole del R.E.U., atti fondamentali e propedeutici al prosieguo del procedimento di adozione del  P.S.C. .

Questo a dimostrazione che non è vero ciò che afferma il Galeano, che probabilmente disconosce l’argomento di cui parla oppure, ancora peggio, mente sapendo di mentire.

Ma ora vorremmo tornare ai giorni nostri, dove abbiamo una amministrazione eletta il 20 settembre 2020, con la promessa elettorale di “approvare nel più breve tempo possibile il P.S.C. quale strumento fondamentale di programmazione dello sviluppo...” (Programma elettorale di Liberamente). 

Ad oggi, trascorsi circa due anni, l’Amministrazione del cambiamento non ha prodotto un solo atto utile a completare il procedimento di adozione del  P.S.C. . Anzi al contrario, l’attuale amministrazione si è resa, addirittura, destinataria di un sollecito “disperato” da parte della Regione.

Perché il Galeano non pubblica, lo invitiamo a farlo, la lettera del 20 Maggio 2022 ricevuta dalla Regione, che scrive all’attuale Amministrazione degli Illuminati, invitandoli a procedere, entro dieci giorni, oramai già trascorsi abbondantemente, “ai successivi adempimenti previsti dal comma 8 del art. 27 della L.R. 19/02”

Articolo che così recita:

“Successivamente all’approvazione del P.S.C. da parte del Consiglio comunale, una copia integrale del piano approvato è trasmessa alla Regione e alla Provincia secondo le modalità ed i tempi di cui all’articolo 8, comma 8, della presente legge. Il PSC ed il rapporto ambientale unitamente agli atti di cui all’articolo 17 del D.Lgs. 152/2006 s.m.i. sono depositati presso il Comune per la libera consultazione. L’avviso dell’avvenuta approvazione del piano e del suo deposito viene pubblicato sul B.U.R. Della stessa approvazione e avvenuto deposito è data altresì notizia con avviso su almeno un quotidiano a diffusione regionale.”

Ciò dimostra, in modo inequivocabile, il contrario di ciò che lui, mentendo, afferma.

Perché, il Galeano, non dice che della terna dei tecnici incaricati per la redazione del  P.S.C., due si sono dimessi da tempo e ne rimane solo uno? Perché, il Galeano, non dice che l’unico tecnico rimasto in carica, forse, è stato convocato e ascoltato solo successivamente al nostro intervento e cioè mercoledì mattina, 8 giugno.

Perché non dice, il Galeano, che ad oggi ancora non hanno prodotto atti tesi alla sostituzione dei tecnici dimissionari. E ciò rende impossibile completare la redazione degli atti residuali necessari alla approvazione del P.S.C.?

Il Galeano forse dimentica che, lui e gli illuminati, sono stati eletti per amministrare oggi e non per assillare la popolazione con le lagnanze di ciò, che a loro dire, non è stato fatto ieri. E’ finita oramai da tempo la campagna elettorale.

Al Galeano diciamo che i fatti, quelli veri, stanno a zero, meglio a -1.

La verità è che visto il lavoro preparatorio svolto in occasione della convocazione della Conferenza di Pianificazione del 2017 e quello successivamente fatto nei mesi a seguire sino al 2018 e successivamente nel 2020 con la consegna delle tavole del R.E.U. al Commissario Prefettizio, previa integrazione di alcuni elaborati tecnici peraltro già in parte predisposti, informiamo il Galeano che  il P.S.C. è pronto da portare in consiglio comunale per l’approvazione e la successiva pubblicazione per la libera consultazione da parte dei cittadini Serresi.

Quindi visto che sono oramai trascorsi circa due anni, di riposo, dalla vostra elezione e avete tanta voglia di lavorare, datevi da fare, entro il 2022 il  P.S.C.  può essere approvato e adottato, significherebbe tanto per i Serresi e anche per le casse dell’Ente.

Se il Galeano o altri tra gli illuminati volessero avere un confronto sull’argomento al solo fine di portare a termine un procedimento così importante per Serra e i Serresi noi siamo a Vostra disposizione, come già detto, a confrontarci già da domani ma onde evitare di scomodare i principi del foro, la cui espressione latina meriterebbe miglior approfondimento, rimaniamo in attesa di ricevere in quanto cittadini, riteniamo anche sufficientemente rappresentativi, data e ora dell’incontro per un costruttivo e fattivo confronto nell’interesse della comunità.

Basta trovare scuse nel passato, conoscevate bene le problematiche, vi siete candidati, dopo quattro anni di opposizione, proponendo un programma con il quale dicevate di avere chiare le problematiche e allo stesso tempo avete detto di avere le soluzioni a tutto e su quello avete chiesto il voto.

Oggi siete Amministratori del cambiamento è ciò su cui dovete misurarvi non è quello che è stato ma ciò che sarà il Vostro operato, basta lagne non siete opposizione ma siete la maggioranza di amministrazione, dovete ai Serresi solo soluzioni,  quelle promesse.

Ad oggi: Dissesto, Sanità, Viabilità, Rifiuti, Acqua, Riorganizzazione degli Uffici Comunali e  P.S.C. sono prova evidente della vostra incapacità amministrativa. 

Pertanto o dimostrate di essere all’altezza di dare risposte concrete e valide ai cittadini oppure dimettetevi risparmiando ulteriori disagi a coloro i quali dite di voler bene: “alle Serresi e ai Serresi”".

 

Walter Lagrotteria

Francesco Tassone

Associazione Politico Culturale

Serra, Raffele replica a Federico: "Dall'amministrazione comunale nessuna opera, solo fumo negli occhi"

"Il vicesindaco di Serra, in quanto tale, a circa due anni dell’insediamento suo e di tutta l’attuale amministrazione, dovrebbe elencare le opere e gli interventi concretamente eseguiti e realizzati e non limitarsi ad enumerare una serie di attività che di concreto hanno ben poco, anzi ancora una volta hanno come unico obiettivo di gettare fumo negli occhi dell’intera cittadinanza serrese".

Inizia così una nota con la quale Pino Raffele, in qualità di componente dell’Associazione “In Movimento”, ribatte al numero due dell'amministrazione comunale serrese, Rosanna Federico che, nei giorni scorsi, aveva replicato alle critiche avanzate dai componenti del nuovo gruppo politico.

"Dovrebbe - rincarica Raffele - presentare ai cittadini serresi, atti formali con tanto di numero e/o protocollo e relativa copertura finanziaria; atti propedeutici al conferimento di incarichi a società e/o professionisti, al fine di progettare prima per eseguire dopo, invece il nulla. Dovrebbe soprattutto leggere il Programma con il quale si è presentata, e non solo lei ovviamente, ai cittadini serresi in campagna elettorale, del quale sui temi che il vicesindaco ha menzionato nell’ultimo articolo apparso sui social, vorrei di seguito elencare: Ambiente, Acqua, Territorio, Viabilità, Sport, Approvazione Psc etc. Temi che sicuramente riprenderemo in seguito, entrando nello specifico di ognuno di essi".

Raffele, dopo aver chiesto al "vicesindaco dove sono gli Atti concreti con tanto di copertura finanziaria e propedeutici alla loro programmazione-progettazione e successiva esecuzione?",  aggiunge le "centinaia di migliaia di euro spesi per la piscina comunale, sono stati spesi con la massima attenzione ed oculatezza e con la massima trasparenza, tant’è che la piscina comunale pensata, progettata, realizzata ed aperta in modo funzionale e funzionante è stata utilizzata per anni da centinaia e migliaia di cittadini serresi e non".

"Per quanto riguarda la tenso-struttura - conclude - non è un opera che mi appartiene e si vede perché il sottoscritto le cose è abituato a farle bene, al contrario di qualcun altro".

 

 

Contributi ai familiari assistenti: pubblicato il bando dell’Ambito territoriale di Serra San Bruno

Attivazione di un contributo economico per un importo massimo di 400 euro al mese, fino ad esaurimento fondi secondo l’ordine di graduatoria.

È quanto previsto dall’Avviso pubblico “Concessione di contributi per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del Caregiver familiare (familiare assistente) pubblicato dall’Ambito territoriale di Serra San Bruno rispetto al quale è possibile presentare domanda fino alle ore 13 del 30 giugno.

Obiettivo primario dell’avviso pubblico è quello di “dare sostegno e sollievo al ruolo di cura e assistenza, effettuata su base volontaria, non professionale, del caregiver familiare, il quale si prende cura della persona che assiste, la supporta nella vita di relazione, concorre al suo benessere psico-fisico, la aiuta nella mobilità e nel disbrigo delle pratiche amministrative integrandosi con gli operatori professionali che forniscono attività di assistenza e di cura, allo scopo di favorire il mantenimento del soggetto disabile gravissimo al proprio domicilio”. P

er caregiver familiare s’intende la persona che “assiste (familiare assistente) e si prende cura del coniuge, dell'altra parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai sensi della legge 20 maggio 2016, n. 76, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dall'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18”.

Tutti gli interventi sono dunque finalizzati a supportare l’attività di cura e assistenza alla persona presso il proprio domicilio. Non rientrano in tale ambito di finanziamento gli interventi a persone ricoverate in strutture residenziali. Può essere fatta eccezione per la permanenza della persona in una struttura sanitaria o sociosanitaria residenziale per brevi periodi (comunque non superiori a 60 giorni di ricovero o 90 giorni nei casi di ricovero nel modulo specialistico Alzheimer delle RSA) e durante il quale il contributo è sospeso.

Le tipologie di intervento ammissibili sono 3: contributo a favore di caregiver di persone in condizione di disabilità gravissima, come definita all’art. 3 del D.M. 26 settembre 2016; contributo per i Caregiver di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali; programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del Caregiver con la persona assistita.
Complessivamente sono disponibili 36.916,51 euro.

“La nostra intenzione – ha affermato l’assessore alle Politiche sociale del Comune di Serra San Bruno, Carmine Franzè – è quella di dare sostegno alle persone in difficoltà, cercando di impedire che si sentano sole in contesti difficili. L’avviso pubblico, formulato nel rispetto delle indicazioni della Regione Calabria, va in questa direzione e s’inquadra in una strategia di azioni concrete”.

Serra al Centro: non potabilità dell’acqua e mancanza di sanità indietro di 40 anni

“'Indietro tutta'. Non è solo il titolo di una popolare trasmissione televisiva ma il processo di involuzione di servizi che sta investendo una delle località turistiche più belle del Mezzogiorno. Inizia la stagione estiva e Serra San Bruno è, puntualmente, senza acqua potabile. La non potabilità dell’acqua certificata da un’ordinanza del sindaco non fa che acuire i disagi della popolazione serrese rispetto ai quali, per l’ennesima volta, è da registrarsi l’indifferenza dell’amministrazione comunale. Le buone intenzioni che durante la campagna elettorale hanno lastricato le parole del sindaco, Alfredo Barillari, hanno lasciato il passo al più completo vuoto amministrativo. Aveva  fatto sapere ai cittadini serresi che con un colpo di bacchetta magica avrebbe reso la cittadina bruniana indipendente dalla Sorical, non soltanto questo non è avvenuto ma non si è nemmeno preoccupato di avviare delle attività di ricerca di falde acquifere per sopperire alle continue emergenze idriche.
Lo sanno bene i cittadini esasperati e soprattutto gli anziani su cui, inesorabilmente, incombe il peso di approvvigionarsi dell’acqua potabile  altrove, abbandonati dall’amministrazione comunale che non ha pensato di sostenerli temporaneamente con autobotti o altri mezzi di supporto. Niente chiarezza da parte del sindaco Barillari che, col suo silenzio, continua ad essere la più eminente espressione di una paralisi amministrativa che tiene in ostaggio la popolazione serrese. Insieme al problema della carenza di servizi sanitari, quello della mancanza dell’acqua potabile sta mandando a soqquadro una intera comunità che vede lentamente affievolirsi i servizi essenziali in una marcia indietro di 40 anni.
Noi di “Serra al Centro” continueremo con le nostre battaglie ad incalzare il sindaco Barillari e l’amministrazione comunale affinché diano risposte ai cittadini su problemi di grande attualità rispetto ai quali registriamo una inspiegabile inerzia"
 
E' quanto si legge in una nota del Movimento Serra al centro
 

Serra, Procopio e Tassone contro la maggioranza: “Liberamente ha cambiato natura e ora incarna il sistema”

“In questa prima parte della consiliatura abbiamo portato avanti, con senso delle Istituzioni, un’opposizione responsabile evitando di appigliarci ad argomenti pretestuosi nella consapevolezza che la comunità ha bisogno di azioni e non di parole. Ma non possiamo tacere di aver assistito ad una trasformazione radicale del movimento civico che compone la maggioranza che dal taglio apertamente populista è passato ad un approccio completamente appiattito sul sistema esistente”.
 
I consiglieri Antonio Procopio e Luigi Tassone criticano l’atteggiamento della maggioranza e sostengono che “Liberamente ha cambiato totalmente la sua natura”.
 
“Al netto della gestione dell’emergenza Covid, ormai rientrante per diversi versi nell’ordinarietà - affermano i due esponenti di opposizione - e della realizzazione di qualche opera grazie a finanziamenti intercettati dalle precedenti Amministrazioni, non registriamo azioni positive o di semplice difesa dell’esistente. Coloro che in passato si presentavano come ‘salvatori della patria’ capaci di contrastare complesse dinamiche nazionali oggi si limitano a qualche banale dichiarazione di circostanza”.
 
Ad avviso di Procopio e Tassone, “non c’è nessun risultato tangibile e, anzi, quelli che erano dei cavalli di battaglia sono diventati argomenti da temere e da evitare. L’Agenzia delle Entrate va verso la chiusura definitiva senza che ci sia un intervento reale volto alla conservazione dello sportello, l’ospedale perde competenze ed esperienze ed è sempre più carente di risorse umane. La Regione Calabria, con la quale vengono millantati eccellenti rapporti, ha presentato gli Uffici di prossimità, ma di una sede a Serra San Bruno non c’è traccia. Insomma, la tendenza è quella della decadenza”.
 
“Evidentemente - sottolineano - non ci sono nè idee nè strategie e nella popolazione serpeggia un malessere diffuso. Invitiamo dunque - concludono - l’Amministrazione a cambiare registro e a dare risposte ai cittadini. Dal canto nostro, oltre a proposte costruttive, metteremo in campo un’opposizione più pressante ed incalzante”.

 

  • Published in Politica

Serra: in arrivo buoni Covid per oltre 137 mila euro

"È stato pubblicato oggi l’Avviso per i Buoni spesa che saranno consegnati in Municipio per l’acquisto di generi di prima necessità presso gli esercizi commerciali convenzionati. Una quota è destinata al pagamento delle utenze domestiche".
 
Lo fa sapere il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari.
 
L'erogazione dei nuovi buoni destinati alle famiglie economicamente più colpite dalla pandemia è stata resa possibile grazie agli oltre 137 mila euro che il Ministero dell’Interno ha messo a disposizione del Comune.
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