Ritrovati tre cercatori di funghi che si erano smarriti nel bosco

Si erano addentrati nei boschi in cerca di funghi, ma lungo il tragitto avevano perso l'orientamento. Le ricerche, avviate in seguito ad una segnalazione telefonica al 112, hanno, per fortuna,avuto un epilogo positivo. I tre escursionisti, tutti di Crotone, sono stati ritrovati in Sila. Parcheggiata l'automobile in località "Casa Pasquale", a Crotonei, si sono addentrati nella boscaglia fino a perdersi. I militari dell'Arma, dopo essere stati informati dell'accaduto, si sono subito attivati coinvolgendo anche gli agenti del Corpo Forestale dello Stato. La svolta è arrivata grazie al responsabile della Centrale operativa degli stessi Carabinieri, il quale ha indicato il percorso per raggiungere una stradina. E' lì che i tre dispersi si sono imbattuti nel proprietario di un allevamento che ha fornito loro le informazioni utili ai fini del ritrovamento del luogo in cui avevano lasciato la vettura. Un caso analogo si è registrato anche in Aspromonte, dove un uomo, smarritosi a breve distanza dalla diga del Menta, è stato individuato dal personale specializzato del TAS (Topografia Applicata al Soccorso) dei Vigili del Fuoco.  

  • Published in Cronaca

“Ecco gli interventi della Regione per valorizzare la Sila”

“Il masterplan per l’altopiano silano è una grande opportunità per il rilancio del turismo montano in Calabria”. Lo sostiene Orlandino Greco, presidente del gruppo ‘Oliverio Presidente’ e “primo firmatario della mozione per la valorizzazione della Sila, approvata in Consiglio regionale, che verrà presentata il 2 settembre alle 16 alla Casa del Forestiero di Camigliatello Silano”. Aggiunge: “Mentre c’è chi si affanna tra numeri, statistiche e proiezioni sui risultati della stagione turistica estiva calabrese, c’è chi guarda al futuro della nostra regione attraverso una riprogrammazione strutturale dell’offerta turistica montana. Venerdì, insieme al presidente Oliverio e ai consiglieri Aieta, Bevacqua, D’Acri, Giudiceandrea, Guccione e Sergio, presenteremo il masterplan per l’altopiano silano al fine di promuovere progetti ambiziosi per la valorizzazione dello straordinario patrimonio ambientale, culturale ed enogastronomico della Sila”. Spiega Greco: “Tra gli interventi previsti: a Camigliatello il ripristino e la ristrutturazione delle infrastrutture a servizio degli impianti di risalita e delle piste, delle aree ricettive e la trasformazione della Colonia Federici in un centro benessere; il ripristino del centro sperimentale e dimostrativo dell’Arsac attraverso locali ricettivi e l’allestimento di un’area museale, un maneggio e un’area per l’allevamento delle trote; a Lorica la ristrutturazione completa dell’area camping, realizzazione di nuove piste da sci verso la valle del Fallistro e la creazione di nuove strutture ricettive e sportive lungo il lago; a Silvana Manzio la riqualificazione del villaggio; a Ciricilla la costruzione di un nuovo impianto di risalita e la risagomatura  delle piste; a San Giovanni in Fiore la riqualificazione della struttura Florens da adibire a scuola di alta formazione per chef e per la valorizzazione della dieta mediterranea. E’ previsto inoltre per le strutture alberghiere di Camigliatello Silano e Lorica un credito d’imposta per interventi di ristrutturazione, eliminazione delle barriere architettoniche ed efficientamento energetico. Il tentativo – ad avviso di Greco -  è quello di superare i limiti dei finanziamenti a pioggia attraverso l’individuazione di aree di sviluppo ben definite che possano fare da traino per l’intero comparto economico e garantire un turismo di alta qualità. Attraverso questo progetto si vuole dare anche nuova speranza agli operatori turistici della Sila che, in un contesto sociale mai così complicato, con grande determinazione e con importanti sacrifici hanno deciso di investire sulle nostre risorse territoriali”. Conclude Orlandino Greco: “La nuova programmazione europea e il patto per la Calabria offriranno straordinarie opportunità di investimento per la nostra regione, ma solo attraverso progetti in grado di attrarre finanziamenti privati si potrà garantire un futuro roseo per il turismo calabrese. E’ proprio seguendo questo schema che si dovrà al più presto realizzare uno studio di fattibilità economica, così da rendere il progetto appetibile anche ad investitori privati che guardano alla Sila come attrattore turistico e culturale. L’altopiano silano ha tutte le potenzialità per garantire un’offerta turistica diversificata e destagionalizzata, ma è indispensabile investire in servizi ed infrastrutture che rendano la Sila un luogo dove ospitalità, accessibilità e capacità attrattiva trovino una giusta sintesi”.

  • Published in Politica

Ritrovata la famiglia che si era persa nel bosco

I militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza insieme agli addetti del Soccorso Alpino Calabria hanno ritrovato i componenti di un nucleo familiare pugliese smarritisi nell'area boschiva silana che circonda Aprigliano. I quattro, padre, madre e due figli, rispettivamente di 12 e 11 anni, pur provati dallo spavento e dalla stanchezza per la disavventura in cui sono incappati durante la vacanza, erano tutti in buone condizioni fisiche. A lanciare l'allarme che ha dato avvio alle ricerche erano stati loro stessi telefonando con il cellulare e segnalando le indicazioni relative al luogo in cui si trovavano dopo essersi persi.  

Trovato nella notte un cercatore di funghi smarritosi nei boschi

Spiacevole disavventura per un cinquantacinquenne che, uscito nei boschi per dedicarsi alla raccolta dei funghi, si è perso venendo individuato e tratto in salvo soltanto durante la scorsa notte. L'episodio si è verificato nell'area di San Giovanni in Fiore, in mezzo alle montagne silane. L'uomo, residente a Rocca di Neto, resosi conto dell'infelice fuori programma, si è rivolto telefonicamente alla sala operativa dei Vigili del Fuoco di Crotone. Le operazioni di ricerca hanno coinvolto anche Carabinieri ed agenti del Corpo forestale dello Stato. A parte la paura per quanto accaduto, le sue condizioni al momento del ritrovamento erano soddisfacenti. 

Completato il recupero della cercatrice di funghi che si era persa nei boschi

E' stata recuperata Brunella Guagliani, la donna che nella mattinata di sabato si era persa nei boschi della Sila, fra Bocchigliero e Longobucco. Individuata in fondo ad un dirupo, era andata a fare un'escursione in compagnia del cognato mossa dal desiderio di cercare funghi. Gli addetti del Soccorso Alpino ed i militari della Guardia di Finanza l'hanno trascinata sulle spalle perché le avverse condizioni meteorologiche hanno impedito l'utilizzo dell'elicottero dotato di verricello che, in primo momento, era stato individuato come mezzo migliore per permetterne la risalita. La cinquantaquattrenne è stata poi trasportata in ospedale a bordo di un'ambulanza. Ha riportato la frattura di una caviglia e presso la struttura sanitaria sarà sottoposta a controlli per verificare con precisione le condizioni di salute. 

   

Donna scomparsa nei boschi mentre cercava funghi con la famiglia

Sono trascorse olte ventinove pre ore da quando si sono perse le tracce di una donna di 54 anni addentratasi nella mattinata di sabato nelle zone boschive della Sila con l'intento di prendere funghi. Con lei i suoi familiari che, accortisi della sua sparizione, si sono subito messi in contatto con le forze dell'ordine. Le ricerche, coordinate dalla Prefettura di Cosenza, stanno vedendo impegnati, fra gli altri, personale volontario del Soccorso Alpino e gli specialisti della Guardia di Finanza. I soccorritori, fermatisi durante le ore notturne, hanno riavviato le operazioni alle prime luci dell'alba. Due elicotteri, uno appartenente a Calabria Verde, l'altro ai Vigili del Fuoco, sorvolano l'area di collegamento fra la Fossiata e Longobucco.  

La Calabria, ovvero la montagna sospesa sul mare PARTE PRIMA

 Fino agli anni passati ed ancora oggi fare turismo in Calabria significava e significa solo mare. Sulle coste ioniche e tirreniche sono venuti a formarsi diversi poli urbani a forte concentrazione prevalentemente balneare fino a costituire conurbazione lineare: insomma la Calabria è diventata sinonimo di mare. Si è trascurato il fatto che la nostra regione al suo interno è caratterizzata dalla montagna. Ecco alcuni dati: la superficie totale è di km 15080 e ben il 42 % è occupata da territorio montano, il 49 % è collinare e solo il 9 % è costituito da pianura. Inoltre ben 387 comuni dei complessivi 409 hanno fatto la loro storia sugli altipiani collinari e montuosi. È evidente che la Calabria è una regione montuosa, da sempre “gran bosco d’Italia”. I Greci conoscevano la Sila e i Romani la chiamarono “silva” per non confonderla col “nemus” il sacro bosco delle divinità. Per Virgilio fu “magna” nelle Georgiche ed addirittura “ingens” nell’Eneide. Fu menzionata dai più illustri geografi come Strabone, Plinio e Cicerone nel “Brutus” parla di “silva sila”. Oggi le carte la distinguono in: greca, grande e piccola. La Sila greca prende nome dagli insediamenti albanesi dei secoli XV e XVI, basta pensare, per ciò, ai centri abitati di Rota Greca, Vaccarizzo Albanese, Spezzano Albanese, Lungro ed altri. La Sila grande, che poi è il cuore di tutta la regione calabrese, è detta anche “badiale” dalle donazioni operate da Enrico VI a Gioacchino da Celico e soprattutto al suo Ordine Florense; è nomata anche “demaniale” grazie all’editto di Roberto d’Angiò che ne fissò i limiti con quella badiale. E poi la Sila Piccola, ma piccola solo per altitudine, che comprende i territori ricadenti nella provincia madre di Catanzaro con i comuni di  Taverna, Zagarise, Belcastro, Serrastretta e le località turistiche di Villaggio Mancuso e Villaggio Recise, e altri territori che appartengono oggi alla nuova provincia di Crotone come Savelli, Cotronei, e Villaggio Palumbo con Trepidò entrambi terre cotronellare. Percorriamo insieme questo itinerario storico – naturalistico- culturale e turistico dal mare verso l’alta montagna. Oggi vi è la superstrada a scorrimento veloce che, da Crotone, ci porta già a Camigliatello in poco meno di un’ora. È una strada – scrive A. Delfino – che “scorre superba sulle cime degli alberi, in arditi viadotti cancellando la tormentata orografia. Le strade costruite dai Borboni e poi imbellettate dal nuovo stato unitario, disegnate fra le groppe delle colline dirute, sembrano nastri sottili buttati alla rinfusa da un dispettoso folletto.” Certo i disagi non erano pochi, fino a qualche anno fa, se si pensa che per raggiungere Cosenza dalla città di Pitagora si attraversava una miriade di paesi come San Mauro Marchesato, Scandale, Santa Severina, Cotronei ed altri ancora più all’interno. Insomma ci volevano ben due giorni di cammino e su vecchie corriere e traini. Arriviamo a San Giovanni in Fiore che deve la sua esistenza all’Abate Gioacchino nativo della vicina Celico, detto poi “da Fiore” fondatore dell’Ordine monastico florense. Più avanti continuando a salire tra fitte abetaie e pinete raggiungiamo Camigliatello Silano, tra le più importanti e attrezzate stazioni turistiche soprattutto per gli sports invernali e sede del Parco Letterario “Old Calabria” nella vecchia torre di Camigliati. Tra questa località, Silvana Manzio, Lorica, Moccone, il Gariglione, i grandi laghi Cecita, Arvo e Ampollino ed oltre ancora ci troviamo nel bel mezzo del grande Parco Nazionale della Calabria. Ci inoltriamo fino al bosco del Filastro, regno indiscusso del “re pino”. Qui, infatti, c’è ancora un bel gruppo di pini, “i giganti della Sila” che si fanno risalire addirittura al 1430. Qui regna il famoso “pino laricio” o “loricato” che è un po’ quello che rimane della foresta primigenia. Il pino silano è una delle quattro razze che appartengono alla grande famiglia del pino nero, “pinus nigra” ed ha una vecchia storia che risale al terziario, insomma prima dell’uomo. Il suo legno è servito agli indigeni bruzi per difendersi dalle intemperie e dal nemico; i colonizzatori magnogreci lo portavano fino a Crotone utilizzando la corrente del Neto e sul Tirreno attraverso la breve strada dell’istmo di Marcellinara; i Romani lo utilizzarono in abbondanza per costruirvi le galee; ed ancora è servito per le volte delle austere basiliche romane e per la Cappella Sistina e non ultimo fu utile per ricavare la resina. E la Sila non è solo alberi e pini. È una sorta di pianeta  ancora incontaminato: gigli rossi, bucaneve, giunchiglie, viole mammole, orchidee nane, narcisi, semi di anice e la belladonna e la genziana ed altre piante medicinali e le innumerevoli specie di funghi e poi quel verdeggiante ed odoroso muschio tanto caro a bambini ed adulti che lo apprezzano per abbellire i presepi. E la Sila è anche il regno dell’acqua, data l’alta piovosità e l’innevamento. Qui nel 1927 si sono creati  i tre citati bacini di Cecita, Arvo e Ampollino che fanno produrre tanta energia idroelettrica nelle grandi centrali in territorio di Cotronei e sono di grande richiamo per la pesca sportiva e per gli sports nautici.

CONTINUA/1

  • Published in Cultura

Incidente sulla statale silana, un morto e tre feriti

Un morto e tre feriti. Questo il tragico bilancio dell'incidente verificatosi stamane sulla statale 107 Silano - Crotonese nei pressi di Spezzano della Sila (Cosenza) dove due vetture si sono scontrate frontalmente, una delle quali si è poi incendiata. Ad avere la peggio una ventisettenne residente a Sesto Fiorentino ed il fidanzato, un venticinquenne di San Mauro Marchesato (Crotone). La ragazza nell'urto ha perso la vita, mentre il ragazzo è ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Cosenza dove sono stati trasportati anche gli altri due feriti.

  

 

Subscribe to this RSS feed