Litiga con un coetaneo e gli spara, arrestato

Un 28enne è stato sottoposto a fermo da polizia e carabinieri a Corigliano-Rossano, perché ritenuto gravemente indiziato di tentato omicidio nei confronti di un coetaneo.

In particolare, nella notte a cavallo tra venerdì e sabato scorsi, una lite scaturita per futili motivi in un locale a Corigliano-Rossano e poi proseguita all’esterno, è culminata con il ferimento a colpi di pistola di un giovane che, portato in ospedale, è stato dichiarato fuori pericolo.

Allertati da una segnalazione, sul posto sono giunti gli agenti del locale Commissariato che grazie alle testimonianze e alle immagini delle telecamere installate presso gli esercizi commerciali della zona, sono riusciti a identificare il presunto responsabile del ferimento.

Dopo le formalità di rito, l’indagato è stato associato alla casa circondariale di Castrovillari.

Tenta di uccidere il fratello a colpi di pistola, 36enne arrestato insieme alla convivente

I carabinieri della Compagnia di Crotone hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale pitagorico su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di G.G. e M.S., di 36 e 31 anni, accusati rispettivamente di tentato omicidio aggravato e detenzione illegale di armi.

In particolare, il 36enne è ritenuto responsabile del tentato omicidio avvenuto lo scorso 16 gennaio, in un’azienda agricola situata nelle campagne tra Cutro e Isola di Capo Rizzuto.

Intervenuti su richiesta della vittima che aveva affermato di essere stata ferita per mano di uno sconosciuto da colpi d’arma da fuoco, i militari hanno avviato le indagini dalle quali è emerso un quadro totalmente differente.

Gli uomini dell’Arma hanno, quindi, concentrato l’attenzione sull’ambiente familiare, giungendo a ipotizzare il coinvolgimento del fratello della vittima. Per gli investigatori, infatti, i due fratelli avrebbero iniziato a discutere per motivi economici, fino a quando l’indagato avrebbe esploso sei colpi di pistola a distanza ravvicinata, il primo ad altezza d’uomo e i successivi più in basso, uno dei quali ha colpito la vittima alla gamba mentre cercava rifugio in una stalla. Ad evitare conseguenze più gravi sarebbe stato l’inceppamento dell’arma, non rinvenuta nell’immediatezza dell’accaduto grazie al presunto supporto della convivente dell’arrestato, che proprio per questo motivo è stata arrestata. Nelle fasi esecutive della misura, la pistola è stata rinvenuta in una zona rurale. Gli arrestati sono stati quindi tradotti presso le case circondariali di Crotone e Castrovillari.

Lite tra familiari per confini di terreni culmina in un tentato omicidio, due arresti

Nel pomeriggio di mercoledì scorso, i carabinieri di Sant’Eufemia d’Aspromonte (Rc) sono stati contattati dal 118, dopo che una persona, con ferite d’arma da fuoco ad una gamba, si era presentato al posto di primo soccorso. Avviate le indagini, i militari hanno scoperto che l’uomo - prima di essere ferito - sarebbe stato minacciato insieme alla moglie da due persone armate di pistola e bastoni. I presunti aggressori, che sarebbero parenti della donna, sarebbero entrati in azione nelle campagne di Melicuccà, su terreni contesi da tempo tra le famiglie coinvolte. I due sono stati individuati, identificati e infine fermati  con l’accusa di tentato omicidio.

Al termine delle attività di rito, gli indagati sono stati trasferiti nel carcere di Palmi.

La vittima, invece, è stata ricoverata - fuori pericolo di vita - presso l’ospedale di Reggio Calabria.

Anziana aggredita in casa, 27enne in manette per tentato omicidio

I carabinieri sono intervenuti a Isola di Capo Rizzuto (Kr), in seguito ad una chiamata al 112 con la quale è stata segnalata un’aggressione ai danni di una 77enne.

Giunti a casa della donna, i militari l’hanno rinvenuta quasi priva di sensi e con evidenti traumi e ferite al capo. Una volta fatta trasferire l’anziana in ospedale, gli uomini dell’Arma hanno avviato le indagini che hanno permesso d’identificare il presunto aggressore in un 27enne del luogo trovato con i vestiti ancora macchiati di sangue.

Inevitabile, quindi, l’arresto con l’accusa di tentato omicidio aggravato dalla crudeltà.

Ancora da ricostruire il movente del gesto. La donna è stata trasferita all’ospedale di Catanzaro, dove è stata ricoverata con prognosi riservata. L’indagato, al termine delle formalità di rito, è stato portato nel carcere di Crotone, dove rimarrà in attesa dell’interrogatorio di garanzia previsto nei prossimi giorni.

Colpi di pistola contro un allevatore, arrestato un 55enne

La notte scorsa, gli uomini del Commissariato di Polistena (Rc) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip presso il Tribunale di Palmi, nei confronti di N.S., 55 anni, di Taurianova, ritenuto responsabile del tentato omicidio di un uomo.

Il provvedimento giunge in seguito alle indagini avviate dalla polizia, a partire da maggio 2020, dalle quali è emerso che l’indagato avrebbe usato una pistola illegalmente detenuta, per esplodere sei colpi all’indirizzo di un allevatore. L’episodio, alla cui origine ci sarebbero motivi legati al controllo della macellazione delle carni, è avvenuto nel Macello comunale di Laureana di Borrello.

I risultati delle indagini hanno permesso, inoltre, di denunciare tre persone ritenute responsabili del reato di favoreggiamento.

Tentato omicidio in un ristorante, due arresti

Nel pomeriggio di ieri, i carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto (Kr) e della Stazione di Brugherio (Mb), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentato omicidio in concorso.

Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Crotone, su richiesta della locale Procura, nei confronti di I. F., 30 anni, residente a Isola di Capo Rizzuto e G. F., 35 anni, residente a Brugherio.

La misura giunge in seguito alle indagini, avviate il 14 agosto scorso, dopo l’accoltellamento di un 32enne, dipendente di un ristorante del centro isolitano, il quale, per futili motivi era stato ferito da un 59enne nella cucina del locale.

Il presunto aggressore, I.R.S., il 18 agosto scorso era stato arrestato e condotto in carcere, dove si trova tuttora.

Dalle indagini, è emerso che l’uomo avrebbe agito con il supporto di I.F. e G.F., i quali avrebbero bloccato la vittima per agevolarne il ferimento.

Pertanto, una volta arrestati, i due presunti complici sono stati tradotti nelle case circondariali di Crotone e Monza.

Tentato omicidio ai danni di un uomo, manette per un 29enne

 Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roccabernarda (Kr) hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Crotone, nei confronti di F. J., 29 anni, del luogo, ritenuto responsabile di tentato omicidio e porto illegale di un’arma da sparo.

Tutto ha avuto inizio il 10 dicembre scorso, quando un 36enne del luogo ha denunciato di essere stato raggiunto a casa e percorso dall’indagato, il quale in un secondo momento sarebbe ritornato con una pistola con la quale avrebbe esploso alcuni colpi al suo indirizzo che avrebbero raggiunto il piano superiore  dell’abitazione.

Durante le indagini, gli investigatori dell’Arma avrebbero riscontrato il racconto della presunta vittima, rinvenendo due ogive: una nei pressi del luogo dell'  aggressione e un’altra conficcata nell’infisso del balcone dell’appartamento in cui vivono i genitori del 36enne.

Determinanti, infine, per la ricostruzione dei fatti, le testimonianze rese da alcune persone che avevano assistito ai fatti.

Le risultanze complessive così ottenute hanno permesso, dunque, di accertare le presunte responsabilità di F. J. il quale, lo scorso 20 dicembre, era già stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare.

Il 29enne, al termine delle attività di rito, è stato tradotto nella casa circondariale di Crotone.

  • Published in Cronaca

Agguato a colpi di pistola contro il rivale, 19enne finisce in manette

I Carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto (Kr) hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip presso il Tribunale di Crotone, nei confronti di G. S., 19 anni, ritenuto responsabile dei delitti di tentato omicidio e porto illegale di arma da sparo.

I fatti risalgono al 23 aprile scorso, quando un 22enne isolitano, ha denunciato ai Carabinieri di essere stato bersagliato – fortunatamente senza conseguenze - con diversi colpi d’arma da fuoco mentre percorreva in auto località “Bugiafro”.

Avviate le indagini, i militari hanno visionato numerose immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza presenti nell’area dell’agguato, scoprendo la presenza di due persone, una delle quali con in mano un passamontagna. Individuati i sospettati, gli investigatori hanno avviato un’attività d’intercettazione telefonica e ambientale, supportata dalla verifica dei contenuti telematici presenti negli apparecchi telefonici in uso alle persone coinvolte nella vicenda.

Una volta messe insieme le diverse tessere del mosaico è emerso che ad armare la mano del ragazzo sarebbe stata una contesa scaturita da ragioni sentimentali, poiché la vittima aveva iniziato a frequentare l’ex fidanzata del 19enne.

Inevitabile, quindi, l’arresto di G.S. il quale, al termine delle attività di rito, è stato tradotto nel carcere di Crotone.

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