Anniversario della Strage di Capaci, il presidente del Consiglio regionale Giovanni Arruzzolo: “Un drappo bianco sulla facciata di Palazzo Campanella per ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone”

“L’occasione è quella della memoria e della rappresentazione più alta della legalità, valore irrinunciabile per una democrazia compiuta” – queste le parole del presidente del Consiglio regionale Giovanni Arruzzolo, in occasione del ventinovesimo anniversario della Strage di Capaci, 23 maggio.

“Sulla facciata principale di Palazzo Campanella - dichiara Arruzzolo - verrà esposto un drappo bianco per ricordare il sacrificio del giudice Giovanni Falcone, di sua moglie e della sua scorta. Così come tutte le Assemblee regionali d’Italia, anche il Consiglio regionale della Calabria con un piccolo gesto, ma dall’alto valore simbolico, onererà la memoria di un uomo di Stato ucciso nel perseguire una lotta alla criminalità senza sconti e senza remore”.

Il Consiglio regionale della Calabria, un drappo bianco per ricordare la strage di Capaci

Domani 23 maggio alla facciata di Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, in occasione del 28mo anniversario della strage di Capaci, sarà esposto un drappo bianco.

“Ricorderemo così - sostiene il presidente Domenico Tallini -,  in questa fase di emergenza che non consente di svolgere manifestazioni con la partecipazione dei cittadini e delle Istituzioni ed  accogliendo l’invito rivolto a tutte le Assemblee legislative regionali da Maria Falcone, il  giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro”. Aggiunge il presidente Tallini: “E’ un gesto simbolico che ci consente di tenere vivo  il ricordo di quei terribili momenti e di riflettere sulla necessità di contrapporci, ognuno per la propria parte e con ogni mezzo e strumento, alla criminalità organizzata”. 

Vibo: l'associazione “Quarto Savona Quindici” e la Polizia di Stato insieme per il venticinquennale della strage di Capaci

Sesta Tappa a Vibo Valentia per il Tour della “Memoria in marcia”, l’iniziativa promossa dall’associazione “Quarto Savona Quindici”, fondata da Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, il capo della scorta del giudice Giovanni Falcone, morto nell’attentato del 23 maggio 1992 a Capaci.  

In occasione del venticinquesimo anniversario della strage è stato infatti organizzato il trasferimento dell’autovettura da Peschiera del Garda a Palermo, per rendere omaggio alla sua memoria e a quanti persero la vita in quel terribile attentato.

Il tour ha già toccato Sarzana (SP), Pistoia, Riccione, Monte San Giusto (Macerata) e Napoli ed in ogni città si sono tenuti incontri nelle scuole con la presenza di autorità civili e militari, magistrati e poliziotti sui temi della mafia e della lotta dello Stato contro la criminalità organizzata.

Il 15 maggio, i resti della vettura della scorta al Giudice, in codice la “Quarto Savona Quindici”, sono arrivati nel piazzale interno della Scuola allievi agenti di Vibo Valentia, dove Antonio Montinaro aveva frequentato il 1° Corso allievi guardie ausiliarie, nel 1981.

Quest’oggi presso l’auditorium della Scuola gli studenti dei licei cittadini hanno animato il dibattito, che ha visto gli interventi del Prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo, del Questore di Vibo Valentia, Filippo Bonfiglio, del Procuratore di Palmi, Ottavio Sferlazza, del Direttore dell’Ansa Calabria Ezio De Domenico e della Signora Tina Montinaro.

La teca che contiene i resti dell’autovettura permarrà nel piazzale della Scuola allievi agenti sino al 18 maggio e sarà possibile visitarla tutti i pomeriggi dalle ore 15 alle 19.

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