Tentato omicidio di Pietro Ranieri: arrestati due fratelli

Svolta nelle indagini avviate dagli agenti della Squadra Mobile subito dopo l'agguato in cui è rimasto gravemente ferito dai colpi di pistola esplosi il trentottenne Pietro Ranieri. I poliziotti di Crotone hanno, infatti, sottoposto a fermo i fratelli Giovanni e Vincenzo Scariglia, rispettivamente di 30 e 27 anni, cognati della vittima. Sulla base di quanto accertato nel corso dell'attività condotta dagli investigatori, il movente del tentato omicidio, commesso nel quartiere crotonese denominato Fondo Gesù, risiede in questioni di natura economica che hanno incrinato i rapporti all'interno della famiglia. 

 

Tentò di uccidere a Vibo l'insegnante di violino amante della figlia: condannata

Il giudice del Tribunale di Vibo Valentia, Anna Rombolà, mettendo fine al processo celebrato con rito abbreviato, ha inflitto una condanna a 5 anni di carcere Rosa Cananzi, considerata colpevole del reato di tentato omicidio ai danni del quarantottenne Domenico Lombardo, insegnante di violino legato sentimentalmente alla figlia dell'imputata. Luigi Maffia, il pubblico ministero che ha rappresentato la pubblica accusa, si era espresso a favore di un verdetto più pesante, richiedendo 7 anni e 8 mesi. Il movente è stato rintracciato nel rifiuto opposto dalla donna al legame fra l'uomo e la figlia. Giunta il 22 novembre dello scorso anno presso l'edificio che ospita il Conservatorio di Vibo, la donna, 51 anni, di Rizziconi, trovò la figlia ed il maestro impegnati nell'ambito di una lezione musicale. Ne scaturì un violento alterco che si concluse con il ferimento di Lombardo. Sette i colpi di pistola che lo raggiunsero in varie parti del corpo. Rosa Cananzi, nel corso della fase processuale, è stata assistita dall'avvocato Maria Teresa Caccamo. 

Tentato omicidio in un locale: ferito gravemente un giovane, fermati i presunti responsabili

Un uomo di 33 anni è stato centrato alla gola la notte scorsa da un colpo di pistola davanti all'ingresso dei bagni di uno dei locali più frequentati dai giovani a Diamante, in provincia di Cosenza. I due soggetti sospettati di essere responsabili del grave fatto di sangue sono stati già individuati e fermati dai Carabinieri della Compagnia di Scalea. Si tratta di un 23enne di Paola e di un 21enne di Belvedere Marittimo. L'episodio sarebbe stato originato, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, da ragioni banali sfociate in un alterco che più tardi sarebbe degenerato. Lo sparo non è stato avvertito a causa del rimbombo proveniente dalle casse che diffondevano i pezzi musicali. I due giovani sono poi corsi in macchina dandosi alla fuga, ma alcune persone presenti hanno fornito ai militari dell'Arma indicazioni preziose. I presunti autori del tentato omicidio, dopo qualche ora, si sono presentati spontaneamente alla Stazione Carabinieri di Cosenza. La vittima dell'agguato ha perso molto sangue ed i medici del reparto di Rianimazione dell'ospedale cosentino "Annunziata" non hanno sciolto la prognosi.  

Pantaleone e Giuseppe Mancuso assolti dall'accusa di tentato omicidio

Sono stati assolti dall'accusa di tentato omicidio il 54enne Pantaleone Mancuso, considerato il personaggio apicale dell'omonimo clan di Limbadi, ed il figlio 26enne Giuseppe. A pronunciare il verdetto è stato il giudice per le udienze preliminari del Tribunale, il quale ha deciso che i due imputati non hanno commesso il fatto. Al centro dell'attenzione processuale l'agguato in cui riportarono gravi ferite la 70enne Romana Mancuso ed il 43enne Giovanni Rizzo, legati da vincoli di parentela ai due soggetti che erano considerati responsabili del fatto di sangue.  Giuseppe Mancuso ha così riguadagnato lo status di uomo libero, al contrario del padre che rimane in carcere. 

Brucia auto e minaccia i Carabinieri: in manette un giovane di 24 anni

Un clima segnato da paura e tensione si è respirato per qualche ora a causa delle violente intemperanze di un giovane di 24 anni che alla fine è finito in manette per opera dei Carabinieri. Teatro della vicenda Caulonia. Il ragazzo è accusato di aver dato alle fiamme diverse autovetture in sosta lungo le vie nel cuore della cittadina jonica, di due tentati omicidi e di resistenza a pubblico ufficiale. A riconoscerlo e ad allertare i militari dell'Arma è stato il proprietario di uno dei veicoli incendiati. Quando gli uomini in divisa lo hanno bloccato, il ventiquattrenne, coltello in mano, ha rivolto minacce sia ai Carabinieri che a colui che li aveva avvertiti. Gli investigatori hanno anche posto sotto sequestro una tanica di benzina.  

Calabrese spara per gelosia al vicino di casa

E' stato un movente passionale ad armare la mano di un calabrese quarantenne che ha esploso diversi colpi di pistola all'indirizzo di un uomo di 70 anni, suo vicino di casa, ferendolo in diverse parti del corpo. L'episodio è avvenuto ad Isernia, dove l'autore del tentato omicidio, accusato anche del reato di evasione, vive ed è sottoposto al regime degli arresti domiciliari. E' stato individuato al Pronto Soccorso dell'ospedale presso cui si era recato a causa delle lesioni di arma da taglio riportate.  Dopo l'interrogatorio presso la caserma dei Carabinieri, gli stessi lo hanno anche accompagnato dietro le sbarre. Le domande formulate per meglio capire i contorni della vicenda non hanno prodotto risultati ed il presunti responsabile, peraltro, non ha fornito indicazioni in merito al luogo in cui ha gettato a pistola utilizzata. Gli investigatori hanno avviato le ricerche dell'arma controllando cassonetti e tombini nell'area limitrofa, ma fino al momento senza fortuna e pertanto ipotizzano anche il coinvolgimento di altre persone. Ad inchiodarlo alle sue responsabilità è stata la testimonianza di una persona. Nel frattempo l'intervento chirurgico per rimuovere i bossoli dal corpo della vittima è perfettamente riuscito. Quando sarà nelle condizioni di parlare, sarà ascoltato anche lui. 

 

 

Respinta da un uomo, tenta di ucciderlo con un coltello: arrestata dai Carabinieri

I Carabinieri hanno arrestato una donna sessantaquattrenne che deve rispondere del reato di tento omicidio. Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma, la vedova, avrebbe tentato un approccio di natura sessuale con il conducente di un pullman parcheggiato a Marina di Gioiosa ionica, in provincia di Reggio Calabria. L'uomo, un catanzarese di 40 anni, si è opposto alle avances provocando la reazione violenta della donna. Con un coltello dotato di una lama lunga trenta centimetri, ha tentato di ucciderlo. L'arrivo dei Carabinieri ha scongiurato il peggio.  

Tenta il suicidio mentre è ai domiciliari: salvato dai Carabinieri

Il pronto intervento dei Carabinieri ha salvato la vita ad un uomo di 75 anni che ha cercato di suicidarsi tramite il gas. Ad impedire che il gesto avesse conseguenza drammatiche sono stati i militari dell'Arma giunti, nell'ambito di un'attività di controllo, presso la casa di Diamante, in provincia di Cosenza, in cui l'anziano sta scontando i domiciliari.  Originario della Campania si trova ristretto all'interno della sua abitazione da cinque giorni perché accusato di tentato omicidio di una venticinquenne proveniente dalla Moldavia. Gesto che avrebbe commesso sparando diversi colpi di pistola durante un acceso alterco. Trasferito all'ospedale di Cetraro, le sue condizioni non sono particolarmente gravi.  

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