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Malore alla guida, muore l'ex sindaco di Acquaro

L'ex sindaco di Acquaro, Luigino Colaci, è morto oggi metre si trovava alla guida della sua autovettura. Molto probabilmente, l'uomo ha perso il controllo dell' auto a causa di un malore. Il veicolo, dopo aver sfondato la saracinesca, ha finito la corsa all'interno di una farmacia.

Soccorso dai sanitari del 118, Colaci, è morto all'ospedale di Catanzaro dove era stato trasferito in eliambulanza a causa delle ferite riportate.

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Brognaturo, iniziate le grandi manovre in vista delle comunali

Mentre a Serra San Bruno, dopo una lunga e serrata battaglia elettorale, si è arrivati ad eleggere la nuova amministrazione, nei paesi limitrofi si iniziano a muovere i primi passi in vista delle consultazioni elettorali previste per il prossimo anno. Nel 2017, infatti, saranno ben due i comuni sulle rive dell'Ancinale che dovranno eleggere i sindaci e relativi consigli comunali. Così mentre a Spadola la situazione appare avvolta nel torpore, a Brognaturo si registra una particolare attività non troppo celata.
Lo storico leader brognaturese, Cosimo Tassone, pare essere sempre più distaccato ed isolato dalla vita amministrativa locale, tanto da far crollare le quotazioni di una sua ridiscesa in campo.
Appare quindi altrettanto difficile una riconferma dell’attuale formazione che, secondo le classiche fonti ben informate, sembra non viaggiare più sulla stessa lunghezza d'onda a causa di differenze di veduta e diversità di obiettivi.
E’ proprio in questa ipotetica presa di distanza dello storico sindaco che pare trovino conferma le voci che vorrebbero una frattura, alquanto profonda ed insanabile, in seno all’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Giuseppe Antonio Iennarella. Si mormora infatti che in molti nell’attuale gruppo di governo hanno manifestato, apertamente, la volontà di stringere nuove alleanze.
Diversa appare la situazione in seno ai nuovi nascenti gruppi di opposizione.
Si riconferma nella futura corsa verso il palazzo municipale il gruppo “Rinnovamento e Crescita” che in questo scenario sembra avvantaggiarsi delle défaillances altrui, attirando attorno a sé giovani adepti e nuove adesioni.
Emergono inoltre “nuovi” aspiranti leader, pronti eventualmente a prendere l’eventuale posto vacante lasciato da Tassone.
In una realtà sociale dove in passato si è assistito a veri e propri plebisciti il malcontento e il malessere sociale è sempre più palese e le popolazioni dei piccoli centri sperano sempre in un riscatto sociale e politico che possa partire dal basso, dalle piccole amministrazioni locali.
Nelle zone montane, fanalino di coda della ormai ex provincia di Vibo Valentia, non a caso ultima provincia d'Italia, il disagio è sentito maggiormente e i cittadini non resta che sperare in un buon governo locale che li possa ben rappresentare presso il governo centrale che è latitante.

Loielo sospeso da sindaco

NARDODIPACE – Come era prevedibile, Romano Loielo è stato sospeso da sindaco. La decisione, operata dal prefetto Giovanni Bruno, blocca le funzioni del primo cittadino che, quindi, subisce, la seconda sospensione dopo quella da tutti gli incarichi di partito adottata da Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale. A questo punto, non è esagerato ipotizzare l’invio di una nuova commissione d’accesso nel paese dei megaliti. L’amministrazione del piccolo centro interno del Vibonese, colpita duramente dalle indagini della magistratura, è nel caos, mentre la popolazione rimane scossa per il susseguirsi di eventi che, di certo, non giovano all’immagine cittadina. Al momento la gestione è affidata al vicesindaco Antonio Franzè, che deve fare i conti con una squadra sconquassata dall’inchiesta “Uniti per la truffa”. Intanto, dagli accertamenti è emerso che 8 fra ditte ed associazioni avevano partecipato allo stesso bando dichiarando di svolgere l’attività economica in quello che è conosciuto come il paese più povero d’Italia. Dato che evidentemente ha insospettito gli inquirenti inducendoli ad approfondire affari in cui erano coinvolti anche alcuni familiari degli indagati e che presentavano un quadro ripetitivo nelle diverse attività economiche.

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Arrestato il sindaco di Nardodipace Romano Loielo

NARDODIPACE – C’è anche il sindaco Romano Loielo fra i destinatari dell’operazione condotta dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, agli ordini del capitano Stefano Esposito Vangone, in coordinamento con gli agenti della Guardia di Finanza di Vibo. A finire in manette, oltre al primo cittadino del paese noto come il più povero d’Italia, sono anche Bruno Rocco Tassone (già al centro di serrati dibattiti per altre vicende), Fabio Rullo e Mario Carrera (quest’ultimo sarebbe all’estero). Obbligo di firma alla Pg per altri 12 soggetti: Maurizio Maiolo, Graziella Tassone, Sonia Cavallaro, Immacolata Aloi, Claudia Ienco, Lucia Primerano, Marinella Iacopetta, Maurizio Maiolo, Rita Fazio, Valeria Demasi, Grazia Silipo e Sandro Randò. L’accusa sarebbe quella di truffa ai danni dell’Unione Europea, dello Stato e della Regione Calabria. Nel mirino degli inquirenti sarebbero finiti in particolare alcune associazioni fittizie - fra cui una concernente il volontariato e nella quale sarebbe coinvolto il primo cittadino - e un pub.

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